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#7
intanto grazie miki,
lapixel l'avevo già vista ma è piccolissima e poco illuminante..ora guardo le schede tecniche delle altre!

#8
non sono un'esperta, ma per esperienza personale posso suggerirti atollo di oluce, design di vico magistretti: ce le ho sui comodini e sono fantastiche :D fanno davvero un bellissimo effetto :wink: c'è anke la versione da comò, + grande
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#9
cestmoi ha scritto:non sono un'esperta, ma per esperienza personale posso suggerirti atollo di oluce, design di vico magistretti: ce le ho sui comodini e sono fantastiche :D fanno davvero un bellissimo effetto :wink: c'è anke la versione da comò, + grande
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:lol: mi sa che hai sbagliato post.
http://www.alfemminile.com/album/homesweethome63
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo

#11
Tra tante belle appliques postate sin qui, la più 'vecchia' ma che conserva ancora tutto il suo carattere minimale: si tratta della Quadra design del 1962 di Fronzoni per la bolognese Viabizzuno, e che nel 2004 rischiò di vincere il Compasso d'oro essendo stata selezionata per il settore illuminazione.
La lampada è realizzata in alluminio verniciato bianco, nero, o in acciaio inox lucido da montare a parete o soffitto con o senza scatola da incasso, oppure a cartongesso con l’apposita staffa; la lampada alogena smerigliata da 100W, da 250V ed attacco B15d.
La scheda:
http://www.viabizzuno.com/pdf/en-es-de/ ... quadra.pdf
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Importante l'attività di A G Fronzoni (scomparso recentemente, nel 2002), artista e designer toscano, tutta tesa verso un ritorno all'insegnamento dei maestri del razionalismo. Grafico innanzitutto (per Casabella, Punta), ma anche designer e architetto.
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Fronzoni ha realizzato tutta la sua opera e la sua stessa esistenza all'insegna della sobrietà formale e della geometria quale fonte primaria di ispirazione, differenziando e superando l'imitazione della natura. Intransigente e senza compromessi, la sua decisa ed originale ricerca ha spaziato in tutti i settori articolando una filosofia minimalista basata sulla sintesi e sulla sottrazione che trova nella frase di Mies van der Rohe less is more il punto di partenza del suo pensiero profondamente razionalista. Per Fronzoni il superfluo, l'eccedente, il ridondante è definito spreco inteso in senso estetico, morale ed etico. Come per Munari, è molto nota anche la sua attività a Milano come insegnante, sopratutto all'Istituto di Comunicazione Visiva di Milano e all'Istituto Statale d'Arte di Monza e in altre scuole, come pure la creazione nell'82 di "Bottega" (per l'insegnamento dell'arte e design) in via Magenta a Milano, che per anni ha accolto studenti da tutto il mondo.
Particolarmente teso ad una moralità dell'insegnamento Fronzoni ripeteva: ..il senso più profondo del progettare non è tanto di costruire una casa, quanto quello di costruire noi stessi. Progettare la propria esistenza è un impegno che deve costituire la nostra principale preoccupazione: e questo impegno deve essere continuo e totale, non saltuario e relativo..
Cruciali gli anni '60 per il designer: oltre alla Quadra disegna la bellissima serie 64 tutt'ora in produzione per Cappellini (sotto):
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..ed infine, qualcosa sulla grafica di Fronzoni:
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#13
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Non proprio esattamente quadrata ma può assimilarsi ad un quadro luminoso, la nuova originalissima Flap di Marco Zito per Foscarini; discreta la sua presenza, questa applique è costituita da due piani in metallo sovrapposti che grazie ad una leggera piegatura e alla sovrapposizione irregolare donano forte personalità, pur nella semplicità della struttura.
Oltre alla forma, l’emissione è interessante: quando è accesa crea una percezione visiva inedita, in cui i piani si sfalsano e sembrano quattro grazie agli effetti di contro luce del piano anteriore che si staglia su quello illuminato sottostante e al gioco di luci e ombre che si proietta sulla parete. In alluminio laccato bianco od a righe, le sue dimensioni: L. 58 cm, H. 46 cm, P. 10 cm (la profondità è minima, validissima per un corridoio); 2 le lampadine fluorescenti da 18 W ciascuna.