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#3076
Il giorno dello scontro Berlusconi-Fini all'Auditorium della Conciliazione il Corriere della Sera dedica un'intera pagina al presidente del Senato
Per esempio: l’elogio ripetuto per Bossi e per la grandezza e fedeltà della Lega. Per esempio, rivendicando "come di vera destra" i temi della sicurezza, dell’immigrazione, della famiglia, che hanno portato alla Lega i voti di An. Per esempio, “non è vero che la trazione della Lega sta spaccando l’Italia" e provocando la nascita di un partito del Sud (come potrebbero testimoniare e stanno cercando di fare il presidente della regione Sicilia Lombardo e il deputato scissionista Pdl Micciché). "Verrà un federalismo fiscale e avrà i nostri occhi", sembra sul punto di dire il presidente del Senato nel suo gratuito pamphlet politico.

Qui, almeno qui, a Schifani, siciliano , si poteva chiedere della liquidazione del Pdl in Sicilia, che in passato aveva vinto 61 seggi su 61. Il giornalista, pur con quel nome e quella reputazione ha firmato, come non ha mai fatto, un’intervista senza domande. Il giornale ha pubblicato. Fini doveva essere attaccato e isolato, con un attacco preventivo, a qualunque costo, violando anche le ultime regole di una desolata professione. Chi avrà dato l’ordine?
Da il Fatto Quotidiano del 25 aprile
omnia munda mundis

#3077
Il falso nemico
Da quando Berlusconi è «sceso in campo», il 25 Aprile in tv è diventato una fiction ad personam. Stavolta il premier ha interpretato il ruolo di presidente della Repubblica e ha mandato la cassetta a tutte le tv. Ma la parola Liberazione non è proprio riuscito a pronunciarla. Nello stesso giorno, Fini ha girato un altro film, nel ruolo di capo della destra liberale, che purtroppo da noi non esiste. Praticamente, le uniche a restare nei loro panni in tv sono state Luciana Littizzetto, con il suo esplosivo realismo e Milena Gabanelli con la sua esplosiva realtà. Report ci ha infatti dimostrato che incredibilmente, l’Inps è in attivo. Merito dei lavoratori stranieri, che rinsanguano le casse e contribuiscono a pagare le nostre pensioni. Il sindaco di Adro e gli altri razzisti del suo stampo fanno finta di non saperlo per continuare a costruire un nemico, da additare agli italiani che i governi a traino leghista hanno reso precari, cassintegrati e disoccupati.
http://www.unita.it/rubriche/Oppo/97924
omnia munda mundis

#3078
Nucleare, i possibili siti italiani per il ritorno all'atomo
Fra i nomi che puntualmente ritornano, al di là delle dichiarazioni contrarie di alcuni presidenti di Regione, ci sono quelli già scelti per i precedenti impianti, poi chiusi in seguito al referendum del 1987: Caorso, nel Piacentino, e Trino Vercellese (Vercelli), entrambi collocati nella Pianura Padana e quindi con basso rischio sismico ed alta disponibilità di acqua di fiume. Fra i luoghi papabili, anche Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, che unisce alla scarsa sismicità la presenza dell'acqua di mare. Secondo altri, fra cui i Verdi e Legambiente, il quarto candidato ideale è Termoli, in provincia di Campobasso, mentre in altre circostanze si è fatto il nome di Porto Tolle, a Rovigo, dove c'è già una centrale ad olio combustibile in processo di conversione a carbone pulito. Gli altri nomi che ricorrono più spesso sono Monfalcone (in provincia di Gorizia), Scanzano Jonico (Matera), Palma (Agrigento), Oristano e Chioggia (Venezia).
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app ... &desc_sez=
omnia munda mundis

#3079
Le aziende continuano ad avvelenare i cittadini interrando monnezza pericolosa perfino sotto i binari del treno. I carabinieri arrestano sei imprenditori.

Come il personaggio di Toni Servillo nel film Gomorra, un gruppo di ditte campane ha fatto sparire rifiuti speciali a prezzi stracciati, inquinando la terra, l’ambiente e il libero mercato. ‘Intombandoli’ o semplicemente depositandoli in siti non autorizzati e non protetti della provincia di Salerno, di Benevento e di Napoli, utilizzando automezzi vecchi e dipendenti in nero. Millesettecento metri cubi di ‘fetenzie’ sono state così ‘smaltite’, in spregio a ogni norma di salvaguardia dell’ambiente, soltanto nel periodo compreso tra il 28 ottobre 2008 e il 4 febbraio 2009. Lo si legge nelle 214 pagine dell’ordinanza del gip collegale di Napoli (competente secondo le nuove norme introdotte per i reati relativi alla spazzatura in Campania), eseguita stamane dai carabinieri del Noe di Salerno.

Un’ordinanza che dimostra che l’emergenza rifiuti qui è ancora lontana dall’essere risolta. Quattro arresti in carcere e due ai domiciliari, cinque misure dell’obbligo di dimora e due dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in un’inchiesta che ipotizza l’esistenza di un’associazione per delinquere che ha lucrato sullo smaltimento illecito dei rifiuti.
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glam ... dei_rifiut
omnia munda mundis

#3080
Con grosso scorno dei sindacati, Obama si è anche dichiarato a favore delle 'charter school', un interessante esperimento che si è sviluppato in America negli ultimi vent'anni. Le 'charter school' sono scuole pubbliche non confessionali che operano al di fuori del sistema scolastico tradizionale, ma che si impegnano con un charter a raggiungere certi risultati minimi in termini di performance. È come se in Italia i genitori di un quartiere ottenessero di gestire una scuola con finanziamenti pubblici al di fuori delle regole del provveditorato. Secondo la maggior parte degli esperti queste scuole non solo ottengono risultati migliori a costi inferiori, ma migliorano anche la qualità media dei distretti in cui operano grazie alla pressione competitiva che esercitano.

La riforma di Obama non è solo all'insegna degli incentivi, ma si impegna seriamente anche sull'uguaglianza dei punti di partenza. L'evidenza empirica mostra che gli studenti meno abbienti partono svantaggiati all'inizio della loro carriera scolastica e perdono terreno rispetto agli studenti più abbienti durante l'estate, che passano in attività meno intellettualmente stimolanti. Per questo Obama ha proposto un allungamento dell'anno scolastico ed un aumento dei programmi di istruzione per i bambini meno abbienti tra zero e cinque anni.

Lungi dal sedersi sugli allori, con questa riforma Obama si ricolloca al centro dello schieramento politico, prendendo il meglio che sia la destra che la sinistra possono offrire su un fronte di primaria importanza per tutti. È troppo sperare che un po' di questa saggezza politica pervada anche l'Italia?
La nostra scuola ne ha più bisogno di quella americana.http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... 2125223/18
omnia munda mundis

#3081
di Mario Ajello
E’ esperto di tutto Silvio Berlusconi. Ma nel campo dei matrimoni, no: «Non mi sono rivelato uno specialista in questa materia», confessa il pluri-divorziato Cavaliere. Il quale adesso sta anche per rompere le nozze con Fini, a cui grida come si fa a un partner con cui si è litigato: «Esci dalla camera!» (con la maiuscola, stavolta). Non è esperto in matrimoni e neppure in nuovi fidanzamenti, e infatti Silvio è single. Dovrebbe farsi consigliare dal fido Bondi come ci si rifà una vita. Sandrone ha lasciato la moglie, ha trovato un nuovo amore in Manuela Repetto - deputata berlusconiana con cui si fece fotografare su «Chi» mentre tubavano fra le onde indossando t-shirt che evidenziano la pancia di lui e le scarse curve di lei - e insieme hanno inaugurato un genere televisivo stra-cult: le dichiarazioni a due piazze. Nel week-end vanno in campagna, Sandrone raccoglie fiori per Manuela, Manuela raccoglie fiori per Sandrone, poi si prendono mano nella mano e si fanno intervistare in coppia dai tiggì, l’ultimo è stato Sky l’altra sera, accarezzandosi dolcemente da veri testimonial del Partito dell’Amore. Un po’ come Berlusconi e Putin, ormai coppia di fatto, che però non si scambiano fiorellini, ma suv, blindati, giubbotti militari e ora anche centrali nucleari. Felici come due sposini di Cernobyl
il messaggero
omnia munda mundis

#3082
più che discussioni politiche io sto topic lo chiamerei: il gazzettino di kimikalli :lol: :lol: :lol: :lol:
Da atea, sono convinta che ci sia comunque un'intelligenza o una forma di pietà superiore che da figli abbastanza gestibili a chi altrimenti farebbe casini pazzeschi.(cit. sunset)

#3083
ACQUA PAZZA
La carica dei 100 mila
Tante le firme raccolte nei primi di giorni di campagna Ne prevedevano ottimisticamente 50 mila, ne sono arrivate il doppio: 12 mila in Puglia in un giorno solo, 10 mila a Roma. Sulla scena politica irrompe una battaglia che spezza gli steccati tra i partiti della sinistra: da Sel ai Verdi e Prc, fino ai Socialisti, tutti insieme dietro i movimenti Il Forum: successo oltre le previsioni. La «base» Pd disobbedisce
È una sorta di referendum virale quello sull'acqua pubblica, quasi carbonaro. Ma funziona, contagia, rompe anche gli schemi classici dei partiti, unendo la sinistra in una operazione mai riuscita alle segreterie. Oltre centomila firme raccolte in poche ore, in migliaia di piazze italiane, in ogni regione, dai piccoli paesini della Puglia, fino alle grandi aree metropolitane del Nord Italia. È il numero del successo che in pochi si aspettavano, tanto che il Forum italiano dei movimenti per l'acqua si era posto come obiettivo - per dichiarare il successo - esattamente la metà dei consensi.Ma la vera sorpresa è stato il Pd. Non l'apparato delle segreterie, ma i militanti, gli amministratori locali, le sezioni che vivono da vicino la privatizzazione dell'acqua, mascherata dietro il modello pubblico-privato. Ad Arezzo, prima città ad avere sperimentato l'arrivo delle multinazionali francesi, il sindaco del Pd ha firmato i tre moduli con quesiti chiarissimi: i privati non possono mettere piede nelle gestioni idriche. È bene ricordare che proprio in Toscana solo tre anni fa il centrosinistra bocciò una legge d'iniziativa popolare che era ben più timida rispetto alla proposta referendaria presentata dai movimenti in Cassazione il 31 marzo scorso.
http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/ ... zo/276959/
omnia munda mundis

#3084
Alla Lega non piace Garibaldi
Alla Lega non piace Garibaldi e sicuramente a Garibaldi, se tornasse a vivere, la Lega non piacerebbe affatto. Abituato ad accorrere in aiuto di chiunque nel mondo, non avrebbe certo condiviso gli interessi di chi, per far pagare meno tasse ai più ricchi, vuole dividere l’Italia per fasce di reddito. Di questa e altre grettezze si è discusso all’Infedele di Gad Lerner, dove a rappresentare Bossi padre e l’ignoranza di Bossi Trota, c’era tale Garavaglia, il quale, a tutte le obiezioni morali, politiche e storiche, rispondeva con il sorrisino alla Calderoli, che è un po’ il segno di riconoscimento dei leghisti incredibilmente al potere. Perciò, non ci ha certo sorpreso il fatto che, per dribblare le domande sui costi del federalismo fiscale, Garavaglia abbia usato lo stesso espediente retorico di Calderoli: il problema non è quanto ci costerà il federalismo, ma quanto ci farà risparmiare. Invece il problema, da che mondo è mondo, è chi ci guadagna e chi ci perde.
28 aprile 2010
Unita’-M.N OPPO
omnia munda mundis

#3085
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... 8&ref=hpsp
Abruzzo, 50 mila senza tetto
Secondo la Protezione civile, a febbraio le vittime del terremoto ancora prive di una casa erano poco più di 10 mila. Adesso, stando al rapporto del presidente della Regione sono quasi cinque volte tanto. Come "L'espresso" aveva documentato

Altro che diecimila, siamo a 48 mila sfollati. Se l'Italia fosse un Paese serio ed esistesse un minimo di rispetto per i disgraziati abruzzesi vittime del terremoto i vertici della Protezione civile sarebbero già stati spediti a casa da un pezzo. Ai loro danni si è infatti consumata una specie di 'truffa' mediatica tesa a occultare il vero numero dei cittadini sfollati. Tutto per accreditare il miracolo governativo su dopoterremoto.

All'inizio di febbraio, sul sito della Protezione civile compariva una tabella in cui si assicurava che il totale della popolazione assistita ammontava a sole 10.315 persone. L'espresso fece un'inchiesta (L'Aquila aspetta ancora il miracolo') nella quale documentò invece che gli sfollati erano oltre 40 mila.

Una bella differenza. Resa ancora più indigesta dalle rivelazioni sui ritardi della ricostruzione, a cominciare dal dramma delle macerie.

Ebbene, in quella occasione qualcuno a Palazzo Chigi storse il naso quasi che L'espresso avesse inventato questa cifra. Ora invece il Commissario delegato per la Ricostruzione, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, diffonde un report nel quale certifica che al 27 aprile 2010 gli sfollati sono per la precisione 48.545.
Che dire? Le cifre si commentano da sole. E spiegano anche quanto bene hanno fatto all'Aquila a non concedere la cittadinanza onoraria al sottosegretario Guido Bertolaso, capo della Protezione civile. Proprio lui, il Grande Guido, è stato infatti più volte indicato da Berlusconi come l'autore del 'miracolo' abruzzese.
omnia munda mundis

#3086
Il presidente della Camera continua a rassicurare: «Esecutivo durerà». Ma la sua minoranza va all’attacco. E stringe in una morsa il premier. Che a sua volta frena e non fa saltare il banco perché non può. Lui. Perché se si va alle elezioni anticipate cade il legittimo impedimento. E - qui sta il punto - anche in caso di vittoria non farebbe più in tempo, nella nuova legislatura, ad approvare la legge costituzionale. Quella che gli garantirebbe l’imm(p)unità anche oltre i 18 mesi della sospensione. E naturalmente potrebbe anche non vincere le elezioni. E qualora il processo riprendesse il rischio di una condanna è elevatissimo. Per questo Berlusconi è giunto a più miti consigli.

http://www.ilpolitico.it/?p=30143#more-30143
omnia munda mundis

#3087
Una folle partita a poker
di MASSIMO GIANNINI


Nel martedì nero dei mercati si consuma una partita di poker mortale tra gli Stati e i mercati. C'è una posta in gioco, ed è decisiva: è la sopravvivenza dell'euro, che tra le macerie del Partenone rischia di crollare sotto i colpi della speculazione. C'è un giocatore, ed è risolutivo: è la Germania, che con una strategia nazionalistica rischia di accelerare la fine dell'Unione monetaria.

Sembra un'altra "tempesta perfetta", quella che si sta abbattendo sulla Grecia e sull'Europa, sulle Borse e sui bond. Evidentemente non sbagliava il Financial Times, quando all'inizio di febbraio aveva avvertito il mondo: attenzione, gli hedge funds hanno pronti in canna 8-10 miliardi di dollari di posizioni a breve, pronte da usare per la scommessa sul collasso debitorio dell'eurozona. L'attacco è partito. E l'effetto-domino non solo è possibile, ma diventa probabile. Questo bagno di sangue costato 160 miliardi di euro ci insegna due lezioni fondamentali.

La prima lezione. I mercati puntano qualcosa, lassù in cielo. Come sempre gli sciocchi guardano il dito e non vedono la luna. Il dito è la Grecia. Un Paese ormai al default. L'ulteriore downgrading del suo debito trasforma i titoli di Atene in "spazzatura". Il governo Papandreou non ha più scampo, precipitato com'è nella micidiale "spirale mercatista". L'indebitamento viaggia verso il 15% del Pil. Il rendimento sui bond a due anni richiesto come "premio di rischio" sfonda il tetto del 13%. Secondo le banche d'investimento americane, è il più alto al mondo sul titoli a breve termine. Più di quello dei titoli dell'Argentina (8%) e del Venezuela (11%). In queste condizioni, più la Grecia cerca risorse sul mercato, più stringe il cappio intorno al collo della sua finanza pubblica. Più cerca di salvarsi, più finisce per soffocarsi. Era tutto previsto. E chi oggi finge di piangere, versa lacrime di coccodrillo.


Ma nella logica spietata degli speculatori Atene è un falso obiettivo. Quello vero, cioè la luna che non stiamo vedendo, è immensamente più grande. Si chiama euro. Nel piatto, al tavolo verde in cui si combattono gli stati e i mercati, c'è l'Unione monetaria. Questo dice l'offensiva già partita contro il Portogallo. Un Paese che segue lo stesso, inevitabile destino della Grecia. Il rating del suo debito è già stato declassato. Il rendimento dei suoi titoli decennali è già schizzato oltre il 5%, e il premio di rischio richiesto dai mercati ha fatto impennare lo spread sui titoli tedeschi fin quasi ai 70 punti base. È vero che il governo di Lisbona conta su un deficit pari "solo" al 9,4% e su un debito "limitato" al 77% del Pil. Ma è anche vero che sconta una crescita nulla e una competitività bassissima. In altre parole: il Portogallo è la prossima vittima sacrificale.
Gli speculatori di tutto il mondo lo capiscono, e per questo azzannano come una muta di cani gli esemplari più deboli del branco. I governanti e i cittadini tedeschi lo temono, e per questo sembrano già proiettati su un'idea "altra" dell'eurozona. Non più un'Unione allargata a 16 Paesi, con una moneta unica che non può contenere né esprimere la forza di nazioni sovrane troppo diverse tra loro. Ma un'Unione ristretta solo a quei Paesi che accettano norme comuni sul rigore contabile e il controllo dell'inflazione. In questo scenario non avremmo più una moneta unica, ma due. Un euro di serie A per i Paesi del Nord a maggiore virtù fiscale, e un euro di serie B per i Paesi del Sud a minor tenuta finanziaria. Inutile dire dove finirebbe l'Italia, a sua volta spaccata tra una ricca Padania e un depresso Mezzogiorno. Economisti tedeschi e banchieri anglosassoni come Taylor Martin lo hanno teorizzato apertamente, trovando addirittura un nome alle due nuove valute: il "neuro" e il "sudo". Sembra un gioco, ma non lo è affatto. I governi d'Europa non l'hanno capito. Continuano a scherzare sotto il vulcano.
http://www.repubblica.it/economia/2010/ ... r-3668168/
omnia munda mundis

#3088
LOTTA NEI PARTITI E SCELTE DEGLI ELETTORI

Spifferi, correnti e preferenze


Faccio sempre fatica, confesso, a seguire la mobilità mentale del Cavaliere. D’un tratto scopre che le correnti sono la «metastasi », il cancro dei partiti. Ma di che si preoccupa? Lui non ha mai avuto un partito che si dichiarasse partito. Il Nostro esordì con Forza Italia (esortazione sportiva per le gare all’estero) e poi inventò il Pdl, che vuol dire «popolo » (non partito) della libertà. Un po’ è che un partito vero Berlusconi non l’ha mai costruito né fatto funzionare (in Germania sarebbe da sempre fuori legge, proibito). Ma è soprattutto che i sondaggisti gli hanno spiegato che la parola partito è impopolare. Per la verità anche la sinistra si è buttata per un po’ sulla botanica (la Quercia, l’Ulivo, la Margherita); ma un sussulto di dignità l’ha riportata a chiamare partito quel che partito è.
Ora ci risiamo con le cosiddette «correnti» interne di partito. Il nome viene proibito. Ma la cosa?

http://www.corriere.it/editoriali/10_ap ... mlGiovanni Sartori
28 aprile 2010
omnia munda mundis

#3090
I finiani fanno capire che dopo Berlusconi potrebbe nascere un esecutivo a termine per salvare l'Italia dal rischio-Grecia. È un'ipotesi realistica? E il centrosinistra dovrebbe appoggiarlo?
L'unico ad averne parlato apertamente è stato Alessandro Campi, direttore scientifico della fondazione FareFuturo: facendo l'ipotesi di un governo tecnico tutto impostato sull'economia per traghettare l'Italia nel dopo-berlusconismo evitando il rischio di un crac economico come quello greco. Campi non è solo uno studioso e un accademico: secondo molti, è la voce dei finiani, è l'uomo che dice quello che il presidente della Camera non può esprimere pubblicamente.

Un dettaglio che non è sfuggito al presidente del Consiglio, secondo il quale Fini sta facendo appunto un doppio gioco: da un lato andare di persona in tivù assicurando che non farà sgambetti all'esecutivo, dall'altro lato preparare la successione a Berlusconi attraverso l'ipotesi di un governo tecnico (magari presieduto da una personalità super partes come il governatore di Bankitalia Mario Draghi) sostenuto da tutta l'attuale opposizione, più l'ala dissidente del Pdl.
Ma è uno scenario davvero realistico o è soltanto un modo per "far ballare" il Cavaliere? E il centrosinistra farebbe bene ad appoggiare una fuoriuscita dal berlusconismo attraverso una soluzione così? Che cosa ne pensate?
(26 aprile 2010)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... ref=hpstr2
omnia munda mundis