bene, eccomi qui a raccontare i particolari di questa meravigliosa esperienza vissuta da me e mia moglie.
Giovedì pomeriggio intorno alle 16, come già avevo scritto, ha rotto le acque (o come dicono meglio i medici, ha subito la lacerazione delle membrane).
L'ostetrica mi dice, su mia richiesta, di andare tranquillamente a casa, atteso che per il parto ci sarebbe voluto del tempo e quindi sarei potuto tornare tranquillamente il giorno dopo, magari di buon mattino.
Alle 23 circa vado a casa lasciando mia moglie in compagnia della sorella (del resto in un reparto di sole donne non era opportuno che rimanessi io per la notte), consapevole anche del fatto che abitando a poche centinaia di metri dall'ospedale, sarei potuto essere da mia lei in pochi minuti.
Alle 3,40 ricevo la telefonata di mia cognata che mi avvisa che mia moglie ha iniziato il travaglio intorno all'una e visto che le contrazioni cominciano ad essere di una certa intensità sarebbe il caso che fossi presente.
Alle 4 meno qualche minuto sono accanto a mia moglie che già ha contrazioni ogni 4 minuti circa ma il medico dice che ancora non è pronta per il parto in quanto non abbastanza dilatata.
Cominciamo una serie di esercizi imparati al corso pre-parto che dovrebbero essere utili.
Alle 10 del mattino, dopo svariate visite e tracciati, visto che la situazione non migliora viene fatta una intramuscolo di Spasmex per aiutare il collo dell'utero a rilassarsi.
Alle 14,00, sempre tra visite e tracciati, atteso che la prima Spasmex non ha sortito grande effetto viene fatta un'altra Spasmex per via endovenosa.
Alle 15,00 anche con l'aiuto della ostetrica, finalmente l'utero raggiunge la giusta dilatazione.
Ci siamo, si comincia con l'attività seria; l'ostetrica inizia con le manipolazioni di rito atte a condurre alla fase finale del parto.
Alle 15,50 finalmente si passa dalla sala travaglio alla sala parto.
Circa dieci minuti e Gabriele sta tra le braccia di mia moglie.
Non credevo che sarei riuscito a seguire tutte le fasi del parto (anche se ho sempre detto a mia moglie che sarei voluto essere presente) ma adesso mi sento di affermare che si tratta di un'esperienza meravigliosa ma al tempo stesso molto forte.
Per quanto riguarda lo stato d'animo che ha accompagnato questi meravigliosi momenti mi ci vorrebbe un'altra pagina, ma, visto che adesso devo andare a lavare i panni che servono a mia moglie in ospedale, mi sa che devo rimandare a data da destinarsi, forse la stessa data nella quale io e Moon vi racconteremo insieme delle cose dette e accadute in sala travaglio che non reputo giusto racccontare da solo.
Un abbraccio a tutte/tutti da un neo papà con tutte le nuove ansie e (soprattutto) le nuove meravigliose emozioni (stringere tra le braccia un batuffolo di appena poco più di 3 kg sapendo che è carne della tua carne non ha parole per essere descritta)