#120
da Nando21
altro motivo per piangere davvero!
10/11/2006 14:51 FINANZIARIA: CIRCA 300 MLN TAGLI A ENTI RICERCA MINISTERO INAF, INFN, CNR E ASI RISCHIANO CHIUSURA LABORATORI
- ROMA, 10 NOV - Ammontano a circa 300 milioni di euro i tagli che subiranno gli enti di ricerca che fanno capo al Ministero della Ricerca previsti dalla Finanziaria. Una situazione definita dai presidenti dei principali enti, Inaf, Infn, Cnr e Asi, ''assolutamente drammatica e che ci pone nella condizione di dover chiudere dei laboratori, per poter rispettare degli impegni presi a livello internazionale''. E' quanto e' emerso dalla riunione cui hanno partecipato oltre ai presidenti degli enti di ricerca, anche il premio Nobel Rita Levi Montalcini e Carlo Rubbia, in videoconferenza da Ginevra. ''La Finanziaria penalizza esplicitamente lo sviluppo della ricerca italiana - ha detto Roberto Petronzio, presidente dell' Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - perche' pone questo settore cosi' importante per la rinascita del nostro Paese nella voce dei tagli. Oltre ai 200 milioni di euro di tagli che dovranno essere fatti sulle spese intermedie o consumi, che colpiscono universita' ed enti di ricerca, gli enti di ricerca sono penalizzati ulteriormente dall' articolo 53 della Finanziaria, che toglie 300 milioni di euro al Ministero della Ricerca per via dei tagli a tutti i Ministeri, di cui circa 180 milioni ricadono proprio su di noi''. A tutto questo si unisce un quadro non certo roseo, visto che dal 2001 c'e' il blocco delle assunzioni in questo settore e una penuria cronica di fondi. ''Per via della manovra finanziaria - ha aggiunto Sergio Bertolucci, vicepresidente dell' Infn - potremo stipulare il 60 per cento in meno di contratti a termine con i ricercatori. Il nostro istituto infatti subira', a meno di modifiche, un taglio di circa il 60 per cento, pari a 50 milioni. Il che ci pone a rischio di chiudere alcuni laboratori, per dover far fronte a degli impegni gia' presi sul fronte internazionale''. Un danno questo che, come ha spiegato Piero Benvenuti, presidente dell' Istituto Nazionale di Astrofisica, ''si tradurra' in un ulteriore aggravio dei costi, visto che nel caso di mancato rispetto di questi impegni, saremo costretti a pagare delle penali pesantissime. Se perdiamo questo treno ora, saremo fuori dalle linee piu' produttive della ricerca, e il nostro posto sara' preso subito da altri Paesi, come ad esempio la Francia''. ''Se dunque verra' confermata - ha concluso Rubbia - la decisione di tagliare le risorse alla ricerca, il resto del mondo interpretera' questa scelta come una precisa e chiara volonta' del nostro governo di chiudere con la ricerca e lo sviluppo in Italia''.