Capperugiola e Steve: certo che i problemi della Giustizia Italiana sono ben altri rispetto ai processi a carico di Berlusconi. Per vero, si potrebbe obbiettare che, per farla franca, B ha depenalizzato reati, accorciato prescrizioni e, di fatto, fatto funzionare male la giustizia non solo per i suoi processi, ma per quelli di tutti gli altri.
Ma sorvoliamo!
Il punto è un altro: cosa dovrebbero fare le procure e i tribunali della Repubblica di fronte ai reati commessi da Berlusconi e ai procedimenti in corso contro di lui? Fare a meno? Soprassedere? O garantirgli un trattamento diverso e migliore solo perchè votato da 7 milioni di elettori.
Perchè, se consenso significa impunità, allora Vasco Rossi può andare in piazza a sparare alla gente senza nulla temere.
A Berlusconi (perlomeno negli ultimi procedimenti) è già stato concesso tutto quanto può richiedere alla magistratura un umo politico : la celerità.
Chi ricopre cariche pubbliche infatti ha il diritto (e così lo hanno i suoi elettori) di ottenere un verdetto in tempi rapidi, così che non si permanga nel dubbio della sua innocenza o colpevolezza, troppo a lungo. Eppure per questa celerità lui protesta, come se i magistrati agissero contro la legge.
Per il resto B deve essere trattato come un qualsiasi altro cittadino di fronte alla legge. Non credere ai suoi impedimenti di salute non va contro la Costituzione e non rappresenta nemmeno uno "sgarbo istituzionale".
Ciò che io trovo inquietante è la sensazione che per questa persona si voglia trovare una strada al di sopra della legge, che si debbe avere un trattamento di favore per lui a causa del suo peso politico e mediatico, che si parli di scontro tra istituzioni quando i magistrati non fanno altro che fare il loro dovere nei confronti di un cittadino, non del capo di un partito. Se poi facendo il prorio dovere eccedono (o vanno addirittura contro la legge) non è il Parlamento o il Presidente della Repubblica che se ne debbono occupare, come non si occupano di tutti gli altri milioni di processi che riguardano cittadioni comuni e in cui, ve lo posso assicurare come avvocato, procure e tribunali si comportano ben peggio di come si comportano nei confronti di B.
Mi piacerebbe conoscere il parere di chi li ha votati.
Immagino che avrebbe preferito vederli manifestare davanti a una fabbrica chiusa o a un ufficio di Equitalia fin troppo aperto
. Il destino personale del Divo Silvio toglierà forse il sonno alla famosa casalinga di Retequattro, ammesso che esista, ma agli altri?
Quelli che lo hanno scelto perché le alternative erano Monti e Bersani potranno anche non andare pazzi per i metodi della Boccassini, ma si identificano davvero nella parabola giudiziaria di un singolo uomo e nella rabbia obbediente dei suoi centurioni?
Se è così, siamo perduti. Se un terzo abbondante del nostro Paese è seriamente convinto che il problema più importante, il primo di cui occuparsi, non sia il lavoro che latita o la corruzione che esagera ma l’iter processuale di Berlusconi, significa che stiamo smarrendo la speranza: non di formare un governo, ma di rifondare una comunità.
