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#346
porcamiseria mi interessava leggere ma avete scritto un papiro :? :roll: :oops:

l'unico contributo che do: amiche/conoscenti che hanno partorito in casa n.4 per un tot di 6 figli tutte entro i 35.
raccontano meraviglie

io: mi piacerebbe ma per il mio vissuto dal pdv salute credo che sceglierei comunque l'ospedale. Non sono convinta di essere attrezzta psicologicamente ad un parto in casa. vorrei argomentare ma il tempo è tiranno.

per chi se la sente è un'ottima esperienza.
Se non riesci ad uscire dal tunnel... arredalo!
LINK CUCINA

#347
boo ha scritto: 2. I vantaggi per la mamma e per il bambino che si hanno nel fare un parto a casa (e che non sapevo e ho scoperto leggendo il famoso libro) sono così enormi (giurin-giuretto!) che sembra sia l'unica scelta saggia che tu possa fare!
Ma l'ostetrica quanto tempo ti dedicherebbe dopo la nascita?
Ho letto per caso un blog di una signora che ha partorito in olanda e diceva che l'ostetrica ti segue le due settimane successive. :roll:
Mah, mi sembra veramente un altro pianeta.
Una donna dopo il parto ha anche bisogno di riprendersi e ho sentito più madri lamentarsi del rooming in perché non riuscivano ancora a gestire il piccolo e le infermiere non volevano prendersi il bimbo nemmeno per qualche ora.
Se l'ostetrica ti molla subito dopo il parto hai voglia a riprenderti.

Detto questo sono però in generale d'accordo con quello che dice Ela soprattutto sul fatto che bisognerebbe valorizzare il rapporto genitore (ci metto anche il papà) figlio.
Mia madre mi ha sempre ripetuto: prima del parto tutto ruota attorno alla donna, appena partorito non esisti più!
E detto da lei che si lamenta raramente. :roll:

#348
ela78 ha scritto:Fede a me non convincono quelle statistiche perchè "ammazzano" comunque il concetto di parto naturale a casa, inteso come "ritorno alle origini"...

ovvero se accetti l'idea di parto in casa dopo esserti sottoposta a 2000 esami (pre-post concezionali, anamnesi familiari, statistiche...), ad avere gente in casa meglio attrezzata di un ospedale (ecografo, camera neonatale, ossigeno...), allora lo fai solo per poter dire "mio figlio è nato in casa" :roll: :roll: :roll: con uno spreco anche di denaro non indifferente....
Al ssn il parto in casa costa comunque meno del ricovero. Non credo sia questione di poter dire "mio figlio e' nato in casa" (che poi che cavolo vorra' mai dire? che si vince qualcheccosa?) ma semplicemente di poter usufruire di un ambiente piu' protetto, tranquillo, meno stressante sotto tanti punti di vista. Stop.
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Baby is coming shopping e approvvigionamenti per il nuovo arrivo...
Vi presento... con pwd

#349
fedelyon ha scritto:
boo ha scritto: 2. I vantaggi per la mamma e per il bambino che si hanno nel fare un parto a casa (e che non sapevo e ho scoperto leggendo il famoso libro) sono così enormi (giurin-giuretto!) che sembra sia l'unica scelta saggia che tu possa fare!
Ma l'ostetrica quanto tempo ti dedicherebbe dopo la nascita?
Ho letto per caso un blog di una signora che ha partorito in olanda e diceva che l'ostetrica ti segue le due settimane successive. :roll:
Mah, mi sembra veramente un altro pianeta.
Una donna dopo il parto ha anche bisogno di riprendersi e ho sentito più madri lamentarsi del rooming in perché non riuscivano ancora a gestire il piccolo e le infermiere non volevano prendersi il bimbo nemmeno per qualche ora.
Se l'ostetrica ti molla subito dopo il parto hai voglia a riprenderti.
Qui ho letto cose utilissime sul rapporto madre-figlio invece. Sempre il solito libro.
Comunque, rimangono per due ore dopo il parto ed effettuano visite quotidiane fino a 10 giorni dopo.

#350
fedelyon ha scritto: Ho letto per caso un blog di una signora che ha partorito in olanda e diceva che l'ostetrica ti segue le due settimane successive. :roll:
Mah, mi sembra veramente un altro pianeta.
anche in germania so che le ostetriche seguono le neomamme per 15 giorni dopo il parto, anche se hai partorito in ospedale, e il tutto a spese del ssn :shock: oltre ad avere corsi in palestra e/o piscina per le gestanti per tutta la durata della gravidanza e per il periodo successivo al parto, sempre completamente gratuiti :shock: altro mondo proprio! :cry:
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REBECCA psw: polpetta

#351
Boo tu comunque parti da una posizione avvantaggiata rispetto alla media:
- giovane (<30 anni)
- nessun precedente negativo
- regione Lombardia, città Milano
- assicurazione sanitaria personale

decisamente fuori target rispetto all'80% dei partecipanti di questo forum
album: http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 78#p358144" onclick="window.open(this.href);return false;
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#352
ela78 ha scritto:Boo tu comunque parti da una posizione avvantaggiata rispetto alla media:
- giovane (<30 anni)
- nessun precedente negativo
- regione Lombardia, città Milano
- assicurazione sanitaria personale

decisamente fuori target rispetto all'80% dei partecipanti di questo forum
Ma difatti, continuo a ripeterlo!
A. Non sono sicura neanche per me
B. Nessuno deve cambiare idea per quello che dico io! Al massimo informarsi se ne è incuriosito :wink:

#353
come idea è assolutamente bellissima.. faccio nascere mio figlio nel solito letto dove 9 mesi prima l'ho concepito

(sul tavolo di legno no.. dai passatemelo!) :wink:

ma.

c'è sempre un ma.
anche dopo tutti gli esami pre parto che farai
tutte le rassicurazioni del caso
tutti gli articoli che avrai letto
tutte le percentuali pro e contro

sarai pronta ad assumerti la responsabilità nel caso le cose non vadano perfettamente?
sia per te stessa che per tuo figlio..

la mia amica penso abbia ringraziato il cielo per essersi rivolta all'ospedale.. nonostante lei avesse esami perfetti.. all'epoca del parto 29 anni e nessun problema in famiglia di malattie ereditarie o simili. in teoria una candidata ideale per un parto in casa.
non si può mai sapere come andranno le cose..

ed io con questo dubbio non potrei mai affrontare questa cosa.
nonostante pensi che un parto così sarebbe idealmente bello.
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Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#354
loremir77 ha scritto:...
Da quello che ho capito :oops:
ci sono possibilità, durante il travaglio, di capire come andranno le cose.

Quando esce il bambino, ci sono moltissime cose da effettuare in caso di complicanze, che scongiurerebbero ogni rischio.

Riporto sempre la procedura:
Trattamento dell'emergenza e del trasporto del neonato

Alla nascita non lasciare che il bambino si raffreddi (asciugarlo, avvolgerlo in un panno caldo e asciutto, darlo alla madre) , lasciare che il cordone ombelicale continui a fornire al bambino ossigeno e glucosio. (Questa cosa è importantissima! n.d.boo)

Al primo minuto viene fatta la valutazione con indice di Apgar: se il bambino non ha iniziato gli atti respiratori, ma tutti gli altri parametri vanno bene (è tonico, è roseo o con le estremità cianotiche, è reattivo ed il cordone pulsa) praticare un massaggio gentile della pianta dei piedi e del dorso, dal basso verso l'alto
a) aspirare le vie aeree superiori (cavo orale e faringeo, e poi le due fosse nasali: suzione breve, asettica e atraumatica), suzione dello stomaco solo se rigurgiti abbondanti o liquido tinto
Ricordiamo che nel neonato sano, a termine, normopeso, le manovre "gentili " di aspirazione sono lo stimolo sufficiente per l'inizio della respirazione.

Se con queste prime manovre il bambino non inizia a respirare e molto probabilmente anche altri parametri sono alterati (è ipotonico e/o cianotico/pallido e/o iporeattivo e/o il battito cardiaco è inferiore a 100), mentre la collega pre-allarma il 118, in rapida sequenza:
a) posizionare correttamente il capo del neonato, estendendolo leggermente e sostenendo il mento con un telino assicurandosi che la lingua non sia retroposta (alcuni usano la cannula di Mayo)
b) dare ossigeno ai polmoni per due/ tre minuti : con la respirazione bocca a bocca o con l'ambu pediatrico (mascherina adeguata a tenuta naso/bocca) una insufflazione ogni due-tre secondi, dando tempo ai polmoni di svuotarsi ed osservando l'espansione toracica bilaterale. Fare attenzione alla iper-ossigenazione se si usa l'ossigeno
c) valutare la frequenza cardiaca con lo stetoscopio o palpando il cordone ombelicale.

Se la frequenza cardiaca è superiore a 100/min. e il neonato riprende colore ed inizia a respirare (30-60 atti respiratori/minuto) si può rimanere a domicilio, anticipando la visita pediatrica.

Se la frequenza cardiaca è inferiore a 100/min. ed il neonato non inizia a respirare spontaneamente:
a ) pratica il massaggio cardiaco : con due dita , il medio sovrapposto all'indice, provocando un'affossamento di mezzo centimetro della gabbia toracica, una compressione al secondo,
b) controlla la frequenza cardiaca spontanea e alterna ventilazione e massaggio fino a che la frequenza cardiaca non arriva a 100/min.
c) il primo segnale di ripresa è un gasping seguito da una respirazione spontanea

Se entro un minuto il bambino non riprende (frequenza cardiaca superiore a 100 e 30/60 atti resp./minuto)
a) conferma il 118 per il trasporto neonatale d'emergenza, possibilmente con il medico a bordo
b) continuare le manovre fino all'arrivo dell'ambulanza, impedendo che il neonato si raffreddi ed alternando ventilazione e massaggio
c) quando si taglia il cordone ombelicale, lasciare una lunghezza di tre-quattro centimetri

Non abbandonate la speranza di recupero: il neonato è molto più forte di un adulto di fronte ad un'anossia acuta.

#358
lunapiena2 ha scritto:
simo19691 ha scritto:
canarino ha scritto:qualche pensiero qua e là, come mi sono venuti leggendo il pistolotto
:wink:
:wink:

lo devo confessare: ho una grande ammirazione per quest'uomo! :wink:
ehi! mettetevi in coda che è da mo che lo dico :wink:

#359
ela78 ha scritto:mah :roll: :roll:

poi non dirò più nulla.... ma quelle manovre di emergenza.... non c'entrano un piffero con quelle insegnate al 118....
neppure la RCP (massaggio cardiaco)
È il protocollo ostetrico (cara, dì tutto quello che vuoi! Perché dovremmo censurarci?). Il 118 non prevede paramedici :wink:

Comunque
iperestendere
liberare le vie respiratorie
massaggiare il torace

Sono le stesse procedure... O ricordo male?

#360
boo,

riparliamone dopo che avrai partorito :wink:



ho avuto due parti difficili, lunghissimi, dolorosi....ma nulla lasciava pensare a tutto ciò: ho avuto il primo figlio a 24 anni e il secondo a 26, ho avuto sempre esami perfetti, pressione ok sono una donnona alta e di fianchi larghi, quindi in teoria il mio parto avrebbe dovuto essere perfetto

In entrambi i casi ho fatto l'epidurale e nonostante questo ho sofferto come un cane....G. è nato con la ventosa e l'ostetrica mi è letteralmente salita sopra la pancia per aiutarmi a spingere....sono stati momenti di puro panico.....ho avuto millemila punti, lacerazione ed ematoma...

Certo, ho visto donne che sono arrivate e andate direttamente in sala parto senza neanche passare per la sala travaglio ed in mezzora il bimbo era nato...
Simona