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acquisto on line.....fregatura?

#1
sono andata a cercare gli elettrodomestici che il venditore mi ha inserito nel preventivo della cucina per vedere un pò di foto e le caratteristica.... con mia grande sorpresa ho visto sui siti per acquistare on-line che i prezzi sono anche di molto più bassi :shock:
ho chiesto intanto del forno (neff) al rivenditore che si è subito informato e gli hanno risposto dalla casa di fare attenzione perchè saranno d'importazione e quindi...chissà...
che vuol dire? all'estero che hanno di differente? la garanzia mi dicono che è comunque valida...
vi porto l'esempio della cappa, una elica.... 1400 contro 900!! bella differenza no??

#3
frozenlady ha scritto:un mio collega ha comprato online tutti gli elettrodomestici, non ha avuto nessun problema
se puoi chiedergli l'indirizzo del sito mi faresti un favore! :wink:

#4
se un rivenditore di cucine ricarica il "giusto" sull'elettrodomestico al massimo dovresti trovare differenze nell'ordine del 20/25% in meno.

Con "giusto" non voglio dire che il rivenditore ci guadagna ma semplicemente che tiene un prezzo di vendita in linea con il mercato; in realtà se si vanno a vedere i costi fissi del rivenditore di mobili se vendesse solo elettrodomestici chiuderebbe subito bottega. In pratica decide di non guadagnare sull'elettrodomestico.

se le differenze che trovi sono più alte non significa che il rivenditore sia un ladro ma semplicemente che la sua politica è di vendere guadagnando il giusto e non gli interessa girare la merce a prezzo di costo. Sono scelte.

Riguardo ai modelli non ti preoccupare se l'articolo è quello non c'é differenza e la garanzia vale in ogni caso se comperi in europa; tieni presente comunque gli inconvenienti del caso come eventuali danni dovuti al trasporto.

#6
Non solo on line...
preventivo frigo 2000 euro preso a 1500 da mediaword...

Forno e lavastoviglie un 30% in meno on line e nessun problema.

#8
occhio però a considerare anche i costi di trasporto e istallazione! Un conto è un frigo free-standing, che attacchi la spina e sei apposto, e un altro sono degli elettrodomestici da incasso!
Io ad es. ho comprato online il microonde, ma è da appoggio, non incassato. Però puoi sempre chiedere al mobiliere se è disposto a istallarti gli eldom comprati altrove, e per che cifra.

#9
jnicola ha scritto:se un rivenditore di cucine ricarica il "giusto" sull'elettrodomestico al massimo dovresti trovare differenze nell'ordine del 20/25% in meno.

Con "giusto" non voglio dire che il rivenditore ci guadagna ma semplicemente che tiene un prezzo di vendita in linea con il mercato; in realtà se si vanno a vedere i costi fissi del rivenditore di mobili se vendesse solo elettrodomestici chiuderebbe subito bottega. In pratica decide di non guadagnare sull'elettrodomestico.
Io penso che la maggior parte dei mobilieri ricarichi oltre il 50% e non abbia ancora capito che è finita l'era delle bubbane. Per fortuna la gente si sta svegliando e si arrangia comprando on line o nella grande distribuzione.

A parte prezzi strani e offerte folli io sono convinto che se un rivenditore ricaricasse 30/35 punti sugli elettrodomestici da incasso che ha in offerta dai grossisti o dai produttori di cucine, non gli scapperebbe una vendita perchè il privato sicuramente preferirebbe comprare dove ha anche il servizio di consegna e di montaggio.

Ma non è cosi perchè a parte qualche rivenditore, la maggior parte non si è ancora veramente resa conto che il mondo è cambiato.

Scusa il tono un pò polemico ma son stufo di rispondere a privati che mi chiamano in ufficio chiedendomi come mai i miei prodotti vengono venduti dai vari rivenditori di mobili d'Italia (tutto il mondo è paese) caricando sul prezzo di listino l'iva e pure qualche 200 euro in piu' :shock:
Frigoriferi, CAPPE, schienali cucina, pannelli d'arredo, ante, TUTTO DECORATO E/O VERNICIATO anche PERSONALIZZATO!
sito web -----> http://www.coolors.it
FOTO REALIZZAZIONI NUOVA PAGINA FACEBOOK -----> https://www.facebook.com/CoolorsItalia

#10
coolors ha scritto:Io penso che la maggior parte dei mobilieri ricarichi oltre il 50% e non abbia ancora capito che è finita l'era delle bubbane. Per fortuna la gente si sta svegliando e si arrangia comprando on line o nella grande distribuzione.

A parte prezzi strani e offerte folli io sono convinto che se un rivenditore ricaricasse 30/35 punti sugli elettrodomestici da incasso che ha in offerta dai grossisti o dai produttori di cucine, non gli scapperebbe una vendita perchè il privato sicuramente preferirebbe comprare dove ha anche il servizio di consegna e di montaggio.

Ma non è cosi perchè a parte qualche rivenditore, la maggior parte non si è ancora veramente resa conto che il mondo è cambiato.

Scusa il tono un pò polemico ma son stufo di rispondere a privati che mi chiamano in ufficio chiedendomi come mai i miei prodotti vengono venduti dai vari rivenditori di mobili d'Italia (tutto il mondo è paese) caricando sul prezzo di listino l'iva e pure qualche 200 euro in piu' :shock:
che qualcuno ci marcia può essere vero e prima di alcuni rivenditori lo fanno alcuni distributori, ma da quello che sto vedendo negli ultimi tempi quelli che ci marciano più di tutti sono i produttori...
è assodato che ormai l'elettrodomestico in produzione non costa più un cavolo altrimenti non si spiegherebbero alcune cose:
- le offerte su alcuni pacchetti che mi stanno arrivando in questi giorni (prezzi netti sotto il prezzo di acquisto dei distributori - e so quali sono - di un anno fa)
- prezzi internet inferiori anche del 20% ai miei prezzi di acquisto (e non credere che le mie scontistiche sia particolarmente basse), nello specifico HAIER (ma ce ne sono anche altri)... da domani non ne propongo più nemmeno mezzo...
(i due punti di cui sopra sembrano in contraddizione ma non è così)

la verità è che il mercato del pesce è finito e prima i produttori se lo metteranno in testa facendo:
- listini al pubblico iva inclusa
- niente fiere del pesce (fatte su listini gonfiati apposta per permettere le fiere stesse) perchè hanno i magazzini che scoppiano
- basta premi in MILIONI DI EURO (magari in nero e pagati estero su estero) ai distributori

e prima si svilupperà un mercato sano e competitivo (vedi germania)...

P.S. ma i tuoi listini sono iva inclusa ??? perchè a me il distributore ha detto che sono iva esclusa...
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#11
prima di alcuni rivenditori lo fanno alcuni distributori, ma da quello che sto vedendo negli ultimi tempi quelli che ci marciano più di tutti sono i produttori...
ti sbagli di grosso, i distributori non hanno piu' margini da un bel pezzo! In giro per l'Italia ne sono falliti almeno una decina per questo motivo!
è assodato che ormai l'elettrodomestico in produzione non costa più un cavolo
Vero solo parzialmente, ti ricordo che a volte si produce per sopravvivere e non mettere a casa personale
prezzi internet inferiori anche del 20% ai miei prezzi di acquisto
... e non capisci il perchè? I distributori si sono andati a cercare il mercato del ricambio che avete lasciato li voi rivenditori e poi visto che c'erano e per colpa della crisi son costretti a saltarvi (prova a guardare chi sono i veri proprietari dei siti on line :wink: )
basta premi in MILIONI DI EURO (magari in nero e pagati estero su estero) ai distributori
Non confondere 1 caso con il tutto. Coi distributori ci parlo tutti i giorni e i premi che dici tu non ci sono da anni.

Per quanto riguarda i miei listini, l'iva non conta una benemerita fava, lascietelo dire. Il rivenditore acquista mediamente a 1050 + iva e dovrebbe rivendere a 1700 ivato. Per avere lo stesso margine il rivenditore di elettrodomestici venderebbe sua moglie, ma chissà perchè ai rivenditori di mobili non basta ... già perchè loro (non tutti ovviamente)vogliono prendere il doppio. E già, devono trasportarlo e attaccare la spina, mi sembra il minimo per tutto questo gran lavoro :!: che devono fare ... mavaff
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#12
1- e ti credo che sono falliti, vendevano al costo o sottocosto per raggiungere i premi che poi incassavano a livello personale, risultato: aziende andate a remengo, titolari privatamente imbottiti...

2- vendere in pari o sottocosto non serve a sopravvivere, serve solo a ritardare (poco) la caduta...

3- quando il prezzo al pubblico è INFERIORE del 20% al prezzo al rivenditore, non credo proprio che quei pezzi escano dai distributori, altrimenti si confermerebbe la mia ipotesi al punto 1 del precendente post, se fossero pari o leggermente superiori avresti ragione...
so bene chi sono i proprietari di alcuni siti online...

4- i premi ci sono, te lo garantisco... che poi a loro non piaccia renderlo pubblico è un altro discorso, anche perchè dovrebbero spiegare come mai la maggior parte non finisce in azienda...

tuoi prodotti: ma secondo te se ci fossero i margini che descrivi non saremmo tutti contenti ??? non confondere 3/4 vecchietti che non vogliono andare in pensione e continuano a vendere cucine come hanno fatto negli ultimi 40 anni... la verità è che vuoi vendere la cucina completa, ti devi accontentare anche di meno (del margine che tu descrivi) sugli elettrodomestici...
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#13
Brevemente.

In realtà diversi produttori pur di mantenere la presenza sul mercato e di evitare instabilità eccessiva dei fatturati, attenzione non dei guadagni, che avrebbero mandato a fondo il valore delle proprie azione, coinvolgendo in modo traumatico l'occupazione... questione molto delicata agli occhi della politica... han deciso di vendere addirittura sottocosto ai distributori, sperando di tirare avanti coprendo almeno qualche costo fisso.


Il mercato dell'elettrodomestico, come... ahimè, perchè fra 5 anni ci saranno tanti di quei disoccupati in Italia che nemmeno vi immaginate, qualcuno insinua il 20%... altri settori, soffre ormai di un mercato saturo e di una sovrapproduzione. A causa degli alti costi del lavoro e dell'altissima produttività raggiunta ormai dalle catene di produzione, grazie ai robot e a progettazioni sempre più efficienti, i volumi di vendita dovrebbero essere mostruosi. Si sperava di compensare la mancanza di domanda del Vecchio Continente, che soffre di una drammatica scarsezza di guadagno pro-capita a causa di wellfare ormai insostenibili e di assenza di necessità di ricambio del prodotto... inutile lamentarsi che non si cambiano le auto, se queste potrebbero durare 15 anni e molti l'hanno cambiata 5 anni fà... con l'entrata in mercati nuovi ed emergenti, Cina ed India su tutti.
Purtroppo questi che dovevano essere mercati son diventati produttori, ci si doveva pensare invece di raccontare la favola degli anni '90 e delle potenzialità dell'Oriente... certo potenzialità per gli imprenditori non per le classi proletarie e borghesi.

Come se ne esce? Non se ne esce, si colerà inevitabilmente a picco. Non voglio essere allarmista, ma sono cicli... nei prossimi 50 anni questo Stato scenderà di brutto in ricchezza, creando un divario fra le classi sociali al limite della rottura. C'è un bellissimo libro in edicola su questo argomento e anche un paio di fondi nell'ultimo mese, mi sembra, sul Sole.




Vendite Online. Compro online dal 1996, modem 33.3kbps e 4 negozi online, a dir tanto, gli telefonavi e ti mandavano qualcosa. Di esperienza ne ho, ho avuto anche una piccola attività nel settore.
Avrei potuto e voluto pubblicare un libro, ma nessun editore credo avrebbe potuto sostenermi..., cmq il discorso in parole povere è questo.
Il mercato online ha grandissime potenzialità, grandi risorse ed offre reale risparmio. Da dove arriva questo risparmio?
Dal fatto che i negozi online hanno meno costi, magazzino, affitto, scorte, utenza, dipendenti, necessità di rispetto di accordi con i marchi, maggiore utenza... il web è uno e se san Google ti posizione in alto, un bravo agli esperti di SEO e SEP, ti ritrovi a far soldi a palate. Perchè questo a mio avviso è poco corretto?
Perchè ci si ritrova in una situazione di disparità con chi ha attività reali, che dovrebbero fornire altri servizi, per giustificare la differenza di prezzo, ma non è sempre possibile. Avete notato quante piccole botteghe dell'informatica stanno chiudendo?
Inoltre i negozi online, spesso han dietro grandi gruppi o distributori, vendono in quantità tali da giustificare ricarichi ridottissimi, meno del 10% talvolta nel mondo dell'IT, hanno fonti di approvigionamento diverse... distributori di mercati esteri.
In sostanza se prima ogni realtà aveva il suo pesce grosso, in termini di venditore, chiuso nell'acquario di zona, ora internet ha creato un acquario unico con la realtà e i pesci grossi stanno divorando quelli piccoli in tutto il mare del commercio.
Se inseriamo in questo contesto la Grande Distribuzione, abbiamo un quadro in cui la ricchezza finisce nelle tasche di pochi, spesso non locali, ma addirittura esteri, ricchezza che non è distribuita e non locale. Requisiti fondamentali perchè si possa avere una ridistribuzione con investimenti sul territorio, a vantaggio dell'intera comunità... mano invisibile?


Scusate, ma l'argomento mi preoccupa molto e come detto l'ho studiato abbastanza, tanto che dopo anni in cui un poco mi sono sentito pioniere degli acquisti online stò rivalutando la questione, preferendo comprare meno ma locale, negozio privato, possibilmente vicino casa. Sia mai che un giorno a quel negoziante possa servire io!
Cerco venditore Camere Alf, zona Romagna-Marche.

#14
Concordo sui costi, ma sono certo che se i piccoli capissero l'importanza e le potenzialità della rete potrebbero comunque competere con i cosidetti "pesci grossi" che però hanno i magazzini all'estero e l'assistenza diretta pari a zero.
Tutti i servizi che potrebbe dare un piccolo ma vicino geograficamente andrebbero valorizzati dando servizi che arricchiscono il prodotto, servizi che possono dare perchè sono sul territorio.
Un'assistenza sull'installazione, dei prezzi chiari, assistenza post vendita chiara tutte cose che non sono quasi mai chiare quando compri.
Già solo capire dove posso trovare questo o quel negozio sarebbe un passo avanti, spesso mi trovo a mandare mail al sito dei produttori per chiedere dove ci sono i rivenditori in zona e spessissimo scopro poi che sarebbero molti di più ma il produttore segnala solo i "loro" rivenditori.
Peccato che non si capisca che se i piccoli diminuiscono a livello di rivenditori, si fà il gioco del marchio ovvero si concentrano in rivenditori top seller che poi nel tempo piano piano assumneranno il 90% di vendite per quel marchio per la zona e poi piano piano i prezzi saranno decisi dal produttore che alla lunga butterà fuori il rivenditore facendo un franchising.
Avete notato che non esistono più settori interi a rivendita diretta ma solo in catene, risultato io non ho più la scelta pochi marchi poca qualità prezzo medio standardizzato e globalizzato.

#15
P.s.: faccio una provocazione ai vari rivenditori. Io assisto ormai da anni a tutte le presentazioni prodotto dei vari marchi (l'ultima è stata quella della Foster) che riesco a presenziare. Penso che l'informazione sia la base del mio lavoro. Lo pensavo ancor di piu' quando ero rivenditore. Da me compravano perchè capivano che avevano di fronte un venditore che cercava di essere competente argomentando le proprie convinzioni.

Mi spiegate come mai a queste presentazioni prodotto, BASILARI per chi vende prodotti, ci sono sempre 4 gatti di rivenditori? Non è forse il servizio, la competenza, la conoscenza del prodotto a far si che un cliente alla fine decida di dar fiducia a questo o quel negozio piuttosto che sul sito dove ho solo il prezzo e 4 caratteristiche a volte difficilmente decifrabili?

P.s2: ccd, mi si è cancellato quanto avevo scritto in risposta a te, son proprio rimbecillito :lol: . Comunque, siete in 20.000 e i 4 vecchietti sono abbondantemente piu' della metà, credimi ...
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