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#46
Meglio Tutankhamon..... :lol: :lol: :lol: :lol:

Il servizio reso è lo stesso, ma almeno non lo paghiamo vista la sua dipartita....... :evil:
I have climbed highest mountain
I have run through the fields
Only to be with you
Only to be with you
I have run I have crawled
I have scaled these city walls
Only to be with you
But I still haven't found
What I'm looking for

#47
abigaille ha scritto:r

È morto Mike Bongiorno. Finalmente Corrado ha qualcuno con cui sparlare di Baudo.


È morto Mike Bongiorno, colpito da un infarto a Montecarlo. La Ferrari ripiega su Fisichella.

È morto Mike Bongiorno. Finalmente avrà un padrone con meno manie di grandezza.

Ora riposerà in pace. Grazie a Eminflex.
:lol: :lol:
ma queste perle, dove le trovi??
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Casa Spozilli
Babyzillo

#48
chiaretta ha scritto:
abigaille ha scritto:È morto Mike Bongiorno. Finalmente Corrado ha qualcuno con cui sparlare di Baudo.


È morto Mike Bongiorno, colpito da un infarto a Montecarlo. La Ferrari ripiega su Fisichella.

È morto Mike Bongiorno. Finalmente avrà un padrone con meno manie di grandezza.

Ora riposerà in pace. Grazie a Eminflex.
:lol: :lol:
ma queste perle, dove le trovi??
appunto! :lol: :lol:

quando la Montalcini smamma, un'idea di chi potrebbe prendere il suo scranno ce l'avrei!!!! 8)
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#49
chiaretta ha scritto:è vero che forse i funerali di stato in duomo sono eccessivi...
io sono andata a cercare cosa comportano i funerali di stato...

da wikipedia
Lutto
Dichiarato il lutto nazionale, il Ministero degli Affari Esteri comunica la notizia alle ambasciate e ai consolati all'estero, mentre tutte le autorità dello Stato devono astenersi da qualsiasi attività pubblica se non di beneficenza; le modalità particolari sono delineate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tutte le bandiere degli edifici pubblici (anche all'estero, secondo disposizioni) vengono poste a mezz'asta, e quelle interne sono accompagnate da due strisce di velo nero a cravatta. La bandiera nazionale abbrunata viene esposta solamente nel caso di esequie del Capo dello Stato, o di un ex.

Cerimonia
Il feretro deve essere trasportato da sei carabinieri, oppure da altrettanti militari appartenenti alla stessa forza armata, tutti in alta unifome. Nel caso del Capo dello Stato, o di un ex, il trasporto deve avvenire accompagnato da sei Corazzieri. Sono previsti: onori militari all'ingresso e all'uscita dal luogo della cerimonia; presenza di rappresentati del Governo; una orazione commemorativa ufficiale; altri adempimenti disposti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
con l'eleganza di cui sono fiera, il mio commento è: esticaxxi! per un presentatore della tivvù? :?

#50
Vabbè non è solo un presentatore tv...non dimentichiamo che si è fatto 4 mesi di galera per amore del nostro Bel Paese :roll:
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

#52
abigaille ha scritto:riporto e alleggerisco, senza voler mancare di rispetto a nessuno
a me m'hai fatto morire :lol:
e anche mike apprezzerebbe, ironico come era :wink:
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#53
boo ha scritto:con l'eleganza di cui sono fiera, il mio commento è: esticaxxi! per un presentatore della tivvù? :?
parlassimo di Gerry Scotti o Maurizio Constrazio mi indignerei :twisted:

ma Bongiorno è stato IL PRIMO conduttore della tv nazionale quando andò in onda, portando con garbo e buone maniere (di cui avrebbero gran bisogno tutti coloro che sgambettano aldilà dello schermo, oggi!) qualcosa di totalmente nuovo alle persone negli spazi dove una *televisione* fisicamente c'era -e ce n'erano poche allora-
si parla degli albori della comunicazione di massa, qualcosa che noi ormai diamo per scontato ma che ha avuto un inizio come tutte le cose
una volta la tv era anche uno strumento di cultura, da cui molti poterono IMPARARE -penso alla trasmissione "Non è mai troppo tardi"- qualcosa di buono

sperando di non suonare più tragica del necessario, i funerali di Mike sono un po' i funerali della buona tv (di stato) di una volta :roll: ... e chi ne ha promosso la forma solenne, non si rende conto della sottilissima amara ironia della cosa....
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#54
Da: Umberto Eco, “Fenomenologia di Mike Bongiorno”, in Diario Minimo, 1961.


Il caso più vistoso di riduzione del superman all’everyman lo abbiamo in Italia nella figura di Mike Bongiorno e nella storia della sua fortuna.

Idolatrato da milioni di persone, quest’uomo deve il suo successo al fatto che in ogni atto e in ogni parola del personaggio cui dà vita davanti alle telecamere traspare una mediocrità assoluta unita (questa è l’unica virtù che egli possiede in grado eccedente) ad un fascino immediato e spontaneo spiegabile col fatto che in lui non si avverte nessuna costruzione o finzione scenica: sembra quasi che egli si venda per quello che è e che quello che è sia tale da non porre in stato di inferiorità nessuno spettatore, neppure il più sprovveduto. Lo spettatore vede glorificato e insignito ufficialmente di autorità nazionale il ritratto dei propri limiti.

Per capire questo straordinario potere di Mike Bongiorno occorrerà procedere a una analisi dei suoi comportamenti, ad una vera e propria “Fenomenologia di Mike Bongiorno”, dove, si intende, con questo nome è indicato non l’uomo, ma il personaggio.


Mike Bongiorno non è particolarmente bello, atletico, coraggioso, intelligente. Rappresenta, biologicamente parlando, un grado modesto di adattamento all’ambiente. L’amore isterico tributatogli dalle teen ager va attribuito in parte al complesso materno che egli è capace di risvegliare in una giovinetta, in parte alla prospettiva che egli lascia intravvedere di un amante ideale, sottomesso e fragile, dolce e cortese.

Mike Bongiorno non si vergogna di essere ignorante e non prova il bisogno di istruirsi. Entra a contatto con le più vertiginose zone dello scibile e ne esce vergine e intatto, confortando le altrui naturali tendenze all’apatia e alla pigrizia mentale. Pone gran cura nel non impressionare lo spettatore, non solo mostrandosi all’oscuro dei fatti, ma altresì decisamente intenzionato a non apprendere nulla.In compenso Mike Bongiorno dimostra sincera e primitiva ammirazione per colui che sa. Di costui pone tuttavia in luce le qualità di applicazione manuale, la memoria, la metodologia ovvia ed elementare: si diventa colti leggendo molti libri e ritenendo quello che dicono. Non lo sfiora minimamente il sospetto di una funzione critica e creativa della cultura. Di essa ha un criterio meramente quantitativo. In tal senso (occorrendo, per essere colto, aver letto per molti anni molti libri) è naturale che l’uomo non predestinato rinunci a ogni tentativo.

Mike Bongiorno professa una stima e una fiducia illimitata verso l’esperto; un professore è un dotto; rappresenta la cultura autorizzata. È il tecnico del ramo. Gli si demanda la questione, per competenza.

L’ammirazione per la cultura tuttavia sopraggiunge quando, in base alla cultura, si viene a guadagnar denaro. Allora si scopre che la cultura serve a qualcosa. L’uomo mediocre rifiuta di imparare ma si propone di far studiare il figlio.

Mike Bongiorno ha una nozione piccolo borghese del denaro e del suo valore («Pensi, ha guadagnato già centomila lire: è una bella sommetta!»).

Mike Bongiorno anticipa quindi, sul concorrente, le impietose riflessioni che lo spettatore sarà portato a fare: «Chissà come sarà contento di tutti quei soldi, lei che è sempre vissuto con uno stipendio modesto! Ha mai avuto tanti soldi così tra le mani?».

Mike Bongiorno, come i bambini, conosce le persone per categorie e le appella con comica deferenza (il bambino dice: «Scusi, signora guardia…») usando tuttavia sempre la qualifica più volgare e corrente, spesso dispregiativa: «Signor spazzino, signor contadino».

Mike Bongiorno accetta tutti i miti della società in cui vive: alla signora Balbiano d’Aramengo bacia la mano e dice che lo fa perché si tratta di una contessa (sic).

Oltre ai miti accetta della società le convenzioni. È paterno e condiscendente con gli umili, deferente con le persone socialmente qualificate.

Elargendo denaro, è istintivamente portato a pensare, senza esprimerlo chiaramente, più in termini di elemosina che di guadagno. Mostra di credere che, nella dialettica delle classi, l’unico mezzo di ascesa sia rappresentato dalla provvidenza (che può occasionalmente assumere il volto della Televisione).

Mike Bongiorno parla un basic italian. Il suo discorso realizza il massimo di semplicità. Abolisce i congiuntivi, le proposizioni subordinate, riesce quasi a tendere invisibile la dimensione sintassi. Evita i pronomi, ripetendo sempre per esteso il soggetto, impiega un numero stragrande di punti fermi. Non si avventura mai in incisi o parentesi, non usa espressioni ellittiche, non allude, utilizza solo metafore ormai assorbite dal lessico comune. Il suo linguaggio è rigorosamente referenziale e farebbe la gioia di un neopositivista. Non è necessario fare alcuno sforzo per capirlo. Qualsiasi spettatore avverte che, all’occasione, egli potrebbe essere più facondo di lui.
Non accetta l’idea che a una domanda possa esserci più di una risposta. Guarda con sospetto alle varianti. Nabucco e Nabuccodonosor non sono la stessa cosa; egli reagisce di fronte ai dati come un cervello elettronico, perché è fermamente convinto che A è uguale ad A e che tertium non datur. Aristotelico per difetto, la sua pedagogia è di conseguenza conservatrice, paternalistica, immobilistica.

Mike Bongiorno è privo di senso dell’umorismo. Ride perché è contento della realtà, non perché sia capace di deformare la realtà. Gli sfugge la natura del paradosso; come gli viene proposto, lo ripete con aria divertita e scuote il capo, sottintendendo che l’interlocutore sia simpaticamente anormale; rifiuta di sospettare che dietro il paradosso si nasconda una verità, comunque non lo considera come veicolo autorizzato di opinione.

Evita la polemica, anche su argomenti leciti. Non manca di informarsi sulle stranezze dello scibile (una nuova corrente di pittura, una disciplina astrusa… «Mi dica un po’, si fa tanto parlare oggi di questo futurismo. Ma cos’è di preciso questo futurismo?»). Ricevuta la spiegazione non tenta di approfondire la questione, ma lascia avvertire anzi il suo educato dissenso di benpensante. Rispetta comunque l’opinione dell’altro, non per proposito ideologico, ma per disinteresse.

Di tutte le domande possibili su di un argomento sceglie quella che verrebbe per prima in mente a chiunque e che una metà degli spettatori scarterebbe subito perché troppo banale: «Cosa vuol rappresentare quel quadro?». «Come mai si è scelto un hobby così diverso dal suo lavoro?». «Com’è che viene in mente di occuparsi di filosofia?».

Porta i clichés alle estreme conseguenze. Una ragazza educata dalle suore è virtuosa, una ragazza con le calze colorate e la coda di cavallo è “bruciata”. Chiede alla prima se lei, che è una ragazza così per bene, desidererebbe di­ventare come l’altra; fattogli notare che la contrapposizione è offensiva, consola la seconda ragazza mettendo in risalto la sua superiorità fisica e umiliando l’educanda. In questo vertiginoso gioco di gaffes non tenta neppure di usare perifrasi: la perifrasi è già una agudeza, e le agudezas ap­partengono a un ciclo vichiano cui Bongiorno è estraneo. Per lui, lo si è detto, ogni cosa ha un nome e uno solo, l’artificio retorico è una sofisticazione. In fondo la gaffe nasce sempre da un atto di sincerità non mascherata; quando la sincerità è voluta non si ha gaffe ma sfida e provo­cazione; la gaffe (in cui Bongiorno eccelle, a detta dei critici e del pubblico) nasce proprio quando si è sinceri per sbaglio e per sconsideratezza. Quanto più è mediocre, l’uomo mediocre è maldestro. Mike Bongiorno lo conforta portando la gaffe a dignità di figura retorica, nell’ambito di una etichetta omologata dall’ente trasmittente e dalla nazione in ascolto.

Mike Bongiorno gioisce sinceramente col vincitore perché onora il successo. Cortesemente disinteressato al perdente, si commuove se questi versa in gravi condizioni e si fa promotore di una gara di beneficenza, finita la quale si manifesta pago e ne convince il pubblico; indi trasvola ad altre cure confortato sull’esistenza del migliore dei mondi possibili. Egli ignora la dimensione tragica della vita.

Mike Bongiorno convince dunque il pubblico, con un esempio vivente e trionfante, del valore della mediocrità. Non provoca complessi di inferiorità pur offrendosi come idolo, e il pubblico lo ripaga, grato, amandolo. Egli rappresenta un ideale che nessuno deve sforzarsi di raggiungere perché chiunque si trova già al suo livello.

Nessuna religione è mai stata così indulgente coi suoi fedeli. In lui si annulla la tensione tra essere e dover essere. Egli dice ai suoi adoratori: voi siete Dio, restate immoti.

#55
Mercury ha scritto:sperando di non suonare più tragica del necessario, i funerali di Mike sono un po' i funerali della buona tv (di stato) di una volta :roll: ... e chi ne ha promosso la forma solenne, non si rende conto della sottilissima amara ironia della cosa....
quindi "che cosa ha fatto per lo stato italiano per meritarsi tali funerali?" è la buona tivvù di un tempo?
sorry, ma la trovo comunqe una scelta mediatica e superficiale, anche perché ad ogni modo una televisione cortese è sempre televisione: intrattenimento, distrazione, cabaret. ti blocca i ragionamenti e la vita, perché ti fermi a guardare vita e ragionamenti di qualcun altro.
ti toglie la consapevolezza di come si scrivono le cose, di quanta fatica ci vuole per guadagnare dei soldi, di che cosa significhi essere specialisti inun argomento e non tuttologhi.

bubu, anche mio zio è andato in due campi di concentramento, è fuggito due volte, è stato in galera, e poi ha lavorato nelle miniere per una vita... di persone coraggiose passate sul nostro suolo ce ne sono state tante.
eppure.
giusto per fare un paragone: falcone non ha avuto funerali di stato...

(ho scritto un po' pesante... perdonatemi... metteteci delle faccine sorridenti nel mezzo, ché non sono mica appesantita io! :P )

#56
boo ha scritto:
Mercury ha scritto:sperando di non suonare più tragica del necessario, i funerali di Mike sono un po' i funerali della buona tv (di stato) di una volta :roll: ... e chi ne ha promosso la forma solenne, non si rende conto della sottilissima amara ironia della cosa....
quindi "che cosa ha fatto per lo stato italiano per meritarsi tali funerali?" è la buona tivvù di un tempo?
sorry, ma la trovo comunqe una scelta mediatica e superficiale, anche perché ad ogni modo una televisione cortese è sempre televisione: intrattenimento, distrazione, cabaret. ti blocca i ragionamenti e la vita
Con Corrado era il presentatore più popolare in Italia, ove, nel 1953, si trasferì per contribuire alla nascita della televisione. E, seppure Corrado apparve prima nelle trasmissioni sperimentali TV, dalla Triennale di Milano, fu Bongiorno a presentare la prima trasmissione in onda dalla TV di Stato italiana (RAI), cioè Arrivi e partenze.

Sorry ma devo essermi spiegata male.
Ho riportato come fosse stato il primo conduttore della tv italiana statale (perchè la prima tv in italia mica era privata), che una volta era molto ma molto diversa da quella di oggi e non propinava solo cabaret (tra l'altro, cabaret di spessore 20 spanne sopra quello di cui oggi fiaccamente ridiamo). Infatti, quella primissima trasmissione di stato -e di Bongiorno- era un programma di interviste e attualità.

Giusto per info, se oggi un programma televisivo ha squadre intere di professionisti dietro al conduttore, 60 anni fa erano in 3 gatti a farsi un c.ulo così ed il conduttore ci metteva parecchio del suo a cominciare dai vestiti del suo armadio... non era solo lì a fare il gioppino col microfono in mano :)
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#57
Come Totò e Fellini, Mike ci lascia con gli onori di Stato
di L.D.F Mario Luzi, il poeta, li ebbe, e anche Totò, Federico Fellini, Alberto Sordi. Ora i funerali di Stato toccheranno a Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, in arte Mike. Saranno celebrati sabato a Milano, in Duomo, come è accaduto per eroi e vittime: non resta che esclamare con lui «Allegria!», e non sembri humour nero.

Dedicati a ex presidenti della repubblica, personalità della politica e della cultura, caduti e vittime di tragedie, in Italia le esequie di Stato, regolate dall’apposita legge n. 36del 1987, comportano il lutto nazionale, prevedono addirittura che il Ministero degli esteri dia comunicazione agli ambasciatori stranieri. Nel nostro paese e all’estero le bandiere italiane saranno a mezz’asta e le autorità devono astenersi da qualsiasi attività pubblica che non sia per beneficenza.

Insomma il funerale dovrebbe diventare un rito dove si celebra qualcosa di importante per la nazione: e così è stato per i caduti di Nassyria, per il critico letterario Carlo Bo, per il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa assassinato dalla mafia, e tra i musicisti italiani dopo Giuseppe Verdi,ma era lo stato monarchico, per Giuseppe Sinopoli.

Per le donne pochi funerali di stato: si ricorda la folla commossa per quelli di Nilde Jotti. Perché poi si possono creare atmosfere perfino fredde e imbarazzanti, basterà l’addio a Fellini, regista non solo antiretorico ma che della retorica aveva fatto una gran satira, in una situazione così pomposamente ufficiale. Ed era pure difficile dimenticare vendendo la bara tra le bandiere che Luzi era il poeta di ‘Muore ignominiosamente la repubblica’.

Con Mike, nel Pantheon, arriva un padre della patria televisiva: è la prima volta per un figlio prodigo del piccolo schermo. Prima di lui era stata la volta delle vittime del terremoto in Abruzzo e del disastro ferroviario di Livorno. Il rischio è che stavolta i funerali di stato si trasformino in esequie statali.
L'Unita'

#58
boo ha scritto: bubu, anche mio zio è andato in due campi di concentramento, è fuggito due volte, è stato in galera, e poi ha lavorato nelle miniere per una vita... di persone coraggiose passate sul nostro suolo ce ne sono state tante.
eppure.
giusto per fare un paragone: falcone non ha avuto funerali di stato...

(ho scritto un po' pesante... perdonatemi... metteteci delle faccine sorridenti nel mezzo, ché non sono mica appesantita io! :P )
Boo, chiaramente c'è un insieme di fattori che hanno inciso sulla decisione dei funerali di Stato.
Io rispetto ed apprezzo questa decisione.
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

#59
Se si và avanti così, tutti i 3D saranno pieni di pagine e pagine di rassegna stampa (peraltro faziosa a mio modesto modo di vedere), situazione non consona ad un forum e che mi dà un gran fastidio.... :evil:
Non leggo più discussioni politiche a tal proposito, si vuol fare in modo che la gente non legga più neppure il resto ?
Chiedo comunque senza polemica se ciò sia tedioso solo per me.... :?
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#60
Gianfry ha scritto:Se si và avanti così, tutti i 3D saranno pieni di pagine e pagine di rassegna stampa (peraltro faziosa a mio modesto modo di vedere), situazione non consona ad un forum e che mi dà un gran fastidio.... :evil:
Non leggo più discussioni politiche a tal proposito, si vuol fare in modo che la gente non legga più neppure il resto ?
Chiedo comunque senza polemica se ciò sia tedioso solo per me.... :?
Concordo.

Personalmente preferisco leggere opinioni personali su questo forum, piuttosto che interminabili articoli scopiazzati a destra e a manca... :roll:
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)