menchy ha scritto:

Rouge84 ha scritto:

Kia85 ha scritto:Domanda: so che esistono mille mila libri di ogni genere e orientamento in cui vengono dati consigli x i vari problemi coi boci, possibile che non ne esistono un paio in cui viene descritto per bene il "metodo nordico" inteso proprio come approccio generale alla genitorialità? No perché io è da quando son stata in Finlandia che mi sto informando, ma non essendo una lettrice non ho canali di fiducia e sto sgugolando a caso, senza trovare nulla.

Ma mi pare impossibile che nessuno abbia messo nero su bianco questa cosa, visto che è risaputo che in alcuni paesi se la cavano meglio... Mi interesserebbe x un eventuale futuro, visto che x alcune cose che vanno fuori da questo contesto mi ci sento moooooolto affine

E' che secondo me proprio manco ci pensano...figurati scrivere un libro!
Un paio di scene fresche fresche
Bimbo,rognosetto in un cafè (12 mesi circa) il papà lo prende in braccio gli cade il biberon con l'acqua per terra, con nonchalance lo prende da terra e lo offre al bimbo....senza manco soffiarci un po' sopra per almeno fare finta
Altra scena sempre al caffè, mamma da sola con passeggino, lascia fuori passeggino con bimbo dentro, entra fa la coda, ordina il caffè, aspetta, mette latte zucchero, e finalmente si recupera il pargolo

C'è da dire che secondo me, avendo degli esempi viventi con con cui ho parlato, vivono la genitorialita' con maggiore nonchalance, facendo figli giovanissimi, divorziando con molta più facilità, riformando nuove famiglie, lasciando si i bimbi liberi di scorrazzare nudi in mezzo al fiordo o in pieno centro a Oslo con 12 gradi, non riesco ancora a capire se sia proprio un bene o un male

Però chiedo se hanno qualche libro

Premetto che non sono una mamma ansiosa.
Ed odio le persone intorno a me che hanno atteggiamenti da dramma quando succede qualcosa Valerio.
Vedi: barattolo di fagioli sul dito del piede in vacanza, caduta dal letto, appurato che non era successo nulla di grave (dito attaccato e non rotto, 12 ore dalla caduta senza nessuna reazione particolare) ho sfanculato mia madre per quella voce da mammina apprensiva, che solo a sentirla a V. tornava il dolore.
Idem per mia suocera. Le invito caldamento ogni giorno a minimizzare i drammi di ogni tipo.

Anch'io non sto a guardare il capello sull'igiene. Viviamo in un ambiente nel limite del possibile pulito, MA ho due gatti, sulle case/ambienti che frequentiamo non posso di certo preentarmi col guanto bianco e verificarne la pulizia ...
Ma....certi atteggiamenti spigliati che hanno in certi paesi, qui dove abito io sono impensabili.
Io pur essendo molto easy (tranquillamente delego, se V. chiama prima papà di mamma, e tante altre cose) di lasciarlo fuori da un bar non mi verrebbe mai, come fanno ad Oslo.
Ma per un unico motivo.
Questa città non è a misura di bambino, ecco. E neanche le persona che la frequentano.
Ci mettono un attimo a scippartelo. Paranoia?! No, realtà.

Più che il loro modello educativo, io invidio le città e gli stati dove vivono, dove il bambino è avanti a tutto.

chiaramente posso entrare in un bar lasciandoli fuori al tavolino perchè è un posto sicuro.. scelgo posti in centro magari in zona ztl e soprattutto sto in un paese tranquillo.. certo se il bar fosse davanti ad una strada non mi fiderei a lasciarli fuori.. più per tommaso e le macchine..
in città non credo sarei così tranquilla.

In un piccolo centro, sicuramente si vive per fortuna e ancora una realtà diversa.
Non ovunque purtroppo.
Parlavo della mia città, rapportata ad altre capitali europee da cui siamo lontani anni luce.
Qui è un problema anche prendere un mezzo pubblico col passeggino perchè non tutti gli autobus hanno le pedane...si certo, me lo incollo...

Lanternarossa ha scritto:

dammispazio ha scritto:no no…Sil… il ftto e' che NON dicono proprio niente

non riesco a spiegarlo bene ma sono abili a dare l ullusione al bambino che tutto cio che lui fa e' per scelta, non pilotato dai genitori

ussigur sono inglese inside e non lo sapevo



comunque che pauraaaaaa i vostri racconti con due bimbi.....già c'è mio marito a mettermi ansia ...tutte le sere ha attaccato la solfa di faremo così faremo cosà e poi lei farà e se invece non farà ....
per poi aggiungere....magari potresti lavorare un po' di meno almeno i primi mesi....
io spengo la luce e mi metto a dormire....

Se non ci sono motivi economici, sai che non riesco a capire cos'abbia detto di sbagliato tuo marito? È vero che, lavorando in proprio e con clienti, non è che puoi prenderti un part-time con la tranquillità di chi è dipendente (a cui magari non lo concedono neanche facilmente), ma d'altronde non smetteresti, sarebbe una situazione temporanea...

loremir77 ha scritto:

MARYANGY ha scritto:jmdi ma a parte ilviaggio nn è successo niente altro che abbia potuto scombussolare la "vita" di Bea?

Te lo dico perchè, come dicono le altre, sembrano proprio comportamenti di gelosia, voglia di sfogare.
Ale son più di 2 settimane che è diventato come Tommy di Lore: tira, rompe, calci e morsi (perònn picchia il fratello).

Con la gelosia, lo sapetetanto è vero che mi avete consigliato l'aiuto di uno specialista, ho passato un bel pò di rogne: poi com'è venuta, così è quasi passata (cambiando io comportamento).Adesso nn picchia più il fratello (solo quando apre la zanzariera ed esce fuori: dice che si butta giù) e, diciamo che lo ama.Da quando è natoil cuginetto è peggio di prima: un comportamento differente, però abbastanza forte perme che sto con lui 24h su 24.Tipo stasera ha rotto il lampadaio e il piatto di pasta del fratello. Con il piatto ho urlato che nn si faceva e spiegato il perchè, con il lampadio, ho fatto la stessa cosa xò visto che nn funzionava, ho dato una sculacciata.
Da mamma anche si comporta così, ma solo se vede che arriva il cugino oppure la zia chiama per telefono oppure se a casa si parla del bimbo. Oggi amore e tesoro con mamma poi ha preso a calci e pugni tutti (mia nonna compresa che s'era trovata sopra peruna cipolla) è venutoa casa e ha fatto quello che ho scritto.

mi tocca difenderlo che roba
è agitato,non da mai retta, non ascolta, pare un grillo sembra che c'abbia sempre il palletico, salta di palo in frasca da una cosa all'altra..non lascia in pace la sorella ma in buono.. la vuole abbracciare, baciare, stritolare.. ma non si rende conto della forza che ci mette ed alla fine le fa male. lui non ha mai morso o picchiato o spinto.. nelle "lotte" èfacile che sia lui a prenderle.. tipo l'anno scorso la rebecca, sua compagna di classe l'ha morso 2 volte.. che poi sia stato lui ad istigarla rubandole un gioco o facendole qualche dispetto.. ma violento mai stato.
per fortuna direi..perchè per il resto ce le abbiamo tutte.

Fa questo lore, cosa che prima nn faceva. Forse sarà una fase dell'età o forse la gelosia, mha............... cmq lo fa solo quando vede il cuginetto che va da mia mamma. Io penso che sia gelosia perchè lui è molto legato ai nonni e alla loro casa, figurati che a mia mamma la chiama Amore.

Poi bho................... può darsi che sia l'età. Cmq con il fratello va d'accordo, anzi è premuroso, giocanoinsieme: adesso come mamma mi sento soddisfatta. Hanno creato un bel rapporto. Oddio i litigi a volte avvengono, ma son rari e più che altro honotato che litigano quando c'è il padre, che ha paura di ogni gesto di Ale vs Lory

simo19691 ha scritto:

Kia85 ha scritto:

Federinik ha scritto:Kia, non credo ci sia un metodo nordico per allevare figli. .. semplicemente uno alleva figli come se stesso e la società in cui vive. Non so se sono stata spiegata.
Con pregi e difetti.
Meno legami familiari, ad esempio, cosa comporta? Essere più indipendenti, meno legati, ma anche più sradicati, con meno riferimenti. .. hai vantaggi e svantaggi. Esattamente come essere svedesi o italiani.

Questo sicuramente, ma come esiste il libro della Hoog che segue una certa "filosofia", e il suo opposto Estivill, con in mezzo tutte le sfumature e varianti, mi chiedo come sia possibile che non ne esistano altri che abbraccino le "filosofie genitoriali nordiche", che nascono dalla loro cultura e dal loro modo di vivere sè stessi e gli altri, ma che avranno pur una serie di modus operandi generici, delle situazioni tipo, ecc.

quoto fede...siamo come siamo
e credo anche che proprio per la loro mentalità/filosofia non gli verrebbe lontanamente in mente di scrivere un libro per fissare delle regole (parlo senza conoscere, ma sentendo quello che dite voi)

la cugina di mio marito vive a Londra con la famiglia, i figli sono nati e cresciuti lì e vengono a "casa" solo per le vacanze....vedo che loro sono stati poco influenzati nell'educazione dei figli
comunque hanno ospitato per una settimana un amica con due figli, tutti inglesi di nascita: a quanto riferiscono i ragazzi erano leggermente più obbedienti dei loro ma la madre stile marines con ordini/urla/grida dal mattino fino a sera (ad agosto alle 20:00 col sole alto tutti a letto considerate che hanno una casa piena di vetrate e senza tende )
dopo una settimana erano sclerati tutti, persino i vicini

A loro probabilmente non verrebbe in mente, ma mi pare impossibile che nessuno che ci si è trasferito stabilmente per tanti tanti anni non abbia mai avuto quest'idea e non si sia messo a studiare, chiedere, parlare, confrontarsi x poi mettere tutto in un libro, contando quanto va di moda ora avere un "manuale per tutto".

Poi è ovvio che anche lì ci saranno le eccezioni (io non le ho viste ma sono stata su pochissimo e cmq magari i pazzi li tengono segregati in casa ), così come anche da noi ci sono bambini a modo e mamme che non sono prese male, papà presentissimi e "mammi", ecc...

Solo che tipo a Hel, non c'erano genitori-marines, nè boci abbandonati a sè stessi... c'erano queste famiglie che passavano i pomeriggi al parco e non sentivi nè grida/rimproveri di genitori esauriti, nè vedevi bambini che strippavano, erano tutti insieme, felici, tranquilli, rilassati. E così in giro per strada, nei supermercati, nei ristoranti/bar, un po' ovunque. Poi vabbè menzione a parte tutti i vari papà da soli con 2/3 boci, di cui magari uno piccolino nel marsupio o nella carrozzina, cosa che qui da noi è raro vedere, è tutto mamma-centrico. E so che è questione di cultura, ma la cultura si può un po' assimilare se ci si impegna, no? Quando ero su avevo modificato alcuni miei atteggiamenti "imitando" i loro, tipo parlare a voce molto bassa anche per strada/in piazza, non fissare la gente (nel mio caso, farlo in antisgamo x motivi di studio ), esprimere i concetti in modo diretto senza fare giri (anche solo x chiedere info), molte cose le avevo già lette in giro e si sono rivelate vere e i consigli utili, per quanto molte cose facciano già parte del mio essere. Da qui l'idea di qualcosa di specifico per il rapporto genitori/figli, visto che non prevedo di trasferirmi.

Lanterna, quoto Sun. I primi mesi sono così belli da trascorrere con il proprio fagottino... e loro hanno così bisogno di noi... diciamo che per me l'inizio dello svezzamento a 5 mesi e mezzo ha fatto proprio venir voglia di tornare al lavoro (forse perchè ero consapevole che non ero più la sola fonte di alimentazione )
Io sono sempre stata sostenitrice del lavoro femminile, soprattutto se una lo fa con piacere (e a maggior ragione con un'attività in proprio) e se un minimo di posizione lavorativa l'ha ottenuta in diversi anni di lavoro pre figlio (tralasciamo poi la fase "purgatorio" post gravidanza in cui io mi trovo tutt'oggi che usufruisco dell'orario ridotto per allattamento fino a ottobre ).

Detto questo, stamattina secondo tentativo al nido... un'ora e mezza e non ha MAI pianto nemmeno con i più assurdi rumori! io felice!!!!
Certo, c'ero sempre io alla portata della sua vista, e comunque non ha interagito molto con gli altri bimbi. Però ha preso un numero imprecisato di giochi, sbattuti in terra, gattonato, fatto qualche sorriso. Rispetto a ieri abbiamo fatto passi da gigante. In accordo con l'educatrice non abbiamo sfidato la sorte allontanandomi da lei, per quello proveremo domani.
Diciamo che sono soddisfattissima della mia piccolina e un pò più fiduciosa di quanto non lo fossi ieri.
E' proprio vero che ogni bimbo ha bisogno di tempi diversi. Pensate che ce n'era un altro che sembrava sicurissimo di se e allegro (l'opposto della mia) ma non appena la mamma si è allontanata ha pianto disperato

Kia85 ha scritto: A loro probabilmente non verrebbe in mente, ma mi pare impossibile che nessuno che ci si è trasferito stabilmente per tanti tanti anni non abbia mai avuto quest'idea e non si sia messo a studiare, chiedere, parlare, confrontarsi x poi mettere tutto in un libro, contando quanto va di moda ora avere un "manuale per tutto".

Poi è ovvio che anche lì ci saranno le eccezioni (io non le ho viste ma sono stata su pochissimo e cmq magari i pazzi li tengono segregati in casa ), così come anche da noi ci sono bambini a modo e mamme che non sono prese male, papà presentissimi e "mammi", ecc...

Solo che tipo a Hel, non c'erano genitori-marines, nè boci abbandonati a sè stessi... c'erano queste famiglie che passavano i pomeriggi al parco e non sentivi nè grida/rimproveri di genitori esauriti, nè vedevi bambini che strippavano, erano tutti insieme, felici, tranquilli, rilassati. E così in giro per strada, nei supermercati, nei ristoranti/bar, un po' ovunque. Poi vabbè menzione a parte tutti i vari papà da soli con 2/3 boci, di cui magari uno piccolino nel marsupio o nella carrozzina, cosa che qui da noi è raro vedere, è tutto mamma-centrico. E so che è questione di cultura, ma la cultura si può un po' assimilare se ci si impegna, no? Quando ero su avevo modificato alcuni miei atteggiamenti "imitando" i loro, tipo parlare a voce molto bassa anche per strada/in piazza, non fissare la gente (nel mio caso, farlo in antisgamo x motivi di studio ), esprimere i concetti in modo diretto senza fare giri (anche solo x chiedere info), molte cose le avevo già lette in giro e si sono rivelate vere e i consigli utili, per quanto molte cose facciano già parte del mio essere. Da qui l'idea di qualcosa di specifico per il rapporto genitori/figli, visto che non prevedo di trasferirmi.

fuori casa potresti aver descritto noi.
E' in casa che succede il finimondo

ah comunque il comportamento di un bambino non è sempre colpa o merito del genitore che lo cresce..
nascono ed hanno il proprio carattere.. ci sono quelli che per natura sono più riflessivi e quelli che invece gliene frega una mazza.

non sono soldatini a cui possa essere applicato un metodo.. a prescindere da tutto.

io sono una molto easy.. non ho mai sterilizzato niente, se cadeva in terra il ciuccio nessun problema.. li ho portati fuori con tutte le temperature.. non li ho certo messi sotto una campana di vetro. io e loremiro siamo personcine educate ed abbiamo cercato e cerchiamo di insegnare questo anche ai bambini.

le mamme italiane vociano e starnazzano?
boh spesso vocio e starnazzo anche io perchè se alla centesima volta che dici una cosa lui non mi caca ma anzi fa l'opposto.. grido eccome.

loremir77 ha scritto:ah comunque il comportamento di un bambino non è sempre colpa o merito del genitore che lo cresce..
nascono ed hanno il proprio carattere.. ci sono quelli che per natura sono più riflessivi e quelli che invece gliene frega una mazza.

non sono soldatini a cui possa essere applicato un metodo.. a prescindere da tutto.

io sono una molto easy.. non ho mai sterilizzato niente, se cadeva in terra il ciuccio nessun problema.. li ho portati fuori con tutte le temperature.. non li ho certo messi sotto una campana di vetro. io e loremiro siamo personcine educate ed abbiamo cercato e cerchiamo di insegnare questo anche ai bambini.

le mamme italiane vociano e starnazzano?
boh spesso vocio e starnazzo anche io perchè se alla centesima volta che dici una cosa lui non mi caca ma anzi fa l'opposto.. grido eccome.

quoto.
E' la mia teoria da sempre: se un bimbo ha un certo carattere puoi applicare tutti i metodi che vuoi ma non cambierà mai

Oddio , spero di non dover passare quello che capita a qualcuna di voi. È molto frustrante, o almeno così è per me, non riuscire a interagire in maniera costruttiva con i propri figli, sentendosi in loro balia senza sapere come arginarli.
Qui per ora è tutto (relativamente) tranquillo; Gabriele, nonostante il nome sillico, non dà grossi grattacapi, tranne qualche momento di sclero che riusciamo a contenere abbastanza agevolmente.
Vedremo quando Bis comincerà a dare segni di movimento prensile sui giochi del fratello...

MoCo, bene per il nido! Ieri ho fatto il colloquio con l'educatrice di Giovanni (già conosciuta con il fratello, un'ottima persona). Il nido per noi è stato fondamentale, vuoi per i rapporti che abbiamo costruito con i compagni e i loro genitori, vuoi per la sinergia educativa che vedrai ti sarà utile per la crescita della tua piccola. Mangiare da soli, addormentarsi in autonomia, spannolinarsi... se dovessi avere problemi, vedrai che una volta conosciuta la loro pollastra, sapranno aiutarvi molto.
I primi giorni sono sempre di adattamento per un nano, specie in contesti rumorosi come quello. A G1 tuttora i rumori forti e sconosciuti spaventano, una volta che si abitua o impara a riconoscerlo, a posto.

Oggi invece colloquio per inizio scuola materna (iniziamo il 16). Povera scuola italiana, dobbiamo portare noi praticamente TUTTO.

oh anche noi abbiamo il contributo volontario di 25 euro.. però se non versi non te lo iscrivono.. volontario un ciufolo
sono per tutti i colori, i fogli, le tempere.. e la cartigienica immagino.

perticona ha scritto: Oggi invece colloquio per inizio scuola materna (iniziamo il 16). Povera scuola italiana, dobbiamo portare noi praticamente TUTTO.

Anche noi
Oltre a fazzoletti di carta e salviettine dobbiamo portare il materiale didattico: 2 confezioni da 12 di pennarelli jumbo , 2 colle pritt grandi, 100 cartellette trasparenti, un quadernone ad anelli e non ricordo cos'altro. Poi nella retta di gennaio ci saranno 10 € per altro materiale didattico! Ecco, alla materna, rispetto al nido, le posate le danno loro, il bicchiere no.

loremir77 ha scritto:oh anche noi abbiamo il contributo volontario di 25 euro.. però se non versi non te lo iscrivono.. volontario un ciufolo
sono per tutti i colori, i fogli, le tempere.. e la cartigienica immagino.

noi andiamo oggi.
Anche qui contributo ma ancora non sappiamo di quanto

Ah! per la cronaca: io sono emozionata che nemmeno se dovessi andarci io alla materna

Da noi invece alla materna hanno richiesto un contributo di 10€ a bambino per organizzare qualche festa (carnevale, compleanni) e per comprare il materiale per il diario di fine anno....ma era un contributo volontario, chi non poteva non ha dato niente.