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Re: Discussioni politiche

#8281
Giannino è una persona di cultura con molte idee (non tutte) condivisibili, purtroppo è poco affabulatore ed ha un'immagine un po' troppo fuori le righe, non attirerà certo dalla sua parte grandi masse..

Avete letto della sentenza sulla separazione del berlusca dalla Lario? Questa una versione dei fatti di un accanito commentatore de "Il Giornale":

Rammentiamo che la signora Veronica fu insidiata dal comunista Cacciari, però non sappiamo dire se il Casanova l'abbia sedotta o no. Comunque dietro l'iniziativa divorzista c'è ancora la politica comunista, nel senso che tende a prendere la donna dell'avversario politico per metterla in comune a tutti, onde rovinargli la famiglia e togliere ai figli e soprattutto al marito, sostanze, fortune e forza. Per questo sostengo che il comunismo è l'impero del male dovrebbe essere vietato per legge.

Chabal attento che poi fai questa fine! :lol:

Re: Discussioni politiche

#8284
Anche la matematica berlusconiana ha le sue istruttive equivalenze: ci vogliono 1200 Marysthelle Polanco da 2500 euro al mese per fare una Veronica da 3 milioni di euro al mese. Mica male per un tizio che si vanta "di non aver mai pagato una donna" in vita sua. Che è in fondo la sua migliore barzelletta, quella che più passa il tempo più fa ridere.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -48752.htm
Con Monti, B. è restato con il cerino in mano
Però è anche vero che il Cav ha, non una sola volta, offerto a Monti di fare il federatore, cioè di schierarsi politicamente. Se il Prof non l'ha degnato di un cenno e ha scelto di fare il secondo Dini, senza dubbio è venuto meno a impegni assunti (non pubblicamente); ma la tentazione gliel'ha fornita pure chi oggi disinvoltamente lo accusa.
http://www.italiaoggi.it/giornali/detta ... 0in%20mano

Il principio dell’irresponsabilità
Solo in Italia può accadere che il segretario dell’unico partito che è stato ininterrottamente nella maggioranza di governo per gli ultimi cinque anni (oh: l’unico eh!) il 2 gennaio vada alla radio per dire che è tutto sbagliato, siamo caduti in recessione, il debito pubblico è spaventoso, ci sono troppe tasse, la macchina dello Stato è sproporzionata, l’economia va male eccetera.
http://gilioli.blogautore.espresso.repu ... nsabilita/
omnia munda mundis

Re: Discussioni politiche

#8285
coolors ha scritto:In questi mesi ne vedremo delle belle.

Di votare PDL/feccia o PD/laprateriadeidinosauri oppure UDC/lariesumazionedellabalenabiancaconVaticanoappresso non se ne parla, del Movimento 5 stelle/insultipertutti sinceramente non mi fido.

Io, ad oggi, guardo con attenzione a quanto stà facendo Oscar Giannino e il suo movimento Fermare il declino:
https://www.fermareildeclino.it/
Questa avrei potuta scriverla io! domenica andrò a firmare per la presentazione della lista.
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Re: Discussioni politiche

#8286
Giannino è troppo liberista per i miei gusti ed ha il difetto, come quasi tutti del resto, di guardare i problemi del Paese in modo troppo astratto. Ma sicuramente è uno da prendere in considerazione. Sicuramente meglio lui di Monti.

B. ha detto che se vince (hahahahahah) potrebbe non essere lui il premier. Lui è il leader, ma il presedente del consiglio potrebbe farlo qualcun altro (infatti sarà Bersani...).
Sul simbolo del PDL, isnomma, ci sarà sì scritto "Berlusconi Presidente", ma facendo riferimento al Milan :lol: :lol: :lol:

Ultimo tentativo disperato di riacciuffare la Lega che acconsentirebbe ad un'alleazna con il PDL se il candidato premier fosse Alfano, o Tosi, o Passera, o Topo Gigio... insomma, chiunque ma non Berlusconi.

Il Banana se ne esce con questa perla: lui sarà il candidato premier, ma poi ilpremier lo decideranno dopo le elezioni... e il problema è che la Lega è così abiutuata a mettersi a pecora che potrebbe pure accettare :lol: :lol: :lol:
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Casa Spozilli

Re: Discussioni politiche

#8287
chojin ha scritto:Giannino è troppo liberista per i miei gusti ed ha il difetto, come quasi tutti del resto, di guardare i problemi del Paese in modo troppo astratto.
Mi permetto di dissentire. In questo ultimo anno Oscar Giannino ha dato voce in parecchie trasmissioni (soprattutto su Radio24) a piccoli e grandi imprenditori, pensionati, dipendenti statali e privati, ecc ecc ascoltando i problemi di molti, problemi di sicuro NON astratti ma le reali esigenze della gente di strada.

L'unica cosa che non condivido del progetto di Giannino è la sua avversità a una patrimonale vera e propria, ma per il resto, ce ne fossero come lui! :wink:
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Re: Discussioni politiche

#8289
chojin ha scritto:E' l'idea che dà a me... quella di un macro-economista che ragiona in termini di spesa pubblica SI'/spesa pubblica NO, piuttosto di spesa pubblica COME.
Hai mai ascoltato le sue trasmissioni radiofoniche/televisive?

Credimi, basta ascoltarne 2 o 3 (non ne occorrono molte anche se in realtà io, se posso non me ne perdo una) per rendersi conto della conoscenza enorme che Giannino ha in termini di numeri, statistiche e meccanismi che sono lo specchio del motore pubblico e privato della nostra povera Italia.

Dati, non pugnette (pugnette = favole dei ns politici attuali)
Per ogni dato lui ha una sua idea per risolverlo (concretamente) se è un dato negativo.

Per avere un'idea di quello in cui crede Giannino è necessario dedicargli parecchio tempo e ascoltarlo ascoltarlo ascoltarlo, di certo non è un uomo da slogan veloci e piglia-applausi.
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Re: Discussioni politiche

#8290
Berlusconi si spazientisce: fuorionda muto del Cavaliere
http://video.repubblica.it/politica/ber ... 170/113574

Quel fango sul Nobel della Montalcini
Soltanto degli analfabeti in campo scientifico avrebbero potuto pensare seriamente che fosse necessario corrompere i signori di Stoccolma per convincerli a dare il premio Nobel a una scienziata come Rita Levi Montalcini, nel 1986, per una scoperta risalente a trent’anni prima: il Nerve Growth Factor (Fattore di crescita nervoso), in sigla Ngf. Scoperta rivoluzionaria, paragonabile per importanza, nel campo della neurobiologia, alla doppia elica del Dna. Un tassello cruciale per la conoscenza della genesi e dell’architettura del sistema nervoso e delle malattie degenerative che lo colpiscono.

http://levespe.blog.lettera43.it/2013/0 ... ontalcini/
“Questa storia la dice lunga sulla situazione che c’è in Italia”. Era il 17 febbraio 1994. Ricordate chi vinse le elezioni, poco più di un mese dopo?
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Re: Discussioni politiche

#8291
coolors ha scritto:
Hai mai ascoltato le sue trasmissioni radiofoniche/televisive?
Lo seguivo spesso, almeno una volta alla settimana, nella sua "9 in punto, la versione di Oscar".
Ti ripeto, in confronto alla maggior parte dei competitors politici attuali è un gigante. E non è detto che, alla fine, non finisca per votarlo anche io. Ribadsico però il suo eccessivo liberismo e la sua visone eccessivamente macro-economica (e a volte, come nel settore giustizia e nella lotta alla corruzione semplicistica) della macchina dello stato.
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Casa Spozilli

Re: Discussioni politiche

#8292
:arrow: Altre voci dell’agenda, più che altro, servono a prevenire eventuali accuse di omissione: una rinnovata «natalità», una nuova visione della donna, genericamente «il lavoro» più una spolveratina finale sul falso in bilancio e sul conflitto d’interessi, tanto per allettare anche qualche manettaro. Mancano i giovani, a ben vedere. Mancano anche gli anziani e gli esodati. Manca una spiegazione chiara circa la spremitura fiscale che è servita per rimpinguare il fondo salva-stati. Manca una parola sulle grandi opere. Zero sulle questioni ambientali. E zero su faccende da idealisti o, peggio, da politici old style: giustizia, carceri, diritti civili, bioetica, politica estera intesa non solo come commercio estero. Omissioni dovute a cinismo – si guarda solo al soldo, in tempi di crisi – ma ancor più probabilmente perché a un tecnocrate si chiede attenzione ai numeri, una postura da curatore fallimentare, i conti a posto come etica prima ancora che necessità. Avrà tutto il tempo di rettificare il suo ufficio propaganda, Monti: condurre una campagna elettorale da Palazzo Chigi ha i suoi vantaggi, anche se condurla contro il Pdl – o contro il Pd, fa lo stesso – e utilizzare una carica ottenuta con il concorso del Pdl e del Pd, in effetti, suona strano. Un’anomalia, ma è una sola delle tante.http://www.ilpost.it/filippofacci/2012/ ... o-tragico/

Il Cavaliere di fronte all'ImprevistoÈ vero, esistono pulsioni incontrollabili che il Cav interpreta bene grazie anche alla crisi, ma poi c’è un’Italia che non potrebbe mai seguire le sue parole d’ordine e si ritrova in quelle di Monti. È il Paese di chi viaggia in Europa per lavoro o anche per svago e vede i nostri ritardi, difetti, effetti poco speciali e mali ancestrali. È il Paese di chi sa che per i propri figli non c’è competizione ma cooptazione e raccomandazione. È il Paese che ha cambiato volto ma riconosce la necessità di cambiare anche la mente

http://www.iltempo.it/prima_pagina/2013 ... isto.shtml
Quasi due anni fa, Warren Buffet, il finanziere miliardario che è una delle figure più tipiche della scena economica americana, fece sensazione quando denunciò come aberrante il sistema fiscale del suo Paese perché tassava troppo poco la gente come lui: i suoi proventi di Borsa venivano colpiti dal fisco meno duramente dei guadagni della sua segretaria. Due giorni fa in occasione della giornata mondiale della pace, Benedetto XVI, ha attaccato duramente il «capitalismo finanziario sregolato» (e anche assai poco tassato, si potrebbe aggiungere). Le riduzioni del carico fiscale a partire dai redditi più bassi e lo spostamento del carico stesso dai redditi più bassi a quelli più alti sembrano semplicemente rappresentare un tentativo globale per uscire dalla crisi, un obiettivo che non è stato raggiunto con la stampa di nuova moneta. Un alleggerimento fiscale di mille euro ai cittadini dai redditi bassi produce un aumento più elevato di domanda rispetto a mille euro di alleggerimento fiscale a cittadini dai redditi elevati. I primi, infatti, spenderanno tutto o quasi tutto per recuperare un livello di consumi perduto o per effettuare consumi forzosamente rinviati, mentre lo stile di vita e il livello dei consumi dei secondi potrebbe non esserne quasi influenzato. Una diversa distribuzione del carico fiscale può quindi essere uno strumento adatto a far ripartire i meccanismi inceppati dell’economia
In questa situazione, le istanze - portate avanti da alcune forze politiche italiane - di pura e semplice eliminazione di imposte impopolari come l’Imu, che, colpendo il patrimonio immobiliare, gravano maggiormente sui più ricchi, appaiono dissonanti con quelle degli altri Paesi avanzati e prive di veri effetti sulla crescita.

A volte mi vengono in testa dei pensieri che non condivido. Come mai lo spread si dimezza per un paese dove aumenta il debito pubblico, diminuisce il pil e cresce la disoccupazione? Tutti gli analisti inoltre dicono che il capitale non teme il rischio ma il rischio sconsiderato, cioè una situazione di incertezza. In Italia, l'incertezza non è mai stata così alta: a due mesi dalle elezioni non si sa nemmeno come saranno le liste. In queste condizioni lo spread dovrebbe impennarsi. Se si dimezza, vuol dire che è disegnato a cappocchia e magari con il compasso. Non è un indice ma una intimidazione.


Sarà pure che il Cavaliere, anche se lo vesti in bianco su sfondo bianco, spicca. Sta di fatto che l'elemento più divertente dell'alacre formicaio che gira attorno alla formazione delle liste lo porta lui. Mentre tutti s'affannano nei modi più vari a tentare di interpretare la ventata di rinnovamento, Silvio Berlusconi placido – o disperato – s'attornia, per ora, del suo usato più "sicuro". Marcello Dell'Utri, Gianfranco Micciché, Nicola Cosentino, magari Raffaele Lombardo. Nomi non certo immacolati, che a quanto pare andranno a formare il Grande Sud, lista alleata al Pdl nell'area del Meridione.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... to/2197555
Certo c’è una notevole differenza fra il giudice che entra in politica e l’economista o il banchiere deciso a guidare la pòlis. Pietro Grasso o Antonio Ingroia sanno le storie criminali italiane, su cui altri candidati sorvolano: e siccome la malavita ha messo sì profonde radici in Parlamento, pensano sia giunta l’ora di mettervi radici anche loro, per far da sentinelle. Inoltre i magistrati sono stati corpi dello Stato: per mestiere agiscono in nome della legge eguale per tutti. Non così tecnici o imprenditori, che entrando in politica tendono a confondere l’interesse privato con quello generale. Infine c’è una differenza di efficacia: Gerardo D’Ambrosio, magistrato divenuto parlamentare nel 2008, constata che «il processo penale lento, quindi facile preda della prescrizione, fa comodo a molti. Soprattutto ai colletti bianchi» di destra e sinistra. Ben nove suoi disegni di legge sono restati nel limbo, non calendarizzati né discussi. Impervia sarà la vita dei politici-magistrati.
Quanto ai Re Negligenti, ai politici di vecchio tipo, una sola frase di Bersani (19 dicembre) dice tutto, o quasi: «Tra prendere alle elezioni il 51% o il 49%, io preferisco il 49%. Non voglio avere la «tentazione» di fare tutto da solo». Un suicidio in piena regola, una fervida preghiera rivolta a noi elettori: di grazia non dateci troppi voti, perché vasta sarebbe la tentazione di governare con proprie forze, proprie idee. Governeremo divinizzando il Centro: dove secondo Nietzsche «vince l’istinto del gregge, e ogni paura cessa
http://temi.repubblica.it/micromega-online/i-guidatori/
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Re: Discussioni politiche

#8293
chojin ha scritto:Ti ripeto, in confronto alla maggior parte dei competitors politici attuali è un gigante.
Hai centrato il punto. Essendo anche per me un gigante, lo sostengo a manetta anche se non condivido l' 1 o 2% delle sue proposte. Mi basta ampiamente il valore specifico del restante 99% per vedere sfumare in un attimo le proposte alternative. :wink:
Frigoriferi, CAPPE, schienali cucina, pannelli d'arredo, ante, TUTTO DECORATO E/O VERNICIATO anche PERSONALIZZATO!
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Re: Discussioni politiche

#8295
Pare che la Lega, come scommettevo, si sia nuovamente messa a pecora.
Accordo fatto con il PDL.
Berlusconi sarà "il leader della coalizione", ma in caso di vittoria, farà un passo indietro e lascerà che sia Alfano a fare il presidente del consiglio e B farà il ministro dell'economia...
Sul simbolo, ci sarà scritto "Berlusconi presidente", "ovvero io sarò il leader del partito e sarò io, in caso di vittoria, a indicare il candidato premier che sarà scelto dal presidente della repubblica".

-non commento nemmeno l'involuzione logica di questi passaggi-

La Lega deve aver pensato "tanto qui non si vincerà mai" e per questo non temono il fatto che B, ad elezioni concluse possa dire qualcosa tipo "E' evidente che gli Italiani vogliono me, quindi il premier lo faccio io".

Sta di fatto che il nuovo corso di Maroni, somiglia sempre di più al vecchio corso di Bossi. Lega di nuovo allegrotta con i rimborsi elettorali (vedi inchiesta sui fondi al senato ed i vari emolumenti a Bricolo e Calderoli) e di nuovo alleata con lord quali Cosentino, Dell'Utri, Verdini e compagnia bella...

Chissà cosa ne penseranno gli elettori duri e puri, quelli di "meglio perdere, ma con dignità"... qualcosa mi dice si pecorizzeranno pure loro...
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