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#3616
http://www.unita.it/rubriche/lorsignori/101725
Fini non può essere cacciato e, senza il suo assenso scritto, il Cavaliere non potrà utilizzare il simbolo del Pdl fino al 2014.
La verità è che quell’atto notarile blinda su tutta la linea il presidente della Camera che anche per questo ieri si è permesso di dichiarare quel che mai aveva detto fino ad ora: “Mi chiedo se è opportuno che chi è indagato continui ad avere incarichi politici”. Il discorso portava a pensare che si riferisse a Cosentino e Verdini. Ma in molti hanno pensato a chi, avendo da tempo superato la semplice condizione di indagato, è addirittura sotto processo, come il presidente del Consiglio. Sicuro che Fini ce l’avesse solo con Verdini e Cosentino?

Un partito di Giamburrasca
Silvio Berlusconi è talmente padrone del Pdl da non poter disporre neppure del simbolo. Quel che sta accadendo nel principale movimento politico del Paese non sarebbe successo neppure nel più sgangherato dei partiti della Prima Repubblica.
http://www.iltempo.it/2010/07/26/118396 ... asca.shtml
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#3617
Lega, consulenze da cani
L’anno scorso Lusetti - in stretto coordinamento con gli uffici
del ministro - ha piegato verso un impegno politico-canino full time chiedendo come corrispettivo solo seimila euro mensili e i benefit di prassi per incarichi similari
«Ha fatto un ottimo lavoro», ha però garantito il capo di gabinetto dell’attuale governatore del Veneto, al tempo capo della segreteria politica del ministro, quasi non dandosi pace che appena il suo leader si è trasferito in Veneto e Galan invece al ministero, il commissario abbia costruito una “centrale consulenze” da fare invidia anche agli espertissimi del settore. In trenta giorni ha sfornato 62 decreti di nomina, per un valore di un milione e settecentomila euro, a vari indagatori di fenomeni canini, studiosi dell’alba, esploratori dell’orgine delle razze, legislatori dell’universo bau bau.http://www.repubblica.it/rubriche/picco ... ef=HREC1-4
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#3618
Un Csm pulito nell'interesse di tutti
L’unico modo per farglielo sapere è scrivere, telefonare, firmare l’appello, mandare fax, e-mail a questi signori con la minaccia di non votarli mai più, se non ci daranno finalmente un Csm dal quale scompaiano le zampe dei partiti, almeno di alcuni partiti che dicono, sostengono e sperano che la gente ci creda di essere diversi da Berlusconi, passate parola!

http://voglioscendere.ilcannocchiale.it ... 13134.html
Per il Csm il Pd scelga nomi esemplari". Firma l'appello a Bersani di Camilleri, Hack e Flores d'Arcais
http://temi.repubblica.it/micromega-app ... llo=391169
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#3619
E’ ancora una volta Pierluigi Battista sul “Corriere della Sera” a notare come il partito sedicente liberale stia applicando metodi “leninisti” nella repressione del dissenso interno, ma stavolta c’è in aggiunta una vera e propria “cupio dissolvi”. Perchè attaccano Granata su un terreno che, in teoria, dovrebbe rappresentare un valore costitutivo della destra: la difesa intransigente della legalità. Cosa devono pensare gli elettori di un partito dal quale si vuole allontanare un deputato integerrimo per le opinioni che esprime, mentre i probi viri si guardano bene dall’assumere provvedimenti disciplinari nei confronti di dirigenti la cui ambizione manifesta è quella di cumulare ricchezza e potere, profittando dei loro ruoli istituzionali?E’ prevedibile che la campagna scatenata contro Fabio Granata si spegnerà presto con un nulla di fatto, altrimenti chi la orchestra dovrà spiegare perchè non fa nulla per allontanare i vari Cosentino, Scajola, Brancher, Verdini
Gad Lerner
http://www.ilpolitico.it/?p=34494#more-34494
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#3620
La lettera di un operaio Fiat a Marchionne

Caro Sergio, Non posso nascondere l’emozione provata quando ho trovato la sua missiva, ho pensato fosse la comunicazione di un nuovo periodo di cassa integrazione e invece era la lettera del «padrone», anzi, chiedo scusa: la lettera di un collega. Ho scoperto che abbiamo anche una cosa in comune, siamo nati entrambi in Italia. Mi trova d’accordo quando dice che ci troviamo in una situazione molto delicata e che molte famiglie sentono di più il peso della crisi. Aggiungerei però che sono le famiglie degli operai, magari quelle monoreddito, a pagare lo scotto maggiore, non la sua famiglia. Io conosco la situazione più da vicino e, a differenza sua, ho molti amici che a causa dei licenziamenti, dei mancati rinnovi contrattuali o della cassa integrazione faticano ad arrivare a fine mese. Ma non sono certo che lei afferri realmente cosa voglia dire.

Quel che è certo è che lei ha centrato il nocciolo della questione: il momento è delicato. Quindi, che si fa? La sua risposta, mi spiace dirlo, non è quella che speravo. Lei sostiene che sia il caso di accettare «le regole del gioco» perché «non l’abbiamo scelte noi». Chissà come sarebbe il nostro mondo se anche Rosa Lee Parks, Martin Luther King, Dante Di Nanni, Nelson Mandela, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Emergency, Medici senza Frontiere e tutti i guerrieri del nonostante che tutti i giorni combattono regole ingiuste e discriminanti, avessero semplicemente chinato la testa, teorizzando che il razzismo, le dittature, la mafia o le guerre fossero semplicemente inevitabili, e che anziché combatterle sarebbe stato meglio assecondarle, adattarsi. La regola che porta al profitto diminuendo i diritti dei lavoratori è una regola ingiusta e nel mio piccolo, io continuerò a crederlo e a oppormi.

Per quel che riguarda Pomigliano, le soluzioni che propone non mi convincono. Aumentare la competitività riducendo il benessere dei lavoratori è una soluzione in cui gli sforzi ricadono sugli operai. Lei saprà meglio di me come gestire un’azienda, però quando parla di «anomalie» a Pomigliano, non posso non pensare che io non conoscerò l'alta finanza, ma probabilmente lei non ha la minima idea di cosa sia realmente, mi passi l’espressione, «faticare».

Non so se lei ha mai avuto la fortuna di entrare in una fonderia. Beh, io ci lavoro da 13 anni e mentre il telegiornale ci raccomanda di non uscire nelle ore più calde, io sono a diretto contatto con l’alluminio fuso e sudo da stare male. Le posso garantire che è già tutto sufficientemente inumano. Costringere dei padri di famiglia ad accettare condizioni di lavoro ulteriormente degradanti, e quel che peggio svilenti della loro dignità di lavoratori, non è una strategia aziendale: è una scappatoia. Ma parliamo ora di cose belle. Mi sono nuovamente emozionato quando nella lettera ci ringrazia per quello che abbiamo fatto dal 2004 ad oggi, d’altronde come lei stesso dice «la forza di un’ organizzazione non arriva da nessuna altra parte se non dalle persone che ci lavorano». Spero di non sembrarle venale se le dico che a una virile stretta di mano avrei preferito il Premio di risultato in busta paga oppure migliori condizioni di lavoro. Oppure poteva concedere il rinnovo del contratto a tutti i ragazzi assunti per due giorni oppure una settimana solo per far fronte ai picchi di produzione, sfruttati con l’illusione di un rinnovo e poi rispediti a casa. Lei dice che ci siete riconoscenti. Ci sono molti modi di dimostrare riconoscenza. Perché se, come pubblicano i giornali, la Fiat ha avuto un utile di 113 milioni di euro, ci viene negato il Premio di produzione? Ma immagino che non sia il momento di chiedere. D’altronde dopo tanti anni ho imparato: quando l’azienda va male non è il momento di chiedere perché i conti vanno male e quando l’azienda guadagna non è il momento di fermarsi a chiedere, è il momento di stringere i denti per continuare a far si che le cose vadano bene.

Lei vuole insegnarci che questa «è una sfida che si vince tutti insieme o tutti insieme si perde». Immagino che comprenda le mie difficoltà a credere che lei, io, i colleghi di Pomigliano e i milioni di operai che dipendono dalle sue decisioni, rischiamo alla pari. Se si perderà noi perderemo, lei invece prenderà il suo panfilo e insieme alla sua liquidazione a svariati zeri veleggerà verso nuovi lidi. Noi tremeremo di paura pensando ai mutui e ai libri dei ragazzi, e accetteremo lavori con trattamenti ancora più più svilenti, perché quello che lei finge di non sapere, caro Sergio, è che quello che impone la Fiat, in Italia, viene poi adottato e imposto da ogni altro grande settore dell’industria.

Spero che queste righe scritte con il cuore non siano il sigillo della mia lettera di licenziamento. Solo negli ultimi tempi ho visto licenziare cinque miei colleghi perché non condividevano l’idea «dell’entità astratta, azienda». Ora chiudo, anche se scriverle è stato bello. Spererei davvero che quando mi chiede se per i miei figli e i miei nipoti vorrei un futuro migliore di questo, guardassimo tutti e due verso lo stesso futuro. Temo invece che il futuro prospettato ai nostri figli sia un futuro fatto di iniquità, di ingiustizia e connotato da una profonda mancanza di umanità. (...) Un futuro in cui si devono accettare le regole, anche se ingiuste, perché non le abbiamo scelte noi. Sappia che non è così, lei può scegliere. Insieme, lei e noi possiamo cambiarle quelle regole, cambiarle davvero, anche se temo che non sia questo il suo obbiettivo (...). A lei le cose vanno già molto bene così. Sappia che non ha il mio appoggio e che continuerò ad impegnarmi perché un altro mondo sia possibile. Buon lavoro anche a lei.

Massimiliano Cassaro
Immagine

#3621
:cry: grazie ART...è splendidamente chiara questa lettera! :cry: :cry: ma la doveva inviare anche al sostituto di Scaloja! :twisted:
omnia munda mundis

#3622
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=


http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=

C’è un fantasma nella nostra scena pubblica: la legge elettorale.

La sua riforma non ha mai occupato i desideri della maggioranza di governo, ora non interessa più nemmeno all’opposizione. Perché dovrebbe? È così comodo manovrare un esercito di soldatini di piombo travestiti da parlamentari

Niente capricci, niente alzate d’ingegno: altrimenti la volta prossima te ne rimani a casa.
Ma certo dal 2005, da quando abbiamo in circolo questa legge elettorale, lo spettacolo è scaduto ulteriormente. Servirebbe l’uninominale, uno contro uno. Servirebbe la possibilità di revocare gli eletti immeritevoli. Invece la politica italiana ha revocato gli elettori.

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omnia munda mundis

#3623
http://www.unita.it/rubriche/italiarazzismo/101727
La legge toscana semplice e lineare ma che fatica affermarla
In questo quadro, quindi, afferma la Corte nella recentissima sentenza, deve collocarsi anche la normativa toscana, che assicura «anche agli stranieri irregolari le fondamentali prestazioni sanitarie ed assistenziali atte a garantire il diritto all’assistenza sanitaria».

w la Toscana! :wink:
omnia munda mundis

#3625
kimikalli ha scritto:http://www.unita.it/rubriche/italiarazzismo/101727
La legge toscana semplice e lineare ma che fatica affermarla
In questo quadro, quindi, afferma la Corte nella recentissima sentenza, deve collocarsi anche la normativa toscana, che assicura «anche agli stranieri irregolari le fondamentali prestazioni sanitarie ed assistenziali atte a garantire il diritto all’assistenza sanitaria».

w la Toscana! :wink:
Scusate il dubbio, ma questo non è garantito in tutta Italia? speravo troppo? :cry:
ALBUM! (vecchio topic con link a foto)

#3626
EliBlu ha scritto:
kimikalli ha scritto:http://www.unita.it/rubriche/italiarazzismo/101727
La legge toscana semplice e lineare ma che fatica affermarla
In questo quadro, quindi, afferma la Corte nella recentissima sentenza, deve collocarsi anche la normativa toscana, che assicura «anche agli stranieri irregolari le fondamentali prestazioni sanitarie ed assistenziali atte a garantire il diritto all’assistenza sanitaria».

w la Toscana! :wink:
Scusate il dubbio, ma questo non è garantito in tutta Italia? speravo troppo? :cry:
La legge Bossi-Fini prescrive che siano loro assicurate «nei presidi pubblici e accreditati, le cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti o comunque essenziali, ancorché continuative, per malattia e infortunio, e siano estesi i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva». Come risulta da una pagina del Sole 24 Ore (15 febbraio), la realtà è ben diversa. Per la salute dei nuovi schiavi spendiamo 120 Euro all' anno: sempre troppi, diranno alcuni. Lo pensavano anche i negrieri. Eppure è il costo di un' ecografia! Il trattamento è peggiore proprio nella regione più ricca, che dal lavoro degli immigrati, regolari e no, trae più vantaggi, e che della «difesa della vita» fa una bandiera. In Lombardia lo straniero «irregolare» ha sì accesso al pronto soccorso - finché non prende piede l' idea di alcuni leghisti friulani di dargli la caccia proprio lì - ma si vede spesso negata la tessera di «straniero temporaneamente presente», che dà diritto alle cure continuative, di cui alla Bossi-Fini. Spesso l' ospedale compila sì la tessera per farsi rimborsare la prestazione, ma non la consegna alla persona. «Per non aprire gratuitamente l' assistenza sanitaria a tutti», ci dice dal Sole 24 Ore un direttore sanitario milanese. Così si va contro la legge, certo, ma alcuni in Lombardia rovesciano il detto giolittiano: la legge per i nemici la interpretano per non applicarla. Per loro, l' assistenza agli schiavi spetta agli scarsi mezzi della piccola associazione Naga, gestita come altri meritori centri da volontari: essi si sobbarcano la cura di persone che noi usiamo, ma abbandoniamo alla loro sorte. Ai Naga della situazione chiediamo, vilmente di rimediare alla nostra violenza occulta, che ogni tanto viene alla luce: a Uboldo è morta una bambina di un anno che poteva vivere, ma era figlia dei genitori sbagliati. Non era vita anche la sua? Un giorno penseremo con vergogna alla vita cui condanniamo tante persone, alla faccia delle nostre radici cristiane. Noi «italiani brava gente», abbiamo gli schiavi in casa, e non li vediamo. Speriamo che non serva, dopo Rosarno, un altro e più duro scrollone per strapparci da questa vacanza dalla ragione.
http://www.lavorosolidarieta.it/index.p ... :attualita
La notizia di agenzia parla del ben noto STP, la tessera sanitaria per Straniero Temporaneamente Presente che, secondo la proposta contenuta nella bozza di legge regionale della Toscana, dovrebbe garantire ai cittadini stranieri irregolari, che avranno bisogno di cure mediche, una prestazione sanitaria.
Si precisa che non si tratterà solo delle cure urgenti ospedaliere, già previste nella legge regionale, ma anche di analisi di laboratorio o “ricette per il mal di gola”.La novità non esiste. Se poi si volesse affermare che molte Aziende Sanitarie non rispettano queste norme e non danno indicazioni sufficienti agli interessati per fruire delle cure essenziali, limitandosi a garantire solo le cure urgenti, si tratta di altra questione, che consiste nel far rispettare una legge che già c’è. Problemi di questo genere non sono presenti solo in Toscana ma in tutto il paese dove la prassi è seguita a macchia di leopardo e le stesse norme dell’art. 35, o la circolare del Ministero della Sanità n. 5 del 24 marzo 2000, vengono applicate in modo diverso, anche per quanto riguarda i cittadini comunitari, per ogni singola azienda, o a seconda dello sportello a cui si rivolge l’utente.
http://www.meltingpot.org/articolo11943.html
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#3627
La Brambilla in ferie all'estero
di Bartolomeo Scappi


Il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla ha pianificato alcuni dei suoi weekend estivi: all'estero, non in Italia. Ma non per subire contestazioni dagli albergatori italiani, ha trovato una seria motivazione per queste fughe: ogni viaggio viene definito come «missione» in Francia e Spagna, così da «rubare i segreti del loro appeal vacanziero», come ha detto al settimanale Chi. «L'Italia deve avere anche i migliori servizi al mondo e far leva sulla qualità dell'accoglienza. Anche quella riservata ai turisti con animali al seguito: una famiglia su tre in Europa ha un cane o un gatto e molte di loro se li porterebbero volentieri in vacanza», dice il ministro, che partirà in compagnia di due dei sui 15 cani, che «faranno i turni, altrimenti chi rimane a casa ci resta male».
http://www.italiaoggi.it/giornali/detta ... iTestate=1
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#3628
Come può risollevarsi il Cav.?/ 4Deve passare la mano alla Gelmini
http://www.ilfoglio.it/soloqui/5844
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Sapere passare la mano non è qualcosa di cui ha bisogno solo la politica. Penso anche alle aziende. Le aziende familiari, per esempio, muoiono perché il padrone si ritiene eterno, comincia a combinare disastri e a un certo punto diventa troppo tardi per rimediare, e non basta qualche consulente per rimettere le cose sui binari giusti. L’unica cosa che può fare è prendere una persona con un’età diversa che sappia far funzionare le cose. Io, al posto di Berlusconi, prenderei una persona come Mariastella Gelmini e lavorerei per farne il presidente del Consiglio. Lascerei il paese in mano a chi ha l’età per pensare in modo diverso.
A settant’anni si hanno tante qualità ma questa non c’è più. Se Berlusconi non può risorgere è per motivi anagrafici, non per altro. Se non si è capaci di lasciare in tempo, poi i danni diventano irreparabili. Non bastano i consulenti, e non basta essere stato bravo a scegliere le persone, se non si è capaci di passare la mano quando è il momento.
di Francesco Giavazzi - economista ed editorialista del Corriere della Sera, insegna Politica economica all’Università Bocconi di Milano e al Massachusetts Institute of Technology
:lol: :lol: :lol: :lol:
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#3629
http://www.ilriformista.it/stories/Prim ... na/248450/
Fini, Tremonti le inchieste fuori controllo. Per il premier è solo l’inizio: «L’obiettivo sono io - ha spiegato ai suoi - e mi colpiranno o quando scade il legittimo impedimento o quando a ottobre la Consulta lo boccerà». Ecco lo spettro del Cavaliere: il bombardamento delle procure senza lo scudo del legittimo impedimento, Fini e Tremonti che puntano sulla fine dell’esecutivo, magari accarezzando l’idea di un governo di transizione, uno qualunque pur di toglierselo di torno, magari con la benedizione dei poteri forti.
omnia munda mundis

#3630
Governo “provvisorio”, uno o due anni al massimo, per ripristinare le condizioni di un voto democratico: nuova legge elettorale, legge sul conflitto di interessi, abrogazione di tutte le leggi-vergogna e “ad personam” che hanno favorito i delinquenti. Io aggiungevo la fine del sequestro dell’etere da parte di un monopolista.
Da una parte ci sarà Berlusconi che con tutta la potenza del suo monopolio televisivo pretenderà “elezioni subito”. Ma ha già dichiarato che non confermerà il 90% dei “suoi” attuali parlamentari. Qualcuno di loro potrebbe pensare che altri due anni con un “governo provvisorio” gli conviene. E non mancano i deputati che hanno acceso un mutuo. E comunque alla vita dell’onorevole hanno fatto la bocca.

Non sono motivi nobili. Anzi, sono motivi bassamente opportunisti. Ma talvolta “ex malo bonum”. Se intanto Idv e Pd, compatti, dichiarassero che questa è la loro ipotesi ufficiale, nello schieramento di Berlusconi in apparenza sarebbe un coro compatto di no, in realtà si aprirebbe qualche crepa in più.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07 ... ini/44751/
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