ela78 ha scritto:
* autonomia regionale ma sempre "controllata" dallo Stato
* competenze regionali non sono così dramamtiche, ogni regione non ha diritto di scegliere come gestire la salute delle persone - che rimane compito dello stato - ma solo di organizzare melgio gli ospedali e secondo modalità di fininziamenti differenti....
Secondo me ci si e' troppo focalizzati su differenze tra nord e sud...
Io non ci vedo nulla di male in queste riforme!
Lavoro in una grande aziende CHE FUNZIONA MOLTO BENE e come credete sia strutturata?
Ogni dipartimento e' diviso in centri di costo che hanno a disposizione un budget, ogni anno si cerca di risparmiare migliorando il servizio, e' l'obiettivo COMUNE per far andare in attivo l'azienda, ma ogni "ufficio" si gestisce in autonomia e si sforza anche d'inventare modi per autofinanziarsi e visti i risultati FUNZIONA!
Si crede in un obiettivo comune ma si cerca nel piccolo di arrivare a un risultato per un benessere generale.
Ovviamente ogni mese si deve rispondere delle spese fatte e presentare i preventivi di spesa che si andranno a sostenere.
In una gestione suddivisa in questo modo e + semplice CONTROLLARE e NESSUNO + sfuggire ai suoi doveri.
In questo modo le regioni + "spendaccione" vengono responsabilizzate e nel caso di differenze di gestione con altre regioni dovranno giustificare le loro "mancanze"
con questo non credo che un cittadino della Campania non possa venire accettato in un ospedale della Lombardia se lo desidera... ma se ho capito male... rispiegatemi pure!
Votando SI autorizzero' la mia regione a costruire un muro altissimo lungo i confini e per entrare e uscire ci vorra' il passaporto???