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#286
virtual ha scritto:
cyberjack ha scritto:
BIZET ha scritto: grazie, fai con comodo ne abbiamo un po' da leggere prima!
io l'ho letto a quell'età, più o meno ;)
ti cito il commento di lei:
So che lo fanno leggere a scuola, non conosco molto bene la sensibilità di un ragazzo di 12 anni, non ci sono descritte delle situazioni
particolarmente raccapriccianti, ma il libro è "impregnato" di una
cattiveria e di una crudeltà di cui non mi piacerebbe che mio figlio
venisse a conoscenza troppo presto...
Da come la vedo io, i ragazzi oggi son + svegli di quanto lo fossi io. Per fare una tua valutazione, direi che potresti leggerlo in anticipo (non è un mattone).

con la cattiveria e la crudeltà i ragazzi d'oggi hanno a che fare tutti i giorni ( basta seguirie un tg :cry: e spesso tra di loro sono cattivi ), io credo che l'importante sia non lasciare nulla di "sospeso" ma parlarne.
grazie
bizet

#287
Oggi ho iniziato a leggere l'ultimo libro di Fabio Volo, quel ragazzo ha uno stile che mi conquista, non so come mai, ma i suoi romanzi mi piacciono sempre, semplici e diretti!
"La vita è un brivido che scorre via, un equilibrio sopra la follia"

#288
Bettatina ha scritto:Oggi ho iniziato a leggere l'ultimo libro di Fabio Volo, quel ragazzo ha uno stile che mi conquista, non so come mai, ma i suoi romanzi mi piacciono sempre, semplici e diretti!
perche è di Brescia! :wink:

#289
Anch'io difficilmente rileggo i libri che mi hanno emozionato...temo di rimanere delusa e preferisco conservare vivida la memoria di quell'emozione...in effetti mi è successo di rimanere un po' delusa dalla rilettura de "Il Piacere" di D'annunzio, letto con grande entusiasmo la prima volta a quindici anni e riletto con meno trasporto a diciassette. Ci sono libri che invece ho apprezzato di più nella maturità, come "Mastro Don Gesualdo", riletto per un esame all'università.
Un libro che mi emoziona sempre rileggere è Il Piccolo Principe.
Quello che non avrò mai il coraggio di rileggere, perché quindici anni fa mi piacque moltissimo, è "Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa.
Tra i miei libri del cuore ci sono:
"Le favole al telefono" di Gianni Rodari e "Fiabe italiane" di Calvino: me le leggeva il mio papà da piccola :wink: , "Alice nel paese delle meraviglie", "L'amico ritrovato" - Uhlman, "Oceano Mare" - Baricco, "Che tu sia per me il coltello" - Grossman, "Dona Flor e i suoi due mariti" (primo regalo del mio amore :D ), "Non ti muovere" - Mazzantini...

#290
Elisewyn75 ha scritto:Anch'io difficilmente rileggo i libri che mi hanno emozionato...temo di rimanere delusa e preferisco conservare vivida la memoria di quell'emozione...in effetti mi è successo di rimanere un po' delusa dalla rilettura de "Il Piacere" di D'annunzio, letto con grande entusiasmo la prima volta a quindici anni e riletto con meno trasporto a diciassette. Ci sono libri che invece ho apprezzato di più nella maturità, come "Mastro Don Gesualdo", riletto per un esame all'università.
Un libro che mi emoziona sempre rileggere è Il Piccolo Principe.
Quello che non avrò mai il coraggio di rileggere, perché quindici anni fa mi piacque moltissimo, è "Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa.
Tra i miei libri del cuore ci sono:
"Le favole al telefono" di Gianni Rodari e "Fiabe italiane" di Calvino: me le leggeva il mio papà da piccola :wink: , "Alice nel paese delle meraviglie", "L'amico ritrovato" - Uhlman, "Oceano Mare" - Baricco, "Che tu sia per me il coltello" - Grossman, "Dona Flor e i suoi due mariti" (primo regalo del mio amore :D ), "Non ti muovere" - Mazzantini...
bellissimo, il più bel libro che abbia mai letto!

#291
Quando l'hai letto, bertok? Io avevo quattordici anni e forse anche per questo mi sono "immedesimata" nella storia...ricordo di aver visto anche il film, ma, come accade spesso, il libro era ben superiore al film!

#293
Elisewyn75 ha scritto:Quando l'hai letto, bertok? Io avevo quattordici anni e forse anche per questo mi sono "immedesimata" nella storia...ricordo di aver visto anche il film, ma, come accade spesso, il libro era ben superiore al film!
Mi è stato regalato da mia moglie (che per i libri ha una vera passione).
Avevo circa 33 anni.
Ma sono rimasto colpito egualmente, forse perche credo molto in certi valori...
Il primo libro che mi ha regalato è stato il gabbiano Jonatan Livingston...forse voleva dirmi qualcosa!? :roll: :wink: :lol:

#295
per me rileggere un libro non è ritrovare l'emozione che mi ha regalato la prima volta, ma scoprirne di nuove! infatti ogni volta che rileggo scopro una sfumatura nuova, oppre cambio io e cambia la mia percezione delle cose... insomam ogni volta che leggo un libro è come se lo leggessi per la prima volta (anche se so già come andrà a finire!)...

preferiti? tutti i miei libri sono i preferiti... se dovessi scegliere di salvarne uno dalle fiamme... la biografia dell'imperatrice sissi... aevo 13 anni quando lo lessi la prima volta, la mia prima biografia... mi h fatto da guida insieme alla LonelyPlanet nel mio viaggio attraverso l'Austria!

e poi è un ricordo... di una calda domenica di aprile... era il girono di pasqua... ero al mare con la mia famiglia... credo l'ultima volta tutti insieme...
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#296
VIOLET ha scritto:
bertok ha scritto: Il primo libro che mi ha regalato è stato il gabbiano Jonatan Livingston...forse voleva dirmi qualcosa!? :roll: :wink: :lol:
l'ho letto anche io questo molto tempo fa...ricordo queste frasi :wink:

Ciascuno di noi è, in verità,
un'immagine del Grande Gabbiano, un'infinita idea di libertà, senza limiti.

Puoi arrivare da qualsiasi parte, nello spazio e nel tempo, dovunque tu desideri.

Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi.
Gli occhi vedono solo ciò’ che è limitato.
Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conoci già’,
allora imparerai come si vola.

:P :P

#297
sto leggendo Achille piè veloce di Stefano Benni.

La storia di un’amicizia, quella fra Achille ed Ulisse.

Achille che non può muoversi dalla sua camera buia e dalla sua malattia deformante, e che ha un disperato bisogno di scrivere per viaggiare dove non può con il corpo, ed Ulisse, un giovane scrittore in crisi creativa che lavora per una casa editrice sull’orlo del collasso, e che gli racconta le donne e la vita, e lo fa volare.

L’incontro fra due sventure, una piccola e l’altra immensa, che fondendosi tra vitalità, ironia, amarezze, fantasia e profonde realtà, crea qualcosa di nuovo, un libro nel libro, con qualche bella e importante risposta alla vita.



è il primo libro di Benni che leggo...per ora lo trovo interessante a tratti, a volte un pò noioso a volte intrigante.
alcune frasi ad effetto molto profonde come: "Solo il dolore insegna cos'è la vita senza dolore"
e
"la vita di un puntuale è un inferno di solitudini immeritate" :shock:

chi me l'ha prestato ne è rimasto colpito e commosso.
vedremo....

#299
io sto leggendo "un antropologo su marte" di Oliver Sachs, famoso neurologo-scrittore, mio "muso ispiratore"! Grazie ai suoi libri, letti per caso alla fine del liceo, ho deciso cosa volevo fare da grande! :P

#300
" le affinità elettive "- Goethe......qualcuno lo ha letto ?
"Presta l'orecchio a tutti, la tua voce a qualcuno, senti le idee di tutti ma pensa a modo tuo."
W. Shakespeare