Poooovera mammà!
Mi viene in mente la mia.
Da quando ero piccola, ho sempre detto: "Ah, io appena posso vado a vivere da sola!". Anche perché, pur stando benissimo in famiglia, con due fratelli più piccoli di me cui fare la babysitter gratissss, non vedevo l'ora di filarmela!
La possibilità di è concretizzata all'età di VENTISETTE anni, con un'amica che necessitava di coinquilina per il suo appartamento, a 15 minuti di bici da casa. E così ho fatto, non si può dire che non avessi avvertito.
Però la notizia non è stata digerita ugualmente. Per carità, nessun reale rimprovero, ma alla mia domanda: "Ma scusa, mamma, cosa faccio qui? Lavoro, sono indipendente, sono grande... Cos'è, se non mi prende nessuno sto con te fino ai 40 anni?!?
", lei ha risposto con un flebile: "Sìììì!".
(E tralascio il suo l'attacco di alopecia: io e un fratello -universitario, andato in altra città- abbiamo lasciato il nido contemporanamente...
)
Insomma, secondo la mia esperenze le mamme -almeno alcune, specie se casalinghe come la mia- un po' soffrono quando ce ne andiamo. E, magari inconsciamente, hanno un modo di farcelo capire un po' particolare.
Credo anche io che l'evento vada metabolizzato, tu non farti scoraggiare e vai pure di autoinvito, senza badare a quello che fa tua sorella. Poi invitala tu (io lì però ho aveuto scarsissimo successo, in 6 anni sarà venuta 3-4 volte
"perché tanto andavo io da loro" ), e certamente falle notare, anche scherzando come hai già fatto, che questa situazione un po' ti dispiace. A mio parere, però, sempre sdrammatizzando e in serenità.
Vedrai che avere una mamma "al suo posto"
verrà ben apprezzato in futuro!