Fabietty ha scritto: ti prego dimmi che non credi veramente a questa cosa che hai scritto
Se credo o meno alle inchieste "ad orologeria" intendi?
Mettiamola così, in Italia, almeno ogni 6 mesi, accade qualcosa di rilevante politicamente. Elezioni, referendum, nomina di consigli di amministrazioni, voti di fiducia, vertici internazionali, ecc...
Ora, quando un inchiesta viene condotta a ridosso di una qualsiasi di queste occasioni, scatta il pianto greco (di solito è Cicchitto) delle inchieste ad orologeria. Il politico di turno non si mette nemmeno più a protestare la sua innocenza, ma si lamenta solo per la tempistica, che è sempre "sospetta".
Addirittura, quando la Consulta dichiarò l'incostituzionalità del Legittimo Impedimento, ed aspettò, per farlo, che ci fosse il voto sulla mozione di sfiducia al governo Berlusconi del 14 dicembe 2010, proprio perchè al provvedimento non venisse data una lettura politica, il PDL insorse gridando alla "vendetta delle toghe" dopo che il governo si salvò per il rotto della cuffia (o per il rotto di Scilipoti).
Questa manfrina arrivò ad un punto di parossismo tale, da spingere alcuni procuratori a chiedere ai partiti quando avrebbero potuto inviare gli avvisi di garanzia, senza che si parlasse di inchieste ad orologeria. La risposta fu "MAI".
Detto questo, lo ridadisco, preferirei sapere se un politico è corrotto PRIMA di votarlo, non dopo averlo votato. Per cui se un magistrato deve indagare un politico e gli venisse da pensare se inviare l'avviso di garanzia prima o dopo le elezioni, per quanto mi riguarda non dovrebbe aspettare.