#2266
Ho seguito anche io essendo direttamente interessata....ottimi servizi che descrivono esattamente com'è la realtà delle scuole italiane!
Moderatore: Steve1973
però non capisco (senza polemica)...queste cose si scoprono ora?boo ha scritto:Mi aggiungo pur'io al coro di indignati.Lalli04 ha scritto:Non c'e' che dire, proprio da mal di fegatostellina ha scritto: l'abbiamo vista anche noi...niente di nuovo forse, ma vedere e sentire quelle cose...si rimane comunque esterrefatti dove andremo a finire...
quando hanno intervistato i genitori dei bambini disabili a cui hanno tagliato
gli insegnanti di sosteno mi sono vergognata
Ciò che più mi ha sconvolto sono i dati.
Regione Lombardia: 24 mln di finanziamento alle scuole pubbliche, 50 mln alle private. Ovvero: 3 euro a testa agli alunni pubblici, 430 a testa agli alunni privati.
E vedevi queste pubbliche con i genitori che imbiancavano o i bambini che venivano spostati di classe perché non ci si poteva permettere il supplente.......
E vedevi queste private con i figli di ingegneri medici AD che ricevono persino 1000 euro l'anno di finanziamenti....
Ed è tutto un giro di "cattolici" che gestisce questa diseguaglianza! Ma non do vreste aiutare i più poveri?
Libera scelta! Libera scelta un corno. Allora voglio un rimborso anche se prendo liberamente un taxi al posto dei mezzi pubblici, o se vado liberamente a farmi curare da un privato al posto che dal SSN!!!!
nemmeno io sono milanese o lombarda,loremir77 ha scritto:io non sono milanese nè lombarda.. per me queste cose sono "nuove".
sapevo che avevano aumentato i finanziamenti alle scuole private, diminuendo ovviamente quelle per le pubbliche... ma vedere sto servizio con tutte le differenze tra le varie realtà è stato uno schiaffo in faccia.
e nonostante la mia regione non abbia particolari problemi.. mi è montata dentro tanta rabbia.
non so se ti riferisci alla mia indignazione o al fatto che lo abbiano passato ora in tivvù.amluci ha scritto:però non capisco (senza polemica)...queste cose si scoprono ora?
lo sapete Formigoni da dove viene, no?
Piero Calamandrei - discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950
Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. Ma lo Stato le deve sorvegliare, le deve regolare; le deve tenere nei loro limiti e deve riuscire a far meglio di loro. La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito.
Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? Si può fare in due modi. Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato. Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate, quantunque molta gente non se ne ricordi più. Lo abbiamo sperimentato sotto il fascismo. Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di partito. Ma c'è un'altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime... Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"
Mah, guarda... al di là dei finanziamenti pubblici alle scuole private, su cui non aggiungo niente a quanto già scritto, posso dire che, ormai, è difficile avere una formazione anche solo decente in molte scuole pubbliche.gebo* ha scritto:Io difendo strenuamente la scuola pubblica, perche' secondo me anche la migliore scuola privata e' comunque un ghetto culturale.
Imparare significa anche sviluppare spirito critico, indipendenza di giudizio, non solo acquisire passivamente delle nozioni. Le scuole pubbliche, con tutti i difetti e i problemi, mettono comunque i ragazzi a contatto con una varieta' di problematiche e impostazioni molto piu' ampia. Se un ragazzo e' capace e ha voglia di studiare, alla fine riceve una preparazione molto migliore nella scuola pubblica
miii, e questo è il risultato?chojin ha scritto: Il problema maggiore della scuola pubblica non sono tanto i fondi mancanti, le aule col riscaldamento rotto, o le palestre fatiscenti... è proprio il corpo insegnante. Andavo nel liceo più severo e rinomato della mia città, eppure
chojin ha scritto:Mah, guarda... al di là dei finanziamenti pubblici alle scuole private, su cui non aggiungo niente a quanto già scritto, posso dire che, ormai, è difficile avere una formazione anche solo decente in molte scuole pubbliche.gebo* ha scritto:Io difendo strenuamente la scuola pubblica, perche' secondo me anche la migliore scuola privata e' comunque un ghetto culturale.
Imparare significa anche sviluppare spirito critico, indipendenza di giudizio, non solo acquisire passivamente delle nozioni. Le scuole pubbliche, con tutti i difetti e i problemi, mettono comunque i ragazzi a contatto con una varieta' di problematiche e impostazioni molto piu' ampia. Se un ragazzo e' capace e ha voglia di studiare, alla fine riceve una preparazione molto migliore nella scuola pubblica
Una volta, almeno nella mia città, chi andava in una scuola privata lo faceva perchè non ce la faceva nella scuola pubblica. Pagavi, insomma, per non venire rimandato o bocciato.
Adesso non è più così... e se vuoi una formazione degna di questo nome, spesso, sei proprio costretto a rivolgerti al settore privato.
Il problema maggiore della scuola pubblica non sono tanto i fondi mancanti, le aule col riscaldamento rotto, o le palestre fatiscenti... è proprio il corpo insegnate.
Andavo nel liceo più severo e rinomato della mia città, eppure non mi sono mancati insegnanti di matematica che non sapevano la geometria (spostati lì dalle scuole medie gli ultimi due anni per avere una pensione più alta), insegnanti di inglese che insegnavano SOLO letteratura inglese, insegnanti di latino e greco che saltavano Saffo e Catullo perchè ritenuti impudichi e insegnanti di italiano capaci di rendere Dante più noioso di una telenovela argentina.
E, a distanza di 15 anni, pare le cose siano ulteriormente peggiorate
Beh, io non parlavo di soluzioni e nemmeno entravo nel tema dei finanziamenti.loremir77 ha scritto:beh certo se la soluzione al problema è stata dare il doppio dei contributi alla scuola privata rispetto a quelli della scuola pubblica ...
si, concordo.... ma non so quanto di ciò che dici è "causa" e quanto invece ne sia "conseguenza"...chojin ha scritto: E, a distanza di 15 anni, pare le cose siano ulteriormente peggiorate