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#1
....esperti e appassionati di arredamento d'interni,please...entro la fine della settimana devo assolutamente comprarmi l'armadio e dopo vari preventivi di ogni prezzo, sapete dirmi cosa si intende per:
ante in tamburato in 24 varianti di colore...
ante con telaio liscio anodizzato.. ante in melaminico.....
ripiani interni raffinati in metacrilato...non ci capisco più nulla................

spesso incontro venditori che sparano queste descrizioni che io trovo incomprensibili ("non è come il legno certo però ha una struttura in una di quelle robe li sopra" molto resistente.)

vi ringrazio di una vostra eventuale e semplice spiegazione e "DRITTA".
un altro consiglio, le ante scorrevoli devono necessariamente avere una qualche maniglia per una maggiore comodità di presa?

#2
io ti posso rispondere solo per le ante scorrevoli. io le ho senza maniglie e mi trovo bene. fai delle prove in mobilificio, così ti rendi conto della differenza.

#3
Innanzitutto bisogna precisare che un mobile in legno è assolutamente eco-compatibile: gli alberi che vengono abbattuti per realizzare prodotti in legno fanno spesso parte di programmi di rigenerazione dei boschi e foreste.
Naturalmente non è così nella maggior parte dei casi; tenete presente, comunque, che il numero di abbattimenti è di gran lunga maggiore per la domanda di carta e di terreni coltivabili. Potete quindi stare sicuri che acquistando un mobile in legno il patrimonio ambientale sarà comunque salvaguardato .

Il legno è un materiale naturale. Sono quindi da ritenersi normali e prova di autenticità lievi (devono essere lievi) imperfezioni superficiali. Inoltre la sua tinta varierà nel tempo tendendo a diventare più scuro con il passare del tempo: ovviamente ciò si noterà maggiormente sui legni che nascono chiari (faggio, noce, acero,...).
Chi acquista un prodotto in legno deve quindi accettare le eventuali differenze di tinta fra prodotti diversi o parti dello stesso prodotto acquistate in momenti differenti.

Vediamo ora tre diversi modi di realizzare un mobile in legno: il massello, l'impiallacciatura, il tamburato.

Il massello

Un prodotto, od una sua parte, sono in legno massello quando l'interno e la superficie sono senza soluzione di continuità. Il tronco viene tagliato nei modi più disparati ed attraverso colle o giunti o chiodi le diverse parte vengono fissate tra di loro senza manipolazioni particolari. Il legno potrà poi essere verniciato e/o lucidato,...ma questi sono aspetti che vedremo in un articolo successivo.
E' usato per realizzare particolari, profili, telai, forme particolari non realizzabili altrimenti.


L'impiallacciatura

L'impiallacciatura è uno strato superficiale di legno che ricopre la struttura delle ante, dei fianchi, di tutti gli elementi che compongono il mobile. Lo spessore richiesto per definire un rivestimento "impiallacciatura" è di 0,9 mm; sono in circolazione, però, anche strati decisamente più esili solo a torto definiti come impiallacciatura.
Il supporto dell'impiallacciatura può essere o di listelli di legno, magari un legno "meno nobile" di quello superficiale, o di particelle di legno, definito "truciolare" (vedi voce sottostante). Ad esempio ci sono produzioni in massello di ramino od alder, legni facilmente lavorabili e poco costosi, che vengono poi impiallacciati con legno di ciliegio o noce nazionale.


Il tamburato

E' una tipologia costruttiva molto ricercata usata per produzioni di alto livello. Consiste in una struttura "a sandwich" composta da: 1- impiallacciatura 2- pannello 3- nido d'ape 4- pannello 5- impiallacciatura. In particolare lo strato a nido d'ape è realizzato in legno, a volte con dei rinforzi metallici. Una tale realizzazione, lasciando uno spazio cavo all'interno di una struttura rigida, può così essere resistente e leggera allo stesso tempo.
Per la sua particolarità è tendenzialmente più costosa delle altre modalità costruttive.




Il "truciolare"

I pannelli in particelle di legno, più semplicemente truciolare, hanno a torto una cattiva reputazione. Non è tanto la presenza o meno di truciolare a fare la qualità di un mobile quanto, invece, la qualità stessa del truciolare.
Innanzitutto ci sono pannelli realizzati completamente con particelle di legno, altri dove vengono mischiate altre componenti "meno nobili"; altro aspetto importante è, ovviamente, lo spessore. Allo stesso modo importante è poi la "grammatura", cioè la densità delle particelle stesse all'interno del pannello.
In produzione ci sono, quindi, pannelli completamente con particelle di legno, con alti spessori ed alte grammature che si differenziano notevolmente da altre produzioni le quali, per una continua "rincorsa al ribasso", hanno causato nel corso degli anni la cattiva fama del truciolare.

I pannelli d'alta qualità garantiscono indeformabilità anche nelle superfici estese (ante, mensole, piani) laddove il legno massello darebbe enormi problemi di planarità.

Il truciolare deve rispondere alla norma europea sulla bassa emissione di formaldeide (collante cancerogeno) appartenendo alla classe E1 (emissioni nulle). Deve essere poi idrorepellente in quanto altrimenti gli spazi interstiziali fra le particelle possono provocare, a contatto con l'acqua, spiacevoli rigonfiamenti.




Le laccature

Una struttura si dice laccata quando, anziché venire rivestita con uno strato superficiale di legno o laminato (vedi sotto), viene fisicamente colorata con vernici di vario tipo. Anche le laccature, come i truciolari, hanno fatto negli ultimi anni passi da gigante, sia per praticità che per resistenza ed affidabilità.
Le laccature permettono la scelta fra vasti campionari di colori, permettendo anche, su alcune produzioni, la laccatura a campione.

A poro aperto

Una laccatura si dice a poro aperto quando lascia comunque evidenti, sia alla vista che al tatto, le caratteristiche del legno come venature, nodi e, ovviamente, i pori. Viene usata quasi esclusivamente sui mobili dalle linee classiche-country. Vi è una particolare finitura chiamata "decapè" dove, con una tecnica particolare, i pori sono evidenziati da una puntinatura bianca.

A poro chiuso

Una laccatura si dice a poro chiuso quando copre ogni caratteristica ed aspetto del supporto sottostante: per questo motivo sotto ad una laccatura a poro chiuso spesso, ma non sempre, non ci saranno supporti in massello od impiallacciati, perché come si è soliti dire...sarebbe un peccato coprirli.

Si possono trovare collezioni che permettono di scegliere fra laccature opache (molto pratiche), laccature lucide e laccature metallizzate (tipo quelle delle automobili).




I laminati

Il laminato è un materiale superficiale di origine sintetica: riveste il supporto che, in questi casi, è quasi sempre in truciolare. Come per il truciolare...c'è laminato e laminato. La sua qualità dipende dalla conformità a molteplici norme UNI quali la resistenza alla graffiatura, la resistenza dei bordi al calore, la resistenza al calore secco, alla luce, all'abrasione, all'urto, al calore umido ed ai prodotti di pulizia. E' comunque sempre più resistente del legno e più pratico da pulire.

Si dice post-formato un pannello in laminato che non ha spigoli vivi in quanto con tecniche particolari il laminato viene curvato a piacere: in questo modo oltre all'assenza di spigoli si ha anche il beneficio estetico dell'assenza di giunture. Questa lavorazione è più agevole con il laminato polimerico che permette addirittura lavorazioni speciali.
Fino a poco tempo fa la scelta di colori sul laminato era piuttosto limitata. Ora le possibilità, pur variando da una produzione all'altra, sono più vaste: laminati in molti colori, opachi o lucidi, e laminati color legno.
Il laminato è un materiale costante ed uniforme: non ci sono variazioni cromatiche nel tempo o fra una "partita" ed un'altra.


Le certificazioni

Anche per gli "intenditori" non è facile capire fino in fondo come è realizzato un mobile, almeno al suo interno. Da qualche anno poi, sono nati dei consorzi che certificano i materiali usati per la costruzione.

Vero Legno www.verolegno.it

Vero Legno certifica che un determinato prodotto (anche serramenti, oggetti, rivestimenti) è realizzato in vero legno e non con altri materiali che lo imitano (laminati color legno, carte,...). Ad ogni prodotto viene allegato un certificato numerato che illustra i materiali usati per ogni sua parte.
Su un prodotto certificato ci possono anche essere parti non in legno: il punto è che ciò che sembra legno deve essere tale; le parti che, invece, non hanno la sembianza del legno possono essere comunque realizzate con altri materiali.
Vero Legno non certifica la qualità del prodotto, ma solo i materiali.
Ci sono poi tantissime produzioni realizzate completamente in massello, o in tamburato, che per risparmiare sui costi di adesione al consorzio non vi aderiscono e non hanno quindi il marchio: pur senza marchio comunque, la qualità e l'affidabilità possono essere eccellenti.


Spero risulti esauriente...
Maestro.

#4
Anche io spesso ho dei dubbi sul tipo di struttura che deve avere l'armadio...sei stato molto esauriente!
Grazie

#5
Vi svelo un segreto, non ditelo a nessuno,...non ho scritto tutto apposta per questo forum, l'ho scritto un po' di tempo fa con altro fine e ho colto l'occasione per postarlo qui.

Ciao,
Maestro.

#6
ohhhhhhhhhh, finalemnte un po' di chiarezza
dpo aver ascoltato e letto di tutto, nessuno mi aveva chiarito bene le idee come te, grazie maestro!
fran

#8
avrei intenzione di acquistare un tavolo in rovere sbiancato e vorrei sapere se per il tipo di materiale sarà un tavolo resistente e che tipo di legno è,cioè se in effetti vale il prezzo che ci propongono visto che non è affatto economico!!!Grazie

#9
Il legno usato non fa la qualità del tavolo.

Il prezzo (a parte legni rari) non dipende dal legno usato.

Magari è caro per la sua forma peculiare o perchè è proposto dalla casa di produzione del soggiorno coordinato che o ne fa pochi di tavoli e li acquista e li finisce...e quindi non riesce a dare un prezzo come quello di un'azienda di tavoli e sedie. O magari è caro e basta...

Il rovere per la venatura che ha anche quando è verniciato rimane poroso. Il piano del tavolo in rovere "potrebbe" (dico potrebbe) risultare meno pratico da pulire di altre superfici.

#10
CIAO MAESTRO E' UN PO' CHE NON CI SI SENTE.... TI VOLEVO FARE UNA DOMANDA: SECONDO TE IL PARQUET ROVERE (SBIANCATO) E' UN BUON PARQUET SOPRATTUTTO SE SOTTO C'E' IL RISCALDAMENTO A TERRA?
SAI AL MOMENTO DELL'ACQUISTO NON SIAMO STATI CONSIGLIATI ABBASTANZA, ANZI, CI SIAMO IMBATTUTI IN QUELLO CHE DEFINIAMO UN RIVENDITORE- VENDITORE E BASTA!!!
HO LETTO LE DEFINIZIOI DEI LEGNI CHE HAI DATO SOPRA E CONFIDO IN UNA TUA VELOCE RISPOSTA IN QUANTO NON HO TROVATO ANCORA NESSUNO CAPACE DI RISPONDERMI....
AH!!DIMENTICAVO... ABBIAMO SCELTO DI SBIANCARE IL ROVERE PERCHE' SOLO DOPO L'ACQUISTO HO SAPUTO CHE CON IL TEMPO INGIALLISCE!!
CIAO