#32
Il problema è proprio questo: oggi non c'è più rispetto di niente e di nessuno; tutti si sentono legittimati a fare quello che gli passa per la testa...jenny71 ha scritto:Di sicuro noi eravamo meno precoci per certe cose e più abituati a rispettare regole e autorità (ricordo lezioni in cui non si sentiva una mosca volare, ora te lo sogni )
#33
comunque ho chiesto a mammà
lei dice che non ero fessa, manco i miei amici lo erano, ecco.
cicaciccca...dice che ero molto rrrrompi, di quelle cui non va mai bene nulla, di quelle che speri se ne vadan presto di casa che non mi si reggeva piùùùùùù
dice che alla fine della seocnda mendia ho iniziato ad andare in discoteca...insomma non ero certo secchiona a scuola (marò quante note ho preso), ma 'sti giochini cretini proprio da me non si facevan (più).
lei dice che non ero fessa, manco i miei amici lo erano, ecco.
cicaciccca...dice che ero molto rrrrompi, di quelle cui non va mai bene nulla, di quelle che speri se ne vadan presto di casa che non mi si reggeva piùùùùùù
dice che alla fine della seocnda mendia ho iniziato ad andare in discoteca...insomma non ero certo secchiona a scuola (marò quante note ho preso), ma 'sti giochini cretini proprio da me non si facevan (più).
#35
noi alle superiori eravamo la famigerata "peggior classe della scuola", quella che mai nessun professore voleva accompagnare in gita, alla maturità nessuno ci voleva fare da membro interno, un disastro.
durante le ore buche se non stavo in classe a lanciare aereoplanini di carta incendiata dalla finestra chiedevo di andare ai servizi e stavo tutta l'ora al bar.
un volta ci ho incontrato il preside, al bar...cavolo...
fortuna che mi aveva in simpatia, ricordo che per non farmi passare guai con il bastardissimo prof di architettura mi ha riaccompagnata in classe PER MANO dicendo all'insegnante che mi ero assentata così tanto perchè lui mi aveva chiamata in presidenza.
mitico
durante le ore buche se non stavo in classe a lanciare aereoplanini di carta incendiata dalla finestra chiedevo di andare ai servizi e stavo tutta l'ora al bar.
un volta ci ho incontrato il preside, al bar...cavolo...
fortuna che mi aveva in simpatia, ricordo che per non farmi passare guai con il bastardissimo prof di architettura mi ha riaccompagnata in classe PER MANO dicendo all'insegnante che mi ero assentata così tanto perchè lui mi aveva chiamata in presidenza.
mitico
#36
beh io sono nato e cresciuto in zone depresse di Milano...diciamo che ho imparato a farmi rispettare pur essendo allora abbastanza smilzo...in fondo anche quello vuol dire "andare a scuola" !!!jenny71 ha scritto:Alex, Lestat, ma che scuole frequentavate, il riformatorio??
Anche noi alle superiori eravamo un po' teppisti (o meglio i miei compagni maschi lo erano ), però prima di iniziare a scatenarci dovevamo capire bene chi avevamo di fronte. Con i prof che ce lo consentivano ne facevamo di ogni:
Anche i miei compagni di classe giocavano a ping pong con i diari...sulla cattedra! E mentre il prof spiegava! O meglio cercava di farlo, ma lontano dalla cattedra che era occupata!
Una volta abbiamo spostato banchi e cattedra dalla parte opposta della classe e abbiamo fatto credere al prof che erano stati i bidelli e che avrebbe dovuto scrivere sui muri con i gessetti neri invece che sulla lavagna. E lui ci aveva creduto!
Un'altra volta durante la lezione si sente un volare un aereo. Un mio compagno fuori di testa afferra la stampella di un altro e inizia a "sparare" come se la stampella fosse un fucile. E noi abbiamo preso la palla al balzo e ci siamo nascosti tutti sotto i banchi
E' stata bellissima la faccia della prof
Nelle ore di diritto in 5° univamo i banchi a due a due e facevamo il bar, con qualcuno che passava a prendere le ordinazioni; e intanto la prof spiegava
Ciao, Ale
AlexB
#37
AlexB ha scritto:
beh io sono nato e cresciuto in zone depresse di Milano...diciamo che ho imparato a farmi rispettare pur essendo allora abbastanza smilzo...in fondo anche quello vuol dire "andare a scuola" !!!
Ciao, Ale
in che zone sei andato a scuola Alex?
Mamma di Alessia nata il 14.09.2008 e di Sara nata il 15.01.2011
Si può anche morire per certe carezze...
perché la vita è morire per certe cose non dette
Si può anche morire per certe carezze...
perché la vita è morire per certe cose non dette
#39
nato in zona Barona...scuole frequentate quartiere stadera...si insomma...siamo nella crème di MI !!!tidelady ha scritto:AlexB ha scritto:
beh io sono nato e cresciuto in zone depresse di Milano...diciamo che ho imparato a farmi rispettare pur essendo allora abbastanza smilzo...in fondo anche quello vuol dire "andare a scuola" !!!
Ciao, Ale
in che zone sei andato a scuola Alex?
AlexB
#44
Beh, nelle città si creano delle scuole ghetto (e al contrario altre scuole vip). Succede anche qui a Reggio nonostante non sia un metropoli
La mia unica esperienza cittadina è stata proprio in una delle scuole ghetto, dove gli italiani erano una minoranza, di reggiani poi non c'era quasi traccia.
Avevo un'unica classe, anche una delle migliori e già quella non scherzava, ma in giro per i corridoi si vedevano ceffi che avrei avuto paura a incontrare di sera in giro
Ho fatto una sostituzione in una 3° che sembrava una di quelle classi che si vedono nei film americani (in film tipo Pensieri pericolosi per intenderci): ragazzine di 13 anni truccatissime e mezze nude che dimostravano più di 20 anni e che hanno passato l'ora a mandare messaggi sul cellulare e ragazzi che giocavano a carte... a soldi...veri!
Da allora sono sempre stata ben lontana dalla città, solo scuole di provincia. Poi di solito più il paese è piccolo, più le classi sono poco numerose e meglio si sta
La mia unica esperienza cittadina è stata proprio in una delle scuole ghetto, dove gli italiani erano una minoranza, di reggiani poi non c'era quasi traccia.
Avevo un'unica classe, anche una delle migliori e già quella non scherzava, ma in giro per i corridoi si vedevano ceffi che avrei avuto paura a incontrare di sera in giro
Ho fatto una sostituzione in una 3° che sembrava una di quelle classi che si vedono nei film americani (in film tipo Pensieri pericolosi per intenderci): ragazzine di 13 anni truccatissime e mezze nude che dimostravano più di 20 anni e che hanno passato l'ora a mandare messaggi sul cellulare e ragazzi che giocavano a carte... a soldi...veri!
Da allora sono sempre stata ben lontana dalla città, solo scuole di provincia. Poi di solito più il paese è piccolo, più le classi sono poco numerose e meglio si sta
#45
la solita raccomandata...Rox ha scritto:si si, certo che lo eravamo
Io ho giocato a bowling nei corridoi della scuola solo che i birilli erano una confezione da 6 di bottiglie di vetro di acqua minerale della bidella che giustamente si sono rotte in mille pezzi allagando il pavimento.
Subito mandata dalla preside.
Un' altra volta ho fatto un mega gavettone alla mia compagna in bagno solo che ho sbagliato porta e ho beccato in pieno l'insegnante di italiano.
Subito mandata dalla preside.
Un'altra volta non avevo voglia di fare lezione e allora sono salita sul pulman di un'altra classe che andava in gita, si sono accorti di me solo quando eravamo in autostrada.
Subito mandata dalla preside.
Ma sapete qual'era la sf@@a più grossa???
La preside era mia mamma
Quindi oltre il cazziatone a scuola continuava a casa
fin da piccola!!!