piritunzi ha scritto:Io ho una pensione integrativa da quasi 10 anni ormai, verso 150€ al mese circa.
E poi ho tolto il tfr dall'azienda e l'ho dato alla stessa persona con cui ho stipulato il fondo pensione(che è anche un ottimo amico di cui mi sono fidata ciecamente!).
Secondo i calcoli quando(e se...) andrò in pensione dovrei essere piuttosto tranquilla.
Inoltre attualmente investo tutto quello che riesco a fine anno, così da avere dei fondi maggiori.
Al più presto cercherò di convincere anche Piritunzo, almeno per il fondo pensione.

brava hai fatto la scelta migliore, senza contare poi l'illuminazione di chi ti ha fatto portare lì anche il TFR, è un vero professionista e ti ha tutelata al 101 % pensionisticamente parlando.

Un' unica domanda, hai una serie di garanzie a tutela del piano? Ossia, in caso di infortunio non ti permetta più di lavorare chi e come porta al compimanto il tuo piano? Che garanzie hai a tutela del reddito? Diarie da ricovero? Pronto indennizzo? Rendita vitalizia?

La soluzione perfetta (che esiste) ti porta anche a compimento il piano, in caso di invalidità.

ciauuuuuuu

piritunzi ha scritto:Onestamente non so se il fondo pensione renda di più o di meno di investimenti diciamo personalizzati.
Io se proprio non dovesse rendere lo vedo come un modo per avere un bel gruzzoletto(raccolto senza quasi accorgermene) quando andrò in pensione che mi verrà versato mensilmente.
Poi attualmente riesco anche a togliermi qualcos'altro a fine mese, che poi investo come meglio credo.

scusa eh, ma perchè non usi i "PIP" che lo stato mette a disposizione?

ti rendono dal 10% al 30% a seconda della tua fascia di reddito e cifra accantonata, al netto ancora degli interessi che ogni operatore ti riconosce.

premetto che io ho un lavoro con partita iva, quindi pago i contributi alla cassa di categoria e non all'inps (quindi niente tfr).
qualche anno fa abbiamo (io e mio marito - lavoratore dipendente) dovuto affrontare la questione tfr e pensione integrativa.
abbiamo deciso che, visto che il tfr e' "perso" (nel senso che non verra' piu' versato una tantum come ai bei tempi andati), la cosa migliore fosse stabilire una cifra di accantonamento mensile e rispettarla il piu' possibile, trasferire quella cifra su un conto deposito e poi ogni tot comprare obbligazioni anche lunghe, magari bund tedeschi o oat francesi. in questo modo il gruzzolo si crea comunque, serve disciplina ma e' anche vero che se domani mattina i soldi mi servissero per un'urgenza (mettiamo grave malattia o altro) sarebbero immediatamente disponibili!
diciamo che credo che con un po' di criterio e disciplina il faidate sia meglio, anche perche' mi pare che nei fondi pensione ogni versamento sia gravato da spese

tligo3 ha scritto:premetto che io ho un lavoro con partita iva, quindi pago i contributi alla cassa di categoria e non all'inps (quindi niente tfr).
qualche anno fa abbiamo (io e mio marito - lavoratore dipendente) dovuto affrontare la questione tfr e pensione integrativa.
abbiamo deciso che, visto che il tfr e' "perso" (nel senso che non verra' piu' versato una tantum come ai bei tempi andati), la cosa migliore fosse stabilire una cifra di accantonamento mensile e rispettarla il piu' possibile, trasferire quella cifra su un conto deposito e poi ogni tot comprare obbligazioni anche lunghe, magari bund tedeschi o oat francesi. in questo modo il gruzzolo si crea comunque, serve disciplina ma e' anche vero che se domani mattina i soldi mi servissero per un'urgenza (mettiamo grave malattia o altro) sarebbero immediatamente disponibili!
diciamo che credo che con un po' di criterio e disciplina il faidate sia meglio, anche perche' mi pare che nei fondi pensione ogni versamento sia gravato da spese

premetto la cassa di categoria è quanto l'inps e il 99% stanno facendo acqua da tutte le parti

OTTIMO che avete già pensato a una tutela, anche se fai da te, a lunga scadenza si rischia di perdere di vista un pò l'andamento delle cose.

Anche da un fondo pensione i soldi sono disponibili subito:

dopo 8 anni
30% senza motivazione
75% acq o ristrutt prima casa per se o i figli
100% fin da subito per gravi spese mediche

ovvi che nelle soluzioni fai da te, si vanno ad intersecare i costi di gestione e frazionamento che le banche applicano, io posso dire che per il mio piano non ho alcun costo di gestione se non il costo di frazionamento che andrà ad incidere per quanto è la rateizzazione sul capitale

pagamento mensile incide molto

pagamento annuale incide di molto

MA IL VERO PROBLEMA è che se non ci si tutela anche contro gli infortuni si rischia che nel caso di evento grave il piano non sia più garantito al compimento.

ci devo iniziare a pensare anche io.... anche se ci gioco quello che volete che moriremo per l'80% prima di andare in pensione.....ho 26anni.

doucable ha scritto:

lorymus ha scritto:Non credo a chi, con 20-30-40 anni di anticipo, vuole predire la percentuale di pensione che mi darà lo Stato, ma credo che se ci andrà di lusso,

al momento dei miei 65 anni l'aspettativa di vita potrebbe essere attorno ai 95 anni ma diciamo 90 benchè le statistiche dicano che ogni 4 anni la vita media si allunga di 1 anno
D

Io questo non capisco.

Bene, si vive di più, è vero... ma per il semplice motivo che ti attaccano a una macchina, giri con bombole di ossigine, ti tengono in vita medicine, pillole, punture...

quei soldi ti servono per una badante non per te.

Questo è perchè si allunga la vita...e con questo ci fanno passare che "la vita si allunga, quindi andate in pensione dopo"

Benissimo, peccato che vado in pensione quando faccio fatica a fare le scale, faccio fatica a fare la spesa, faccio fatica a fare qualsiasi hobby .

E devo essere qui, a 26 anni, a pensare al mutuo 30ennale più a pensare a come pagarmi la badante quando avrò 90anni ....

ramones1985 ha scritto:

doucable ha scritto:

lorymus ha scritto:Non credo a chi, con 20-30-40 anni di anticipo, vuole predire la percentuale di pensione che mi darà lo Stato, ma credo che se ci andrà di lusso,

al momento dei miei 65 anni l'aspettativa di vita potrebbe essere attorno ai 95 anni ma diciamo 90 benchè le statistiche dicano che ogni 4 anni la vita media si allunga di 1 anno
D

Io questo non capisco.

Bene, si vive di più, è vero... ma per il semplice motivo che ti attaccano a una macchina, giri con bombole di ossigine, ti tengono in vita medicine, pillole, punture...

quei soldi ti servono per una badante non per te.

Questo è perchè si allunga la vita...e con questo ci fanno passare che "la vita si allunga, quindi andate in pensione dopo"

Benissimo, peccato che vado in pensione quando faccio fatica a fare le scale, faccio fatica a fare la spesa, faccio fatica a fare qualsiasi hobby .

E devo essere qui, a 26 anni, a pensare al mutuo 30ennale più a pensare a come pagarmi la badante quando avrò 90anni ....

pensa che sfiga, arrivare a 90 anni e non potersi permettere una badante e dover vendere la casa perchè ci daranno 400 euro (del 2040-2050) di pensione al mese.

La miglior soluzione è diversificare fra immobile e pensione integrativa (seria) anche se sull'immobile ho dei seri dubbi, che sia ancora un ottimo investimento per il futuro, teoricamente finito il pagamento...sarà fuori dal nostro budget mensile o quasi.

Mi piacerebbe fare un confronto con chi, di immobili, ne mastica veramente...benchè io sia in casa di proprietà

Ciao a tutti,
vorrei fare un paio di domande agli esperti!
MM prima lavorava come dipendente ed aveva aderito al fondo di categoria (Byblos), ora da circa 2 anni lavora in proprio e deve decidere il da farsi...
1) quale fondo "privato" mi consigliate?
2) la quota ferma in Byblos (circa 6.000€) pensava di riscattarla perchè con le spese per la casa ci farebbe comodo però...ma come viene tassato il riscatto per perdita diritti di adesione al fondo??? in alternativa, la trasferirà nel nuovo fondo.

agatuccia ha scritto:Ciao a tutti,
vorrei fare un paio di domande agli esperti!
MM prima lavorava come dipendente ed aveva aderito al fondo di categoria (Byblos), ora da circa 2 anni lavora in proprio e deve decidere il da farsi...
1) quale fondo "privato" mi consigliate?
2) la quota ferma in Byblos (circa 6.000€) pensava di riscattarla perchè con le spese per la casa ci farebbe comodo però...ma come viene tassato il riscatto per perdita diritti di adesione al fondo??? in alternativa, la trasferirà nel nuovo fondo.

facciamo una distinzione, al fondo pensione di categoria si aderisce per una minima parte e con il tfr, occorre sempre assicurarsi sulla composizione del fondo MA SOPRATTUTTO sul valore di interesse minimo garantito, per evitare di ritrovarsi dopo 10 anni con il potere di acquisto ridotto.

Io ti consiglio i fondi INA ASSITALIA, che hanno un rendimento minimo garantito molto alto ed è l'unica compagnia in italia a bloccarti il coefficiente di trasformazione, che l'inps sta riducendo ed adeguando alla speranza di vita, quindi quello che ci darà delle pensioni bassissime.

Il "vecchio" è tassato massimo al 15% ma per riscattarlo devono essere passati almeno 8 anni, 30% senza motivazione, 75% per acquisto o ristrutturazione prima casa, diversamente se il fondo vecchio lo permette, la migrazione del maturato non comporta tassazioni se finisce direttamente nel fondo nuovo e non in mano del contribuente.

Valori dei coefficienti di trasformazione
Età fino al 31/12/09 dal 01/01/10
57 4,720% 4,419%
58 4.860% 4.538%
59 5,006% 4,664%
60 5,163% 4,798%
61 5,334% 4,940%
62 5,514% 5,093%
63 5,796% 5,257%
64 5,911% 5,432%
65 6,136% 5,620%

Questi nuovi criteri introdotti dal legislatore incidono in maniera rilevante sulla pensione annua del lavoratore: si stima una diminuzione dell’importo annuale del 9%. La legge 247/2007 inoltre stabilisce che la revisione dei coefficienti di trasformazione dovrà avvenire in futuro ogni tre anni.

Ecco cosa ci sta abbassando la pensione...

fonte http://www.gazzettadellavoro.com/pensio ... veri/8372/

sviluppo del calcolo al 31/12/2009

(100.000 di contributi x 6,136) / 100 = 6.136 euro di pensione all'anno

sviluppo del calcolo al 01/01/2010

(100.000 di contributi x 5,62) / 100 = 5.620 euro di pensione all'anno

facile intuire, quanti ritocchi ognuno di noi dovrà ancora vedere prima dell'età pensionabile che dal 2015 passerà a 65 anni

ah al di sotto del 3,0 il coefficiente non scendererà mai, il che significa "solo" che avremo 300 euro al mese di pensione...

Il 4 e 5 maggio a Milano va in scena la prima giornata nazionale della previdenza

Sensibilizzare il Paese sull'importanza del risparmio previdenziale «perchè con 3-4-5mila euro l'anno di contributi previdenziali non si ottiene una gran pensione» spiega l'ex sottosegretario al Welfare e ora coordinatore Cts di Itinerari previdenziali, Alberto Brambilla, indicando l'obiettivo della prima giornata nazionale della previdenza che si svolgerà a maggio a Milano. In Italia manca una cultura previdenziale e Brambilla fornisce alcuni numeri: «Il 25% dei contribuenti non versa i contributi e un ulteriore 50% arriva a mala pena a versare tra i 3 e i 6 mila euro».

È da tanto tempo - ha detto Brambilla - che abbiamo in mente un'idea del genere. In molti paesi dell'Unione europea vi é più informazione rispetto alle tematiche di previdenza sociale e complementare. Vorremmo che ci fosse anche in Italia»