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Re: Discussioni politiche

#9392
ce ne sono alcune esilaranti:

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" Mario, la tua avventura a #presentiamocitutti finisce qui!"

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Non ci tengo a sapere i fatti miei. Vincenzo Malinconico
Ci sono persone che meritano tutto il nostro disprezzo. Altre invece se lo devono guadagnare. E.Drusiani

Re: Discussioni politiche

#9394
qsecofr ha scritto:
...riassunto: la teoria della decrescita felice l'hai pescata tu... io ti ho solo chiesto se in forza di questa teoria che sventoli devo produrre meno e mandare sotto i ponti i dipendenti
Non voglio essere pesante io, per cui dopo questa risposta la finisco qui. Cmq.... no, non l'ho tirata fuori IO. L'hai tirata fuori TU, chiamandola "decrescita gioiosa" e chiedendo se dovevi produrre di meno e licenziare i dipendenti.... Io ti ho fatto notare che la stavi prendendo in modo facilone e superficiale. Che era una teoria economica seria, studiata da economisti seri, non dal primo hippie che passa per strada. E che riguardava situazioni macroeconomiche, per cui l'esempio della tua azienda che produce di meno lasciando a casa i dipendendi centrava come i cavoli a merenda. INFATTI, ti ho fatto l'esempio della tua azianda che perde lo 0,5% in un anno e tu non te ne accorgi nemmeno, mentre se il PIL cala dello 0,5% siamo in recessione e le cose vanno ad olgettine e lo noti eccome. Questo per chiarire la differenza tra un dato microeconomico (la tua azienda) e un dato macroeconomico (PIL).
Il fondamento di questa teoria sta nel confutare la necessaria correlazione tra crescita economica e benessere sociale.
Non ho detto che sia il Vangelo o la Via, ho solo fatto notare che non mi sembra corretto criticare a priori qualcosa senza essersi UN MINIMO documentati. io non mi sono documentato molto per cui non sposo queta teoria nè la critico.
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Casa Spozilli

Re: Discussioni politiche

#9396
chojin ha scritto: Non voglio essere pesante io, per cui dopo questa risposta la finisco qui. Cmq.... no, non l'ho tirata fuori IO. L'hai tirata fuori TU, chiamandola "decrescita gioiosa"
no. sono andato indietro n pagine ed ho trovato la radice abbiamo perso entrambi il filo del discorso: capitan harlock mi ha chiesto un parere su questa decrescita gioiosa. Io ho chiesto se dovevo licenziare i miei dipendenti. poi bla bla bla.

alla fine decrescita = licenziamento.
Pax tibi Marce

Re: Discussioni politiche

#9397
qsecofr ha scritto:alla fine decrescita = licenziamento.
Ti vedo molto sicuro su questo, io non lo sono altrettanto, mi faccio molte domande.
Una su tutte è questa: "come si concilia l'esigenza di continuo aumento produttivo (aumentare il PIL) con la non rinnovabilità di molte risorse che questo modello utilizza ?"
Arriveremo a un "punto di non ritorno, forse ci siamo già arrivati, probabilmente non si tratta di lavorare meno ma di indirizzare il lavoro verso nuovi modelli, verso nuovi "core business".
Il sistema attuale, che tanto ha fatto, sembrerebbe essere arrivato a saturazione, c'e' bisogno di sostituire gradualmente dei processi che hanno fatto il loro tempo, con altri più sostenibili, con migliori prospettive e di differente utilità.

Re: Discussioni politiche

#9398
domodedovo ha scritto:
qsecofr ha scritto:alla fine decrescita = licenziamento.
Ti vedo molto sicuro su questo, io non lo sono altrettanto, mi faccio molte domande.
Una su tutte è questa: "come si concilia l'esigenza di continuo aumento produttivo (aumentare il PIL) con la non rinnovabilità di molte risorse che questo modello utilizza ?"
Arriveremo a un "punto di non ritorno, forse ci siamo già arrivati, probabilmente non si tratta di lavorare meno ma di indirizzare il lavoro verso nuovi modelli, verso nuovi "core business".
Il sistema attuale, che tanto ha fatto, sembrerebbe essere arrivato a saturazione, c'e' bisogno di sostituire gradualmente dei processi che hanno fatto il loro tempo, con altri più sostenibili, con migliori prospettive e di differente utilità.
la sostenibilità non ha un legame diretto con i fatturati/produzione. Io non vorrei sembrare un freddo calcolatore ma non vedo - e non mi è stato spiegato - come i vs legittimi dubbi etico/religiosi/ecologisti possano farci assumere gente. Per favore: torniarmo un momento a terra: non serve che riusciamo a fare la fusione fredda: abbiamo un problema di gente che ha poco potere d'acquisto per via dell'alta tassazione, abbiamo un problema di debito alto, abbiamo un problema di disoccupazione, da questi problemi legati deriva la crisi italiana dell'industria e del commercio. Abbiamo mille risorse di cui una sopra tutte: il turismo che sfruttiamo al 2% del ns potenziale ed inoltre in europa hanno molto più paura di doverci cacciare dall'euro che di dover stampare i soldi: hanno fatto i galletti con sta austerity ma sanno benissimo che l'euro senza l'italia va nel fosso e si trascina dietro mezze banche d'europa...
qualche piccola idea dalla mia piccola testa:
1) detassazione o incentivazione dei voli internazionali e del turismo estero ed italia su italia: se lo stato italiano "regala" 100 euro ad una coppia americana in viaggio di nozze questi comunque vada prima di tornarsene negli usa sganciano nel ns territorio 1000 euro...e dato che siamo tassati al 50% tra iva ed irap-ires-irpef allo stato italiano ritornano 500 euro.... se il turista se ne va in germania no...
1.1) reato contro il turismo: se tu tassista o barista incuIi un japp al tuo bar io ti ritiro la licenza e lo do ad uno più onesto: perchè quel cretinetto ha danneggiato l'immagine dell'italia
2) detassazione completa per i neoassunti o assunti dalla mobilità... tanto è meglio non prendere le tasse da un operaio per 5 anni che pagargli la disoccupazione ed in ogni caso se il reddito famigliare è attorno ai 1000 euro mensili è ovvio che gran parte ritorna in circolo con benefici per tutti ivi comprese le casse statali (discorso precedente delle tasse).... le tasse vogliamo lasciarle al dipendente? all'imprenditore? che si mettano d'accordo non m'interessa
2.1) sei uno studio di avvocati/commercialisti eccetera? bene hai a disposizione un monte ore annuale che non puoi superare... non puoi avere 7 tirocinanti gratis, finisci le tue ore e poi sei a piedi o paghi quelli che hai li.
Pax tibi Marce

Re: Discussioni politiche

#9399
qsecofr ha scritto:la sostenibilità non ha un legame diretto con i fatturati/produzione. Io non vorrei sembrare un freddo calcolatore ma non vedo - e non mi è stato spiegato - come i vs legittimi dubbi etico/religiosi/ecologisti possano farci assumere gente.
non è vero quello che scrivi. Decrescita (con Latouche in testa) e sviluppo sostenibile non sono filosofie o fisse ecologiste o teorie astratte, ma modelli economici (peraltro in contrapposizione) sviluppati da fior di economisti a base di calcoli matematici non propriamente semplici. E che però hanno tutto a che fare con fatturati e produzione e quant'altro.
poi vogliamo dire che questa non è la sede per parlarne, va bene, ma insomma ci sono fior di anni di studi dietro questi argomenti.
________________________________________________________________
...se c'è una cosa che è immorale, è la banalità. (Afterhours)

Re: Discussioni politiche

#9401
qsecofr ha scritto:la sostenibilità non ha un legame diretto con i fatturati/produzione. Io non vorrei sembrare un freddo calcolatore ma non vedo - e non mi è stato spiegato - come i vs legittimi dubbi etico/religiosi/ecologisti possano farci assumere gente.
Abbiamo mille risorse di cui una sopra tutte: il turismo che sfruttiamo al 2% del ns potenziale[/quote]

Ti sei risposto da solo, e il turismo è solo uno dei canali in cui far confluire occupazione.

Qualche post indietro parlavi di edilizia ferma, verissimo, tutta la forza lavoro che è (era) occupata a costruire nuove abitazioni che nessuno compra e di cui c'e' già sovrabbondanza, potrebbe essere agevolmente occupata nella riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, l'occupazione non ne soffrirebbe, anzi, forse ne soffrirebbe l'ego e il portafoglio degli impresari, ma questo non è un problema sociale. Abbiamo ampie porzioni di territorio devastato, va riqualificato e messo a produrre ricchezza, anche attraverso il turismo e magari anche le energie rinnovabili.

Le possibilità per uno sviluppo alternativo ci sono, manca la volontà politica di spingere in questo senso, per la riqualificazione degli edifici basterebbe una detraibilità vera, consistente e possibilmente non a babbo morto (questo aiuterebbe anche a contrastare l'evasione).

Comunque la materia è veramente vasta, ci vorrebbe un intero forum solo per sviscerare le problematiche e proporre le soluzioni più evidenti.

Capisco che per molti possa essere un problema cambiare le proprie prospettive, quando si cresce in un contesto preciso e ci si fa un'idea precisa di quella che dovrà essere la propria vita, qualsiasi cosa esca dal binario può risultare destabilizzante.

Dovremmo tutti imparare ad ampliare le nostre vedute, anche il fabbricante di ferri per cavalli di 100 anni fa probabilmente vedeva le prima automobili come minacce (o in modo ancor più miope le considerava una moda passeggera) e si domandava come mantenere l'occupazione nella propria fucina, gli occupati della fucina facendosi meno problemi di lui trovarono lavoro nelle fabbriche di automobili. Il secolo appena passato, probabilmente il più "veloce" di tutta la storia umana, avrebbe dovuto insegnarci che tutto è in divenire e in continuo e velocissimo mutamento.

Re: Discussioni politiche

#9402
ed ancora non ci siamo capiti...
non ho mai visto un muratore fare lo schizzignoso perchè trattasi di ristrutturazione e non di nuova costruzione e non è certo colpa sua se i palazzi vecchi, senza impianti, senza coimbentazione e senza criteri antisisimici diventano di fatto una mera accozzaglia di mattoni vecchi senza valore e costa meno tirarli giu che ricostruirli.
ho cambiato tipologia di produzione ormai 40 volte in 40 anni: se domani serve mi metto anche a fare i muratore,imbianchino o il ristoratore: non è un problema. Il problema è che ora non si muove manco un settore: forse l'unico settore che funziona è la vendida dell'iphone (fatto in cina)...e così la "riqualificazione" dei palazzi: c'è gente che non ha i soldi per l'RC auto o la nafta per andare a lavorare figuriamoci se per loro è "prioritario" ritinteggiare il palazzo.
Se il settore turismo ripartisse dando da mangiare alla catastrofe di disoccupati che abbiamo ripartirebbe istantaneamente anche l'edilizia e la ristrutturazione e quindi l'arredamento: non serve che mi metto a cercare un nuovo lavoro... non serve che ci mettiamo a ristrutturare anzichè ricostruire...non serve a nulla: ma bisogna far ripartire i consumi ed il lavoro e questo si fa o attirando capitali dall'estero (turismo o investimenti) o DE-TARTASSANDO gli italiani.... no dicendo ai muratori di ristrutturare anzichè costruire: già lo fanno volentieri.
tutto il resto ribadisco che sono chiacchere al vento....bei discorsetti da bar da farsi quando la disoccupazione è al 2%... non al 12%.
Pax tibi Marce

Re: Discussioni politiche

#9403
qsecofr ha scritto:bisogna far ripartire i consumi ed il lavoro e questo si fa o attirando capitali dall'estero (turismo o investimenti) o DE-TARTASSANDO gli italiani...
Su questo aspetto siamo perfettamente d'accordo, io direi che bisogna fare entrambe le cose, credevo che fosse un punto di partenza acquisito e condiviso.

Visto che vuoi sviscerarlo, ti dico quello che so sicuramente, tutto ciò non lo si ottiene certo stando al governo e facendosi gli affari propri (PDL) o sbagliandone una dietro l'altra (PD), come non lo si ottiene santificando e sostenendo un governo tecnico che fa l'opposto (PD e PDL), quindi per semplice logica direi che gli attori principali della scena politica italiana degli ultimi 20 anni risultano quantomeno inadatti a perseguire una politica di quel tipo, non parliamo di Mr. Monti perchè sarebbe come sparare sulla croce rossa.

L'unica via percorribile per poter de-tartassare gli italiani è quella di ridurre la spesa pubblica nelle sue componenti fatte di inutilità, sprechi, clientele, corruzione e, squalificati gli altri attori per i motivi di cui sopra, l'unica alternativa che resta per poter sperare che questo avvenga è il M5S, è un'incognita, ne sono consapevole, ma so anche che peggio di quanto è stato fatto non si può fare e non vedo perchè dovrei dare fiducia a chi le ha sbagliate tutte e promette di redimersi, non ho istinti masochisti e non credo alle false speranze.

Re: Discussioni politiche

#9404
:arrow: qsecofr. Probabilmente il motivo per cui ci si capisce poco su discorsi quali crescita e decrescita è che tu la vedi esclusivamente dal punto di vista dell'imprenditore. Purtroppo però siamo in un momento storico in cui la finanza (derivati e vari strumenti finanziari) ha superato di 7-8 volte il PIL mondiale. Magari crescita, decrescita, occupazione derivassero esclusivamente dall'attività di impresa, dal professionismo, dal lavoro... ma non è così.

Per quanto riguarda il turismo... cosa vuoi... con la Brambilla abbiamo speso 45 milioni di euro per il "portaleitalia.it". Con gli stessi soldi avremmo potuto portare, gratis, mezzo milione di Inglesi in Italia a spendere le loro pesantissime sterline... poi ci stupiamo se la nostra economia va male...
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Re: Discussioni politiche

#9405
Alcuni punti programmatici della deputata M5S alla camera Giulia Grillo , medico:
5) realizzare il punto del programma che prevede il reato di strage a carico degli amministratori e politici che operino scelte cui conseguono danni alla salute e danni ambientali 6) dato l’enorme costo sia economico che emotivo della patologia oncologica “ rectius cancro”, investire quante più risorse possibili nella prevenzione quindi bonifica dei territori, disincentivo dell’uso del petrolio, informazione assidua costante e martellante su stili di vita sani, incentivo dell’uso di prodotti alimentari locali, chiara indicazione nelle etichette dei cibi sulla possibile presenza di farmaci (antibiotici) nelle carni e di prodotti chimici nelle verdure, frutta e ortaggi; per la terapia affidare ad una commissione di esperti indipendenti da logiche economiche di valutare l’efficacia di tutte le terapie del cancro da quelle dette convenzionali a quelle non convenzionali e predisporre negli ospedali eventuali alternative terapeutiche a quelle attuali; 7) inserimento di percorsi assistenziali mirati alle differenti patologie croniche
Tutte scelte giuste e condivisibili
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero