dal link di lalli:
"creata senza alcune pretese perchè potesse essere la sedia di tutti i giorni, ovvero pratica, economica, maneggevole"
bhe, non è che sia piu' cosi' economica mi pare
ce l'aveva una forummista che aveva litigato con il fidanzato perche' aveva speso troppo, prendendole in offerta
Le prime sono molto belle, ma sembrano davvero scomode, vanno provate.. voto anche io per colori diversi e cuscinoni a quadri!
#18
Ti pare che se il Mac l'avessi scelto io l'avrei preso verde e non bianco?picci ha scritto:beh stanno riscuotendo un successone vedo!!!
Chiedo a chi ha gusto... visto il Mac Verde!! Cla' Che ne pensi
Ma veniamo alle sedie, pfui...
a me non dispiacciono, anzi! Però ti consiglio anch'io di provarne una per valutarne effettivamente la comodità.
Sul fatto di farle tutte colorate una diversa dall'altra, nonstante il gusto e la genialità dell'idea ( ), a casa tua non le vedo proprio: con la parete verde e il divano a fiori mi si incrocerebbero gli occhi
Io le metterei verdi.
Detto fra noi... l'importante è che non mettiate le sedie che voleva Piccio
- Aspettando Godot -
#19
Sulle riserve per la comodità ci posso stare..
..su quelle estetiche non discuterei tanto.. Sono d'accordo con Lalli, può piacere oppure no, ma questa sedia, connubio tra ritorno alla tradizione e ricerca di pulizia/sofisticatezza delle forme e con la pretesa di essere prodotta a basso costo (oggi costa ca 1.000 euro!) è un'icona del gusto dell'Italia di quell'epoca.. tipo la 500..
Per me è "il" capolavoro di design di Giò Ponti, che pure è stato un genio non solo per gli edifici realizzati ma sopratutto per la creazione di tantissimi oggetti d'arredamento ininterrottamente dagli anni '30 sino ai '60. La sedia Superleggera è appunto leggerissima, la lavorazione è artigianale, ed è realizzata in Liguria per la Cassina (ma anche per altri marchi), cioè, sembra la classica sedia rustica con la paglietta, da osteria, ma è tutt'altro: +solida, +leggera, +sofisticata, +robusta nonostante sia esilissima e naturalmente molto +costosa..
E' presente in tutti i musei di design e ci sono numerosi studi su di essa, per esempio, dell'università Roma3: "...Questa sedia è leggera, costa poco (sulle cinquemila), è fortissima, e se andate dai Cassina vi daranno spettacoli emozionanti di lanci di queste sedie che ricadono dopo voli vertiginosi, in alto ed in lungo, rimbalzando e non rompendosi mai." Sono le parole con cui Gio Ponti sintetizza le qualità della sua "sediolina": esile, leggera, anzi superleggera, maneggevole.
Lo so, sono un rompiscatole.. ma sopportatemi almeno voi!
Picci, le sedie postate mi piacciono, sopratutto se le sceglierai colorate, come nelle foto..
..su quelle estetiche non discuterei tanto.. Sono d'accordo con Lalli, può piacere oppure no, ma questa sedia, connubio tra ritorno alla tradizione e ricerca di pulizia/sofisticatezza delle forme e con la pretesa di essere prodotta a basso costo (oggi costa ca 1.000 euro!) è un'icona del gusto dell'Italia di quell'epoca.. tipo la 500..
Per me è "il" capolavoro di design di Giò Ponti, che pure è stato un genio non solo per gli edifici realizzati ma sopratutto per la creazione di tantissimi oggetti d'arredamento ininterrottamente dagli anni '30 sino ai '60. La sedia Superleggera è appunto leggerissima, la lavorazione è artigianale, ed è realizzata in Liguria per la Cassina (ma anche per altri marchi), cioè, sembra la classica sedia rustica con la paglietta, da osteria, ma è tutt'altro: +solida, +leggera, +sofisticata, +robusta nonostante sia esilissima e naturalmente molto +costosa..
E' presente in tutti i musei di design e ci sono numerosi studi su di essa, per esempio, dell'università Roma3: "...Questa sedia è leggera, costa poco (sulle cinquemila), è fortissima, e se andate dai Cassina vi daranno spettacoli emozionanti di lanci di queste sedie che ricadono dopo voli vertiginosi, in alto ed in lungo, rimbalzando e non rompendosi mai." Sono le parole con cui Gio Ponti sintetizza le qualità della sua "sediolina": esile, leggera, anzi superleggera, maneggevole.
Lo so, sono un rompiscatole.. ma sopportatemi almeno voi!
Picci, le sedie postate mi piacciono, sopratutto se le sceglierai colorate, come nelle foto..
Ultima modifica di lot il 02/09/06 12:32, modificato 1 volta in totale.
#20
Prendo atto dei vostri studi di architettura e design...
ma quella sedia rimane comunque, secondo me, un obrobrio!!!
e la lascio volentieri nelle osterie e nelle mostre di design.
Sul fatto poi che sia presente in tutte le case degli italiani...
mi permetto di dubitarne...
Ma fortunatamente... De gustibus...
ma quella sedia rimane comunque, secondo me, un obrobrio!!!
e la lascio volentieri nelle osterie e nelle mostre di design.
Sul fatto poi che sia presente in tutte le case degli italiani...
mi permetto di dubitarne...
Ma fortunatamente... De gustibus...
#24
devo dire che... mi piace!
e poi che ci avete contro le sedie da osteria?
ho solo un appunto... è troppo "spigolosa" per i miei gusti.
preferisco linee più morbide
e poi che ci avete contro le sedie da osteria?
ho solo un appunto... è troppo "spigolosa" per i miei gusti.
preferisco linee più morbide
benvenuto/a! >> CASA: primi passi << (last update 21 febbraio 07)
#25
forse abbiamo deciso... ora le cerchiamo e se non sono scomodissime le prendiamo!!!
Per i colori non so... ha ragione Cla' abbiamo un divano a fiori e una parete verde acido... non so se osare con altri colori.
Ing scusami ma lo stile che vorrei non è country e quindi niente cuscini a scacchi
Chi è aggiornato sulla questine Picci-sedie sa che le altre in lizza sono le Panthon Chair come vede saimo molto decisi
Cosa vorrei creare... un contrasto fra il moderno della cucina e l'etnico del tavolo...
Allora che dite l'accendiamo?
Per i colori non so... ha ragione Cla' abbiamo un divano a fiori e una parete verde acido... non so se osare con altri colori.
Ing scusami ma lo stile che vorrei non è country e quindi niente cuscini a scacchi
Chi è aggiornato sulla questine Picci-sedie sa che le altre in lizza sono le Panthon Chair come vede saimo molto decisi
Cosa vorrei creare... un contrasto fra il moderno della cucina e l'etnico del tavolo...
Allora che dite l'accendiamo?