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#1774
Bloccati gli investimenti per la banda larga in Italia .... nulla di ambizioso ... si stava parlando di un ragiobevole 20 Mbit per una consistente % di Italiani ... e la restante con almeno un 2 Mb garantito .....

In Germania stanno già lavorando per un eccellente 50 - 100 Mbit rivolto, se non sbaglio, al 75% delle abitazioni.

Fermo restando che la banda larga ... serve a chiunque per una maggiore fruizione di internet ..... ma anche ale aziende (piccole e medie) che non possono più di tanto dotarsi di network proprietari .... altro non può essere fatto che sottolineare l'incompetenza, l'impreparazione ... e la cialtroneria dei politici Italiani .....

Specie in tempi di crisi ... questo tipo di investimenti sono essenziali per un rilancio vero e strutturalmente sano dell'economia ..... qui invece ... si premiano i ladri ed il malaffare ... con lo scudo fiscale.

Le ricordate le 3 I?? ... Internet ... Industria ... Inglese??

Eh si ... brutta cosa l'ignoranza .... quella di chi continua a credere e a dare il voto a questi farabutti .....

#1775
Scendere in piazza per la banda larga
No che non c’era da aspettarselo. E no che non va bene. Tutti i siti di ieri mettevano in evidenza che Berlusconi ha risposto finalmente alle famose domande di "Repubblica", solo che invece di rispondere a "Repubblica" ha risposto a Vespa. :shock: :shock: E va bene. A qualcuno comunque il premier risponde. Peccato che non è così determinante che Berlusconi dica di non avere mai avuto una relazione con Noemi e di essere in buona salute. Perché la notizia di ieri non è questa, ma un’altra, infinitamente più importante, e infinitamente più strategica per il futuro di tutti noi e dei nostri figli.L’annuncio è stato netto e persino un po’ distratto, come fosse una cosa inevitabile, visto che c’è la crisi. Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha dichiarato che "i soldi per la banda larga li daremo quando usciremo dalla crisi". Stiamo parlando di una delle poche sensate e moderne previste da questo governo. Gli 800 milioni di euro che il governo avrebbe dovuto dare dentro un progetto da un miliardo e mezzo di euro. Insomma quello che viene chiamato come "piano Romani" - da Paolo Romani, viceministro per lo Sviluppo con delega alle Comunicazioni. Il piano avrebbe reso il nostro paese un po’ meno disallineato dagli altri paesi europei. Avrebbe portato una banda larga a 20 Megabit perlomeno al 95 per cento della popolazione italiana entro due anni e mezzo, e portato a 2 Megabit quel che restava. Un progetto indispensabile per un paese che vuole crescere, ma soprattutto per un paese che nel turismo e nel turismo culturale vuole investire per il futuro. La banda larga serve a poco se fabbrichi tondini metallici (e seppure), ma serve moltissimo se sei un paese che arranca con quello che un tempo veniva chiamato terziario avanzato.La situazione della banda e della rete in Italia è drammatica. E se non cambierà qualcosa, il nostro destino sarà ancora meno roseo di quanto già si può immaginare. Il destino di un paese vecchio, privo di una vocazione alla ricerca e alla modernità, dove il motore dell’economia è nell’indifferenza e nel day by day della piccola industria, il destino di un paese che ha altri interessi, non certo quello di metterci al centro del mondo con la tecnologia e il digitale. Questa rinuncia la pagheremo pesantemente. Ma se anziché rincorrere agli scandaletti ipotetici di Berlusconi si pensasse a cose più serie, su una punto come questo i giovani dovrebbero scendere in piazza. Perché il loro futuro in questo modo è ancora più a rischio. Ma tanto non ci andranno, visto che nessuno glielo spiega, e nessuno li aiuta a capire.
(UNITA')
omnia munda mundis

#1776
Sindrome Prodi al governo
Chi conosce Silvio Berlusconi, chi lo frequenta e gli parla, descrive il premier in preda ad un umore pessimo.
Ed è pronto a scommettere che si sia davvero alla vigilia di qualcuna delle sue note e improvvise mezze rivoluzioni. Secondo costoro, infatti, il presidente del Consiglio sarebbe il primo ad esser convinto che l’esecutivo - meglio ancora: la maggioranza che lo sostiene - si stia inesorabilmente impantanando, e che l’alternativa ad un «colpo d’ala» (a un colpo di scena) sia fare la fine della legislatura 2001-2006: un rimpasto dietro l’altro per poi filare comunque dritto alla sconfitta elettorale. Forte di quel precedente, Berlusconi è deciso a non commettere gli stessi errori che caratterizzarono la sua ultima esperienza di governo, segnata da dimissioni importanti (da Ruggiero a Scajola a Tremonti) e da un finale di legislatura non proprio esaltante. Eppure, avendo chiara la malattia, meno chiaro è - per ora - il rimedio da utilizzare
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=
omnia munda mundis

#1777
Il premier incontra Casini: pronta una «road map» per farlo rientrare.
I centristi, al 7%, tentennano: meglio fuori dalle giunte ma in crescita
Sono giorni di grandi manovre, da quando è entrato in scena Bersani torna in auge la politica delle alleanze, Berlusconi capisce che non può più restare immobile. Cerca sponde, si dà da fare perfino nell’interesse di D’Alema, possibile ministro degli Esteri europeo, telefonando alle cancellerie europee. E’ il primo a comprendere che una fase si è chiusa, gli occorre un colpo d’ala. Anche sul piano dell’immagine. Approfitta del libro di Vespa per rispondere a otto delle celebri dieci domande di «Repubblica» su Noemi («mai avuta alcuna relazione con lei»), Patrizia e le altre. Dichiara che, mal di schiena e scarlattina a parte, gode di ottima salute. Giura: «Non ho mai pensato di candidarmi alla Presidenza della Repubblica. Ho ripetutamente indicato, a titolo di suggerimento, un candidato che ritengo il migliore in assoluto»: Gianni Letta
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp
omnia munda mundis

#1778
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glam ... blog=96578
Dipendesse da me, il crocifisso resterebbe appeso nelle scuole. E non per le penose ragioni accampate da politici e tromboni di destra, centro, sinistra e persino dal Vaticano. Anzi, se fosse per quelle, lo leverei anch’io.

Fa ridere Feltri quando, con ignoranza sesquipedale, accusa i giudici di Strasburgo di “combattere il crocifisso anziché occuparsi di lotta alla droga e all’immigrazione selvaggia”: non sa che la Corte può occuparsi soltanto dei ricorsi degli Stati e dei cittadini per le presunte violazioni della Convenzione sui diritti dell’uomo. Fa tristezza Bersani che parla di “simbolo inoffensivo”, come dire: è una statuetta che non fa male a nessuno, lasciatela lì appesa, guardate altrove. Fa ribrezzo Berlusconi, il massone puttaniere che ieri pontificava di “radici cattoliche”. Fanno schifo i leghisti che a giorni alterni impugnano la spada delle Crociate e poi si dedicano ai riti pagani del Dio Po e ai matrimoni celtici con inni a Odino. Fa pena la cosiddetta ministra Gelmini che difende “il simbolo della nostra tradizione” contro i “genitori ideologizzati” e la “Corte europea ideologizzata” tirando in ballo “la Costituzione che riconosce valore particolare alla religione cattolica”. La racconti giusta: la Costituzione non dice un bel nulla sul crocifisso, che non è previsto da alcuna legge, ma solo dal regolamento ministeriale sugli “arredi scolastici”.
5 novembre 2009
Il piano di B. per zittirla: boom di programmi regionali.
Floris, Dandini e Fazio finiranno in un angolo.

di Sara Nicoli

Basta avere le idee chiare. E Berlusconi sulla Rai le ha chiarissime
omnia munda mundis

#1779
Ho letto le dichiarazione di Giovanardi ... riguardo alla morte di Stefano Cucchi .....

mi è venuto un conato di vomito ......

#1780
Le ho sentite pure io.

Ma cosa vuol sostenere Giovanardi? Che siccome Stefano Cucchi pare fosse anoressico e sieropositivo (pare... non mi sembra accertato) le lesioni e le fratture si sono generate da sole? E che quindi "visto che era un povero drogato... se è morto pace per lui ma chissenefrega" ????????????

Certe affermazioni sono la carità cristiana a senso unico (ripensando a quel che aveva detto, anche lui, per Eluana Englaro), la stessa dei leghisti che vogliono il crocifisso in classe ma non tollerano gli immigrati.

Stefano Cucchi è morto e nessuno lo riporterà in vita, ma i suoi familiari hanno tutto il diritto di sapere la verità sulla sua morte (e non menzogne, scuse, versioni di comodo)
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#1781
Da Il Fatto di oggi

Il premier e lo scempio - di Massimo Fini

"Questi del Pdl ci prendono proprio per cretini. E forse hanno ragione. Avendo intuito che a parlar di “prescrizione breve” – col solito scopo di salvare Berlusconi – anche il più sprovveduto dei cittadinicapirebbe che ciò significa decine di migliaia di delinquenti fuor di galera subito e che questo, come dice l’ineffabile Fini “potrebbe far arrabbiare la gente”, si sono ora buttati sul “processo breve”. Che suona meglio.

Anche perché effettivamente il vero, gravissimo problema della giustizia italiana, è l’abnorme lunghezza delle procedure, che tiene sulla graticola per lustri gli innocenti, premia i colpevoli che possono contare, prima o poi, sulla prescrizione, non rende giustizia alle parti lese, annulla la certezza della pena e ha pesanti ricadute su un’equa durata della carcerazione preventiva e sulla possibilità di tutelare il segreto istruttorio. Ma una legge che stabilisse che i processi non possono durare più di tot anni potrebbe valere solo per il futuro, cioè per i processi che iniziano dal giorno in cui entra in vigore. In caso contrario si taglierebbe di colpo la testa a decine di migliaia di processi in corso e si otterrebbe l’esatto contrario di ciò che si dice di voler perseguire: migliaia di delinquenti uscirebbero di galera, altre migliaia sarebbero salvati da questa prescrizione mascherata, le parti lese non avrebbero giustizia, la certezza della pena andrebbe a farsi fottere.

Ma anche per il futuro una legge che stabilisse sic et sempliciter che i processi non possono durare più di tot anni, senza nel contempo snellire il Codice di procedura penale inzeppato negli ultimi anni da norme cosiddette “garantiste” proprio per allungarne i tempi e salvare così “lor signori” con la prescrizione (Berlusconi ne è l’emblema), otterrebbe l’effetto del calmiere del pane di manzoniana memoria. Poiché in questa situazione i processi non potrebbero essere celebrati nei tempi previsti finirebberotutti nel nulla, o quantomeno vi finirebbero tutti quelli che riguardano reati di complessa indagine, come i reati finanziari che sono quelli in cui sono implicati “lor signori”. Tutta una parte dei Codici penali verrebbe così annullata.

Piuttosto che arrivare a questo scempio del diritto tanto varrebbe varare una norma transitoria, sulle orme di quella che vigeva per gli esponenti di Casa Savoia, che dicesse così: “Silvio Berlusconi, i suoi discendenti, i suoi familiari e i membri, a qualsiasi titolo, della Casa di Arcore sono esentati, per il presente, il passato e il futuro, dal rispetto delle leggi penali e civili italiane”."
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#1782
:shock: :shock:
http://www.unita.it/rubriche/lorsignori/90979
Dopo 10 anni nel centrodestra la scena è la solita: Berlusconi chiede l’ennesima leggina ad personam, gli alleati riottosi trattano con le migliori intenzioni, ma alla fine passa quel che vuole Silvio. Soprattutto in prossimità di una scadenza penale (processo Mills) e di una elettorale (le regionali), tutto diventa oggetto di possibili trattative e scambi.

http://www.unita.it/rubriche/fornario/90976
E Belpietro non si fa fregare dallo zapping
omnia munda mundis

#1783
Bella! Mi piace proprio la nuova trovata sul "processo breve"... Due anni per ogni grado di giudizio, processi lunghi al massimo 6 anni, se non ci si sta dentro liberi tutti...

Come poi fosse colpa dei PM se i processi durano tanto, o dei magistrati giudicanti, che fissano le udienze dei vari processi a 5 mesi l'una dall'altra per poca voglia di lavorare, non per un calendario giudiziale super ingolfato.

Idea davvero fantastica per abbreviare i processi: snellire la procedura? macchè! Aumentare il numero di magistrati? neanche a parlarne! Ristrutturare strutture e sistemi ormai desueti? figuriamoci! Basta fissare un termine di decadenza... un po' come voler velocizzare i viaggi in treno, non potenziano i mezzi, ma accorciando i binari.

#1784
http://www.corriere.it/politica/09_nove ... aabc.shtml

mi piaceva di più l'opzione suggerita da art69... alla fine, ragionando realisticamente, è la meno dannosa :roll: :roll:
Art69 ha scritto: Piuttosto che arrivare a questo scempio del diritto tanto varrebbe varare una norma transitoria, sulle orme di quella che vigeva per gli esponenti di Casa Savoia, che dicesse così: “Silvio Berlusconi, i suoi discendenti, i suoi familiari e i membri, a qualsiasi titolo, della Casa di Arcore sono esentati, per il presente, il passato e il futuro, dal rispetto delle leggi penali e civili italiane”."[/i]
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Casa Spozilli
Babyzillo

#1785
Un intervista fantastica, specie quando afferma che fondi o non fondi i processi bisogna cominciare a tagliarli, eccheccacchio!

Per non parlare poi dei reati che destano maggiore allarme sociale: GLI SCIPPI!

Cioè Giggi o' mariuolo, che ti frega il portafoglio sull'autobus, non avrà diritto al "proceso breve", mentre un politico corrotto, o, chessò, un corruttore di giudici, dato che non desta alcun allarme sociale, avrà questo simpatico beneficio