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#16
io nn posso proprio esserti d'aiuto, perchè di certo non avrei mai il coraggio di allontanarmi dai miei, nn ci riesco.
Poi posso sembrarti pessimista ma nn voglio più senitr parlare di attività, ho messo in vendita anche la mia, il mercato stà diventando una cosa strana, certo la mia non ha nulla a che fare con quella che vorresti fare tu, poi magari la grecia stà meglio dell'italia.
Valuta tutti i punti che ti ha descritto Steve nn tralasciare nulla
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#17
Capisco benissimo le perplessità e i dubbi che avete dato che anche io mi trovo proprio adesso a dover fronteggiare una situazione simile (anche se, per me, si tratteterebbe solo di tre anni a londra...). Mi sento di quotare Steve riguardo al fattore economico da valutare bene sotto ogni punto di vista dato che il passo richiede anche un investimento iniziale. Non so, se come me non siete dell'ambiente, mettetevi nelle mani di qualcuno che sia in grado di valutare oggettivamente tutti i punti di Steve e poi traetene le conclusioni.
Dal punto di vista di "esperienza" umana penso sia un'occasione bellissima: io adoro la Grecia e ho passato quattro mesi indimenticabili a Creta che porterò per sempre nel cuore. Riguardo al fattore lontananza è verissimo che adesso le distanze si sono accorciate: poche ore di volo e già potrete tornare dai vostri cari. Poi c'è Skype per chiaccherare e vedersi "a gratis"...Vivere all'estero non è certo come andarci in vacanza per pochi giorni, in bene e in male ma, secondo la mia piccola esperienza, è un'occasione di allargare i proprio orizzonti e di godere appieno e con calma delle bellezze e dell'atmosfera di paesi diversi...
In ogni caso in bocca al lupo :)
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#18
Di solito si dice Lasciare il vecchio per il nuovo sai quel che lasci non sai quel che trovi! Propio l'altro giorno leggevo di un ragazzo bergamasco che tra parentesi conoscevo in quanto faceva il cuoco in un ristorante che frequento spesso, bene lui ha deciso di andare a fare il cuoco a Los Angeles, ci è stato 2 anni poi si è trasferito a New York sempre come dipendente ma proprio da quest'anno ha aperto in società con due soci (italiani) 2 ristoranti in centro a new york. Questo è uno degli esempi che ti potrei portare... certo la scelta è difficile ma se si ha un po' di coraggio e voglia di fare ce la si fa! Anche a me piacerebbe molto poter provare un'avventura all'estero ma il lavoro mi blocca qui per ora... poi vedremo!
In bocca al lupo per la nuova avventura!

#19
Tide, io non sono contrario a priori.
Ci vuole coraggio per fare una simile scelta.

L'unica cosa che mi sento di consigliarvi è proprio quella di guardare tutti i lati della questione. E, soprattutto (ma forse ve lo dico anche per deformazione professionale), il lato finanziario con molta attenzione.

Dovete almeno capire con cosa e quanto vi sfamerete nei prossimi anni... :wink:

#20
non ti voglio scoraggiare, anzi, se è vostro sogno e giusto avere un po’ di pazzia e di buttarsi nel nuovo progetto.
Una simile decisione l’ho pressa 14 anni fa (ho scambiato il mio paese x Italia :wink: ) , Devi mettere in conto che primo periodo, sarà brutto e difficile. Vieni in paese dove non ti conosce nessuno, dove sei sola, senza aiuto della famiglia. Un conto è venire da turista e un conto venire a viverci. Comportamento della gente cambia tantissimo. La parte di gente ti tratterà con indifferenza, sospetto, pregiudizi. Imparate subito la lingua!!!! Non isolatevi e frequentate sopratutto gente del posto!
Per quanto riguarda i sensi di colpa del “abbandono”, quelli rimangono. Io ancora a distanza di anni, soffro al pensiero come stanno i miei cari, che genitori invecchiano, che non vedo crescere la nipotina…
E vero, che le distanze si sono accorciate, che esiste internet, telefono… ma non è la stessa cosa come poter vivere vicini.

#21
Non ci conosciamo ma permettimi di dire la mia.

Anche se giovane ho imparato che nella vita ci vuole coraggio,
e che spesso per essere vincenti bisogna averne molto di questo coraggio,talmente tanto da rasentare l'incoscienza.

Poniti le domande giuste ma non troppe.

#22
io sono un po' perplessa.
mi chiedo quanto possano rendere effettivamente 5 monolocali, per poi camparci in "due" (soci, ma voi siete anche una famiglia!).
Certo si tratta della grecia (dove peraltro non sono mai stata di persona), ma so che comunque il periodo turistico è più lungo es. rispetto alla costa ligure, es. dei nostri amici ci vanno spesso nel periodo delle vacanze scolastiche del 1o novembre. Però comunque con 5 monolocali credo si debba lavorare a "pieno ritmo".
Avete già esperienza in questo "campo"?
E di capitale disponete? In quanto tempo pensate di recuperare i soldi spesi?

Io mi sono trasferita in ticino a 22 anni e stabilita definitivamente a 23.
è vero che ci sono 4 ore di treno, ma con casa, famiglia & co, finisce sempre per essere mia madre che ci viene a trovare.
e pare che ci siano tantissime nonne viaggiatrici. :lol:
Ma sto cordone ombelicale dev'essere pur reciso.
E poi c'è il telefono e tanto altro.

Io penserei più a voi, a farvi i calcoli... e ad imparare il greco.
Mollare tutto... beh, c'è chi parla di coraggio.
A me fa un po' ridere.
Ha le tasche piene di coraggio anche chi ha dato delle gran nasate.
Fatevi dei calcoli, saggiate il terreno. Prima di buttarvi dall'aereo, insomma, guardate di avere il paracadute.

:roll:
benvenuto/a! >> CASA: primi passi << (last update 21 febbraio 07)

#23
che dire... l'idea è allettante, se ve la sentite entrambi perchè non provare per qualche tempo se ne vale veramente la pena? siete giovani e senza figli, se non ci provate ora quando potrete farlo? Io penso che sia meglio vivere di ricordi piuttosto che di rimpianti....
"La vita è un brivido che scorre via, un equilibrio sopra la follia"

#24
Io e mio marito ci abbiamo pensato lo scorso mese di novembre. In realtà lo ha detto lui come battuta in un periodo di sconforto... poi ci ho pensato seriamente io e ci ha pensato seriamente lui.

Cosa ci ha fatto desistere?
Io sono pragmatica
:arrow: se avessimo avuto dei figli, ad una certo punto non avremmo più potuto offrire loro un'istruzione adeguata (almeno non dalle superiori in avanti); a quel punto, che fare una volta lasciata l'isoletta? Come si riciclano due cinquantenni con un'esperienza che da noi vale ben poco?
:arrow: mio marito non ha legami qui ma io ho due genitori che iniziano a invecchiare: allontanarmi adesso mi sembra il momento meno opportuno
:arrow: questo è un problema soggettivo, ma io ad esempio devo fare dei controlli medici regolari, quindi valuterei le strutture sanitarie presenti in loco (problema fugato perché la meta sarebbe stata a 3 quarti d'ora d'aereo da Miami 8) )

Insomma, la risposta potete trovarla solo voi ma valutate bene tutti gli aspetti, anche quelli che sembrano più scontati. In bocca al lupo :wink:
- Aspettando Godot -

#25
che scelta difficile....io personalmente non lo farei per svariati motivi:
Prima di tutto non penso che Rodi, al di la' del mare e del sole, possa offrire un futuro adeguato ad eventuali figli che potrebbero arrivare...stesso discorso di Clà: quando saranno grandi che fate? tornate in Italia? e dove lo ritrovate lavoro a 50 anni?
seconda cosa non me la sentirei mai di lasciare quello che finora ho costruito qui: dopotutto amo Firenze e amo l'Italia, qui ho la mia famiglia, i miei genitori, i miei nipotini...non potrei mai lasciare tutto per un'incognita. Pero' è un sentire personalissimo, quindi si fa male a consigliare..magari i motivi che mi trattengono qui sono gli stessi che ti spingono ad andartene... :wink:
.......e l'armonia vince di mille secoli il silenzio

#26
con una attività turistica in proprio ( seppur piccola) tu pensi veramente di non usare più cordless/ o cellulare :shock:
guarda che quelli useranno anceh il tuo bagno ....figurati se non dovrai rispondere a tutte le ore al telefono
secondo me hai una idea distorta del lavoro che ti propongono....

Valuta bene cerca di capire di cosa si tratta sia economicamente che a livello di lavoro hai le idee un po confuse......

la domanda giusta non è
- ce la farò a lasciare i genitori- l'italia - gli amici
ma
è un lavoro che mi piace?
è un lavoro che so fare?
è un lavoro che mi da qualcosa in piu di quello che ho adesso ?
il paese in cui andrò mi piace?
sono disposta a fare sforzi per imparare gli usi i costumi la lingua

quali sono i miei hobbies qui? I miei interessi?
e li riuscirò a coltivarli...

Guarda che un conto è andare li per lavoro ed un'altro per turismo
lasciatelo dire da una che è stata 18 mesi in svezia.......

#27
Tide, ma che problemi ti fai? ;)

Scusa, eh... ma c'è un controsenso alla base dei tuoi ragionamenti.... Da un lato dici: sono adulta, indipendente, sposata, voglio decidere autonomamente (come coppia) della mia vita, ecc... Dall'altro dici mi mancherebbero la mamma e il papà e io mancherei a loro....

Da che parte ti posizioni? ;)

entrambe le posizioni hanno innumerevoli pro e contro, ma sono diametralmente opposte...
La scelta di accettare una sfida, di buttarsi a capofitto in un'avventura che non si sa dove ti porterà è sicuramente affascinante, è una cosa bellissima che può essere sia sognata che vissuta...

Sognarla ti da l'illusione di staccarti dal mondo, come i Dubliners di Joyce che sognavano tutta la vita di muoversi da una Dublino che li soffocava ed erano talmente assorti nel loro sogno dall'aver paura di realizzarlo...
Tu, leggendo i Dubliners, cosa hai pensato? Hai pensato "guarda che idiota, questa qui... sogna sogna sogna, ma alla fine non fa nulla per cambiare la sua vita e lascia partire la nave, nonostante abbia già il biglietto in tasca"? Oppure hai pensato: "Bhè, Dublino è sempre Dublino, alla fine chi glielo faceva fare di abbandonare la sua vita per andare a fare l'accatona in America...."?

è bene che dentro di noi si riesca e distingue esattamente cosa desideriamo da un sogno, quale deve essere il suo ruolo nelle nostre giornate...

desideriamo che ci conforti, che non ci lasci mai soli, che ci accompagni nel grigiore del traffico giornaliero? O desideriamo che si avveri, costi quel costi (e, per esperienza, posso dirti che spesso il costo da pagare è assai elevato, ma d'altro canto maggiore è il costo, maggiore è il senso di realizzazione dopo averlo conseguito)?

Da parte mia, sai benissimo come la penso... qualsiasi (e ripeto: qualsiasi) esperienza che ti metta in difficoltà, ti mette a confronto con la tua vera forza, ti permette di conoscerti, mete a nudo la tua vera natura, ti permette di imparare a capirti e di procedere, di avanzare, di "crescere" nel tuo cammino di individuo.
Se io fossi al tuo posto, partirei domani mattina....
Sai come la penso, no? "Alla fine, stringi stringi, è solo la tua vita.... nulla di così fondamentale! ;)"

MA ci sono una marea di ma, primo tra tutti che io non sono te ;) E che io sono da solo ;)
L'unico consiglio che posso darti è quello di parlarti sinceramente capire esattamente cosa vuoi dalla tua vita, capire quanto peso ricoprono i vari elementi che la compongono, capire a cosa sei disposta a rinunciare, per appagare te stessa e i tuoi sogni.
Poi, solo dopo, confrontare ciò che hai capitio con ciò che pensa tuo marito... è importante che ciascuno valuti singolarmanete questa cosa, e solo dopo aver riflettuto assai bene ne parliate insieme...
è una cosa troppo importante per permettere a qualcun altro di influenzarti con il proprio punto di vista....
è la TUA vita... che in questo momento state condividendo con lui, ma che resta sempre e comunque tua.

qualunque cosa tu decida di fare: non avere rimpianti ;)
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#28
bluesky ha scritto:quando saranno grandi che fate? tornate in Italia? e dove lo ritrovate lavoro a 50 anni?
e se mio nonno aveva il troller, era un tram... :roll:

Chissenfrega di quando avrai 50 anni.... ora come ora, già è tanto se riesci a pensare di arrivarci, a 50 anni... figurati pensare addirittura al "come" arrivarci... :roll:

Vuoi vivere la tua vita in funzione di cosa potrebbe succedere da qui a 20 anni?

Vuoi vivere nel timore che la tua vita si "discosti" dai binari della "quotidianeità" che ti assicura una vita media, senza alcun tipo di picchi, ne verso l'alto, ne verso il passo?

cavolo, ma vi rendete conto che la persona "normale" si accontenta di trovare "eccitante" l'uscita del Sabato per fare shopping in centro?
che quando va al cinema è un giorno di festa???
Ma ci rendiamo conto????


Perchè bisogna avere tutta questa paura? Perchè bisogna tendere all'essere "normali"? Io non lo capirò mai....

E se tra 2 anni divorziano?
E se tra 2 mesi rimane incinta di 3 gemelli?
e se i suoi genitori decidessero, tra 10 anni, in pensione, di trasferirsi anche loro in grecia?
e se domani mattina uscendo di casa la tira sotto il tram?
e se un incendio brucaisse la casa?
e se ricevesse una promozione?
e se la ditta per la quale lavora fallisse?


e se... e se.... ma che barba, questi "e se..."!!!!

La vita è ora, non tra 20 anni! ;)
Altrimenti, tutta l'esprienza "vita" si ridurrebbe ad un semplice "fare qualle che ti dicono difare"...
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#29
cyberjack ha scritto:
bluesky ha scritto:quando saranno grandi che fate? tornate in Italia? e dove lo ritrovate lavoro a 50 anni?
e se mio nonno aveva il troller, era un tram... :roll:

Chissenfrega di quando avrai 50 anni.... ora come ora, già è tanto se riesci a pensare di arrivarci, a 50 anni... figurati pensare addirittura al "come" arrivarci... :roll:

Vuoi vivere la tua vita in funzione di cosa potrebbe succedere da qui a 20 anni?

Vuoi vivere nel timore che la tua vita si "discosti" dai binari della "quotidianeità" che ti assicura una vita media, senza alcun tipo di picchi, ne verso l'alto, ne verso il passo?

cavolo, ma vi rendete conto che la persona "normale" si accontenta di trovare "eccitante" l'uscita del Sabato per fare shopping in centro?
che quando va al cinema è un giorno di festa???
Ma ci rendiamo conto????


Perchè bisogna avere tutta questa paura? Perchè bisogna tendere all'essere "normali"? Io non lo capirò mai....

E se tra 2 anni divorziano?
E se tra 2 mesi rimane incinta di 3 gemelli?
e se i suoi genitori decidessero, tra 10 anni, in pensione, di trasferirsi anche loro in grecia?
e se domani mattina uscendo di casa la tira sotto il tram?
e se un incendio brucaisse la casa?
e se ricevesse una promozione?
e se la ditta per la quale lavora fallisse?


e se... e se.... ma che barba, questi "e se..."!!!!

La vita è ora, non tra 20 anni! ;)
Altrimenti, tutta l'esprienza "vita" si ridurrebbe ad un semplice "fare qualle che ti dicono difare"...
bei discorsi, si vede che sei solo e non hai vincoli...quando avrai un figlio ti porrai piu' domande... :wink:
.......e l'armonia vince di mille secoli il silenzio

#30
bluesky ha scritto: bei discorsi, si vede che sei solo e non hai vincoli...quando avrai un figlio ti porrai piu' domande... :wink:
Ma loro non ne hanno ;)
e, tra l'altro, una coppia di amici si è trasferita in Tanziania quando aveva un figlio di 1 anno e mezzo, sono rimasti lì per quasi due anni, e poi sono tornati indietro...
Non lo so... guarda.... :roll: io capisco tutti questi discorsi, ma non sono capace di vivere così...
e se mai in futuro avrò una famiglia (cosa che sembra diventare ogni giorno più difficile, date le mie pretese!! :lol:) vedremo... di donne avventurose ce n'è pieno il mondo ;)
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