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#5
Ecco un'altra lampada che vorrei per me (ancora un'altra, penserete..), per casa. :wink:
Suggestiva e misteriosa che personalmente apprezzo in modo particolare, è la Patroclo, che tutt'ora è nel catalogo dei classici di Artemide.
Il corpo caratterizzato dalla strana forma romboidale produce un effetto particolarissimo, e l'uso potrebbe essere adatto per una credenza alta. 'L'effetto' dell'apparecchio, creato per Artemide da Gae Aulenti nel 1975 (riedito dal '99) è dovuto al diffusore in vetro soffiato rivestito da una rete di filamenti metallici d'acciaio resistenti al calore. Questa rete di filamenti viene prima saldata e poi, sotto di essa la calotta di vetro viene soffiata a mano, come si trovasse all'interno di una gabbia (esattamente come i vetri dei semafori stradali). Il vetro così sfaccettato illuminato dall'interno disegna l'ambiente e le pareti con segni diversi, come dalle foto. :roll:
Scheda e fascia costo..:
http://illuminazione.outletarredamento.it/SPN-d ... 5199-.html
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#8
Tatì Kartell...
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ma sempre, comunque...strega inside! 8)
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la vita è tutta una questione di cul@, o ce l'hai o te lo fanno...(Cit. Dammispazio)

#9
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Recente la Honey, di Rotaliana, una sorta di Vertigo da tavolo, di cui 2 righe:
Honey è una famiglia di lampade modulari, disegnate come sculture luminose che crescono verticalmente, come la Colonna Infinita di Constantin Brancusi. Nell’operazione di montaggio delle lampade, a scatto e senza utensili, sono assemblati i tre elementi stampati in policarbonato: un triangolo/diffusore, un quadro/nervatura, un elemento di coronamento. Accostando e sovrapponendo questi elementi è possibile comporre la lampada nella dimensione desiderata, da uno fino a nove piani. La prismatizzazione della texture riproduce in maniera “dolce” quella dei catarifrangenti; distribuisce all’interno dell’apparecchio il flusso luminoso emesso dalla sorgente posta alla base della lampada e cattura la luce naturale, rendendo iridescenti le superfici della lampada, quando è spenta..

#10
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Bella ma poco efficace, più adatta alla lettura ravvicinata, Bague di Foscarini, dove lo spessore del materiale (rete metallica traforata ricoperta da una resina siliconica) che fa sia da supporto che da diffusore, scherma l'emissione, che alla fine risulta piuttosto tenue e delicata.. :roll:

#13
Divertenti le colorate Quad di Codialpo, che ricordano la storica cornice di luce, si direbbe proprio una scultura, la bellissima ToFu di Tokujin Yoshioka (2000) per la Yamagiwa.. :roll:
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#14
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Un parallelopipedo in vetro trasparente decorato bianco è il diffusore che connota anche la struttura della lampada da tavolo di Marta Laudani e Marco Romanelli: Pin Stripe.
Invece è più classica la Fold di Pallucco, con base e paralume, nonostante quest'ultimo sia una forma complessa realizzata in acciaio inox a specchio o verniciato semilucido bianco, materiali che esaltano la luminosità della fonte quando la lampada è accesa e che riflettono la luce nell’ambiente quando la lampada è spenta. Il diffusore è dotato internamente di schermi in metacrilato opalino. Design di Enrico Franzolini ('quello' della Big Bang e della Glow)..
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..e infine recentissima, la Blanca di Penta.. :roll:
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Ultima modifica di lot il 26/01/10 21:14, modificato 1 volta in totale.

#15
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Straordinarie le Chaos di MGX, la One by one di Belux e la Gatto di Flos, prima lampada in cocoon della storia dell'illuminazione, tutte lampade da tavolo 'diverse' e da materiali prestati da altri ambiti all'industria del design, e tutte connotate da un'emissione suggestiva.. :roll: