realexa ha scritto:un'altra tecnica per prevenire i capricci che ho sperimentato ai tempi del mio babysitting era quella di concordare e/o spiegare sempre prima o durante le attività. nel tuo caso delle giostre, avrei speso qualche mnuto a spiegare che i giri che avrebbe potuto fare erano soltanto due. Dopo il primo avrei rinforzato il concetto, dicendo che ora era arrivato il momento dell'ultimo giro. Di solito quando sono coinvolti nelle decisioni (che poi coinvolti in questo caso è solo un trucco ), accettano l'esito.
E' come se qualcuno ci offrisse un bel gelato enorme e dopo due leccatine ci dicesse "ora basta!". Come ci resteremmo? se invece sappiamo subito che due leccatine ci spettano, allora ce ne facciamo una ragione

Real, stiamo parlando di una bimba che non ha nemmeno due anni.

fede ha scritto quelle che stavo per scrivere io.
ha due anni. non capisce questo è l'ultimo giro. ne farai solo due.
non capisce "dopo non facciamo questa cosa"

fedelyon ha scritto:Mah, io sono d'accordo solo in parte.
La piccola ha meno di due anni, quindi capisce qualcosa delle tue richieste ma è ancora lontana dai concetti più complessi.
Ne parlavo proprio al colloquio con l'educatrice la quale mi diceva che tra il primo e i due anni è inutile fare un milione di richieste ai figli, bisogna avere quei tre/quattro punti fermi in modo che imparino a rispettare i nostri no e sappiano porsi dei limiti ma per le cose non essenziali è molto meglio distrarre il bambino o, per es., allontanarlo se è in situazione di pericolo etc.
A volte noi cambiamo le nostre richieste o i nostri atteggiamenti senza nemmeno accorgercene, o magari glielo spieghiamo a voce dando per scontato che capiscano, ma non sempre è vero.

fede, ma mica devi spiegarglielo a voce. Non è che ti metti a fare il discorsetto "se non ti vesti non possimao uscire". Il fatto vien da sè: quando vede che non si esce e comincia ad agitarsi, le si dice che non è vestita e non si può uscire. E vedi come si fa vestire subito.
Qui siamo ancora alla fase del comportamentismo: croccantino o spruzzino

Auguri a sillino! E in ritardo a costanza e Francesca

I miei timori sullo spannolinamento erano.esatti..
Se la metto sul wc la fa ma se siamo in giro non mi avvisa e la fa dove decide lei (mai a caso cmq)... In riva al mare, in piedi sullo scivolo, a bordo piscina a un cm da un asciugamano, in mezzo al gazebo del bungalow.
Non mi arrabbio e le ricordo che deve avvisarmi prima ma x ora non l'ha fatto... Non posso nemmeno contare sul fastidio.di essere bagnata xchè qui lo è quasi sempre...
Poi siamo a 3 sere di urla x la doccia... Il primo ghi il papà l'ha lavata nel Lavello dei panni, il secondo in quello dei piatti
, ieri ero sola e son riuscita abbastanza bene in un lavatoio della nursery che ha acqua calda (finora la voleva solo fredda), ma non voleva il doccino e ha pianto cmq tutto il tempo.... Devo lavarla e sciacquarla a mano. E x ora niente capelli...mi viene male!
ogni sera abbiamo il pubblico che viene a vedere lo spettacolo...

valery ha scritto:fede ha scritto quelle che stavo per scrivere io.
ha due anni. non capisce questo è l'ultimo giro. ne farai solo due.
non capisce "dopo non facciamo questa cosa"

val, ho capito! ma devi trovare il modo per farglielo vivere. Non devi dirglielo. Poi il fatto che non capiscano mah! Voi avete provato? se non provi non lo sai? e poi sei tu che devi trovare il modo per comunicare con lei e farti capire. Non puoi aspettare che diventi grande e capisca.
La pacca, lo sculaccione o la sgridata funzionano allo stesso modo. Ne capisce il senso finchè le trova dissonanti. Ma quando si abitua, quando ne sopporta il tono, non le capisce più. E mica puoi arrivare a farle male per continuare a farti capire

realexa ha scritto: fede, ma mica devi spiegarglielo a voce. Non è che ti metti a fare il discorsetto "se non ti vesti non possimao uscire". Il fatto vien da sè: quando vede che non si esce e comincia ad agitarsi, le si dice che non è vestita e non si può uscire. E vedi come si fa vestire subito.
Qui siamo ancora alla fase del comportamentismo: croccantino o spruzzino

Guarda che non è ovvio che capisca la frase "se non ti vesti non si esce".
Comunque, la domanda di val era più o meno: com'è possibile che mia figlia si sia comportata diversamente dal solito?
Mi stava prendendo in giro? Cercava di mettermi alla prova?
Può darsi che lei stesse in parte testando gli atteggiamenti di val, ma è altrettanto probabile che val si sia comportata diversamente dal solito e la bimba non abbia capito o che semplicemente alla piccola sia venuto in mente qualcosa di diverso e non si siano intese.

Io sono d'accordo sul tuo discorso per bimbi un pochetto più grandi (anche solo qualche mese in più) ma non anticipiamo troppo i tempi.

I capricci riesci a gestirli abbastanza, tranne quando C'è il marito nei paraggi... Nei primi 2 gg x esempio si divincolava x non farsi mettere un elastico o una molletta, ieri ero sola ed è uscita con cosine e mollette
Ieri però ho cannato. Non voleva fare il pisolino (lei fa sempre 2-3 ore), tira e molla, si alzava, "Aurora dobbiamo fare la nanna presto sennò poi la piscina chiude e nn possiamo andare"..."Aurora ora basta, o dormi o niente piscina"... E già non mi piaceva doverla "costringere" a dormire.
Alla fine non ha dormito e dopo 1 ora ce l'ho portata lo stesso.

realexa ha scritto:

valery ha scritto:fede ha scritto quelle che stavo per scrivere io.
ha due anni. non capisce questo è l'ultimo giro. ne farai solo due.
non capisce "dopo non facciamo questa cosa"

val, ho capito! ma devi trovare il modo per farglielo vivere. Non devi dirglielo. Poi il fatto che non capiscano mah! Voi avete provato? se non provi non lo sai? e poi sei tu che devi trovare il modo per comunicare con lei e farti capire. Non puoi aspettare che diventi grande e capisca.
La pacca, lo sculaccione o la sgridata funzionano allo stesso modo. Ne capisce il senso finchè le trova dissonanti. Ma quando si abitua, quando ne sopporta il tono, non le capisce più. E mica puoi arrivare a farle male per continuare a farti capire

Real, secondo me stai un pochetto esagerando!
Cerchiamo di reinserire la cosa nel suo contesto.
Ho già scritto sopra che non si può passare il tempo a dire no ai bimbi molto piccoli, bisogna a volte dire dei no fermi e decisi (per le cose importanti) e spesso bisogna accompagnarli verso il comportamento corretto.

altra cosa che ho dimenticato di specificare: queste tecniche non è che sono usa e getta. Ovvio che la prima volta non capirà, la seconda forse pure, ma la terza avrà imparato che ad una azione corrisponde una reazione (coerente). E si adeguerà. Quando avrà imparato ad adeguarsi, dato che sono bambini ovvero esseri senzienti e non cani o topi, impareranno anche a sgattaiolare. E lì bisognerà interneire con dei rinforzi che sono da inventarsi di volta in volta purchè restino coerenti con l'input iniziale. Mica ho detto: fate così e sarà risolto nel giro di un nanosecondo.
Cmq io sono per il principio educativo della responsabilità: i punti fermi devi darli ma poi devi insegnare loro che quelli non sono punti fermi arbitrari ma hanno un senso e che sono finalizzati al loro benessere

fedelyon ha scritto:

realexa ha scritto:

valery ha scritto:fede ha scritto quelle che stavo per scrivere io.
ha due anni. non capisce questo è l'ultimo giro. ne farai solo due.
non capisce "dopo non facciamo questa cosa"

val, ho capito! ma devi trovare il modo per farglielo vivere. Non devi dirglielo. Poi il fatto che non capiscano mah! Voi avete provato? se non provi non lo sai? e poi sei tu che devi trovare il modo per comunicare con lei e farti capire. Non puoi aspettare che diventi grande e capisca.
La pacca, lo sculaccione o la sgridata funzionano allo stesso modo. Ne capisce il senso finchè le trova dissonanti. Ma quando si abitua, quando ne sopporta il tono, non le capisce più. E mica puoi arrivare a farle male per continuare a farti capire

Real, secondo me stai un pochetto esagerando!
Cerchiamo di reinserire la cosa nel suo contesto.
Ho già scritto sopra che non si può passare il tempo a dire no ai bimbi molto piccoli, bisogna a volte dire dei no fermi e decisi (per le cose importanti) e spesso bisogna accompagnarli verso il comportamento corretto.

sono perfettamente d'accordo! infatti al no fermo deve seguire un atteggiamento che serva a far metabolizzare loro che dietro quel no c'è un perchè. E questo non lo si fa a parole ma attraverso comportamenti, azioni e reazioni adatte a lla capacità di comprensione del bambino.
Scusate, ma se secondo voi i bambini non capiscono. e come mai a volte ci sono bambini capricciosissimi e piccolissimi e altre volte bambini tranquilli? Basta vedere i genitori. Quante mamme dicono no secchi che sono solo dei capricci. Dei no solo perchè non si fa o perchè se lo fai mi rompi le balle perchè non voglio starti dietro. Quelle mamme hanno solitamente bambini maleducati già ad un anno. Mamme che invece sanno trasmettere che il no è per il bambino e non per sè stesse, hanno solitamente bambini equilibrati

Sono convinta che spesso sottovalutiamo questi bambini. Capiscono molto più di quello che ci aspettiamo capiscano mi sento di quotare pienamente Real perchè mettendo in pratica quello che ha spiegato io ho visto dei cambiamenti enormi nell'atteggiamento dei miei figli

realexa ha scritto:

fedelyon ha scritto:

realexa ha scritto: val, ho capito! ma devi trovare il modo per farglielo vivere. Non devi dirglielo. Poi il fatto che non capiscano mah! Voi avete provato? se non provi non lo sai? e poi sei tu che devi trovare il modo per comunicare con lei e farti capire. Non puoi aspettare che diventi grande e capisca.
La pacca, lo sculaccione o la sgridata funzionano allo stesso modo. Ne capisce il senso finchè le trova dissonanti. Ma quando si abitua, quando ne sopporta il tono, non le capisce più. E mica puoi arrivare a farle male per continuare a farti capire

Real, secondo me stai un pochetto esagerando!
Cerchiamo di reinserire la cosa nel suo contesto.
Ho già scritto sopra che non si può passare il tempo a dire no ai bimbi molto piccoli, bisogna a volte dire dei no fermi e decisi (per le cose importanti) e spesso bisogna accompagnarli verso il comportamento corretto.

sono perfettamente d'accordo! infatti al no fermo deve seguire un atteggiamento che serva a far metabolizzare loro che dietro quel no c'è un perchè. E questo non lo si fa a parole ma attraverso comportamenti, azioni e reazioni adatte a lla capacità di comprensione del bambino.
Scusate, ma se secondo voi i bambini non capiscono. e come mai a volte ci sono bambini capricciosissimi e piccolissimi e altre volte bambini tranquilli? Basta vedere i genitori. Quante mamme dicono no secchi che sono solo dei capricci. Dei no solo perchè non si fa o perchè se lo fai mi rompi le balle perchè non voglio starti dietro. Quelle mamme hanno solitamente bambini maleducati già ad un anno. Mamme che invece sanno trasmettere che il no è per il bambino e non per sè stesse, hanno solitamente bambini equilibrati

A leggere di tutte queste "tattiche" mi sento un'incapace. Io agisco molto ad istinto, non sto a fare grosse elucubrazioni sul "lei ha fatto questo ergo io devo agire così".
Sono fortunata però perchè Elena non è per niente capricciosa....sarà anche merito nostro?!?

eli, se elena non è capricciosa è sicuramente merito vostro. E forse queste "tattiche" le metti in pratica d'istinto

AleBi ha scritto:Sono convinta che spesso sottovalutiamo questi bambini. Capiscono molto più di quello che ci aspettiamo capiscano mi sento di quotare pienamente Real perchè mettendo in pratica quello che ha spiegato io ho visto dei cambiamenti enormi nell'atteggiamento dei miei figli

IDEM!
Anche io dopo le crisi del mese scorso e molte puntate di sos tata mi sono imposta di essere più calma e decisa e ho avuto buoni risultati..
Però su alcune cose mi areno, tipo la doccia. Lei non vuole gara. Stop. Niente doccino, ciotole o pentolini. Piange e basta. Se vede lo shampoo è la fine.
Non voglio traumatizzata ficcandola a forza xchè a forza di piangere le va perfino l'acqua in gola... Ma che posso fare?