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#46
ccd ha scritto:
newcris ha scritto: Sarei d'accordo sui prezzi imposti se i listini rispecchiassero il reale valore del prodotto...
chi lo decide ??? l'acquirente "a naso" (non ha competenza per farlo in altro modo) ??? il venditore ??? il produttore ??? le associazioni dei consumatori ??? istituiamo il ministero di "ok il prezzo è giusto" ???
La mia espressione è un modo per dire che ritengo inutile la prassi di sopravvalutare il prezzo di listino di un prodotto se poi si è "costretti" a venderlo sistematicamente col 25% di sconto. Sarebbe più trasparente che l'azienda fissasse il giusto prezzo di mercato lasciando minore discrezionalità al singolo rivenditore. Tutto questo a vantaggio del consumatore finale, che pagherebbe quanto previsto senza il timore di essere infinocchiato!

#47
newcris ha scritto:Sarebbe più trasparente che l'azienda fissasse il giusto prezzo di mercato lasciando minore discrezionalità al singolo rivenditore.
questo è potenzialmente attuabile sono negli showroom monomarca o negozi gestiti direttamente dall'azienda. Per tutti gli altri innumerevoli negozi multimarca è infattibile... e lo capisco, fossi un rivenditore e un'azienda venisse a dirmi quanto devo guadagnare sarai quantomeno contrariato.

#48
effector ha scritto:
newcris ha scritto:Sarebbe più trasparente che l'azienda fissasse il giusto prezzo di mercato lasciando minore discrezionalità al singolo rivenditore.
questo è potenzialmente attuabile sono negli showroom monomarca o negozi gestiti direttamente dall'azienda. Per tutti gli altri innumerevoli negozi multimarca è infattibile... e lo capisco, fossi un rivenditore e un'azienda venisse a dirmi quanto devo guadagnare sarai quantomeno contrariato.
Ma non avete detto che funziona cosi' all'estero? Cioe' listini liberamente consultabili che indicano quanto il - perfetto - cliente paga, o non ho compreso io?

#49
laurì ha scritto:Ma non avete detto che funziona cosi' all'estero? Cioe' listini liberamente consultabili che indicano quanto il - perfetto - cliente paga, o non ho compreso io?
certo... il "perfetto" cliente... che in italia è una razza da salvaguardare perchè ne rimangono pochi esemplari... mi giocherei i "gioielli di famiglia" che anche davanti a un prezzo di listino imposto e pubblico il 90% dei clienti pretenderebbe un ribasso, o quantomeno, tenterebbe di innescare i meccanismo dell'asta al massimo ribasso tra venditori...

inutile che ci si racconti favole, tutti paladini della trasparenza e della correttezza quando si tratta di guadagnare vantaggi, quando poi si tratta di rivolgere trasparenza e correttezza al proprio interlocutore, i paladini di prima scompaiono misteriosamente in un buco nero....

P.S. non ho volutamente fatto riferimento a chi sia il paladino e l'interlocutore (venditore/acquirente), che si legga da una parte o dall'altra si possono invertire i ruoli...
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#50
All'estero, ad esempio in Germania, i listini non presentano prezzi bensì punti, i cosidetti listini a punti. Quello è il valore che l'azienda produttrice da ai propri elementi. Poi il rivenditore, a seconda delle sue spese di gestione, moltiplica per un coefficiente che restituisce il prezzo finale da pagare.

Io invertirei il discorso: ma quanto secondo voi dovrebbe essere il ricarico giusto che vorreste pagare al mobiliere, tenuto conto dei servizi di progettazione, trasporto, montaggio e spese di gestione??? :wink:

#51
paul ha scritto:All'estero, ad esempio in Germania, i listini non presentano prezzi bensì punti, i cosidetti listini a punti. Quello è il valore che l'azienda produttrice da ai propri elementi. Poi il rivenditore, a seconda delle sue spese di gestione, moltiplica per un coefficiente che restituisce il prezzo finale da pagare.

Io invertirei il discorso: ma quanto secondo voi dovrebbe essere il ricarico giusto che vorreste pagare al mobiliere, tenuto conto dei servizi di progettazione, trasporto, montaggio e spese di gestione??? :wink:
Il lavoro di ognuno deve essere remunerato in modo congruo...però da qui ai prezzi che circolano in certi casi ce ne passa!!!!

#52
newcris ha scritto: però da qui ai prezzi che circolano in certi casi ce ne passa!!!!
Indubbiamente, finché si cercherà lo sconto. Quando ero piccolo mia madre mi portava in un negozio di scarpe per bambini (si chiamava Peter Pan) e sul banco della cassa c'era un bel cartello "Se volete lo sconto, dateci il tempo di aumentare i prezzi". Ed eravamo nei primi anni 60...

Ieri sera una cliente mi ha "offerto" 4.000 euro per una cucina tedesca che ho in svendita a 4.950, già sottocosto e di parecchio!!! Se avessi messo il cartello 4.000 euro me ne avrebbe offerti 3.000! E' una mentalità difficile da scardinare, come capisco d'altra parte che per i clienti è difficile relazionarsi con i rivenditori "astuti".

#53
effector ha scritto:
newcris ha scritto:Nel mio caso non avendo preventivi speculari per la stessa cucina ernestomeda ho postato per verificare se il trattamento riservatomi fosse stato onesto oppure no. Tutto qui
si infatti e l'unico modo che hai per verificarlo è confrontare i prezzi di listino.
O meglio più facile sarebbe chiedere un altro preventivo ad altro rivenditore della stessa marca
;)

8)

#54
Il prezzo scontato riporta un pò al classico mercanteggiare che è molto poco tedesco e molto più appartenente a culture diverse.

Ma il prezzo non è solo l'insieme dei costi di produzione + il margine del produttore. Sarebbe facile in un certo senso se le cose fossero così.
Il prezzo è dato dal mercato.
Quanto è disposto a pagare il mercato per questa cucina/auto/gioiello?

Ed è su quello che lavorano gli esperti di marketing

#55
Fatto sta che io odio questo meccanismo dei prezi gonfiati a sconti esorbitanti.
Perché io non sono capace di chiedere sconti. Lo ritengo offensivo per il venditore chiederglielo e lo ritengo offensivo per me accettarlo: viene automatico poi il pensiero "ma allora prima mi stavi fregando!".

Quindi in questo mercato "malato" chi ci smena alla fine è il sottoscritto: mi dicono €5000 ed io do €5000 (o non compro). Per quello quando mi vedo sparare certe cifre astronomiche poi mi viene da pensare "m****ia che ladri, €25000 per 10 pezzi di compensato laccato, qualche cerniera e qualche maniglia". E per forza, loro si aspettano che io gli dica "ok, facciamo €18000 e firmo ora".

Quotidianamente si tratta di perdere qualche € qua e là, logico che quando si va a prendere una cucina da €15000 anche uno come me cerca il più possiible di farsi violenz per chiedere lo sconto che il negoziante ha già messo in conto, sperando comunque di evitare di fare quelle che lui considera delle brutte figure. Ma che stress... :roll:

#56
Scusate l'ingenuità, ma a me basterebbe che ci fosse un prezzo (IVA compresa) "raccomandato" ufficiale dell'azienda sui listini per il cliente: uno e uno soltanto in tutta l'Italia, da Bolzano a Lampedusa e da Aosta a Trieste! Mettiamo che il prezzo raccomandato al pubblico della cucina X con composizione Y sia di 15'000 euro (eldom esclusi). Poi capisco che a S.Marcello Pistoiese la cucina X sia messa in vendita a 13'000 e che la stessa in centro a Brera (Milano) sia venduta a 19'000 ... ma almeno ho una sorta di prezzo di riferimento. Andare alla cieca è un gioco al massacro per tutti!!

#57
Condivido pienamente. Ma poi chi comprerà nel centro di Milano :) ?
boy_paradis ha scritto:Scusate l'ingenuità, ma a me basterebbe che ci fosse un prezzo (IVA compresa) "raccomandato" ufficiale dell'azienda sui listini per il cliente: uno e uno soltanto in tutta l'Italia, da Bolzano a Lampedusa e da Aosta a Trieste! Mettiamo che il prezzo raccomandato al pubblico della cucina X con composizione Y sia di 15'000 euro (eldom esclusi). Poi capisco che a S.Marcello Pistoiese la cucina X sia messa in vendita a 13'000 e che la stessa in centro a Brera (Milano) sia venduta a 19'000 ... ma almeno ho una sorta di prezzo di riferimento. Andare alla cieca è un gioco al massacro per tutti!!

#58
boy_paradis ha scritto:Scusate l'ingenuità, ma a me basterebbe che ci fosse un prezzo (IVA compresa) "raccomandato" ufficiale dell'azienda sui listini per il cliente: uno e uno soltanto in tutta l'Italia, da Bolzano a Lampedusa e da Aosta a Trieste! Mettiamo che il prezzo raccomandato al pubblico della cucina X con composizione Y sia di 15'000 euro (eldom esclusi). Poi capisco che a S.Marcello Pistoiese la cucina X sia messa in vendita a 13'000 e che la stessa in centro a Brera (Milano) sia venduta a 19'000 ... ma almeno ho una sorta di prezzo di riferimento. Andare alla cieca è un gioco al massacro per tutti!!
sono d'accordo...

#59
Solaria ha scritto:Ma poi chi comprerà nel centro di Milano :) ?
nessuno... ovviamente... però il negozio di Brera farà un ottimo servizio ai clienti, almeno a quelli che andranno li a vedere la cucina prima di comprarla altrove e avranno la fortuna di andarci prima che il negozio in Brera sia fallito...
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#60
schulz63 ha scritto:tutto verissimo, però penso che sia esperienza comune che quando si va su marchi di alto livello gli sconti massimi siano praticamente imposti dalla casa e dell'ordine del 10% (vedi il caso Bulthaup citato prima).

Avere dei listini pubblici garantirebbe il cliente della serietà del rivenditore, ovvero che non sta facendo il gioco delle 3 tavolette usando a proposito l'ambiguità con IVA - senza IVA come sopra illustrato!

In compenso si smetterebbe di correre da un rivenditore all'altro alla ricerca del miglior prezzo e si guarderebbe di più al vero valore aggiunto dal rivenditore.

Infatti EM adotta il metodo veneto..ostregheta!
Listini al pubblico con una "buona marginalita" per il rivenditore che diventa virtuale, con l'aggiunta di IVA!! con uno sconto "bontà" del 30% :lol: