allegri ha scritto: 1- Di punti vendita come li descrivi tu ce ne sono pochi in circolazione
2- Anche quando li trovano, non tutti i clienti se ne rendono conto

allegri ha scritto: ... Allora mio papa' è come coolors.....

ahahahhahahah sono una bestiaaaaaaaaaaaaaa
Allegrì, mi fai morire!

Io è da un pezzo che ho smesso di comprare in rete perchè preferisco pagare di piu' ma avere un servizio. Una volta compravo elettronica di ogni tipo, voli, viaggi e persino (penso di essere stato uno dei primi) pneumatici.

Certo che il servizio ha un valore che deve essere valutato attentamente.
200 euro su 1600 mi sembravano tanti, forse troppi per un prodotto che da che avevo capito non aveva bisogno di una continua manutenzione.

Per cui, alla fine, non ho una visione cosi distante dalla vostra ... è solo che dipingere gli "altri" come tutti ebeti/furbi/approfittatori e i "noi" come tutti bravi a me non sembra corretto ...

coolors ha scritto:

allegri ha scritto: ... Allora mio papa' è come coolors.....

ahahahhahahah sono una bestiaaaaaaaaaaaaaa
Allegrì, mi fai morire!

Mi sono permesso di citarti perché un po' ti conosco (anche se solo on-line purtroppo) e perché sapevo che l'avresti presa sul ridere......

cla56 ha scritto:A tal proposito, ricollegandomi all'intervento di"jnicola",mi chiedevo e chiedevo pareri su come comunicare questo, nel caso sussiste, "valore aggiunto"!

Grande Cla, questo intervento mi piace! Se fossi donna ti bacerei!
Come posso non capire le difficoltà dei rivenditori, in fondo lo sono stato per parecchi anni. Però è vero come dici tu che bisogna partire dall'autocritica.

La domanda fondamentale che un rivenditore deve chiedersi è: come posso far percepire al mio cliente il "peso" del servizio che la mia azienda può offrirgli in modo che lo valuti nella maniera corretta?

Io penso che ci siano alcuni valori percepibili ad occhio, alcuni ad orecchio, altri persino a naso o al tatto.

Ad occhio:
una mostra curata, pulita, con oggettistica adeguata e rinnovo sempre continuo (per quel che si può) dei modelli esposti. Cartellonistica (anche molto semplice) che spieghi il prodotto esposto anche tecnicamente. Prezzo esposto in maniera chiara delle cucine/mobili di mostra con sconto e dettaglio dei servizi inclusi. Offerte valorizzate e senza "finti" sconti.

Ad orecchio: venditori competenti che conoscono i prodotti che vendono e le novità perchè a loro volta li hanno toccati con mano presso le fabbriche dei produttori o alle presentazioni prodotto. Venditori che devono anche assumersi la responsabilità di informarsi leggendo riviste specializzate, accedendo a forum tipo questo. Cosa futile ma forse non troppo, musica (a volume adeguato) in negozio. Dimenticavo la piu' importante, ascoltare con attenzione le richieste dei clienti senza voler imporre per forza le proprie idee.

A naso: una mostra di mobili profumata accoglie meglio il cliente. Troppe volte non si riesce nemmeno ad entrare dal puzzo di colla e di vernici. Basta poco, anche solo qualche fiore. Mi è piaciuta molto l'idea di alcuni rivenditori di livello di organizzare incontri di cucina nelle proprie mostre. Il profumo del cibo, dopotutto, nasce grazie alla cucina e agli elettrodomestici.

Al tatto: so che è difficile ma mobili spolverati da "toccare" con mano aiutano nella scelta. Troppe volte ho visto mostre con due dita di polvere dovunque. So che non è facile ma anche avere qualche elettrodomestico in funzione aiuta il cliente a tocare con mano il funzionamento. Ultima nota dolente la temperatura. Mi rendo conto che è difficile e costoso ma una mostra di mobili con una temperatura "adeguata" aiuta il cliente a viverla meglio.

Sono stato un pò prolisso ma difficile non esserlo quando si vuole fare un'analisi approndita per poter far si che il cliente che passa dal mio ipotetico negozio veda altre cose oltre gli sconti!

tigi24 ha scritto:ripropongo la domanda di apertura del topic visto che, leggendo tutte le pagine della discussione, si è usciti un pò off topic e non ho trovato una risposta esaustiva

qual'è la differenza tra uno scavolini store e un rivenditore scavolini in termini di prezzi?
domando solo con riferimento al prezzo perchè non conosco la "serietà""professionalità" e tutte le altre qualità professionali nè dell'uno e nè dell'altro...

grazie a chi vorrà rispondermi

qsecofr ha scritto:[modo scazzato on]
...ultimamente si parla sempre e solo di prezzo... possibile che non si possa andare un po' oltre sta guerra al 2-3% e cercare un servizio ed una qualità?
[modo scazzato off]

allegri ha scritto:ps. Dimenticavo che c'è pure il rivenditore tradizionale che lavora tanto con scavolini e paga le cucine come lo scavolini store, e forse anche di meno...

Eh, già, si chiama meritocrazia dei numeri

coolors ha scritto:

. Dimenticavo la piu' importante, ascoltare con attenzione le richieste dei clienti senza voler imporre per forza le proprie idee.

[/color]

allegri ha scritto:Lo scavolini store in teoria paga di meno le cucine a scavolini. Immagino un 5% piu' o meno.
Pero' non è detto che tu avrai il 5% di sconto in piu' perche' magari il negozio ha piu' costi fissi di un negozio tradizionale.
Chiaro che potrebbe essere vero pure il contrario: un negozio tradizionale gestito male puo' avere piu' costi fissi di uno store.
Poi c'è il caso del negozio tradizionale (ne conosco molto bene uno nella mia zona) che ti fa un prezzo scontatissimo sulla scavolini, per poi riprendersi tutto sul resto dell'arredamento (ammesso che ci comprerai qualcos'altro).

Poi c'è il caso de negozio tradizionale poco professionale che ha come unica arma il prezzo e allora pagherai meno la cucina, ma avrai un servizio piu' scadente (cosa che potrebbe succedere anche in uno scavolini store, anche se credo sia piu' rara, visto il mega investimento che hanno fatto per aprire lo store. Mega investimento che pero' non contribuisce certo ad avere prezzi piu' vantaggiosi).

In generale, a mio avviso, piu' il prezzo è basso, minore è la professionalita', maggiore è la "furbizia" del rivenditore (nel senso che nella cucina ci sono tanti elementi, di cui tanti non sono precepibili/valutabili dal cliente), minori sono i servizi, meno curata (e quindi meno costosa da mantenere) sara' l'esposizione.

Trovare il prezzo piu' basso, il rivenditore "onesto" e professionale e l'esposizione piu' curata, diventa impresa difficile, se non impossibile.

Pero' cercando bene, si puo' trovare un buon compromesso

ps. Dimenticavo che c'è pure il rivenditore tradizionale che lavora tanto con scavolini e paga le cucine come lo scavolini store, e forse anche di meno...

qsecofr ha scritto:
[modo scazzato on]
...ultimamente si parla sempre e solo di prezzo... possibile che non si possa andare un po' oltre sta guerra al 2-3% e cercare un servizio ed una qualità?
[modo scazzato off]