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Riscaldamento a pavimento: 2 o 3 strati ???

#1
Dopo mille ripensamenti abbiamo finalmente scelto l'essenza del nostro parquet prefinito: Teak Burma spazzolato oliato. Verrà messo leggero antispolvero e verrà incollato spero con colla non tossica!. Mi resta ora un ultimo dubbio sullo spessore e sugli strati.

2 STRATI 14 mm Teak 5mm + Multistrato di Betulla a fibre incrociate certificato FSC

Pro

Costa leggermente meno
Mi dicono che su pavimento riscaldato è preferibile non eccedere i 14mm di prefinito, quindi è ok

Contro

La larghezza del listello è "solo" 135mm, lunghezze variabili da 1200 a 2000mm
Mi dicono sia meno stabile rispetto al 3 strati.


3 STRATI 16 mm Teak 5mm + Listellare di Abete massello trasversale + Larice massello

Pro

Larghezze miste 135 165 192mm per lunghezze miste da 1200 a 2500mm, esteticamente eccezzionale!
Mi dicono sia piu' stabile su massetto riscaldato

Contro

Costa un po' di più
Potrebbe dare problemi con il riscaldamento tipo maggior consumi (siccome sono 90metri potrebbe essere un imperdonabile errore)

Che devo fare?

#4
Se è vero che il tre strati è dotato di controbilanciatura, è altrettanto vero che il ritiro medio del legno è direttamente proporzionale alla larghezza della doga.
Il Teak ha un coefficente medio di ritiro differenziale pari allo 0,21% per ogni 1% di variazione dell'umidità.
Dunque se la doga è larga 135 mm. e l'umidità interna del legno scende dell'1% (causa riscaldamento pavimento), il ritiro per ogni doga sarà:
135 x 1 x 0,21% = 0,2835 (quasi 3 decimi di mm.).
Ma se la doga è da 192 mm di larghezza avremo:
192 x 1 x 0,21% = 0,4032 (4 decimi di mm.).
Questo significa che più la doga è larga più il legno tenderà, nella fattispecie, a ritirarsi.
E' chiaro che parlando di prefiniti stratificati sia il multistrato di betulla nel 2 strati, sia la controbilanciatura nel 3 strati, fanno sì che queste tensioni dinamiche siano limitate (la funzione del supporto è proprio quella di bilanciare la spinta o il ritiro del legno).
Come giustamente asserito il 3 strati porta maggior dispersione del calore.
In ogni caso, visto che dai formati questo è materiale della Rita, sotto il profilo tecnico vai tranquillo tutta la vita.
Prova invece a considerare se ti piace più un effetto estetico da maxi listone (135) o da tavola vera e propria (135-165-192). ciao
"Il legno induce all'umiltà, non solo scientifica. Chi ama il legno non può essere presuntuoso, poichè il legno, anche quando credi di conoscerlo, si comporterà sempre come ha deciso lui"

#5
:D Ciao Parquet!
Grazie per la risposta. Forse ci vorrebbe un termotecnico, comunque non è che per caso tu hai i dati che riguardano la trasmissione di calore tra il 2 e il 3 strati. In rete cè chi parla di un 40% di differenza nel consumo di metano tra un 10mm e un 14mm di spessore. Saran baggianate?
Esteticamente il maxi listone dovrebbe apparire piu' moderno forse, convieni?
Non so chi sia la Rita ma immagino che di cognome faccia C......, giusto?

#6
Esattamente, il materiale è quello...
Non sono un termotecnico, ma ci proviamo insieme.
Riporto dal manuale "Il parquet, dal progetto alla posa in opera" e dunque parlo di criteri oggettivi, non soggettivi....:
"In caso di elementi multistrato il valore della resistenza termica complessivo dev'essere calcolato sulla base delle resistenze termiche dei singoli strati che compongo l'elemento".
Dunque è chiaro che il tutto è direttamente proporzionale alle specie legnose utilizzate nello strato nobile e nel supporto.
Facciamo degli esempi con il Teak:
a) 2 strati composto da 4 mm. di Teak e 6 mm. di multistrato di betulla:
Rt (resistenza termica) = 0,004 (spessore in metri del Teak)/0,18 (coefficente conducibilità termica Teak) + 0,006 (spessore in metri multistrato betulla)/0,13 = 0,068 mq K/W;[/b]
b) 2 strati composto da 5 mm. di Teak e 9 mm. di multistrato di Betulla:
Rt= 0,005/0,18 + 0,009/0,13 = 0,097 mq. K/W;
c) 3 strati composto da 5 mm. di Teak, 6 mm. di Abete e 5 mm. di Larice come controbilanciatura:
Rt= 0,005/0,18 + 0,006/0,13 + 0,005/0,15 = 0,107 mq K/W
Quindi in linea di massima più è spesso più alta è la resistenza termica (e dunque minore la conduttività), se è a tre strati è più alta la resistenza termica, però bisogna sempre ben considerare il tipo di specie legnosa con cui sono formati gli strati perchè ogni legno ha un coefficente diverso.
Spero di aver risposto, anche se mi rendo conto che non sono stato molto chiaro.
ciao
"Il legno induce all'umiltà, non solo scientifica. Chi ama il legno non può essere presuntuoso, poichè il legno, anche quando credi di conoscerlo, si comporterà sempre come ha deciso lui"

#7
Andrebbero sommati anche gli strati di colla, no? E il 3 strati ha uno strato in piu'...
Comunque ci ragiono su un attimo e ci sentiamo piu' tardi! :)
Grazie per il tempo che dedichi al forum!

#8
BRAVISSIMO UCC!!!
Andrebbero sommati anche quelli, però nel 2 strati sono uguali a parità di supporto (multistato e multistrato), mentre nel 3 strati è vero che bisognerebbe aggiungere valore per uno strato di colla in più, ma mentre il tre strati ha supporto e contribilanciatura che sono blocchi interi, il 2 strati ha supporto in MULTI-STRATO, cioè tanti piccoli strati di Betulla incrociati fra loro...e cosa tiene insieme questi piccoli strati?????
Colla! :D :D :D
Dunque, PER CONVENZIONE, consideriamo come costante la resistenza termica prodotta dagli strati di colla.

p.s.: mentre facevo un preventivo ho pensato alla risposta e poi l'ho scritta quando avevo finito...spero di non aver sbagliato il preventivo :? :? :lol: :lol:
"Il legno induce all'umiltà, non solo scientifica. Chi ama il legno non può essere presuntuoso, poichè il legno, anche quando credi di conoscerlo, si comporterà sempre come ha deciso lui"

#9
Il costruttore di casa mia e quello che mi dovrebbe vendere il parquet extra capitolato mi odiano anche grazie a te! :lol: :lol: :lol:

#10
Parquet ha scritto:Esattamente, il materiale è quello...
Non sono un termotecnico, ma ci proviamo insieme.
Riporto dal manuale "Il parquet, dal progetto alla posa in opera" e dunque parlo di criteri oggettivi, non soggettivi....:
"In caso di elementi multistrato il valore della resistenza termica complessivo dev'essere calcolato sulla base delle resistenze termiche dei singoli strati che compongo l'elemento".
Dunque è chiaro che il tutto è direttamente proporzionale alle specie legnose utilizzate nello strato nobile e nel supporto.
Facciamo degli esempi con il Teak:
a) 2 strati composto da 4 mm. di Teak e 6 mm. di multistrato di betulla:
Rt (resistenza termica) = 0,004 (spessore in metri del Teak)/0,18 (coefficente conducibilità termica Teak) + 0,006 (spessore in metri multistrato betulla)/0,13 = 0,068 mq K/W;[/b]
b) 2 strati composto da 5 mm. di Teak e 9 mm. di multistrato di Betulla:
Rt= 0,005/0,18 + 0,009/0,13 = 0,097 mq. K/W;
c) 3 strati composto da 5 mm. di Teak, 6 mm. di Abete e 5 mm. di Larice come controbilanciatura:
Rt= 0,005/0,18 + 0,006/0,13 + 0,005/0,15 = 0,107 mq K/W
Quindi in linea di massima più è spesso più alta è la resistenza termica (e dunque minore la conduttività), se è a tre strati è più alta la resistenza termica, però bisogna sempre ben considerare il tipo di specie legnosa con cui sono formati gli strati perchè ogni legno ha un coefficente diverso.
Spero di aver risposto, anche se mi rendo conto che non sono stato molto chiaro.
ciao
Tutto giusto, questa è la base della trasmissione termica per conduzione. :D :D

Solo un appunto da precisino...

resistenza termica = 1 / trasmittanza
trasmittanza = conduttività termica del materiale / spessore del maeriale. :D :D

Occorre considerare tutta la stratigrafia del materiale.
Cerco venditore Camere Alf, zona Romagna-Marche.

#11
Non sono assolutamente daccordo con queste considerazioni , anche se sono giuste, (non discuto che ci sono materiali che rallentano il calore ed altri no) non si prendono in considerazioni altri aspetti , molto ma molto importanti!! che portano all'annullamento di quelle considerazioni !!! ma non voglio far scatenare l'ennesima guerra !!! non ho neanche il tempo materiale di poter rispondervi Ciao

#12
isaia ha scritto:Non sono assolutamente daccordo con queste considerazioni , anche se sono giuste, (non discuto che ci sono materiali che rallentano il calore ed altri no) non si prendono in considerazioni altri aspetti , molto ma molto importanti!! che portano all'annullamento di quelle considerazioni !!! ma non voglio far scatenare l'ennesima guerra !!! non ho neanche il tempo materiale di poter rispondervi Ciao
Ora che hai lanciato il sasso mostraci anche la mano pero'! :roll:
Ben vengano altre considerazioni su dati tecnici

#13
Accolgo favorevolmente gli appunti e le giuste correzioni di Nerone e mi scuso con i colleghi se a volte tendo a semplificare. Lo faccio per non appesantire troppo le questioni con i non addetti ai lavori.
Per quanto riguarda i "casi specifici" che annullano le varie considerazioni direi che ci dobbiamo porre quantomeno su una base oggettiva che possa essere generale, ben consci che ogni cantiere ha una storia a se. Ma per rispondere correttamente a tutte le domande degli utenti dovremmo prendere l'auto, il treno, l'aereo o la nave e andare in cantiere per verificare le condizioni soggettive.
Cosa impossibile
"Il legno induce all'umiltà, non solo scientifica. Chi ama il legno non può essere presuntuoso, poichè il legno, anche quando credi di conoscerlo, si comporterà sempre come ha deciso lui"

#14
ucc ha scritto:Il costruttore di casa mia e quello che mi dovrebbe vendere il parquet extra capitolato mi odiano anche grazie a te! :lol: :lol: :lol:
Lo ritengo un complimento :lol: :lol: :lol: :lol:
"Il legno induce all'umiltà, non solo scientifica. Chi ama il legno non può essere presuntuoso, poichè il legno, anche quando credi di conoscerlo, si comporterà sempre come ha deciso lui"

Scelta Naturale?

#15
Sotto consiglio del mio architetto (che è un po bio convinto) ho montato un rovere fiemme senza colla su pavimento riscaldato.

Ormai sono passati due anni e devo dire che sono soddisfattissimo per vari motivi :

-- estetica del paviemento e spensieratezza nella manutenzione

-- i miei figli giocano su un parquet che non rilascia tossicità delle colle e dalle vernici

a me aveva convinto il fatto che proprio il calore del riscaldamento attraverso la colla rilascia le esalazioni più pericolose di formaldeide.

Ciao