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Diventare ricchi

#1
Secondo voi, come si diventa ricchi, ma sopratutto quando ci si sente ricchi?
Si sente spesso dire: quello ha soldi, quello campa bene, ecc...
Ma qual'è la soglia media di percezione della ricchezza?
Ricordo, un bel po' di anni fa, il papà di un mio amico che aveva un cellulare Etax che sembrava una cabina telefonica, uno dei pochi ad averlo... e tutti dicevano che era uno ricco :roll:
Quando vorreste guadagnare al mese?
Preferireste guadagnare quanto ora, ma lavorare il 30% in meno e avere più tempo libero?
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Ultima modifica di Ing 76 il 11/11/05 1:00, modificato 1 volta in totale.
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#2
io credo ceh mi sentirei ricca se vincessi qualche milione di euro al superenalotto e riuscissi a comprare una parte della Apple e mi potessi 'ritirare' a gestire i miei 'soldi' affari ...etc etc...

secondo me ci si sente ricchi (direi benestanti non ricchi) quando hai abbastanza entrate da poterti permettere un po di sfizzi senza dover controllare il conto corrente ...

quando vai al centro commerciale e in preda ad un momento di shopping feroce ti puoi permettere di guardare un tv lcd 21pollici e prenderlo sull'istante senza pensare se i soldi sul conto ti bastano...

quando vai in vacanza tutti gli anni... 2 settimane al mare ed una a fare la settimana bianca :)


anzi no ......

quando ti puoi permettere di andare a giocare GOLF una mattina in settimana ...vuol dire che sei veramente 'arrivato' :))))))


In realtà credo che uno si possa sentire ricco quando riesce a mantenere se stesso ed i propri figli con un buon tenore di vita e riesce anche a vederli e stare con loro una quantità di tempo accettabile e riesce a curare i propri hobby.....

buon tenore di vita intendo che riesce ad andare fuori a cena con la famigli 1 volta al mese e che può portare i figli al cinema .. e puo iscriverli magari ad uno sport senza problemi ....


poi ovvio se avessi la 'villazza con piscina e la tata e la governante' 3 moto in garage e 2 vW tuareg full optional .... e l'armadio pieno di chanel ...forse li mi sentirei VERAMENTE ricca ......

magari mettiamoci anche la stalla con unpaio di cavalli va .....nei sogni non si deve sprecare mai niente :))))

#3
La ricchezza non fa la felicità, ma arrivare tranquilli alla fine del mese aiuta a vivere sicuramente sereni.
Se fossi tanto ricca mi piacerebbe abbandonare completamente il mio lavoro per dedicare tutto il mio tempo nell'accudire bimbi miei, in affidamento e qualche cagnolino e due micetti.
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#4
fra i vari voli pindarici c'è un cascinale in toscana con la mia amica che cura le vigne e gli olivi ed io che curo un bell'allevamento di cavalli uno di terranova ed uno di Maine coon .....

roby

#5
Non si è mai ricchi abbastanza.
... uno che va in bici desidera evere i soldi per comprarsi il motorino
chi ha il motorino vuole un'utilitaria
chi ha l'utilitaria sogna la berlina
...
...chi ha la ferrari sogna il jet privato...

... insomma viviamo in una socità che induce le persone a desiderare sempre cose che non posseggono e una volta raggiunto quel traguardo ce ne sarà sempre un altro e un altro e un altro ancora.

Probabilmente chi si accontenta di ciò che ha (o quanto meno si rende conto del proprio ruolo all'interno di questo meccanismo, accettando dei compromessi) può dirsi ricco... quantomeno dentro.

#6
Io sono ricco?
bho....
se entro in un negozio non mi faccio problemi ad acqustare quello che mi piace, senza neanche chiedere il prezzo... ma parallelamente, non mi lascio attrarre da tutto quello che luccica... Non potrei comprare tutto quello che appena appena mi stuzzica, ma se scelgo le cose con accuratezza, quelle me le posso permettere senza problemi...

vuol dire essere ricchi? Non lo so... So di sicuro che rispetto alla media delle persone della mia età ho molto molto di più...
So, altrettanto di sicuro, che mentre la stragrande maggioranza delle persone della mia età andava in discoteca a divertirsi, non aveva alcuna responsabilità e si godeva la spensieratezza dei 18 anni, io avevo un carico di responsabilità che nessuno di loro avrebbe mai voluto avere...
So che mentre a 16 anni i miei amici giocavano a pallone con la mamma che gli preparava la merenda, io facevo i salti mortali per sopravvivere in America, imparando a gestire i soldi, una casa, un lavoro, lo studio.... e nel frattempo piantavo le basi...

Di certo non sono di famiglia ricca, ma ora posso permettermi di non guardare il conto del ristorante o il prezzo sui pantaloni che voglio acquistare... certo non mi posso permettere di andarci tutte le sere o di comprarmi abiti nuovi ogni settimana, come potrebbe fare un "vero" ricco, ma a me va bene così ;)

Una cosa è certa... la gente tutto questo non lo vede, non se lo chiede e non gli interessa chiederselo...
Chiunque abbia incontrato ha sempre fatto molto presto a invidiare l'apparenza di ciò che ho, ma non si è mai chiesto come faccio ad averlo...
Ho incotnrato un ostracismo incredibile da parte di tutti i coetanei (ed anche da parte di gente più grande) che si sono sempre fermati alla superficie delle situazioni, che non si sono mai chiesti "perchè lui è lì, e io sono qui??" ma si sono sempre detti "guarda quel paraculato, che casa che si è fatto" pensando che in qualche modo, chi ha più di loro sia per forza uno "fortunato", "paraculato", "raccomandato", o comunque "meritevole di invidia e disprezzo"...
Nessuno che abbia mai pensato che uno che ha di più, semplicemente, se lo merita...

Sento tanti discorsi, leggo tante lettere, e la frase più ricorrente è: "il mio capo è un completo idiota, raccomandato, è lì solo perchè da via il "censured" o perchè sa leccare meglio degli altri" e mi chiedo: possibile che questa gente non si fermi un attimo a pensare a COSA significhi essere il suo capo? cosa significhi avere la resposabilità d un lavoro, di un progetto, di un'azienda, del lavoro di altre persone, della stabilità economica di molte famiglie? Possibile che davvero la gente pensi: "Guadagni più di me? E allora arrangiati, fattelo tu!!!" senza contare che è proprio grazie al suo capo che lui ha ancora quel lavoro? Che la sua famiglia ha un introito? Che il suo capo, per grantire stabilità ad un ufficio, magari non dorme la notte perchè stressato o agitato o tenuto sotto costante ansia di dover senguire, controllare, sapere tutto?
Non parlo per "sentito dire" o per "luoghi comuni"... parlo della mia personale situazione... parlo di perdere il sonno perchè le responsabilità di fanno svegliare nel cuore della notte, alle 3 o alle 4, a ripercorrere con la mente la pianificazione del giorno dopo per assicurarti che non ti stia sfuggendo nulla, o rifare passo a passo tutti i processi di elaborazione del progetto che devi presentare l'indomani, perchè se sbaglio non c'è "il mio capo" che interviene a pararmi le natiche, e non posso scaricare su nessuno la responsabilità... non posso dire "ma lui non me l'aveva detto" perchè il mio "stipendio" (se vogliamo parlare in termini economici, ma io preferirei dire "il mio ruolo") non mi permette di "non sapere", non mi permette che "qualcuno non mi abbia detto"... Se commetto un errore, perdo un cliente, e se perdo un cliente mando a casa delle persone...

Eppure, "chissà quello lì com'è paraculato"...

Troppo spesso si vede il lato positivo del benessere economico... tutti vorrebbero avere più soldi, poco ma sicuro... ma pochissimi sarebbero disposti a sobbarcarsene le implicazioni...

Ok, scusate, è un periodo che sono abbastanza stressato, lo ammetto!! :lol:
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Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#7
Mi ha colpito il post -forse proprio tuo Ing- nell'altro thread dove si sosteneva che tante persone che ostentano ricchezza in realtà sono piene di debiti.
E' vero.
Un conto è il benessere autentico, un altro quello ostentato.
Non immaginate in quanti quartieri "bene", dove dai cancelli si vedono uscire auto di lusso, i debiti siano all'ordine del giorno.
Ancora mi ricordo di quando, alle medie, una compagna di classe raccontò di avere visto "la più ricca della scuola" con la madre (arrivava con l'autista) rovistare nei cestoni della biancheria fallata in un discount.....

La seconda considerazione che mi viene, è che in famiglie molto abbienti da generazioni si tende a non ostentare le proprie possibilità anzi... si fa dell'understatement un vezzo. Tipo residenza a Montecarlo ma figli a scuola alle statali. E cercano di inculcare il valore del denaro ai bambini.

Credo che la vera ricchezza sia essere felici di ciò che si possiede GIA'. Non è uno scherzo ma guardate le pubblicità ed i modelli a cui vorrebbe farci tendere. Era uscito un romanzo anni fa dove il protagonista -un pubblicitario- si descriveva così "Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai... Io vi drogo di novità, e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C'è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma."
La frase "la gente felice non consuma" è illuminante: basti pensare a quando si va a far shopping perchè ci sentiamo giù di morale... equivarrebbe a dire che spendiamo -la nostra ricchezza- per attenuare un'infelicità nata da tutt'altra parte. Il che è assurdo, perchè si dice sempre "i soldi non fanno la felicità".

La mia famiglia non ha mai avuto problemi economici però mi è sempre stato sulle scatole chi sosteneva "Sei figlia unica, chissà i tuoi quanto ti avranno viziata"
Io, le collezioni di 5-6 Barbie diverse, le ho sempre viste in mano alle amichette..... non nella mia cameretta! La mia famiglia piuttosto mi ha sempre insegnato a rimboccarmi le maniche perchè nulla scende dal cielo per il troppo peso.

In questo momento sono molto concentrata sulla mia carriera ed il mio futuro, ma solo perchè ho avuto la fortuna di capitare a svolgere un lavoro che mi piace in un bel posto. Per ottenere questo c'è voluto il mio impegno e una bella dose di fortuna, ma non devo dire grazie a nessuna raccomadazione. Come dice Cyber, poche persone farebbero cambio: uno stipendio più alto *E* più responsabilità. Io lo sto facendo ma con uno scopo preciso: i miei genitori sono molto anziani e mi hanno cresciuta con amore, voglio essere sicura di garantire loro una vecchiaia serena. Probabilmente solo chi ha avuto per casa i nonni malati, o ha dovuto litigare con i servizi sociali del comune, può capire fino in fondo il mio ragionamento ed il mio scopo.

Certo, nel tempo le prospettive cambiano, ma conoscendo il mio carattere, le mie esigenze ed i miei desideri, posso dire di sentirmi già molto ricca ora: quello che guadagno *da sola* copre il mio fabbisogno, i conti per la casa ed i mobili, pochi sfizi e qualche risparmio per il futuro. Sono il tipo di persona che se vincesse 7 miliardi continuerebbe a lavorare: ti da il senso della realtà. Non sogno il leggendario deposito di zio Paperone.
Le mie autentiche ricchezze sono dentro di me, e negli amici che ho incontrato lungo il cammino.

#8
Ing 76 ha scritto:La ricchezza non fa la felicità, ma arrivare tranquilli alla fine del mese aiuta a vivere sicuramente sereni.
Se fossi tanto ricca mi piacerebbe abbandonare completamente il mio lavoro per dedicare tutto il mio tempo nell'accudire bimbi miei, in affidamento e qualche cagnolino e due micetti.
Quoto tutto al 200%!!!!!
Soprattutto la prima frase :oops:

#9
Leggere questi post mi hanno commosso, lo ammetto, e spero che si riesca a continuare ad affrontare questo argomento con la serenità e sincerità dimostrata fino ad ora, senza manifestare invidie o criticare pensantemente nessuno, ma un'attenta analisi di quello che spesso appare ma non è :wink:
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#10
Beh allora voglio essere sincera fino in fondo...
A me per sentirmi ricca basterebbe avere un po' del superfluo che da il pepe alla vita, sarebbe inutile negarlo, ma giuro, senza esagerazione. Non vorrei assolutamente un 6 al superenalotto ma mi "accontenterei" di un 5!

Essere ricchi secondo me non significa avere i miliardi da spendere, ma avere quanto basta per goderselo con le persone che ti vogliono veramente bene per quello che sei e non per quello che hai, avere l'affetto è la stima dei tuoi cari e soprattutto non fare come "chi più ne ha più ne vuole" e vi assicuro che ogni giorno ne vedo tantissimi. Mi capita spessissimo di vedere gente umile con tantissima dignità, che non si "piange" l'euro, e gente che sta veramente bene, che si fa viaggi e viaggetti, piangersi anche un centesimo.

Per quanto mi riguarda vorrei solo pensare ad avere un bimbo senza preoccuparmi prima delle spese che può portare, se posso farcela o meno a crescerlo come merita...

#11
Babby ha scritto:
Per quanto mi riguarda vorrei solo pensare ad avere un bimbo senza preoccuparmi prima delle spese che può portare, se posso farcela o meno a crescerlo come merita...
bhe... i miei, quando hanno avuto me, avevano 20 anni, mio padre lavorava come impiegato al primo impiego e mia madre è rimasta a casa... e credo di essere venuto su benino :P

Non servono i soldi per crescere un figlio ;)
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Re: Diventare ricchi

#12
Ing 76 ha scritto:Quando vorreste guadagnare al mese?
Preferireste guadagnare quanto ora, ma lavorare il 30% in meno e avere più tempo libero?
Io scelgo la seconda, sono per la qualita' della vita.
Pero' è relativo, bisogna avere uno stipendio che permetta di vivere: se facessi la stagista come alcuni miei amici per 400e al mese non potrei scegliere, ma solo desiderare di guadagnare di piu' .
La soglia media di percezione della ricchezza temo che spesso sia..
di piu' di quanto si ha, indipendentemente da quanto questo sia.
Mercury ha scritto:Sono il tipo di persona che se vincesse 7 miliardi continuerebbe a lavorare: ti da il senso della realtà.
mercury mi è proprio piaciuta questa frase, è diretta e semplice: lavorare da' il senso della realta', e quanto è importante averlo per essere piu' consapevoli..

Ricco?

#13
:shock: io mi sento ricco quando riesco a soddisfare le mie piccole voglie...ma soprattutto quando ho il cuore pieno di gioia come prima che ho ricevuto dei complimenti :oops: per dei consigli....

Poi come diceva totò ricchi si diventa ma signori si nasce!
www.lavoriedilionline.it siamo a vostra disposizione per qualunque richiesta

#14
cyberjack ha scritto:Non servono i soldi per crescere un figlio ;)
pero' aiutano a viverlo piu' serenamente, si è responsabili per lui e si vorrebbe dargli il piu' possibile.. o almeno l'indispensabile, e con i bimbi ci sono tante spese!
penso che Babby intendesse questo

#15
silver ha scritto:
cyberjack ha scritto:Non servono i soldi per crescere un figlio ;)
pero' aiutano a viverlo piu' serenamente, si è responsabili per lui e si vorrebbe dargli il piu' possibile.. o almeno l'indispensabile, e con i bimbi ci sono tante spese!
penso che Babby intendesse questo
sì, ho capito, ma ti assicuro che a casa nostra soldi non ce n'erano proprio! Eppure... spesso i genitori vogliono riversare sui figli i desideri di opulenza che non hanno mai potuto soddisfare, e finiscono in questo modo per concedergli delle abitudini "sbagliate" che influenzeranno la sua crescita ed il suo rapporto con il mondo...

Io non avevo la playstatio (bhè... ai miei tempi al massimo potevi avere l'allegro chirurgo :roll:) ma mi è stato insegnato a fare amicizia con gli altri bambini e non mi sono mai annoiato...
questo intendevo... al bambino servono stimoli intellettivi, non regali quotidiani
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