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#15871
come caxx facciamo a fargli capire che sarebbe ora che cominci a mangiare (quel po che mangia) da solo o quantomeno venire facendo,
non e che non sappia usare la forchetta, anzi, quando è ispirato pennette o pezzetti di carne li prende ed imbocca benone, ma solo quando è ispirato... negli altri casi lui con le mani è impeganto a giocare con quello che trova sul seggiolone, ad alzarsi ecc... ecc... come facciamo a fargli capire che "quando si mangia si mangia!"
la cosa mi preoccupa soprattutto invista dell'asilo... ok mancano 8/9 mesi ma qui ultimamente il tempo vola... :(
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#15872
come caxx facciamo a fargli capire che sarebbe ora che cominci a mangiare (quel po che mangia) da solo o quantomeno venire facendo,
non e che non sappia usare la forchetta, anzi, quando è ispirato pennette o pezzetti di carne li prende ed imbocca benone, ma solo quando è ispirato... negli altri casi lui con le mani è impeganto a giocare con quello che trova sul seggiolone, ad alzarsi ecc... ecc... come facciamo a fargli capire che "quando si mangia si mangia!"
la cosa mi preoccupa soprattutto invista dell'asilo... ok mancano 8/9 mesi ma qui ultimamente il tempo vola... :(
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#15873
Andrea ha scritto:come caxx facciamo a fargli capire che sarebbe ora che cominci a mangiare (quel po che mangia) da solo o quantomeno venire facendo,
non e che non sappia usare la forchetta, anzi, quando è ispirato pennette o pezzetti di carne li prende ed imbocca benone, ma solo quando è ispirato... negli altri casi lui con le mani è impeganto a giocare con quello che trova sul seggiolone, ad alzarsi ecc... ecc... come facciamo a fargli capire che "quando si mangia si mangia!"
la cosa mi preoccupa soprattutto invista dell'asilo... ok mancano 8/9 mesi ma qui ultimamente il tempo vola... :(
Io innanzitutto toglierei i giochi dal seggiolone perchè appunto, quando si mangia, si mangia e non si gioca :wink:
Avete provato a lasciarlo fare da solo, mettendogli il piatto davanti e stop?
E' un bambino che mangia di gusto (anche se solo certi alimenti) o vi fa un po' tribolare per mangiare?
Perchè in genere l'espediente dei giochini si usa per "intortarli" un po' e fregarli con il boccone se stentano a mangiare...sennò sono davvero da evitare...poi, sono idee, io sono stata molto generale da questo punto di vista, le nonne ci provarono con i giochino ma furono stoppate perché è proprio una cosa che non mi piace. E poi è un’abitudine un po’ dura da togliere…
Provare a invogliarlo creando giochi con il cibo, “disegnare” fiori, animaletti e qualsiasi cosa gli piaccia (anche solo il treno) con i bocconcini di cibo.
Provare a toglierlo dal seggiolone e metterlo a tavola “come i grandi” con l’alzasedia…
E comunque l’asilo deve essere l’ultimo dei tuoi pensieri, nel senso che, se non avrà ancora imparato, lì, imitando gli altri bimbi, imparerà di sicuro.
Però hai ragione a volerci lavorare e non aspettare fino a quel momento.
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#15874
Andrea ha scritto:come caxx facciamo a fargli capire che sarebbe ora che cominci a mangiare (quel po che mangia) da solo o quantomeno venire facendo,
non e che non sappia usare la forchetta, anzi, quando è ispirato pennette o pezzetti di carne li prende ed imbocca benone, ma solo quando è ispirato... negli altri casi lui con le mani è impeganto a giocare con quello che trova sul seggiolone, ad alzarsi ecc... ecc... come facciamo a fargli capire che "quando si mangia si mangia!"
la cosa mi preoccupa soprattutto invista dell'asilo... ok mancano 8/9 mesi ma qui ultimamente il tempo vola... :(
io con Alessia da quando ha circa un anno gli ho messo il piatto davanti e forchetta/cucchiaino
lei ha iniziato prima con le mani, poi ad usare le posate
a volte ci giocava a volte mangiava
quando noi finivamo, veniva ritirato anche il suo piatto
se aveva finito bene, altrimenti saltava :oops:
direi che ha imparato benissimo a mangiare e non a giocare, mangiando prima lei ha in ogni caso il suo tempo per giocare con i pezzetti di cibo rimasti od a fare i suoi intrugli
Mamma di Alessia nata il 14.09.2008 e di Sara nata il 15.01.2011

Si può anche morire per certe carezze...
perché la vita è morire per certe cose non dette

#15875
il problema si pone quando il bimbo non ha appetito...purtroppo alla fine pur di farlo mangiare qualcosa si cede a spizzichini fuori orario, a giochini e marionette varie durante il pasto ecceteraeccetera...... :oops: :oops:
Simona

#15876
simo19691 ha scritto:il problema si pone quando il bimbo non ha appetito...purtroppo alla fine pur di farlo mangiare qualcosa si cede a spizzichini fuori orario, a giochini e marionette varie durante il pasto ecceteraeccetera...... :oops: :oops:
Infatti, per quello ho chiesto se è un bimbo che mangia senza problemi oppure no :wink:
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#15878
simo19691 ha scritto:il problema si pone quando il bimbo non ha appetito...purtroppo alla fine pur di farlo mangiare qualcosa si cede a spizzichini fuori orario, a giochini e marionette varie durante il pasto ecceteraeccetera...... :oops: :oops:
da bambina inappetente che ero (non toccavo cibo, vivevo d'aria), ma stavo bene, senza malessere alcuno, ti dico che non bisogna cedere a dare spuntini, spizzichini e giochini vari
si mangia all'orario giusto, se non mangia, non ha fame, si riprova al pasto successivo!
piano piano capirà, non sarà una buona forchetta, ma imparerà

se a cena non mangia, SA che poco dopo arriverà lo stuzzichino, e quindi cosa c'è di meglio???
se capirà che dopo non c'è nulla, allora piano piano, se ne farà una ragione.
certo per i genitori non sarà facile, vederlo digiunare, ma non è mai morto nessuno di fame.
ovviamente il mio discorso vale per i bimbi che nel complesso stanno bene, senza malattie importanti, ma solo pigri nel mangiare
e parlo solo per esperienza diretta, avendola vissuta sulla mia pelle, era un tormento vedere i miei , i miei nonni, gli zii, con sta forchetta davanti alla mia bocca cercando di imboccarmi... un incubo!!! :?
Mamma di Alessia nata il 14.09.2008 e di Sara nata il 15.01.2011

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#15879
tidelady ha scritto:
simo19691 ha scritto:il problema si pone quando il bimbo non ha appetito...purtroppo alla fine pur di farlo mangiare qualcosa si cede a spizzichini fuori orario, a giochini e marionette varie durante il pasto ecceteraeccetera...... :oops: :oops:
da bambina inappetente che ero (non toccavo cibo, vivevo d'aria), ma stavo bene, senza malessere alcuno, ti dico che non bisogna cedere a dare spuntini, spizzichini e giochini vari
si mangia all'orario giusto, se non mangia, non ha fame, si riprova al pasto successivo!
piano piano capirà, non sarà una buona forchetta, ma imparerà

se a cena non mangia, SA che poco dopo arriverà lo stuzzichino, e quindi cosa c'è di meglio???
se capirà che dopo non c'è nulla, allora piano piano, se ne farà una ragione.
certo per i genitori non sarà facile, vederlo digiunare, ma non è mai morto nessuno di fame.
ovviamente il mio discorso vale per i bimbi che nel complesso stanno bene, senza malattie importanti, ma solo pigri nel mangiare
e parlo solo per esperienza diretta, avendola vissuta sulla mia pelle, era un tormento vedere i miei , i miei nonni, gli zii, con sta forchetta davanti alla mia bocca cercando di imboccarmi... un incubo!!! :?

io ci sono passata con mio figlio minore e ora mia cognata con il suo (il terzo)...ti assicuro che con i maggiori che non hanno avuto grossi problemi (se non a periodi) mantenere le regole è stato facile, ma quando passano giorni che dalla mattina alla sera non ingoiano NULLA, nemmeno un succo o un pezzetto di pane, è proprio dura resistere e non forzarli un po' :oops:
Simona

#15880
simo19691 ha scritto:quando passano giorni che dalla mattina alla sera non ingoiano NULLA, nemmeno un succo o un pezzetto di pane, è proprio dura resistere e non forzarli un po' :oops:
oh non dico che è facile, ci mancherebbe altro!!!
quello che ho scritto, è perchè ci sono passata, e ricordo chiaramente cosa voleva dire essere costretti a mangiare non avendo fame!
ripeto io sono cresciuta d'aria, non mangiavo nulla!!! ma nulla nulla!!!
e sapevo che se non toccavo cibo, poi sarebbero arrivati gli stuzzichini, non è che mi entusiasmassero molto nemmeno quelli eh! ero proprio inappetente
Mamma di Alessia nata il 14.09.2008 e di Sara nata il 15.01.2011

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#15881
Ogni tanto me lo rileggo.... ed apprezzo di essere una persona "normale"


Ci davano da mangiare sempre quello che più odiavamo; credo che facesse parte della nostra educazione britannica.
Dovevamo finire tutto quello che ci veniva messo sul piatto. Il mio incubo erano le rape e la carne, nella quale apparivano piccoli nervi bianchi ed elastici. Se uno non finiva tutto quello che aveva nel piatto se lo ritrovava davanti al pasto seguente.
Il dolce lo sceglievamo a turno, uno ogni giorno. Quando era la volta di Maria Sole noi le dicevamo: -Adesso, per l'amor del cielo, non scegliere 'crème caramel' che nessuno può soffrire. -

Invariabilmente Miss Parker chiedeva: -So, Maria Sole, che dolce, domani? It's your tum.
Maria Sole esitava, arrossiva e sussurrava: -crème caramel. - Ma perché continui a dire 'crème caramel' se non ti piace?
Non mi viene in mente nient'altro. Ancor oggi non ho scoperto se quella dannata 'crème caramel' le piacesse davvero e non osasse ammetterlo o se fosse troppo grande lo sforzo di pensare a un altro dolce.

Dopo colazione facevamo lunghe! passeggiate. Attraversavamo la città fino a piazza d'Armi, dove l soldati facevano le esercitazioni. Soltanto se pioveva ci era permesso camminare sotto i portici (i famosi. portici di Torino) e guardare le vetrine del negozi.
Guardarle senza fermarsi, naturalmente, perché una passeggiata è una passeggiata e non un trascinarsi in giro che non fa bene alla salute.

Torino era, anche allora, una città nota per le sue pasticcerie. Nella luce artificiale delle vetrine apparivano torte arabescate, paste piene di crema, cioccolatini, marzapani , montagne di brioches, fondants colorati disposti in tondo sui piatti come fiori, ma noi non ci saremmo mai sognati di poter entrare in un negozio a comprare quelle tentatrici delizie.
"Non si mangia tra i pasti; "it ruins your appetite"era una regola ferrea. che mai ci sarebbe venuto In mente di discutere.

Così camminavamo dalle due alle quattro, paltò alla marinara e berrettino tondo alla marinara con il nome di una nave di Sua Maestà Britannica scritta sul nastro, Miss Parker in mezzo a due di noi da una parte e uno o due di noi dall'altra finché non era l'ora di tornare a casa. Guardavamo con invidia i bambini a cui era permesso giocare sui viali di corso Duca di Genova o ai giardini pubblici.
C'erano gruppi di balie con la sottana colorata, il grembiule di pizzo e il fazzoletto di seta lucente tenuto in testa con gli spilloni di filigrana d'oro. Portavano tutte la stessa giacchetta di coniglio nero che faceva parte del corredo cui avevano diritto quando entravano in una famiglia a dare il latte al nuovo bebè; poi finivano col fare la balia asciutta.

I bebè stavano seduti in carrozzina, i bambini più grandi giocavano tra di loro, avevano il cerchio, , le biglie, il monopattino; avevano amici, bisticciavano, parlavano, saltellavano, gridavano. Noi camminavamo. Alle quattro tornavamo a casa, facevamo i compiti, giocavamo.
Mentre aiutavo Gianni a sistemare la locomotiva a vapore o il treno elettrico mi veniva il terrore del buio e della notte che si avvicinava.

Vedevamo i nostri genitori finito il nostro pranzo, mentre si preparavano per il loro.
Qualche volta, se non avevano troppi invitati, sedevamo con loro in biblioteca finché il pranzo non era servito. E qualche volta ci veniva perfino permesso di sedere intorno alla tavola. Ma siccome giocavamo con la cera delle candele e diventavamo noiosi ci mandavano subito via.

Di ritorno in camera da gioco Miss Parker ci leggeva ad alta voce un racconto, o facevamo un gioco, finché: -Time for bed now diceva Miss Parker -lavatevi i denti e verrò tra dieci minuti a darvi la buona notte; ricordatevi di piegare i vestiti e di dire le preghiere.

Mi inginocchiavo in camera da letto e pregavo disperatamente. Baciavo il Crocifisso e la Madonna accanto al mio letto e chiedevo soltanto di non avere troppa paura e di poter dormire senza svegliarmi durante la notte.
Entravo nel letto. Avevamo una camera per uno, e quando Miss Parker entrava le buttavo le braccia intorno al collo, la stringevo e la supplicavo di lasciare la mia porta aperta 'soltanto un pochettino', così che potessi vedere la luce. -No, no, - rispondeva calma -devi imparare a dormire al buio, è silly avere paura.

Quando se ne andava, per un po' vedevo la luce della camera da gioco,spuntare dallo spacco al fondo della porta. Poi quando la luce si spegneva ero agghiacciata all'idea di essere al buio. Mi alzavo, entravo nelle camere dei miei fratelli e li guardavo dormire; era come se non ci fossero perché non ci potevamo parlare e non mi vedevano; era come se io fossi morta; e avevo ancora più paura.

Tornavo a letto e facevo pipì per avere una sensazione di calore e di vita. Qualche volta gridavo. Nessuno mi sentiva, o, se mi udivano, facevano finta di non sentirmi. Quando mi svegliavo al mattino mi importava soltanto che fosse giorno e che la gente intorno fosse viva. Durante il giorno dimenticavo.
Susanna Agnelli
Mamma di Alessia nata il 14.09.2008 e di Sara nata il 15.01.2011

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#15882
Da quello che ho capito di Matteo anche se gli tolgono i giochi dal seggiolone non riusciranno lo stesso a farlo stare seduto e fermo un quarto d'ora per farlo mangiare.
Comunque, prova a lasciargli tutto in mano, la prima volta non mangerà, la seconda nemmeno, la terza forse capirà che mamy e papy non sono pronti a rincorrerlo con la forchetta.
Sai che anche Flavio ha grossi problemi nel mangiare (non che stia male, non mangia proprio un kaiser), ora all'asilo sta iniziando a chiedere doppia porzione di primo e secondo, a casa la sera a volte mangia e a volte no, però almeno so che un pasto nella giornata l'ha fatto.

(a parte gli scherzi, non c'è proprio la possibilità di un inserimento anticipato? Flavio con la scuola materna è migliorato tanto sotto diversi aspetti)
CASA MOUSE

Somehow I feel like I’ve known you all my life
And we have been together since the dawn of time and
I’ve been missing vital pieces of the puzzle
You might be the answer stranger- The R.

#15883
eccoci...

allora: Mouse, ha capito di cosa parlo :wink:
Matteo non ha problemi del tipo, "non mi piace" da questo punto di vista è una buona forchetta, fatta eccezione per il pesce che non gradisce proprio!! però non appena ha messo in pancia quel poco che gli basta per placare la fame, per lui il resto è tutto superfluo e comincia ad alzarsi giocare ecc...

per quanto riguarda gli spuntini fuori orario, non esistono e cmq a lui non gliene può fregare di meno, in 2 anni non si è mai lamentato per la fame!

cmq, mio fratello ha 30 anni 1.60 per 48Kg :shock: e il suo pranzo si limita ad un piatto (piattino) di pennette in bianco, :roll: ed è in piena salute...!

ieri tagliando dei quasi 2 anni: 83cm 11,8Kg un gigante :lol: :lol:

però quando la ped. gli ha proposto il gioco: fare la torre con 5 cubi di rubik, dopo 3 secondi era fatta dopo 5 distrutta con un calcio e rifatta :shock: :lol: poi ci ha fatto le domande per il test sull'autismo.
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#15884
Andrea ha scritto:come caxx facciamo a fargli capire che sarebbe ora che cominci a mangiare (quel po che mangia) da solo o quantomeno venire facendo,
:(
oh sta cosa mi consola!!! in una puntata di SOS TATA , tata Lucia sgridava la mamma perchè l'ottomesenne non mangiava da solo :shock: "devi dargli il cucchiaino e un po' di pappa nel suo piattino e vedrai che è capace" . Ovviamente, l'ottomesenne magicamente mangiava tranquillo dal cucchiaino.

Ho provato con Margherita.

Sto aspettando Tata Lucia che venga a pulirmi la cucina :evil: compreso il soffitto
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#15885
Hella ha scritto:
Andrea ha scritto:come caxx facciamo a fargli capire che sarebbe ora che cominci a mangiare (quel po che mangia) da solo o quantomeno venire facendo,
:(
oh sta cosa mi consola!!! in una puntata di SOS TATA , tata Lucia sgridava la mamma perchè l'ottomesenne non mangiava da solo :shock: "devi dargli il cucchiaino e un po' di pappa nel suo piattino e vedrai che è capace" . Ovviamente, l'ottomesenne magicamente mangiava tranquillo dal cucchiaino.

Ho provato con Margherita.

Sto aspettando Tata Lucia che venga a pulirmi la cucina :evil: compreso il soffitto
A otto mesi mi sembra un po' improbabile che mangino da soli! Poi magari era rimbambito il mio ma penso che da solo abbia iniziato a mangiare intorno all'anno e mezzo. E' ovvio che già da prima gli lasciavo in mano il cucchiaio, a volte centrava la bocca, altre la guancia, altre voleva imboccare me... insomma, un gran casino ma è giusto che ci provino. Io lasciavo un cucchiaio in mano a lui e uno lo tenevo io, facevo un boccone imboccato, l'altro provavo a farlo mangiare da solo, finché è diventato autonomo.
Poi conosco la figlia di una mia amica che a TRE anni viene ancora imboccata altrimenti non mangia... Da un estremo all'altro!
CASA MOUSE

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