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#46
ela78 ha scritto:
Anna73 ha scritto: paghiamo 4 euro
4€???? molto fortunati... da me la fascia alta paga 6/7€... 4 è la media... vi riporto l'analisi fatta sul giornale locale venerdì scorso
"l'aumento di richieste da parte degli extracomunitari agli asili comunali ha portato a fare queste considerzioni: i cittadini non riescono più ad inserire i propri figli in quanto le graduatorie sono composte al 60% da bambini stranieri i cui genitori risultano nullatenenti a reddito al di poco sopra lo zero. I suddetti bambini non pagano neppure la mensa che viene a sua volta "scaricata" sui figli dei cittadini che si trovano a pagare anche 7€ al giorno, tutto ciò perchè non esendo in regola e comunque non essendo cittadini italiani non compilano il 730 e quindi non sono soggetti ISEE, impossibile quindi determinare la loro fascia di reddito"... ergo.... :?: :?: :?: i piccoli alessandrini vanno nei nidi privati, nei comunali sono presenti figli di immigrati le cui madri spesso (direi il 95%) non lavorano e quindi potrebebro tranquillamente crescere i propri figli a casa.... quest'ultimo è un pensiero non solo mio, molto diffuso qui... e non si tratta di razzismo, ognuno è libero di fare quello che vuole e di crescere il proprio figlio come più gli aggrada ma "rubare" legalmente, tra l'altro, il posto al nido ad un bambino la cui madre avrebbe VERAMENTE bisoogno quel posto... lo trovo molto immorale. :evil:


rana..... mi sa che abbiamo avuto le stesse esperienze di vita..... :wink:
ela... anche nel mio comune funziona così purtroppo... come sempre io te e rana siamo in accordo :wink:
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
BIMBA CATTIVA & SPIPPOLOSA

#47
ela78 ha scritto:
Anna73 ha scritto: paghiamo 4 euro
4€???? molto fortunati... da me la fascia alta paga 6/7€... 4 è la media... vi riporto l'analisi fatta sul giornale locale venerdì scorso
"l'aumento di richieste da parte degli extracomunitari agli asili comunali ha portato a fare queste considerzioni: i cittadini non riescono più ad inserire i propri figli in quanto le graduatorie sono composte al 60% da bambini stranieri i cui genitori risultano nullatenenti a reddito al di poco sopra lo zero. I suddetti bambini non pagano neppure la mensa che viene a sua volta "scaricata" sui figli dei cittadini che si trovano a pagare anche 7€ al giorno, tutto ciò perchè non esendo in regola e comunque non essendo cittadini italiani non compilano il 730 e quindi non sono soggetti ISEE, impossibile quindi determinare la loro fascia di reddito"... ergo.... :?: :?: :?: i piccoli alessandrini vanno nei nidi privati, nei comunali sono presenti figli di immigrati le cui madri spesso (direi il 95%) non lavorano e quindi potrebebro tranquillamente crescere i propri figli a casa.... quest'ultimo è un pensiero non solo mio, molto diffuso qui... e non si tratta di razzismo, ognuno è libero di fare quello che vuole e di crescere il proprio figlio come più gli aggrada ma "rubare" legalmente, tra l'altro, il posto al nido ad un bambino la cui madre avrebbe VERAMENTE bisoogno quel posto... lo trovo molto immorale. :evil:


rana..... mi sa che abbiamo avuto le stesse esperienze di vita..... :wink:
Io credo che questa analisi sia imprecisa. Chiunque possiede un reddito in regola e risiede in italia compila un 730 o 740, non dipende dalla cittadinanza. Il problema è invece del lavoro nero, impossibile quantificarlo, impossibile calcolare l'Isee. Vero. Ma anche questo non è un problema che attiene solo ai cittadini stranieri, ma a tutti quelli che lavorano in nero (al sud una marea di cittadini italiani, io stessa per un periodo ho dovuto farlo). Ma... il problema nasce da chi lavora o da chi lo sfrutta non mettendolo in regola? Sono italiani i datori di lavoro... probabilmente gli stessi che poi si lamentano di dover portare i figli al nido privato, perchè al comunale non c'è posto....

#48
xxxemy ha scritto:xClaudia
non so quanti anni hai ma io che ne ho 30 e sono sposata da un anno mi sono disillusa, soprattutto in questi giorni.
Mutuo €600/mese da pagare ancora x 3anni, due lavori in questo periodo con problemi da ambo le parti esempi>10 settembre preso lo stipendio di luglio tutti e due quindi visto che oggi è 18 presumo che lo stipendio di agosto lo prendiamo il 10 ottobre e pensa che io ho anche la quattordicesima arretrata.
Mia madre e mia suocera sono giovani, mia mamma 52anni e lavora, mia suocera 56anni con impegni fuori casa relativi all'agricoltura che comunque mi tornano comodi perchè tante cose me le dà lei e io non le compro mi spieghi come dovrò fare?
Sai a certe cose purtroppo ci devi pensare PRIMA di fare un figlio e come ha detto già qualcuno non so quant'è una questione di SCELTE.
Ciao, io di anni ne faccio 25 a novembre (Claudia 81 appunto :wink: ), noi avremo il mutuo fino ad agosto 2012, quindi sia io che il moroso avremo quasi 31anni, a quel punto avremo la casa finita... e cmq a noi gli stipendi arrivano puntuali fortunatamente :roll:
Ora come ora campiamo con tutte le spese con meno di 2mila euro al mese... e non ci avanza nulla perchè stiamo facendo i lavori in casa, però sono sicura che col tipo di vita che facciamo noi riusciremo a mantenerci con uno stipendio solo... certo non andiamo in vacanza tutti gli anni, non andiamo al cinema così spesso come prima, stiamo molto attenti alle bollette, alla spesa, non ci compriamo vestiti o scarpe per mesi. Però abbiamo da parte tutti i soldini che ci serviranno al momento giusto. Noi abbiamo SCELTO così, fare moltissimi sacrifici adesso (quando vedi i tuoi coetanei che lavorano e si tolgono tutti gli sfizi... eh si, ma loro a 30anni cosa avranno???). Noi ora lavoriamo e basta, in ufficio e a casa (non abbiamo fatto 1 giorno di mare pur abitando al mare, per usare tutti i w.e. per fare i lavori in casa) però a 30anni saremo liberi di godercela alla grande, grazie ai sacrifici che facciamo ora. E io potrò permettermi di stare a casa a crescere i nostri figli (considerando che mia suocera stà in Puglia e mia madre non sò se sarà in grado......)
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
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#49
Ida ha scritto:Intervengo dando una testimonianza per esperienza diretta.
Mio figlio ora ha 10 anni. Sono tornata a lavorare che lui aveva tre mesi, perchè il mutuo che avevamo non mi consentiva di perdere due terzi dello stipendio; l'ho lasciato a mia madre, sono stata fortunata, non ho avuto bisogno del nido nè di orari prolungati.
Ora va alle elementari e fa il tempo lungo: non voglio gravare mia madre di impegni oltre lo stretto necessario. Mio marito, che ha un orario più corto del mio, lavorando il sabato, lo preleva da scuola, lo porta in piscina, al catechismo, dal dentista, alle feste di compleanno, dal parrucchiere, a comprare la merenda e così via, perchè io prima delle 19,00 non sono mai a casa e riesco solo a preparare la cena. I compiti li riguardiamo dopo cena e poi non c'è altro.
Sarò anche una donna realizzata, ma mio figlio mi manca. E non pensate che quando crescono il problema si riduca. Mi manca il vederlo nuotare in piscina, uscire da scuola, fare merenda e giocare ai giardini. Mi sto perdendo tanto di lui, anche se poi cerco di recuperare ...
Se ne avessi avuto la possibilità , avrei certamente lasciato il lavoro e non credo che non mi sarei sentita realizzata. Ho tanti interessi, mi piace la casa, adoro cucinare e forse avrei potuto dedicarmi anche a qualche attività di volontariato, che mi sarebbe tanto piaciuta ma che non riesco a seguire. Ma di certo non mi sarei sentita svilita e annoiata ...

Sdrammatizzo il tutto consigliandovi di sposare uno ricco :wink:
ti quoto, perchè la penso come te, mi spiace tu non possa scegliere, perchè io sono convinta che un bimbo non abbia bisogno delle nike ai piedi quanto della sua mamma vicino :wink:
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
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#50
Claudia81 ha scritto:
Ida ha scritto:Intervengo dando una testimonianza per esperienza diretta.
Mio figlio ora ha 10 anni. Sono tornata a lavorare che lui aveva tre mesi, perchè il mutuo che avevamo non mi consentiva di perdere due terzi dello stipendio; l'ho lasciato a mia madre, sono stata fortunata, non ho avuto bisogno del nido nè di orari prolungati.
Ora va alle elementari e fa il tempo lungo: non voglio gravare mia madre di impegni oltre lo stretto necessario. Mio marito, che ha un orario più corto del mio, lavorando il sabato, lo preleva da scuola, lo porta in piscina, al catechismo, dal dentista, alle feste di compleanno, dal parrucchiere, a comprare la merenda e così via, perchè io prima delle 19,00 non sono mai a casa e riesco solo a preparare la cena. I compiti li riguardiamo dopo cena e poi non c'è altro.
Sarò anche una donna realizzata, ma mio figlio mi manca. E non pensate che quando crescono il problema si riduca. Mi manca il vederlo nuotare in piscina, uscire da scuola, fare merenda e giocare ai giardini. Mi sto perdendo tanto di lui, anche se poi cerco di recuperare ...
Se ne avessi avuto la possibilità , avrei certamente lasciato il lavoro e non credo che non mi sarei sentita realizzata. Ho tanti interessi, mi piace la casa, adoro cucinare e forse avrei potuto dedicarmi anche a qualche attività di volontariato, che mi sarebbe tanto piaciuta ma che non riesco a seguire. Ma di certo non mi sarei sentita svilita e annoiata ...

Sdrammatizzo il tutto consigliandovi di sposare uno ricco :wink:
ti quoto, perchè la penso come te, mi spiace tu non possa scegliere, perchè io sono convinta che un bimbo non abbia bisogno delle nike ai piedi quanto della sua mamma vicino :wink:
Claudia, non ne sono così convinta!
E' vero che l'affetto della famiglia e la presenza della mamma è importante ma anche avere qualcosa di superfluo a volte aiuta. Rispetto la posizione di ognuno, ma di mio penso che preferirei non vedere mio figlio nel pomeriggio perchè sono al lavoro piuttosto che dover dire sempre no a tutto quello che mi chiede perchè non abbiamo soldi da spendere. Se ti chiede l'I-pod cosa dici: tesoro, l'I-Pod non lo compriamo tanto c'è la mamma che canta per te???Se vuole la PlayStation come tutti gli amici? Va bene fare sacrifi per stare vicini ai figli, ma non sempre è la soluzione migliore. Non voglio sicuramente far crescere mio figlio viziato e con tutto quello che desidera ma neanche privargli tutto solo per stare a casa e stargli vicino.
Io sono cresciuta con la mamma vicino perchè i miei hanno fatto questa scelta. Sono anche cresciuta in una casa di 70mq senza cameretta come conseguenza della scelta...sinceramente a me è mancato un po' di spazio tutto mio, la mia privacy che forse avrei scambiato con un po' meno di presenza di mamma.
Cmq non riesco + a seguire il consiglio di Ida, ma diciamo che il marito è giovane e di belle speranze. Tra 14 anni quando avremo finito il mutuo potrò anche licenziarmi :shock:

#51
Ida ha scritto: Sdrammatizzo il tutto consigliandovi di sposare uno ricco :wink:
Per sdrammatizzare anch'io...seguite il consiglio di Ida...è l'unica soluzione :lol:
Claudia81 ha scritto:ti quoto, perchè la penso come te, mi spiace tu non possa scegliere, perchè io sono convinta che un bimbo non abbia bisogno delle nike ai piedi quanto della sua mamma vicino :wink:
Claudia guarda che anche noi prendiamo meno di €2000,00 al mese e quello di cui parli tu sacrifici e altro noi sono anni che lo stiamo facendo non è che in un anno ci siamo conosciuti, aggiustato casa, sposati, ecc. quindi sono anni che facciamo sacrifici.
Mi sono sposata che a casa avevamo solo la camera da letto e la cucina, il mobile in sala, il divano sono arrivati dopo quasi un anno...casa mia certe volte mi sembra più un rifugio che una casa, i lampadari sono un optional, vedessi che belle le mie lampadine piene di polvere, mi sa che al posto dei lampadari mi tocca pulire quelle, le tende :shock: cosa sono, i quadri...bho...il cinema...un film in tre anni...non abbiamo fatto nemmeno il viaggio di nozze se ti può consolare...

Spero che per te possa essere diverso...è solo che arrivi ad un punto che nonostante tu faccia tutte le rinunce, e quelle di sopra ti posso assicurare che sono solo un esempio, e vedi che non riesci comunque ad andara avanti ti scoraggi e certe volte pensi non alle nike ma al fatto di riuscire a comprare un paio di scarpe per tuo figlio...

Scusa lo sfogo ma anch'io quando ho iniziato pensavo che a quest'ora la mia situazione fosse ben diversa.

#52
rananera ha scritto:bho...non ho figli quindi ovviamente prendi tutto quello che dico a tal riguardo cone le pinze...
ma i bambini che ho a scuola, con genitori che lavorano tutti e due, orario a tempo pieno, son bambini che vengon comunque sballottati tra nonni e babysitter...(non stan male eh, percarità...però a volte li vedi...gli parli...è come se mancasse loro quel pezzo di famiglia che hanno invece i, pochissimi eh, bambini con mamma casalinga, o mamma che lavora part time... sono più sereni, più organizzati, sanno sempre dove, come, chi e a che ora ci sarà per loro...è una solidità di vita prganizzata che si riflette spesso anche sul bambino...)
probabilmente se facessi un lavoro normale, dalle 9 alle 17, ora che rientri a casa sarano alemno le 17.30...magari le 18...ma quando te lo godi tuo figlio? quando gli parli a parte i sacri fine settimana? due chiachciere mentre cucini...controlli i compiti dopocena...e poi a nanna....
io non ho l'istinto materno ma ogni volta che una mamma a scuola mi racconta la sua giornata...quel poco istinto che ho...mi passa rrrrapido....sigh...
quindi la domanda fondamentale è: posso campare con uno stipendio? sì? perfetto, no?, ok, vediamo a cosa dovrei rinunciare...sì perchè ammettiamolo, motlo spesso il seocndo stipendio serve per i dippiù, sssplendidi eh, ma spesso inutili... :wink:
se a conti fatti proprio per vivere (mangiare, pagare le bollette ecc) servono davvero due stipendi...a quel punto suggerisco di andare all'anagrafe e cambiar cognome...dopodichè è meglio cambiare anche nazionalità.

ma sono l'unica figlia cresciuta senza traumi nonostante i miei lavorassero tutti e due?
Premetto che il mio senso materno non è poi così prorompente quindi magari dipenderà da questo, ma sinceramente potendo o non potendo non me ne resterei a casa a fare la mamma...suonerà strano ma una persona per essere un geniore degno deve anche essere felice e realizzato come individuo...ora io capisco che il mio lavoro sia un pò incasinato...mai orari precisi....ci sono volte che esco da qui anche alla sera tardi...salto pranzi etc...e questo con un figlio sarebbe meno possibile, ma è anche vero che vedo le mie colleghe con figli...nidi nonni etc al seguito e i bambini non sono più disadattati o tristi di quelli che hanno la mamma a casa...
la differenza la fa il tipo di genitore che si è...almeno io credo che sia così
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#53
Esperyetta ha scritto:
ela78 ha scritto:" tutto ciò perchè non esendo in regola e comunque non essendo cittadini italiani non compilano il 730 e quindi non sono soggetti ISEE, impossibile quindi determinare la loro fascia di reddito"
Io credo che questa analisi sia imprecisa. Chiunque possiede un reddito in regola e risiede in italia compila un 730 o 740, non dipende dalla cittadinanza. Il problema è invece del lavoro nero, impossibile quantificarlo, impossibile calcolare l'Isee. Vero. Ma anche questo non è un problema che attiene solo ai cittadini stranieri, ma a tutti quelli che lavorano in nero (al sud una marea di cittadini italiani, io stessa per un periodo ho dovuto farlo). Ma... il problema nasce da chi lavora o da chi lo sfrutta non mettendolo in regola? Sono italiani i datori di lavoro... probabilmente gli stessi che poi si lamentano di dover portare i figli al nido privato, perchè al comunale non c'è posto....
adesso non facciamone una questione razziale... è una questione di leggi...

perchè una famiglia la cui madre non lavora solo perchè ha un reddito più basso o non dimostrabile deve avere diritto al nido e il figlio di due lavoratori no?

comunque riporto per intero l'articolo:
Mense scolastiche: ’’pagare tutti per...(chè siano gli extracomunitari a) pagare meno’’


«Pagare tutti per pagare meno» è lo slogan coniato dal governo Prodi per mascherare la stangata fiscale in arrivo con la Finanziaria prossima ventura. Con lo stesso spirito, la Giunta Comunale di Alessandria lo ha adottato riguardo all’accesso ai servizi di refezione scolastica.
In sostanza: mentre gli alessandrini «pagheranno tutti» i servizi proporzionalmente ai propri averi risultanti dall’attestazione ISEE, gli extracomunitari, ivi compresi i clandestini, «pagheranno meno», o meglio niente, in quanto esentati dalla presentazione dell’ISEE stesso, per l’incredibile ragione (cito testualmente dalla Delibera di Giunta del 5 settembre scorso) «che la presentazione di tale certificazione risulterebbe ovviamente impossibile da parte dei cittadini non ancora in regola con il permesso di soggiorno oppure [...] potrebbe non rispecchiare la realtà economica del nucleo familiare». Il senso è tristemente evidente per un verso (i clandestini sono esentati dall’ISEE in quanto di fatto non soggetti alla legge), enigmatico per l’altro: che diavolo significa «tale certificazione potrebbe non rispecchiare la realtà economica del nucleo familiare»? Che uno potrebbe dichiarare il falso in merito alla composizione del nucleo familiare o al proprio patrimonio? Allora tutti, alessandrini compresi, dovrebbero essere esentati dall’ISEE per questa ragione!
Insomma, agli extracomunitari, clandestini compresi, sarà sufficiente un’autocertificazione dove immancabilmente dichiareranno di essere nullatenenti (intanto, chi controlla la veridicità delle dichiarazioni rese?) per godere della mensa scolastica, dello scuolabus e dell’extrascuola gratis, ovvero a spese di noi alessandrini che all’opposto saremo costretti a non sgarrare dovendo presentare l’ISEE.
È pur vero che la legge prevede l’obbligo scolastico per tutti i minori stranieri presenti sul territorio nazionale, ivi compresi i clandestini, tuttavia da ciò non cosegue il diritto a godere della mensa gratis solo in virtù dell’essere straniero.
Curiosa concezione di «equità» quella proclamata solennemente dalla Giunta. Tutti i cittadini, anche stranieri, sono uguali dinnanzi alla legge: uguali diritti, uguali doveri. Ad Alessandria no: qui vige una strana apartheid, dove ci sono persone che, ancorché disprezzando lo Stato e le sue leggi (tali sono i clandestini), godono di privilegi unicamente per via del colore della pelle. Purché non sia bianco.

tratto da www.inalessandria.it
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#54
io credo che dipenda da come li cresci i figli, o no? io da piccola non sono quasi mai andata in gita scolastica, perchè non c'erano i soldi per tutti e 3 (ho un fratello e una sorella + grandi), però non mi sono mancate... e non ho mai fatto capricci perchè a 14anni non potevo comprarmi la roba dalla sisley come facevano alcune mie amiche! Quando ricevevo i regali a natale o compleanno, erano davvero regali bellissimi che apprezzavo moltissimo perchè sapevo che quella barbie da 40mila lire aveva inciso molto nel bilancio familiare, e la apprezzavo di più. Mia mamma ha sempre instaurato un rapporto e un dialogo con noi molto aperto, e non ha mai fatto mistero dei sacrifici che si doveva fare tutti per stare bene tutti. Risultato: a nessuno di noi è mai mancato nulla, tutto quello che avevamo ce lo siamo goduti veramente, e anzi, lo apprezzavamo anche di più. Ammetto che mia madre non andava mai dal parrucchiere, al cinema, non si comrpava mai nulla. Però non ha mai fatto mancare nulla ai suoi figli, nè in termini di presenza nè dal punto di vista economico della cosa. Anzi, sono riusciti pure a mettere da parte dei soldi!
Certo se poi si volue avere tutto di tutto, è ovvio che bisogna fare delle scelte.
e torniamo al concetto base: è solo una questione di scelte personali.
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
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#55
Kalimeroxxx ha scritto: ma sono l'unica figlia cresciuta senza traumi nonostante i miei lavorassero tutti e due?
Premetto che il mio senso materno non è poi così prorompente quindi magari dipenderà da questo, ma sinceramente potendo o non potendo non me ne resterei a casa a fare la mamma...suonerà strano ma una persona per essere un geniore degno deve anche essere felice e realizzato come individuo...ora io capisco che il mio lavoro sia un pò incasinato...mai orari precisi....ci sono volte che esco da qui anche alla sera tardi...salto pranzi etc...e questo con un figlio sarebbe meno possibile, ma è anche vero che vedo le mie colleghe con figli...nidi nonni etc al seguito e i bambini non sono più disadattati o tristi di quelli che hanno la mamma a casa...
la differenza la fa il tipo di genitore che si è...almeno io credo che sia così
Ma guarda che io non ho detto che mio figlio è triste e disadattato. E' felice, perchè ha le Nike, la Playstation, L'I-Pod e soprattutto due genitori che cercano di essere sempre presenti quando lui ha bisogno. Ho detto che quella un pò triste sono io; e questo mi fa capire che per essere felice e realizzato come individuo non sempre un genitore ha bisogno di passare 9 ore al giorno in un ufficio a risolvere le beghe degli altri per non avere poi il tempo di risolvere le proprie

#56
Kalimeroxxx ha scritto: ma sono l'unica figlia cresciuta senza traumi nonostante i miei lavorassero tutti e due?
Premetto che il mio senso materno non è poi così prorompente quindi magari dipenderà da questo, ma sinceramente potendo o non potendo non me ne resterei a casa a fare la mamma...suonerà strano ma una persona per essere un geniore degno deve anche essere felice e realizzato come individuo...ora io capisco che il mio lavoro sia un pò incasinato...mai orari precisi....ci sono volte che esco da qui anche alla sera tardi...salto pranzi etc...e questo con un figlio sarebbe meno possibile, ma è anche vero che vedo le mie colleghe con figli...nidi nonni etc al seguito e i bambini non sono più disadattati o tristi di quelli che hanno la mamma a casa...
la differenza la fa il tipo di genitore che si è...almeno io credo che sia così
kali è asettamente quello che si diceva prima... c'è chi, come me o claudia, sarebbe comunque realizzata dal fare la madre a tempo pieno, il lavoro per me è un mezzo per arrivare al 30 del mese, pagare il mutuo ecc... se potessi farne a meno, lo farei subito! mi avanza del tempo? ci sono tante associazioni di volontariato che mi accoglierebbero a braccia aperte!

anch'io sono figlia di due lavoratori, in proprio e che lavoravano insieme... per me voleva dire essere con loro in negozio 24h24... aggiungi che i miei lavoravano nell'azienda di famiglia quindi anche mio nonno e mia nonna lavoravano ancora con loro... per me e mia sorella era un inferno! si parlava solo di lavoro, elettrodomestici, antenne, fili, cavi, lampadine, transistor... e chi più ne ha più ne metta....

le mie amiche andavano in piscina, io stavo a casa, andavano alle giostre, iostavo a casa.... mia sorella è stat un po' più fortunata perchè io grande la portavo... altrimenti...

conosco madri lavoratrici che di giorno piangerebbero per la lontanaza dei figli, perchè magari hanno la febbre e vorrebebro stare con loro... donne che tornano la sera molte volte troppo stanche per essere le madri che avrebebro voluto essere e i figli non stanno alzati fino a mezzanotte, soprattutto da piccini, togli il tempo per la cena, quanto ne rimane? poco, pochissimo... conterà pure la qualità ma anche la quantità in certi casi fa.... :wink:
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#57
moni10e ha scritto: Tra 14 anni quando avremo finito il mutuo potrò anche licenziarmi :shock:
Ti quoto per continuare il discorso con Claudia...pensa che a conti fatti il mio lavoro è più sicuro di quello di mio marito, mi ha permesso di risparmiare la maggior parte dei soldi che abbiamo speso per casa, a conti fatti alla fine dell'anno prendo più di lui, ho la possibilità di prendere anche degli extra quando facciamo dei lavori grandi (lavoro per un libero professionista) e il mio stipendio è più sicuro del suo perchè se anche ci sono dei periodi un pò così alla fine il mio arriva sempre prima del suo...

Vedi per me in questo momento non è una scelta fare figli o aspettare, anche se per motivi di salute mi dovrei dare una mossa, non è una scelta continuare a lavorare o stare a casa...

Ti dico la verità se gli uomini potessero partorire ci farei stare mio marito a casa...

Scusami non ce l'ho con te ma sinceramente non sto passando un bel momento ed il problema è che di certe cose qui su un forum dove nessuno ti guarda in faccia ne riesci a parlare, con i genitori, gli amici, sorelle, altri...è difficile...

#58
Piiù che di scelte personali si tratta di come sì è fatti...io non potrei mai rinunciare al mio lavoro, non per motivi economici, ma perchè per me è anche una passione, ma c'è chi si realizza perfettamente a fare la casalinga e la mamma...non siamo tutte uguali. Il brutto è non poter scegliere
Per quanto riguarda i figli, sicuramente avere una mamma presente è importante, ma si può essere presenti anche lavorando( certo poi dipende pure dal lavoro che si fa) però è importante pure avere la possibilità di studiare, andare in una buona università, fare un master, ecc. (per non parlare poi della salute, che finchè si sta tutti, Ok...)

#59
Claudia81 ha scritto:io credo che dipenda da come li cresci i figli, o no? io da piccola non sono quasi mai andata in gita scolastica, perchè non c'erano i soldi per tutti e 3 (ho un fratello e una sorella + grandi), però non mi sono mancate... e non ho mai fatto capricci perchè a 14anni non potevo comprarmi la roba dalla sisley come facevano alcune mie amiche! Quando ricevevo i regali a natale o compleanno, erano davvero regali bellissimi che apprezzavo moltissimo perchè sapevo che quella barbie da 40mila lire aveva inciso molto nel bilancio familiare, e la apprezzavo di più. Mia mamma ha sempre instaurato un rapporto e un dialogo con noi molto aperto, e non ha mai fatto mistero dei sacrifici che si doveva fare tutti per stare bene tutti. Risultato: a nessuno di noi è mai mancato nulla, tutto quello che avevamo ce lo siamo goduti veramente, e anzi, lo apprezzavamo anche di più. Ammetto che mia madre non andava mai dal parrucchiere, al cinema, non si comrpava mai nulla. Però non ha mai fatto mancare nulla ai suoi figli, nè in termini di presenza nè dal punto di vista economico della cosa. Anzi, sono riusciti pure a mettere da parte dei soldi!
Certo se poi si volue avere tutto di tutto, è ovvio che bisogna fare delle scelte.
e torniamo al concetto base: è solo una questione di scelte personali.
in toto d'accordo... idem pe rme... non avevo le lumberjack, il monclair.. ma soffrivo più per l'assenza di mia madre... o per meglio dire della sua non presenza! :wink:
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#60
piulia73 ha scritto: Per quanto riguarda i figli, sicuramente avere una mamma presente è importante, ma si può essere presenti anche lavorando( certo poi dipende pure dal lavoro che si fa) però è importante pure avere la possibilità di studiare, andare in una buona università, fare un master, ecc. (per non parlare poi della salute, che finchè si sta tutti, Ok...)
Concordo.
Giusto Claudia, tu dici che è questione di scelte e come ho già detto ognuno la pensa come vuole.
Io per dare un minimo di solidità a mio figlio dovrò andare a lavorare.
Spero di riuscire, insieme a mio marito, ad essere dei genitori cmq presenti e complici dei nostri figli.
Io sarò sicuramente al lavoro. Spero almeno di riuscire a cambiare lavoro e trovare qualcosa di + tranquillo, se no manco lo metto a letto :D