Parquet ha scritto:La prova serve (eccome!) per testare la resistenza MECCANICA del massetto e a SCARICARE le tensioni dinamiche del massetto.
Non è un qualcosa valutabile a distanza o meno. Il punto è che SE IL MASSETTO DEVE CREPARE LO DEVE FARE PRIMA DELLA POSA DEL LEGNO, ALTRIMENTI SE LO FA QUANDO IL LEGNO E' POSATO BUONANOTTE!
Ricordo che nel nuovo manuale "parquet: dal progetto alla posa in opera" ed. Federlegno Arredo 2009, ma anche nel vecchio manuale la prova di pressione non è che venga consigliata, ma si dice chiaramente che DEVE ESSERE FATTA, e il posatore non può posare facendo finta di non sapere che c'era l'impianto a pavimento, ma DEVE assicurarsi che sia stata fatta.
il discorso della prova è delle tensioni stabilito dai vari manuali, è molto vago, non prende in considerazione tutte le varianti.
"Parquet" e molto complesso da discuterne in in post, le regole scritte hanno molte chiavi di lettura!! dipende molto dall'impasto del massetto dagli inerti usati dai cementi e da gli leganti ecc ecc per determinare se inevitabilmente ci saranno spacchi !! anche senza accendere !! ma solo un esperto puo farlo !!! e se fatto bene il massetto con l'elasticità dovuta non spacchèrà mai !!! e solo su questo ci si puo scrivere un libro !!!
se prendiamo gli impianti di una volta , il termosifone a pavimento è stato un fallimento totale, qui a Roma sono stati tutti chiusi gli impianti, alcuni esempi ; Roma palazzo Sirti via Abruzzi, oppure palazzo ACI in via Marsala, ecc ecc però sono stati un valido esempio per i progettatori e gli ingenieri del calcestruzzo, in questi palazzi i problemi non sono stati gli spacchi, anzi quasi inesistenti ma lo sgretolamento del massetto cioè diventa sabbia, oggi si ripara in un punto e tra un mese su un'altro punto inizia lo sgretolamento.
Oggi le tecniche sono cambiate e tanto di cappello ai nuovi progettatori, le tensioni tra un accensione ed uno spegnimento sono diventate due, nell'arco della stagione invernale, rispetto a quelle di una volta che si aggiravano intorno alle 360 a stagione invernale, sono cambiate le temperature che hanno ridotto notevolmente la tensione, i materiali consigliati per quel tipo di massetto sono cambiati, parlo come granulometria di sabbia, poi ne sono usciti molti nuovi con relativi additivi, ecc ecc.
Ora io penso che se una ditta fa un massetto male, perchè non usa le quantita giuste, ecc, se ci sono problemi si cominciano a mettere in luce dopo anni, e non dopo un'accenzione o due.
Ecco perchè ritengo fondamentale che un esperto prima metta sul tavolo tutti i dati acquisiti andando sul posto e parlando con chi ha fatto il massetto, e addirittura accertarsi se ti sta raccontando frottole,, il muratore ( mi è capitato anche questo) Ricordo che ci sono molti tipi di cemento a partire da quelli ad asciugatura rapida fino al 3.25. e su questo che si deve partire per una valutazione corretta.
Qui su questo lavoro da quello che ho letto velocemente, (spero di aver letto bene) già mi sembra sia stato commesso il primo errore, se si sapeva della mancanza del gas si doveva fare almeno un massetto in topcem e sabbia giusta che in quindici giorni è gia molto secco, si doveva concentrare l'attenzione consigliando un tipo di legno che in caso di tensioni inattese del sottofondo,(sempre valutando se ci potrebbero essere) sopporti i movimenti, una posa che teneva conto di tutte queste problematice ed una garanzia da parte del posatore!!!
Ora Effector se tu vuoi scaldare il sottofondo e non hai il gas ti dovresti rivolgere a quelle ditte specializzate che intervengono con i cannoni, ne hanno di diversi tipi, anche per scaldare solo il massetto e ti aguro di incontrare un parquettista serio, sul fai da te se sbagli un passaggio, ti trovi con seri danni, Ciao