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#46
Solaria ha scritto:No, No, per sartoria intendevo griffato, Armani , Valentino e compagnia bella. Le sarte non esistono più, o meglio più per i fuori misura che altro.
No fino ad un certo punto il design è incomparabile!! Non puoi confrontare un vestito firmato con uno della Upim. Poi fra le griffe scegli quella che incontra più il tuo gusto.
La puntata di report su chateu d'ax era incentrata più che sulla qualità sul fatto che faceva lavorare persone in nero a costi bassissimi ed in condizioni molto discutibili

prendo spunto da solaria.
La puntata di report ha messo a nudo quello che è la situazione, da tempo, il mercato e la produzione in generale.
Io continuo a pensare che siamo noi stessi, per alcuni aspetti, ad aver creato questo mercato selvaggio. La possibilità di avere tutto a prezzi bassi, omogeneizzando tutto ci ha mandato in bambola.
La concorrenza è giusta fino a quando non arriva a creare terremoti per i lavoratori.
La concorrenza ha portato questi marchi di imbottiti a ridurre drasticamente i costi, poi come si sia arrivati a questa riduzione dei costi, a noi acquirenti poco importa, anzi non importa proprio nulla, l' importante è avere quel bene, punto e finito.
Io mi soffermo sempre, anche nella scelta di aziende, a sapere dove producono e chi produce.
Ci tengo a precisare che io sono un convinto sostenitore del mercato libero e del liberismo.
Ma tralasciando questa parentesi sulla quale ci sarebbe da parlare ore passo all' argomento del topic.
Concordo che chi produce cucine di alta fascia come le aziende nominate in questo topic non possono essere paragonate così facilmente a prodotti di fascia medio basso. Perchè allora tutti facciamo prodotti bassi ci allineiamo al basso profilo degli ambienti casa del resto del mondo (ci sono case in germania e in francia a dir poco terrificanti).
E' la solita storia che l' Italia sia maestra nel buon gusto e nella produzione in alcuni settori non c' è dubbio (anche nel mercato medio/basso), anche se a furia di autocelebrarci si rischia grosso.

Scendendo nel tecnico se riduciamo il tutto all' analisi della singolo mobile e vediamo:
- la laccatura;
- che tipo di truciolare viene adottato, per la struttura;
- che tipo di lamina viene adottato per le ante;
- che tipo di ferramenta viene inserita;

e si arriva ad affermare: "vabbè ma se prendi arredo3 te le fa uguali e le paghi meno della metà" non facciamo un servizio al forum (ma questo, dico la verità, ormai mi interessa poco, anzi quasi nulla visto l' appiatimento generale) e soprattutto non forniamo un parere "da tecnici".

Spesso la differenza di questi prodotti rispettto alla marmaglia generale (e per non sembrare di parte nella "marmaglia" inserisco anche le mie aziende di cucine di fascia media, non solo scavolini o veneta) la fanno, secondo il mio modesto parere:

- i particolari: vogliamo parlarne? propongono elementi come ad esempio gli zoccoli in alluminio o in acciaio che sono di una bellezza e solidità stupefacente; Altro particolare possono essere le finiture interne dei mobili, spesso, non ci si fa caso, ma se paragoniamo due mobili da cucina di fascia alta e una "commerciale" la differenza salta subito all' occhio.
Altro particolare da far notare possono essere i piedini che spesso sono realizzati in alluminio piuttosto che la solita plastica dei produttori di medio. Se ne potrebbero spiegare altri ma diventa troppo lunga.

- laccature: condivido il pensiero di ccd che ultimamente, sul forum, l' equazione laccatura= delicato e che si possa rovinare nel tempo sia sbagliata.
Non è colpa di qsecofr, ma spesso chi legge fraintende e generalizza, sbagliando.
Io invece son convinto che la laccatura sia ancora l' effetto più bello che si possa trovare sul mercato. Intendiamoci vendo anche io il polimerico, ma lo vendo in modo consapevole, spiego al cliente quali possono essere pregi e difetti, e il cliente decide se acqustare.
Le laccature di prodotti di fascia alta, soprattutto boffi e varenna (ma è già un pò che non le "tocco") e ci metto anche effeti (che ultimamente stiamo montando, un pò più spesso) sono a dir poco stupefacenti per bellezza e resistenza.
Il mio cuciniere propone il laccato lucido a costi spropositati, ma la quantità di mani di vernice e gloss fornisce un laccato di ottima qualità, e lo trovo giusto. Se si propone qualcosa si propone in un modo adeguato, non tanto per venderlo.

- piani di lavoro in laminato hpl: in questo caso cito binova, che propone top in laminato di una resistenza fuori dal comune. Non conosco i piani di boffi e varenna (se mai li dovessere avere a listino).
In magazzino dovrei avere ancora un pezzzo tagliato che usaimo come pianetto di appoggio ed è adir poco fenomenale.
Anche valcucine (lo hanno in casa i miei) propone top in laminato di ottima resistenza.
Sulla personalizzazione estrema ed esclusività dei piani sneidero è maestra. Spesso cercano di produrre piani (e anche altro) che non siano facilmente "copiabili" e lo trovo giusto.
le aziende medie, da volumi, hanno i soliti piani di lamina, buoni ma non eccelsi. Non possimao dimenticare questo.

- esclusività dei disegni: non possiamo prescindere dal fatto che molti cucineire disegnino in esclusiva per loro, piani di lavoro, maniglie, cappe.
Spesso disegnano elementi in acciaio quali cappe, top, fianconi, vasche saldate, che si fanno produrre o producono da inserire solo nelle loro cucine. Non possiamo prescindere da questo. Non parlo delle cappette che veneta o scaovlini si fanno produrre da falmec o elica, ma parlo di officine che lavorano esclusivamente per questi cucinieri. Non è roba da poco. Stiamo montando una effeti con piani e capponi in acciaio che è una meraviglia.

- rivenditori: in questo caso purtroppo entriamo nelle note dolenti, spesso ma non sempre) la scelta del rivenditore non è azzeccata. Non c' è una selezione rigida sulla qualità del rivenditore, ma spesso l' errore lo fa l' agente di zone, piuttosto che il cuciniere. Per cui può succedere che cucina di fasica alta, non corrisponda a qualità del rivenditore.

Bah che dire ho provato ad argomentare, in modo più discorsivo, che non tecnico sulla differnza tra una cucina delle varie boffi, valcucine, varenna, bultaup (che è ancora superiore), rispetto ad una arredo3.
Certo alla fine tutte sono atte a far cucinare e dare un impatto estetico, ma dire che siano proprio la stessa cosa non direi. Mi scuso in anticipo se ho frainteso.
Che poi i ricarichi di certi cucineire siano elevati posso essere d' accordo, ma preferisco questi cucinieri, ad un cheteau d' ax o poltrone e sofa che impiccano le maestranze per lavorare sottocosto.
Fate voi.
Scusate la lunghezza.
Ale.

#47
ti quoto nicolettaalematte

Aggiungo che purtroppo noi consumatori siamo affetti da pecunia non olet quando invece non è così... perche se pago un prodotto 1 invece di 10 dovrei chiedermi il perchè la stessa cosa ha prezzi così' diversi, i casi sono due od uno è ladro o l'altro fa il furno... anche delocalizzando e producendo in burundi pagando 0,50 4 l'ora ad esempio... ma ci dopvremmo chiedere, non tanto se è giusto che paghino così poco, perchè è giusto che si vada a produrre dove è più conveniente, ma chi è che lavora ha le stesse garanzie di chi lavara qui? perchè è ipocrita venire a vendere qui in un democrazia in cui un minimo siamo garantiti ed anda a produrre dove non esistono ne garanzie sul lavoro, anche minorili, ne diritti sindacali... per questo dicevo pecunia non olet quando invece dovrebbe, comprare senza chiedersi il perchè, fermandosi solo al mero lato estetico od alla soddisfazione del bisogno senza chiedersi del come.


Secondo me andrebbe proprio fatta una legge che impedisce alle aziende di andare a delocalizzare dove i lavoratori non hanno i soliti diritti.

Poi c'è il discoro dell'indotto qui, dei controterzisti in nero, che è veramente una piaga per tutti, lavoratori ed imprenditori onesti.
Discussione sulla nostra cucina
Foto di casa

#48
Non quoto il messaggio di Ale x ragioni di spazio... volevo solo dire che lo trovo molto interessante e confermare alcune cose su cui sono completamente d'accordo.
Binova ad esempio disegna cappe molto belle e le fa produrre da officine specializzate. Queste cappe ti rendono la cucina unica e sono praticamente impossibili da copiare. Monta i frontali dei cassetti che si sganciano con un semplice click facilitandoti al massimo la pulizia. Usa piedini di acciaio anziche' in plastica (una delle poche aziende sul mkt).
Dalle nostre parti invia dei tecnici periodicamente a casa del cliente a regolare tutte le cerniere. Penso che i rivenditori Binova in giro per l'italia lo facciano questo servizio sicuramente piu' dei rivenditori scavolini....
Certo i prezzi ne risentono....
Oppure mi è capitato di vedere delle cucine Haecker... un laccato lucido spettacolare, una carta melaminica all'interno credo 20 volte piu' costosa del normale, bordatura in abs a forte spessore, assemblaggio perfetto, non un filo di colla...
Detto questo volevo fare una domanda piu' terra terra ad ale....
Volevo sapere se anche secondo lui i truciolari che compongono la struttura ed i melaminici usati per rivestirla hanno tutti la stessa consistenza (es. Binova e Arredo3)?
Ciao e grazie.
ALLEGRI

#49
Poi comuqnue far scendere tutto solo ai costi di produzione scordandosi che prima di arrivare alla produzione c'è tutta una fase di progettazione e test, che costa ed incide sul costo finale è riduttivo.

Il disegno di una ferrari non costa certo quanto quello di una 500... come è stato scritto... ci sono studi in galleria del vento per vedere il carico aereodinamico che danno certe scelte, solo per un esempio.... dei materiali, pensare che le plastiche siano tutte uguali, che el pelli usati per i rivestimenti e gli acciai e le leghe siano tutte indifferentemente uguali è sbagliato.
Discussione sulla nostra cucina
Foto di casa

#50
Alessandrini ha scritto:abbiamo capito che Lei non vende antine di "plastica", pero' posso dire che pur restando l'anta laccata un prodotto sostanzialmente migliore, la famigerata plastica e' tanto apprezzata dai clienti che vedono in essa una valida alternativa al laccato riducendo i costi.
Esempio fatto per un nostro cliente: modulnova cucine mod. moon gola laccata lucida 14.968,00 euro - modulnova cucine mod. my kitchen polimerico lucido con gola 13.389,00 euro.
ha capito male, io vendo quello che il cliente vuole spiegandogli tutti i pregi e tutti i difetti dei vari materiali (ricordiamoci che la perfezione non esiste, è semplicemente mio parere che il polimerico sia quanto esiste di più lontano da questa perfezione)... a mio modo di vedere, la differenza che lei sottolinea non è assolutamente giustificata da decadimento qualitativo tra le due soluzioni... certo che se poi il venditore dice al cliente "questo (polimerico) è la stessa cosa (del laccato) e costa meno...", il cliente che fa ??? si compra il polimerico... se invece gli spiega che "costa meno, ma non ha nulla a che fare, tranne una vaga somiglianza iniziale..." credo che il cliente ci pensarà due volte...

poi alcuni sono contenti di vendere il polimerico perchè lo spacciano per pari o addirittura migliore del laccato diminuendo la forbice reale fra i due prezzi e quindi avendo anche un margine migliore, da un punto di vista puramente commerciale, in questo caso, certo che va meglio il polimerico, per chi lo vende...
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#51
ccd ha scritto:
... e credo che il gap tra un pvc ed un laccato possa essere anche molto superiore... questo non ho capito perchè ma per me è pure un polimerico abbastanza caro...credo sia fatto in modo particolare... sul sito non si trova...non so come sia... non mi è dato di capire... ci sono foto?
Il catalogo e' in preparazione. Considera che la differenza e' del 12% sul valore totale della cucina, ma se consideri che ci sono 7.990,00 euro tra elettrodomestici-top-accessori-luci, la differenza solo tra i mobili è del 23%. Sarebbe interessante una tua valutazione (viste le tue competenze) sulla qualita' del prodotto.
Alessandrini studio d'interni - Parma
http://www.interni-alessandrini.com

#52
hai sbagliato a quotare... :roll:
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#53
ccd ha scritto: ha capito male, io vendo quello che il cliente vuole spiegandogli tutti i pregi e tutti i difetti dei vari materiali (ricordiamoci che la perfezione non esiste ...
assolutamente daccordo
ccd ha scritto: ... a mio modo di vedere, la differenza che lei sottolinea non è assolutamente giustificata da decadimento qualitativo tra le due soluzioni... ...
in 15 anni ancora non abbiamo sostituito una sola anta in polimerico tantomeno mai visto ante imbarcate o cose simili! In ogni caso lo stesso discorso vale anche per prodotti laccati. Difficile generalizzare, non posso che parlare di esperienze vissute, questa e' la nostra forza; quale rivenditore proporrebbe prodotti dai quali ha avuto problemi?

ccd ha scritto: certo che se poi il venditore dice al cliente "questo (polimerico) è la stessa cosa (del laccato) e costa meno...", ...
Noi abbiamo in esposizione sia il polimerico lucido che il laccato lucido: sulla durata ribadisco che offriamo le stesse garanzie, al cliente spetta valutare dal vivo toccando con mano quale prodotto fa al caso suo in relazione ai costi. Dal 2009 tanti si sono mostrati interessati al polimerico e per noi questo è quello che conta: informare il cliente dei pregi e dei diffeti del prodotto che acquista.
In particolare sottolineiamo che il polimerico in controluce si presenta certamente più irregolare rispetto ad un laccato spazzolato, ma sui colori chiari può essere più che accettabile: il cliente decide dopo aver visto e toccato con mano, è una scelta soggettiva.
Alessandrini studio d'interni - Parma
http://www.interni-alessandrini.com

#55
Alessandrini ha scritto: in 15 anni ancora non abbiamo sostituito una sola anta in polimerico tantomeno mai visto ante imbarcate o cose simili! In ogni caso lo stesso discorso vale anche per prodotti laccati. Difficile generalizzare, non posso che parlare di esperienze vissute, questa e' la nostra forza; quale rivenditore proporrebbe prodotti dai quali ha avuto problemi?
la mia esperienza va in senso opposto...

Alessandrini ha scritto:Noi abbiamo in esposizione sia il polimerico lucido che il laccato lucido: sulla durata ribadisco che offriamo le stesse garanzie,
ciò conferma quello che scrivevo, offrendo la medesima garanzia di durata (non solo sul difetto ma anche sulla bellezza della finitura, altrimenti che garanzia sarebbe ???) si vanno ad allineare i due materiali...
beati voi che non avete mai avuto problemi con il polimerico, vi auguro di continuare così...
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#56
Alessandrini ha scritto:
ccd ha scritto:hai sbagliato a quotare... :roll:
???
questo non l'ho scritto io, ma qsecofr...
Alessandrini ha scritto:
ccd ha scritto:
... e credo che il gap tra un pvc ed un laccato possa essere anche molto superiore... questo non ho capito perchè ma per me è pure un polimerico abbastanza caro...credo sia fatto in modo particolare... sul sito non si trova...non so come sia... non mi è dato di capire... ci sono foto?
Il catalogo e' in preparazione. Considera che la differenza e' del 12% sul valore totale della cucina, ma se consideri che ci sono 7.990,00 euro tra elettrodomestici-top-accessori-luci, la differenza solo tra i mobili è del 23%. Sarebbe interessante una tua valutazione (viste le tue competenze) sulla qualita' del prodotto.
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#57
allegri ha scritto:Detto questo volevo fare una domanda piu' terra terra ad ale....
Volevo sapere se anche secondo lui i truciolari che compongono la struttura ed i melaminici usati per rivestirla hanno tutti la stessa consistenza (es. Binova e Arredo3)?
Ciao e grazie.


vedo solo ora la domanda, me la ero persa tra le righe.
La consistenza dei truciolari tra le varie aziende spesso è differente tra una azienda e l' altra.
Distinguiamo tra il truciolare del piano in laminato e quelle di strutture ed eventualmente ante (se non sono in legno, piuttosto che mdf lavccato e compagnia cantante).
Mi è capitato di notare in cucine di azioende di fascia alta, un truciolare e melaminico di bassa qualità.
Truciolare con bassa compattezza e foglio di melamina molto sottile.
Arredo3 è già da un pò che non la tocchiamo con mano, per cui non posso sbilanciarmi più di tanto.
Ho riscontrato truciolari e melaminici di ottima fattura in aziende medie (armony è ottima, pur non avendo truciolo idrorepellente, per dirne una).
Notiamo che il foglio di melmainico è piuttosto sottile quando intravedi il supporto (e questo penso che molti di voi lo sappiano, non devo essere io ad insegnarlo) e anche e soprattutto quando esegui i fori per assemblare gli elementi tra loro. Se la carta melaminica è sottile, e il truciolare è di bassa compattezza quando si esegue la foratura con il trapano (ovviamente con una punta che taglia) ne esce fuori un bozzo tutto sgranato che la testa del bulloncino non lo copre (per questo motivo cambiamo spesso le punte del trapano, o le riaffiliamo periodicamente).
Ti accorgi anche della qualità delle strutture quando tagli tamponamenti, o modifichi elementi.
La buona riuscita di una cucina la vediamo quando andiamo presso clienti a smontare e traslocare la cucina (facciamo questi lavori soprattuto quando dobbiamo modificare una cucina in un nuovo ambiente).
Direi che le aziende di fascia alta hanno tutte buona compattezza e ottimi melaminici (forse da quelle che ho visto ernestomeda è quella che qualitativamente è più bassa di tutte le altre aziende per qualità del truciolo e del foglio melaminico ma è già un pò che non la montaimo).
Quanto all' argomento idro o non idro io sono dello stesso parere di ccd (si stanno creando due correnti :lol: ) secondo me non è importante che il truciolare sia idro o non idro.
Ritengo più importante appunto una qualità di truciolare, in compattezza (meglio se truciolari di legno che si pososno trovare in alcune aziende, lema per dirne una, uscendo dalle cucine) e buoni melaminici bene assemblati e ben rifiniti. il rischio rigonfiamenti sono determinati soprattuto da un montaggio errato, poi se il truciolo si bagna, che sia idro o non idro, gonfia lo stesso (fate attenzione, se le casse sono in listellare, multistrato, bla bla, hanno una migliore resistenza all' acqua, ma nel tempo tendono comunque a riportare danni per l' esposizione all' acqua, motivo per il quale non trovo che le sttrutture in legno non siano una manna da questo punto di vista).
Che dire? spero di aver risposto, e chiedo scusa per lì' ot.
Saluti.
Ale.

#58
nicolettaalematte ha scritto: ...e si arriva ad affermare: "vabbè ma se prendi arredo3 te le fa uguali e le paghi meno della metà" non facciamo un servizio al forum (ma questo, dico la verità, ormai mi interessa poco, anzi quasi nulla visto l' appiatimento generale) e soprattutto non forniamo un parere "da tecnici".

Altro particolare da far notare possono essere i piedini che spesso sono realizzati in alluminio piuttosto che la solita plastica dei produttori di medio. Se ne potrebbero spiegare altri ma diventa troppo lunga.
Ale.
Complimenti per l'ottima analisi (mi riferisco a tutto l'intervento).
Le chiedo inoltre alcune precisazioni:
1-crede che il cliente fnale sia in grado di apprezzare nel tempo tutte queste sfumature spesso invisibili anche agli addetti ai lavori? (parlo non tanto dei particolari estetici ma di quelli tecnici);
2-Secondo Lei possiamo garantire la stessa durata nel tempo di un'anta o un cassetto piuttosto che una scocca di un'Arredo 3 o dura di piu' una Boffi? (montano ad esempio le stesse guide);
3-da montatore mi potrebbe spiegare che vantaggi ci sono ad avere i piedini in alluminio piuttosto che in plastica? (vantaggi reali e non fittizi);
La ringrazio anticipatamente.
Alessandrini studio d'interni - Parma
http://www.interni-alessandrini.com

#60
nicolettaalematte ha scritto:
allegri ha scritto:Detto questo volevo fare una domanda piu' terra terra ad ale....
Volevo sapere se anche secondo lui i truciolari che compongono la struttura ed i melaminici usati per rivestirla hanno tutti la stessa consistenza (es. Binova e Arredo3)?
Ciao e grazie.


vedo solo ora la domanda, me la ero persa tra le righe.
La consistenza dei truciolari tra le varie aziende spesso è differente tra una azienda e l' altra.
Distinguiamo tra il truciolare del piano in laminato e quelle di strutture ed eventualmente ante (se non sono in legno, piuttosto che mdf lavccato e compagnia cantante).
Mi è capitato di notare in cucine di azioende di fascia alta, un truciolare e melaminico di bassa qualità.
Truciolare con bassa compattezza e foglio di melamina molto sottile.
Arredo3 è già da un pò che non la tocchiamo con mano, per cui non posso sbilanciarmi più di tanto.
Ho riscontrato truciolari e melaminici di ottima fattura in aziende medie (armony è ottima, pur non avendo truciolo idrorepellente, per dirne una).
Notiamo che il foglio di melmainico è piuttosto sottile quando intravedi il supporto (e questo penso che molti di voi lo sappiano, non devo essere io ad insegnarlo) e anche e soprattutto quando esegui i fori per assemblare gli elementi tra loro. Se la carta melaminica è sottile, e il truciolare è di bassa compattezza quando si esegue la foratura con il trapano (ovviamente con una punta che taglia) ne esce fuori un bozzo tutto sgranato che la testa del bulloncino non lo copre (per questo motivo cambiamo spesso le punte del trapano, o le riaffiliamo periodicamente).
Ti accorgi anche della qualità delle strutture quando tagli tamponamenti, o modifichi elementi.
La buona riuscita di una cucina la vediamo quando andiamo presso clienti a smontare e traslocare la cucina (facciamo questi lavori soprattuto quando dobbiamo modificare una cucina in un nuovo ambiente).
Direi che le aziende di fascia alta hanno tutte buona compattezza e ottimi melaminici (forse da quelle che ho visto ernestomeda è quella che qualitativamente è più bassa di tutte le altre aziende per qualità del truciolo e del foglio melaminico ma è già un pò che non la montaimo).
Quanto all' argomento idro o non idro io sono dello stesso parere di ccd (si stanno creando due correnti :lol: ) secondo me non è importante che il truciolare sia idro o non idro.
Ritengo più importante appunto una qualità di truciolare, in compattezza (meglio se truciolari di legno che si pososno trovare in alcune aziende, lema per dirne una, uscendo dalle cucine) e buoni melaminici bene assemblati e ben rifiniti. il rischio rigonfiamenti sono determinati soprattuto da un montaggio errato, poi se il truciolo si bagna, che sia idro o non idro, gonfia lo stesso (fate attenzione, se le casse sono in listellare, multistrato, bla bla, hanno una migliore resistenza all' acqua, ma nel tempo tendono comunque a riportare danni per l' esposizione all' acqua, motivo per il quale non trovo che le sttrutture in legno non siano una manna da questo punto di vista).
Che dire? spero di aver risposto, e chiedo scusa per lì' ot.
Saluti.
Ale.
Si che hai risposo!!!
Sono d'accordo con te sul fatto che la consistenza sia del truciolare che del melaminico non è uguale e, secondo me, si tratta di una cosa molto importante per la buona riuscita di una cucina.
Il problema è che questa caratteristica non è oggettivamente determinabile. Cioe' viene giudicata quasi a sensazione del montatore.
E' anche un po' per questo che insisto a volte sull'idro. Si tratta infatti di una cosa facilmente verificabile che, secondo me, incide a lungo andare proprio sulla consistenza.
E' poi vera la "regola" per cui le cucine scadenti hanno tutte o quasi la struttura non idro, mentre quelle piu' buone (tipo armony o altri) possono in alcuni casi non averla perche' magari sono bordate molto bene a colla PUR, assemblate altrettanto bene e preforate con fori relativamente piccoli, tutte cose che limitano al massimo il passaggio dell'umidita'.
In ogni caso molto dipende anche da come viene usata la cucina.
Mia moglie ad esempio è come flash... usa molto poco in piano cottura e lavora di microonde, bimby, forno, congelatore, friggitrice. Di vapore ne produciamo veramente poco, quindi la nostra cucina (ancora perfetta dopo 6 anni) credo che sara' destinata a durare parecchio.
Mia mamma invece ha la fissa di cuocere l'erba. Ha un mega pentolone che bolle per ore e ore e di vapore non si sa quanto ce ne sia...
Aggiungiamo che la cappa integrata (molto vecchia per la verita') funziona non tanto bene.... certo che la cucina soffre di piu'... e la struttura idro, a mio avviso, è piu' utile.
ALLEGRI