bubu ha scritto:stefania_b ha scritto:cyberjack ha scritto:
Scusa, ma questa affermazione mi lascia basito!
a me sembra normale che un lavoratore faccia bene il proprio lavoro!
Siccome il lavoro del politico è amministrare la repubblica in nome del popolo, mi sembra normale che un politico PARI IL CHIULO DEL POPOLO, non il suo!!!!
sono d'accordo... se tutti i politici (che penso, o forse spero, esistano) che non sono d'accordo con questa visione *privata* dello Stato e delle istituzioni pensassero solo a pararsi il cu.lo non avremmo più speranze.
Sono troppo ottimista a credere ancora in qualche speranza?
Si, ma pensiamo solo al fatto che Fini è il meno peggio e che comunque cerca di avere un atteggiamento diplomatico che lo spinge a non dire proprio tutto quello che pensa
Sono concorde con i tuoi timori. E' giusto il giudizio della Corte Costituzionale, per il sentire comune non di parte, in quanto ripristina la legalità, ma forse, per la stabilità del paese in questo momento non è il responso migliore.
Spero vivamente che questa maggioranza peronista, forcaiola e intollerante non cerchi di sovvertire l'ordine di stato (vedi la scena finale del film Il Caimano)....
Tornando a Fini (anche se non lo voterei e non lo voterò mai) sta secondo me cercando di barcamenarsi tra il non far cadere il governo e mantenersi una porta aperta per il dopo-Silvio... certo in un PdL guidato da lui credo non ci sarebbe molto spazio per la Lega
La posizione di Fini è una posizione che ha anche qualcun'altro nel PDL, anche se pochi (ho notato stamattina guardando La7 le diverse considerazione fatte da Benedetto Della Vedova rispetto a Maurizio Lupi e a uno della Lega che mi pare si chiami Garavaglia o qualcosa del genere).
I discorsi di persone come Bossi e Gasparri hanno tentato pesantemente di condizionare il giudizio della Corte Costituzionale, giocando sull'equivoco "consenso alle elezioni del 2008 e alle successive tornate europee e amministrative uguale a licenza di poter fare quel che gli pare".
Con le elezioni politiche, ad oggi, si elegge la coalizione o il partito e non direttamente il Presidente del Consiglio (nonostante PdL e Lega affermino diversamente, scambiando volontariamente e continuamente il consenso personale di Berlusconi con il voto degli elettori). Ciò significa che l'eventuale sostituzione del Presidente del Consiglio con un altra persona, ferma restando la coalizione di governo, non andrebbe contro la volontà espressa dagli elettori, anche se questa è un'ipotesi accademica.
Il Pdl ha anche parlato di nuove elezioni, ipotizzando tra le righe di essere loro stessi a far cascare la propria maggioranza.
Ma, se questo governo dovesse cadere, spetta al Presidente della Repubblica e non al Presidente del Consiglio di eventualmente indire nuove elezioni. Sarebbe Giorgio Napolitano, e solo lui, in quel caso, effettuate le consultazioni di rito dei gruppi parlamentari, a decidere se andare a nuove elezioni o dare incarico per la costituzione di un nuovo governo, sia esso nuovamente costituito dal PdL o da diverse maggioranze se lo ritenga opportuno.
Questa coalizione è stata eletta per governare, e allora governi, se ne è capace, nell'interesse dell'Italia, perchè fino ad ora si è adoperata per gli interessi personali di Berlusconi e le fissazioni delle persone che lo circondano: è per governare e fare l'interesse dell'Italia che è stato eletto, e non per pararsi il sedere.
E vada serenamente a farsi processare, se è innocente.
Se ha commesso reati prima di entrare in politica, se è entrato in politica solo per pararsi il sedere, se ha commesso reati anche dopo essere entrato in politica.... la colpa è sua!