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#3916
kimikalli ha scritto:http://www.ilriformista.it/stories/Prim ... na/284444/
L’autunno del Cavaliere è simmetrico a quello suo amico Senatur. Con un problema in più. A differenza di Bossi, Berlusconi non ha nessun cordone familiare, nessun cerchio magico. Ed è proprio l’amico Umberto, nel prossimo libro di Bruno Vespa, a fare questo ritratto del premier: «Silvio è abbattuto perché ha perso la famiglia». Nell’inner circle di Palazzo Grazioli raccontano che solo due figlie, Marina ed Eleonora, vanno a trovarlo periodicamente. La solitudine, certe sere, è tale che qualche giorno fa il premier ha invitato a «mangiare qualcosa» con lui i ragazzi della scorta. E tra le deputate giovani, le uniche rimaste fedeli sono Mariarosaria Rossi e Annagrazia Calabria.
Ma vi rendete conto a cosa si appigliano si giornaletti scandalistici? auhauha
manco novella2000 arriva a tanto...

#3917
kimikalli ha scritto:http://www.ilriformista.it/stories/Prim ... na/284443/

La difesa strenua dell’attuale legge elettorale da parte del centrodestra ha questa finalità, cioè garantire una maggioranza in grado dalla quarta votazione in poi di portare il Cavaliere alla successione di Napolitano. Anche il colpo di mano nella commissione Affari costituzionali del Senato sulla reiterabilità del lodo Alfano è stata ispirato dal desiderio di rendere agevole non solo l’ascesa di Berlusconi ma soprattutto la sua tranquilla permanenza al vertice della Repubblica. I berlusconiani si sono insomma portati avanti con il lavoro.
Anche l’asse con la Lega e la rottura con Fini vanno letti in questa chiave. L’estromissione del presidente della Camera ha avuto come obiettivo primario la sua cancellazione dall’elenco dei candidati di destra al Quirinale, mentre la Lega e Giulio Tremonti con l’eventuale salita di Berlusconi al Colle possono sperare di impadronirsi della guida del governo

Siccome Napolitano non ha mai pensato di fare un colpo di Stato, gli è venuto persino il dubbio che lo scudo Al Nano sia un modo gentile del Nano per candidarsi al Quirinale. In ogni caso ha tenuto a precisare che lo scudo a lui non serve. A quel punto pure B. ha detto che non serve nemmeno a lui. Più che un lodo, insomma, trattasi di figlio di madre ignota (da cui il romanesco “fijo de ‘na mignotta”). Tanto vale ritirarlo. Fatelo per lui

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10 ... era/73385/
impadronirsi della guida al governo?
Io direi piuttosto che verrebbero democraticamente eletti alla guida del governo.
:wink:

#3918
boo ha scritto:Poiché passo una vita, lavorando, a lasciare metà del mio stipendio allo stato, sì.
beh, non è che tu sia l'unica a farlo, eh!!! :roll: :roll:
ovviamente non parlavo di mancanza di volontà degli organi preposti, ma di collasso del sistema...
ma sempre, comunque...strega inside! 8)
Immagine
la vita è tutta una questione di cul@, o ce l'hai o te lo fanno...(Cit. Dammispazio)

#3919
Visto dal piano nobile di Montecitorio il Popolo della libertà è un partito colpito da una crisi politica irreversibile. Una ulteriore conferma è arrivata con la spaccatura, prodotta da Miccichè, nella componente denominata “Liberamente” con le ministre Prestigiacomo e Carfagna ormai palesemente contrapposte a Schifani e ad Alfano. Una frattura che taglia trasversalmente il partito proprio nel punto che fino a pochi giorni fa ha rappresentato la sintesi dell’ortodossia berlusconiana. Una crisi che si traduce nel vuoto di governo e nell’assenza di attività parlamentare. Con la sola eccezione del federalismo fiscale per via dell’«asse leghista» costituito da Tremonti, dal presidente della commissione bilancio della Camera Giorgetti e dalla sempre più politica Ragioneria generale dello Stato. Sprazzi di un governo tecnico, al quale Berlusconi non ha più la forza di opporsi.

http://www.unita.it/rubriche/lorsignori/105042
omnia munda mundis

#3920
perché ci siamo accollati il debito di Antigua e Barbuda? È scorretto pensare ad una concomitanza con l'enormemente redditizio business immobiliare che negli anni immediatamente successivi si è sviluppato sull'isola a vantaggio di uomini d'affari italiani sempre riconducibili a banche - la Arner - e a società che sono poi risultate in contatto con il presidente del Consiglio? Coincidenze, forse.

http://concita.blog.unita.it//La_vergog ... 1672.shtml
omnia munda mundis

#3921
kimikalli ha scritto: il Popolo della libertà è un partito colpito da una crisi politica irreversibile.
Il pd gode invece di piena salutee!!
ahahah
kiminkollaaaaa!
impeganti di piùùù! :P

#3922
Sil70 ha scritto:
boo ha scritto:Poiché passo una vita, lavorando, a lasciare metà del mio stipendio allo stato, sì.
beh, non è che tu sia l'unica a farlo, eh!!! :roll: :roll:
ovviamente non parlavo di mancanza di volontà degli organi preposti, ma di collasso del sistema...
andrei OT se aggiungessi che, visto che lascio metà dello stipendio allo stato, gradirei anche ricevere una contropartita in termini di servizi che funzionino??? sanità al collasso, scuola allo sbando... ed ovviamente il sistema pensionistico!
io sono fra quei cretini che ritengono che pagare le tasse sia giusto, ma anche che "pagare tutti, pagare meno" non sia un'utopia


forse dovevo postare in "Sfoghi" visto che oggi mi girano più del solito al riguardo... busta paga in arrivo!
Fronte per la liberazione delle gif di Rob
Non ci tengo a sapere i fatti miei. Vincenzo Malinconico
Ci sono persone che meritano tutto il nostro disprezzo. Altre invece se lo devono guadagnare. E.Drusiani

#3923
. Il punto dunque è sempre e solo uno: e cioè che il Pdl (così come prima Forza Italia), di plastica o no, comunque non è un partito vero. Nel caso migliore è una coorte di seguaci ciechi e muti scelti inappellabilmente dal capo; nel caso peggiore una corte d’intrattenitori, nani, affaristi, ballerine, di addetti alle più varie intendenze. Certo, il Pdl è anche un partito votato da tanti degnissimi italiani. Ma sappiamo tutti che i voti in realtà non vanno al Pdl, vanno alla persona di Berlusconi.

Berlusconi, infatti, ha sì sdoganato la destra elettoralmente e sul piano del governo, ma non è riuscito a sdoganarla socialmente e culturalmente. Non c’è riuscito nell’unico modo in cui da sempre ciò avviene, e cioè creando e radicando sul territorio un vero partito, organizzato e strutturato come tale, portatore di esigenze, centro di relazioni con ambienti e personalità diverse, elaboratore di proposte, collettore di idee. E soprattutto, almeno in certa misura, centro effettivo di decisioni vincolanti per tutti, anche per i suoi capi.
Non c’è riuscito perché non ha voluto, naturalmente. E non ha voluto per tre ragioni:
:arrow: per la paura che ciò avrebbe comunque diminuito il suo potere; :arrow: per un riflesso padronale creatosi in decenni di comando aziendale, in base al quale «se io ci metto i soldi (e per giunta prendo i voti), io comando»; :arrow: e infine per il difetto, che in lui è abissale, di vera cultura politica.
http://www.corriere.it/editoriali/10_ot ... aabc.shtml
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#3927
Piccoli Bossi crescono: dopo Renzo detto il Trota, è la volta di Roberto Libertà. Manca solo Eridanio Sirio, e poi tutti i figli maschi che Umberto Bossi ha avuto da Manuela Marrone saranno occupati a tempo pieno nella politica leghista (niente da fare per Riccardo, pilota di rally, nato dal matrimonio con Gigliola Guidali).
Legato al fratello più grande, per Roberto Libertà già si parla di una presenza nella lista elettorale delle prossime comunali milanesi.
http://hurricane_53.ilcannocchiale.it/2010/10/09/dopo_il_trota_bossi_ci_rifila.html
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#3929
Saul1978 ha scritto:ma guarda un po' che stranezza. E' la prima famiglia al mondo dove i figli seguono le orme del padre..
incredibile! :roll:

Per questo l'erede va cresciuto in fretta, dev'essere formato in tempi rapidi. Passerà per Kim-il-Bos, come scherza l'appassionato di storia pensando alla successione coreana da Kim-il-Sung a Kim-Jong-il; ma in un partito carismatico e familiar-familista come la Lega non gliene importa niente a nessuno. Un altro vecchio quadro leghista, incline alle stilettate, sfodera un libriccino del '93 sul Bossi-pensiero e cita: "Mi ripugnano i comportamenti dei politici come Craxi, che ha fatto eleggere il cognato sindaco di Milano e ha piazzato un figlio nel Psi milanese. I casi di nepotismo sono innumerevoli, è una vergogna". Un altro militante gli strappa il libro di mano: "Leggi come prosegue: "Io sono come un barbaro, porto la famiglia in battaglia con me. La mia donna e i miei figli devono sentire l'odore della polvere e il fragore metallico delle spade. La mia crociata è la loro crociata". T'è capì?".

http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... lo/2134027
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#3930
«Senza papà facevo l'imprenditore»
La corsa del Trota, tra miss e motori

LAVORO LAVORO LAVORO - Nella sua finora breve esperienza politica Renzo Bossi si è soprattutto guardato intorno: «Sono passati tre mesi, ma ora ho capito come funziona la Regione». Qualcuno ironizza sul cospicuo stipendio destinato alle tasche di un giovanotto, ma lui assicura: «Non so neanche quanto guadagno, non guardo mai il conto in banca». Nel frattempo ha già consegnato alle cronache qualche frase lapidaria, degna della facondia paterna. Una per tutte: «Nella vita bisogna provare tutto, tranne droga e culattoni». È iscritto a Economia, ma non dice di quale università: «Se no mi ritrovo quelli di Striscia in facoltà a rompere le scatole». Il nomignolo Trota non lo infastidisce: «A me fa ridere. Anzi ho fatto stampare anche una maglietta e l'ho messa in vendita per beneficenza». E la doppia bocciatura è già un ricordo lontano: «I professori si accanirono contro di me». Ora si sfoga con l'Ipad, che porta sempre con sé e maneggia con maestria: «Guarda questo gioco, si chiama il Tontolone». Il rompicapo è pieno di trappole, ma lui sfreccia tra le domandine a trabocchetto: «Genio!», brilla il touchscreen.

http://www.corriere.it/politica/10_agos ... aabe.shtml
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