tamy79 ha scritto:io sono nata in una famiglia abbastanza agiata...con tre figlie...nessuna a fatto l'università....e fortunatamente i miei genitori non ci hanno obbligato a farla...come invece è successo a mie amiche...mia nonna era contraria perchè le mie cugine erano tutte universitarie...ma non tutti DEVONO fare l'università...ognuno deve scegliere la propria strada!!

siamo tre ragazze sveglie , attive, con i nostri ideali e pensieri...lavoriamo abbiamo la nostra attività...siamo donne dirigenti....e vedo che siamo realizzate comunque anche senza l'università....abbiamo creato tutte una famiglia ( io la stò creando)..
appunto perchè sono incinta mi sento di dire che l'ultimo dei miei pensieri è sapere se posso o non posso garantire a mia figlia/o l'università
io posso garantirgli solo AMORE SINCERITA' E FIDUCIA per il resto sarà lui a decidere...ovviamente i soldi aiutano, ma mia mamma mi ha sempre raccontato che da piccola non avevano soldi ha lavorato per aiutare la famiglia perdendo un'anno di scuola....ma questa è la vita....tutto può essere e può succedere....l'importante è il carattere di una persona...per il resto verrà tutto naturale

Congratulescion tamy...!!!

concordo!!!

Io sono stata fortemente spinta a frequentare l'università (mio padre informatico ex-professore, figlio di laureata in matematica e di un professore), perchè a scuola andavo benissimo senza sforzo, il mio "studiare" era dare ripetizioni ai miei compagni un paio di pomeriggi in settimana, per il resto gli appunti presi in classe mi bastavano per prendere il mio bel 9, alla fine era una scuola dove non c'era tanto da sapere a memoria, se capivi il concetto poi ci arrivavi da sola.

Mi sono iscritta a informatica perchè mi sembrava una scelta naturale, ma nel giro di pochi mesi mi sono resa conto che non faceva per me, troppa roba teorica, l'unica cosa pratica era programmare ma mi annoiava terribilmente. Ho dato l'esame di ingegneria del software, ho portato a casa il mio 18 e ho detto a mio padre che mi sarei ritirata perchè volevo andare a lavorare e cominciare a mettere insieme un gruzzoletto. Mi ha convinta a fare un corso per sistemisti Linux ma non mi piaceva proprio, quindi sono subito andata a lavorare nel primo posto in ufficio che ho trovato, e ricordo ancora la delusione nei suoi occhi.

Però grazie a questa scelta io mi son comprata la mia macchina da sola. Con Kio (che lavora da quando ha 17 anni) mi son comprata casa da sola, e ci stiamo mentendo da soli mettendo pure da parte qualcosa nonostante io ancora non lavori. La soddisfazione di non dover chiedere niente a nessuno mentre molti nostri coetanei son sempre da papà a batter cassa, è immensa.

Andrea ha scritto:

elicita ha scritto: Quindi io, più che sperare di avere un giorno le possibilità economiche per mantenere i miei figli agli studi, spero che siano abbastanza intelligenti,motivati e studiosi da potersi mantenere da soli

Quotone al 100%

sempre che le borse di studio esistano ancora. Altrimenti, li manderemo a fare i tronisti per mantenersi agli studi

Ecco, storia contraria alla mia quella di bubo...della serie non ci sono le vie di mezzo: i suoi l'hanno mantenuto all'università fino all'età di 27 anni, naturalmente dava un esame ogni morte di papa, faceva finta di studiare (io al posto dei suoi genitori l'avrei mandato a zappare, ma loro ci tenevano tanto). Quando mancavano pochi esami alla tesi, ha deciso di mollare e cercare lavoro, con grande delusione dei suoi e gran litigi con suo padre. Però mi sento di dire che ha fatto la scelta giusta, perchè è riuscito a prendere uno degli ultimi treni buoni nel mondo del lavoro, se avesse perso ancora del tempo sarebbe stato rischioso...

Discorsi seri e interessanti da queste parti leggo...
Premetto che, come Real, se penso troppo mi faccio qualche paranoia pure io... Dunque a due mesi dalla nascita del mio bimbo evito di pensare troppo e mi dico che ogni cosa si affronterà quando arriva il momento, in base alle situazioni e alle proprie possibilità.

Io sono cresciuta in una famiglia monoreddito, mio papà è un operaio in un'azienda di gruppi elettrogeni, adesso in pensione. Mia mamma casalinga (pure lei e nonna mi cucivano alcuni vestiti, bellissimi ricordo!).
A me e mio fratello non è mai mancato niente, secondo quelli che erano i principi dei miei genitori e quindi niente di superfluo o firmato (ma quello credo sarebbe stato lo stesso pur con una situazione economica più ricca). Ma non ci sono mai mancati i libri, il cinema, le gite scolastiche e qualche vacanza con loro. Dopo il liceo sia io che mio fratello abbiamo continuato con l'università, con tanta gioia di mio padre che alla nostra istruzione ci ha sempre tenuto molto e tanti sacrifici per mantenerci tra tasse e affitto. Mio fratello studia ancora, a me alla laurea in lettere vecchio ordinamento mancano appena due materie e la tesi... ma da quando lavoro non sono riuscita a riprendere i libri e finire. Mi dico che lo farò prima o poi, ma mi sembra sempre più difficile. E ho un senso di colpa proprio per mio papà, che mi sembra di aver deluso un pò anche se so che è contento e orgoglioso della figlia che sono e di come ho comunque costruito una mia vita.
Ma avrei voluto essere riuscita a ripagare meglio i suoi sacrifici e a seguire di più qualche suo consiglio nei momenti cruciali davanti ad alcune scelte che andavano fatte.
Avete visto la pubblicità dell'enel in cui c'è il padre felice alla laurea del figlio? ecco, ogni volta che la vedo mi prende il magone...

Io spero tanto di riuscire a dare a mio figlio la serenità e l'appoggio che io ho sempre sentito da parte della mia famiglia. Di potergli garantire la possibilità di seguire le sue inclinazioni, vivendo in una giusta via di mezzo tra il troppo e il troppo poco.

Gruppi elettrogeni?!interessante

credo che alla fine ogni genitore sia comunque soddisfatto del proprio figlio....indipendentemente dal percorso fatto..l importante è che la strada scelta non sia una di quelle sbagliate..




mi sembra l anonima alcolisti!

Kia85 ha scritto: La soddisfazione di non dover chiedere niente a nessuno mentre molti nostri coetanei son sempre da papà a batter cassa, è immensa.

direi, non ha prezzo!!

devo dire che i miei non ci hanno mai viziato, nonostante l'agio economico non ci hanno mai accontentato in tutto (ed in parte apprezzo)

a me la frase"i ragazzi di oggi non sono come eravamo noi" giuro mi manda ai matti.

ma fatemi capire, voi non avete mai preteso(perchè a 15 anni siamo seri, si pretende e non si chiede) il motorino o il vestito di marca o il lettore cd?? e chi è che decideva se farci essere alla moda e all'ultimo grido o fasci essere ragazzi normali??
perchè si da sempre tutta la colpa ai ragazzini di oggi e non ai genitori di oggi che non hanno le palle di dire di no.

ma in classe vostra non c'erano i viziatoni super firmati che hanno avuto il motorino a 14 anni, la moto a 16 e la macchina a 18?? no perchè io ne ero circondata...........ma io non ero così e non perchè io fossi una che non volesse queste cose ma perchè i mieii, persone intelligenti anche se l'ho capito solo dopo, non mi hanno permesso di essere come loro.

i ragazzini oggi hanno il cellulare a 12 anni? embè, quando io ne avevo 12 la massima aspirazione era il lettore cd che TUTTI avevano.
i ragazzini oggi girano con la psp o il nintendo ds?? quando ero piccola io guai a non avere il game boy.
ogggi la vuitton e di moda tra le 15enni?? beh quando avevo io 15 anni non eri nessuno senza le drmartins.

io il cellulare l'ho avuto a 19 anni....e grazie al cappero prima non esisteva


ioquesti discorsi non li capisco e non li capirò mai!!
mia figlia sarà come io le insegnerò ad essere c'è poco da fare.


discorso università?? se viene capra come noi no problem e se vorrà farla il modo si troverà, a costo di vendermi un rene

bubu ha scritto:light...avevo poche idee e ben confuse...i miei avevano il dovere di incanalarmi in qualcosa di specifico, anzichè lavarsene le mani
tutt'ora se mi lamento con i miei per questo, sai cosa mi rispondono: vabbè, non hai fatto l'università e cosa ti cambia? non vedi quanti laureati disoccupati ci sono? non vedi il figlio di tizio che ha fatto tanti sacrifici per far laureare il figlio ed ora lavora nella reception di un hotel?
bel modo per sentirsi la coscienza leggera

quanta rabbia bubu.....
hai molto da smaltire come figlia prima di poterti prefigurare liberamente di essere madre, te lo dico in senso affettuoso...alla luce di alucni post che ci siamo scambiate giorni fa...

paprina ha scritto:a me la frase"i ragazzi di oggi non sono come eravamo noi" giuro mi manda ai matti.
ma fatemi capire, voi non avete mai preteso(perchè a 15 anni siamo seri, si pretende e non si chiede) il motorino o il vestito di marca o il lettore cd?? e chi è che decideva se farci essere alla moda e all'ultimo grido o fasci essere ragazzi normali??
perchè si da sempre tutta la colpa ai ragazzini di oggi e non ai genitori di oggi che non hanno le palle di dire di no.

Una ola per Papri!
Io vedo la differenza tra me e mia sorella...per me no era NO, me ne facevo una ragione, incaxxandomi a morte con i miei e bon. Per mia sorella era un FORSE quindi andava avanti a menarla finchè non l'aveva vinta lei. In effetti potevo farmi più furba io
Da mamma, e vista anche la mia esperienza di bambina, mi sforzo il più possibile di essere coerente e di scegliere anche la via più complicata, se è quella che porta al bene per mia figlia.
Certo è facile dire sempre di si, un no comporta urla pianti capricci ora che sono piccoli, quando saranno più grandi non oso immaginarlo... ma da grandi ci ringrazieranno, e se non lo faranno amen, io so che ho fatto del mio meglio

Gia adesso Bea inizia con "e perchè lei si e io no?" data l'età si tratta di sciocchezze: perchè la mia amica mette lo smalto e io no... perchè mangia il chupa chupa prima di cena e io no... ma io non cedo.
Deve capire fin d'ora che le decisioni le prendiamo noi genitori, e non per forza devono essere uguali a quelle delle sue amichette.

Lightblue ha scritto:Gruppi elettrogeni?!interessante

credo che alla fine ogni genitore sia comunque soddisfatto del proprio figlio....indipendentemente dal percorso fatto..l importante è che la strada scelta non sia una di quelle sbagliate..




mi sembra l anonima alcolisti!

Concordo, anche perché credo non sia così semplice x un genitore, allora se ti spingono sbagliano a spingerti xchè devi essere libero nelle scelte se non ti spingono dovevano spingerti xchè non sei pronto a scegliere da solo

I miei mi dissero se vuoi continuare a studiare noi faremo dei sacrifici ma ti paghiamo gli studi, ma devi crederci altrimenti se non continui a studiare a settembre inizi a lavorare e così è stato a settembre ho iniziato a fare la commessa mentre cercavo un lavoro da impiegata e davo anche 300000 lire in casa e x fortuna che è andata così non rimpiango x niente l'universita

Lanternarossa ha scritto: quanta rabbia bubu.....
hai molto da smaltire come figlia prima di poterti prefigurare liberamente di essere madre, te lo dico in senso affettuoso...alla luce di alucni post che ci siamo scambiate giorni fa...

guarda, non è un caso se su tre fratelli (io, mia sorella e mio fratello) nessuno ambisca più di tanto a far figli
purtroppo, senza voler entrare nei dettagli i miei genitori sono stati un esempio deleterio per noi....mia sorella essendo più fragile di me e mio fratello, è quella che ne ha risentito di più, tant'è che è in cura anche per queste reminescenze...
La rabbia c'è...eccome! Certo loro stanno invecchiando e non me la sento certo di continuare a rinfacciare le cose....

paprina ha scritto:a me la frase"i ragazzi di oggi non sono come eravamo noi" giuro mi manda ai matti.

ma fatemi capire, voi non avete mai preteso(perchè a 15 anni siamo seri, si pretende e non si chiede) il motorino o il vestito di marca o il lettore cd?? e chi è che decideva se farci essere alla moda e all'ultimo grido o fasci essere ragazzi normali??
perchè si da sempre tutta la colpa ai ragazzini di oggi e non ai genitori di oggi che non hanno le palle di dire di no.

ma in classe vostra non c'erano i viziatoni super firmati che hanno avuto il motorino a 14 anni, la moto a 16 e la macchina a 18?? no perchè io ne ero circondata...........ma io non ero così e non perchè io fossi una che non volesse queste cose ma perchè i mieii, persone intelligenti anche se l'ho capito solo dopo, non mi hanno permesso di essere come loro.

i ragazzini oggi hanno il cellulare a 12 anni? embè, quando io ne avevo 12 la massima aspirazione era il lettore cd che TUTTI avevano.
i ragazzini oggi girano con la psp o il nintendo ds?? quando ero piccola io guai a non avere il game boy.
ogggi la vuitton e di moda tra le 15enni?? beh quando avevo io 15 anni non eri nessuno senza le drmartins.

io il cellulare l'ho avuto a 19 anni....e grazie al cappero prima non esisteva


ioquesti discorsi non li capisco e non li capirò mai!!
mia figlia sarà come io le insegnerò ad essere c'è poco da fare.


discorso università?? se viene capra come noi no problem e se vorrà farla il modo si troverà, a costo di vendermi un rene

no io non ho preteso...
e se qualche volta l ho fatto non sono stata accontentata...
i viziati ci sono sempre stati...ma non possiamo certo paragonare le generazioni passate a quelle di oggi...
cellulari..scarpe borse sono banalità..si parla si valori...
io non accuso i genitori d oggi assolutamente...è la società ad essere diversa!

Ciao Sami, come va?
Sei ancora a Merano??