Sil70 ha scritto:no, no, Bradi...io sarei contentissima!
vai a nanna nonne'!?!
fanchiulo. ti meriti tutto Zalone (una cretinata, a sentire il figlio)
@13, e secondo te io vengo qui a rilassarmi e dovrei capire ca@@o significa
La frase Namu myōhō renge kyō (南無妙法蓮華経) è l'invocazione o, in giapponese, daimoku (題目, cin. tímù, titolo) riferita al titolo del "Sutra del Loto della Legge Mistica[1]".
Il Sutra del Loto è un testo composto probabilmente in dialetto pracritico e poi tradotto in sanscrito nell'Impero Kushan tra il I e il II secolo d.C., e che alcune scuole buddhiste sino-giapponesi ritengono raccolga gli insegnamenti degli ultimi otto anni di vita del Shakyamuni, il fondatore storico del Buddhismo, vissuto alla fine del VI secolo a.C.
In sanscrito il titolo è सद्धर्मपुण्डरीकसूत्र (Saddharmapuṇḍarīka-sūtra), letteralmente “Sutra del Loto della Legge meravigliosa” e nella traduzione in cinese di Kumarajiva, del V secolo d.C., è 妙法蓮華經 (pinyin: Miàofǎ Liánhuā Jīng, giapp. Myōhō renge kyō) a cui si aggiunge inizialmente il titolo onorifico di 南無 (pinyin: Nánwú, giapp. Namu o Namo) che deriva dal sanscrito नमः (Namaḥ) che indica saluto, venerazione in rapporto a un mantra.
La pratica della recitazione di Nam myōhō renge kyō (in cinese Nánwú miàofǎ liánhuā jīng) si avviò in epoca Tang in Cina presso la scuola Tiantai, probabilmente durante il patriarcato di Zhànrán (湛然, 711-782) e fu diffusa in Giappone dal monaco giapponese Nichiren (日蓮, 1222-1282) nel 1253 secondo il quale la recitazione ogni giorno di questa invocazione consente a ciascun essere umano di raggiungere la propria natura illuminata. Ma già il monaco giapponese Kūkai (空海, 774-835), fondatore della scuola buddhista giapponese Shingon (真言), aveva indicato nel titolo del Sutra del Loto un vero e proprio mantra (眞言 giapp. shingon) e quindi la parte centrale di tutta l'opera.[2]
RICORDATI DELL'ACQUA APERTA
mio marito si è addormentato sulla III visione della puntata del BarLume... meno male che Timi è una certezza