coolors ha scritto:
Nella mia vita ho cambiato voto passando dai vecchi liberali a cdx a csx a radicali a FARE, non sono ideologicizzato e sono pronto a cambiare idea anche su Grillo, perchè solo gli idioti non cambiano idea e non fanno autocritica.
Puoi dire lo stesso anche di te stesso?
[/color]
Certamente. Le mie valutazioni su chi votare sono sempre state lunghe, pensate e tormentate. Mi hanno portato a votare a destra, a sinistra, a non votare affatto. Alle ultime elezioni ho votato convintamente 5 stelle non perchè condivida completamente il loro programma (anzi ci sono diverse questioni su cui non mi trovo affatto), nè perchè colpito dall'acume politico dei suoi esponenti. Ma semplicemente perchè sono onesti, a differenza degli altri, non ricattabili, a differenza degli altri, non responsabili della situazione attuale, a differenza degli altri e vogliono un cambiamento vero, a differenza degli altri.
Non sono sempre stato entusiasta del modo di agire dei 5 stelle. Nel periodo dell'elemosina di Bersani, per dire, li ho trovati troppo spocchiosi e supponenti, oltranzisti e quasi estremisti. Hanno sbagliato completamente il modo di "porgersi" insomma, ed hanno creato uno dei personaggi politici più antipatici in assoluto: la Lombardi (che cmq non arriva alle vette di Capezzone, Cicchitto o della Finocchiaro).
Ma dal punto di vista dei contenuti, avevano perfettamente ragione. Anche io, come te, speravo in un accordo di governo tra PD e M5S. Il punto è che il PD, al di là di elemosinare voti, altro non ha fatto. Poteva rinunciare ai rimborsi elettorali, far partire le commissioni parlamentari, eleggere uno dei presidenti della camera o senato del Movimento, rinunciare alla TAV in Val di Susa (che tanto tutti gli altri Paesi da Kiev a Lisbona hanno rinunciato alle tratte), votare Rodotà (ma sarebbe andato benissimo anche Zagreblesky) come PdR.
E invece non hanno fatto nulla di tutto questo.
Quindi, certo, i 5 stelle avrebbero potuto essere più gentili, simpatici, spiegare più dettagliatamente le ragioni del proprio rifiuto, magari essere anche più propositivi, ma il succo del discorso non sarebbe cambiato.
E il succo del discorso è che metà del PD, con Letta in testa ("preferisco che i voti vadano a Berlusconi piuttosto che a Grillo") voleva l'inciucio con il PDL.