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#2311
Rimango convinto del fatto che il problema riguardi più la SELEZIONE che la motivazione... o gli incentivi.

Per me andrebbe benissimo pagare anche il doppio i bravi insegnanti... ma il 70% di cui parlava elemauli se ne dovrebbe andare a casa, senza se e senza ma.
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Casa Spozilli

#2312
elemauli ha scritto:sul discorso incentivi...due mie docenti hanno condotto una ricerca tra due gruppi di insegnanti con stessa formazione italiana. Un gruppo è poi andato a lavorare in Svizzera. A parità di formazione si è visto come la motivazione delle colleghe svizzere si sia mantenuta decisamente più alta rispetto a quelle italiane :wink:
e questo è un dato interessante :)
Ma quali sono le ragioni della più alta motivazione delle Svizzere?
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#2313
Sul testo sono riportate diverse motivazioni tra cui identità di ruolo, riconoscimento sociale, stipendio, coesione tra i docenti , supporto dirigenziale e obiettivo comune.
Oltre alla motivazione tali docenti hanno conservato una metodologia didattica costruttivista ed innovativa, ossia quella insegnataci in formazione che prevede una messa in gioco decisamente superiore rispetto alla metodologia classica.

Riprendendo chojin...non sapete quanto mi aspettavo un concorso tra gli abilitati per smuovere un pò queste graduatorie storiche piene di persone che hanno comprato l'abilitazione e che tra l'altro sono le prime a lamentarsi :evil:
Non siamo in tante effettivamente ad essere laureate..non so i numeri precisi però se non ricordo male i primi laureati sono usciti nel 2004, io ho frequentato a Milano da cui credo escano circa 200 laureati in sc. della formaz all'anno, forse ultimamente un pò di più perchè pare chiaro che non si attivino più i fantastici corsi abilitanti :roll: al massimo comunque 300 considerando il numero chiuso di 400 iscritti e gli abbandoni in itinere...in 10 anni però capite che 2500 insegnanti formati su Milano e interland ci sono!E siamo TUTTE tagliate fuori :shock:
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Arrivo pupa

#2314
Mercury ha scritto:

Ho passato... bah... circa 20 anni della mia vita sui banchi, equamente ripartiti tra istituti pubblici e privati.
Che le private gestite da religiosi siano spesso dei ghetti culturali un po' oscurantisti è vero, ma la reale differenza la fanno i docenti -in questo do un po' ragione a Chojin-... e docenti preparati e motivati, con la voglia di solleticare i loro ragazzi a *imparare* cioè pensare sempre con la loro testa li ho trovati in entrambi i genere di scuole... come pure ho trovato in entrambi i generi di scuole degli emeriti bietoloni in cattedra :twisted:
La differenza la fanno certamente gli insegnanti per quel che riguarda le competenze acquisite nelle varie materie. Pero' resto convinta del fatto che l'impostazione generale della scuola pubblica e' migliore proprio perche' ogni insegnante ha molta maggiore liberta' di impostare il proprio insegnamento.

Le private (confessionali e non) hanno una "linea di pensiero" ben definita, omogenea e standardizzata. Siano esse scuole steineriane o di gesuiti: chi ci insegna deve adeguarsi, perche' i genitori che le scelgono vogliono che ai loro figli si insegni in quel modo.

Io vedo gli studenti appena usciti dalle superiori. Quelli che vengono da scuole private ormai li identifico al primo colpo: non si chiedono se hanno capito un concetto, ma se hanno capito come IO voglio che loro lo capiscano.

Per assurdo, un pessimo insegnante puo' essere stimolante... Io al liceo (classico) avevo probabilmente il peggior insegnante di matematica e fisica che si possa immaginare, ma la materia mi incuriosiva e quasi per sfida ho cominciato a studiarmela per conto mio. Adesso la fisica e' il mio mestiere.

#2315
Io vedo gli studenti appena usciti dalle superiori. Quelli che vengono da scuole private ormai li identifico al primo colpo: non si chiedono se hanno capito un concetto, ma se hanno capito come IO voglio che loro lo capiscano.
nel mondo anglosassone questa e' la norma
sinceramente a me sembrava pure che fosse molto piu semplice cosi
non condiziona l apprendimento fa solo in modo che i risultati siano perfettamente allineati con cio che si richiede x ottenere buoni voti
quindi uno puo scegliere fra improvisazione e fantasia, o risultati concreti se ha ad esempio ''necessita' di un A per accedere al corso succesivo
C'e' qualcosa di male? lo chiedo per capire eh
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#2317
chojin ha scritto:Rimango convinto del fatto che il problema riguardi più la SELEZIONE che la motivazione... o gli incentivi.

Per me andrebbe benissimo pagare anche il doppio i bravi insegnanti... ma il 70% di cui parlava elemauli se ne dovrebbe andare a casa, senza se e senza ma.
QUOTO STRA-QUOTO!!
A parte che se calcolassimo lo stipendio in base alle ore effettivamente lavorate ....
Per esperienza personale la stragrande maggioranza degli insegnanti NON SA INSEGNARE ma ancora peggio non ne ha nessuna voglia dal momento che l'insegnamento è stato scelto perchè è un ottimo lavoro part-time (vedi caso sono quasi tutte donne!!), sei sicura di farti tutte le vacanze di natale, carnevale, pasqua, estive, i ponti sono assicurati. Avete presente in caso di maternità quanti ANNI rimangono assenti? Non ho seguito tutta la trasmissione ma hanno confrontato i dati sull'asseinteismo? Se lavori in una scuola pubblica fai praticamente quello che ti pare (poco!) se lavori in una scuola privata le cose cambiano parecchio!
FEDE65

#2318
fede65 ha scritto:ottimo lavoro part-time (vedi caso sono quasi tutte donne!!)
scusa, commento solo questo: L'insegnamento è un lavoro STORICAMENTE femminile, in quanto la donna è sempre stata vista più predisposta all'educazione dei bambini rispetto all'uomo. Anche nelle lavanderie lavorano prevalentemente donne... ma non perchè sia un lavoro part-time o più leggero, semplicemente perchè "storicamente" femminile.
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#2319
Bè sulla questione part time avrei da dissentire :roll:
Il mio contratto è sì di 24 ore settimanali, ma queste comprendono solo ed esclusivamente la presenza in classe e 2 ore di programmazione delle attività didattiche che normalmente vengono utilizzate per altro.
A casa se si lavora in un certo modo, c'è la preparazione delle attività, la correzione dei compiti (io ho 150 alunni), incontri con specialisti, collegi docenti, incontri con i genitori,interclasse ecc...non arriviamo a fare 40 ore alla settimana certo...però vi assicuro che si va ben oltre a quelle contrattuali.
Per sincerità però non nego che la scelta di fare questo lavoro è stata dettata anche (e sottolineo non solo) dalla possibilità di poter seguire la mia famiglia con più facilità e sinceramente non ci vedo nulla di male...sono scelte di vita
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Arrivo pupa

#2320
per ulteriore chiarezza sottolineo ancora una volta che ora non si sta cacciando nessuno!I tagli hanno solamente lasciato dentro chi c'era senza considerare assolutamente la qualità!!!!!!
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Arrivo pupa

#2321
cyberjack ha scritto:
fede65 ha scritto:ottimo lavoro part-time (vedi caso sono quasi tutte donne!!)
scusa, commento solo questo: L'insegnamento è un lavoro STORICAMENTE femminile, in quanto la donna è sempre stata vista più predisposta all'educazione dei bambini rispetto all'uomo. Anche nelle lavanderie lavorano prevalentemente donne... ma non perchè sia un lavoro part-time o più leggero, semplicemente perchè "storicamente" femminile.
concordo, e aggiungo che cominciare a ragionare in termini di donne che necessitano/vogliono lavorare meno , "donne e part time" , "donne e gravidanza" mi pare, da donna, darsi la cosiddetta zappa sui piedi.

in ogni caso una media di 5 ore alla mattina per 5 giorni fa 25 ore. straordinari non pagati. nel pomeriggio come minimo un'ora quando non 2 di correzione compiti, preparazione lezioni etc. Oppure riunioni pomeridiane(mediamente una ogni due settimane) dell'ordine di 3-4 ore.
non direi che è tanto tanto diverso dall'orario medio di un altro impiegato.
________________________________________________________________
...se c'è una cosa che è immorale, è la banalità. (Afterhours)

#2322
dammispazio ha scritto:
Io vedo gli studenti appena usciti dalle superiori. Quelli che vengono da scuole private ormai li identifico al primo colpo: non si chiedono se hanno capito un concetto, ma se hanno capito come IO voglio che loro lo capiscano.
nel mondo anglosassone questa e' la norma
sinceramente a me sembrava pure che fosse molto piu semplice cosi
non condiziona l apprendimento fa solo in modo che i risultati siano perfettamente allineati con cio che si richiede x ottenere buoni voti
quindi uno puo scegliere fra improvisazione e fantasia, o risultati concreti se ha ad esempio ''necessita' di un A per accedere al corso succesivo
C'e' qualcosa di male? lo chiedo per capire eh
Come dici tu quello e' l'atteggiamento giusto per chi studia "per il voto".... :roll:

Non c'e' nulla di male, se vuoi solo apprendere diligentemente le nozioni. Pero' in questo modo ti risulta molto piu' difficile appropriarti davvero della materia, cosi' da poter applicare in maniera autonoma quel che impari.

E non sono certa che sia davvero la norma nel mondo anglosassone (almeno non in USA, non conosco abbastanza UK)
Ultima modifica di gebo* il 16/02/10 16:43, modificato 1 volta in totale.

#2323
gebo* ha scritto: Per assurdo, un pessimo insegnante puo' essere stimolante... Io al liceo (classico) avevo probabilmente il peggior insegnante di matematica e fisica che si possa immaginare, ma la materia mi incuriosiva e quasi per sfida ho cominciato a studiarmela per conto mio. Adesso la fisica e' il mio mestiere.
anche io al liceo classico (il migliore della città, dicono) avevo un pessimo insegnante di matematica: quando gli chiedevamo spiegazioni, ci rispondeva che non sapeva, e che lui era laureato in fisica :shock:
questo mi ha portato ad escludere la matematica dal mio percorso di vita, e anche adesso non so fare operazioni/impostare calcoli, nemmeno con la calcolatrice davanti. cosa di cui mi vergogno un sacco, tra l'altro.

Quoto anche il passaggio sugli studenti di oggi... all'università arrivano emerite capre, arroganti e strafottenti, e da qualche anno in qua gli è stato pure consentito di scrivere commenti anonimi sui prof e sugli assistenti che tengono i corsi... commenti anonimi spesso infondati e offensivi, ma che inspiegabilmente vengono tenuti in grande considerazione. ma sulle uni italiane ci sarebbe da scrivere un papiro lungo e triste, per cui stendiamo un pietoso velo (come sugli apostrofi, dai) :wink:
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Casa Spozilli
Babyzillo

#2325
gebo* ha scritto:
dammispazio ha scritto:
Io vedo gli studenti appena usciti dalle superiori. Quelli che vengono da scuole private ormai li identifico al primo colpo: non si chiedono se hanno capito un concetto, ma se hanno capito come IO voglio che loro lo capiscano.
nel mondo anglosassone questa e' la norma
sinceramente a me sembrava pure che fosse molto piu semplice cosi
non condiziona l apprendimento fa solo in modo che i risultati siano perfettamente allineati con cio che si richiede x ottenere buoni voti
quindi uno puo scegliere fra improvisazione e fantasia, o risultati concreti se ha ad esempio ''necessita' di un A per accedere al corso succesivo
C'e' qualcosa di male? lo chiedo per capire eh
Come dici tu quello e' l'atteggiamento giusto per chi studia "per il voto".... :roll:

Non c'e' nulla di male, se vuoi solo apprendere diligentemente le nozioni. Pero' in questo modo ti risulta molto piu' difficile appropriarti davvero della materia, cosi' da poter applicare in maniera autonoma quel che impari.

E non sono certa che sia davvero la norma nel mondo anglosassone (almeno non in USA, non conosco abbastanza UK)
la tendenza attuale in pedagogia è quella di educare per competenze e non più per conoscenze, perchè l'obiettivo della scuola è formare dei buoni cittadini, fornir loro degli strumenti per vivere in una società sempre più difficile da qui la nascita di tutte quelle discipline interdisciplinari,laboratori ed attività complementari che con la nuova riforma della scuola primaria (maestro unico) andranno nuovamente a sparire...in linea teorica ci si sta allontanando quindi dal nozionismo ....detto questo nessun eccesso va bene :roll:
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Arrivo pupa