Perfetto, allora diciamo la stessa cosa.cyberjack ha scritto:questo è un discorso un po' complesso, in realtà...domovoy ha scritto:Cyber ma a un ""medico"" (lo metto tra virgolette perchè non tutti sono cosi' ma quasi tutti) cosa vuoi che gliene importi di capire da dove nascono i problemi interiori di una persona?
Prescrivere psicofarmaci è il modo piu' sicuro, la soluzione piu' veloce e piu' facile.
I pensieri sono "ovattati" ed una mente che pensa poco non è problematica.
esistono diversi meccanismi fisici identificati come responsabili della depressione... frequentmente si associa a questo tipo di disturbi (tutta la gamma della depressione, dell'ansia, dei disturbi comportamentali, ecc...) la carenza di specifici neurotrasmettitori, come la dopamina, la noradrenalina, la serotonina...
Esistono diversi farmaci che vanno ad agire sulla produzione di questi neurotrasmettitori... in teoria, bisognerebbe determinare quale "fattore" provoca questi disturbi e agire su quello... in pratica il mio timore è che i farmaci vengano dati un po' "ad minchiam"...
E comunque, per me, il roblema sta a monte: non "agire su ciò che manca", ma individuare i motivi per cui manca e agire su quelli.
E' giusto capire il motivo ma è anceh vero che se non usi farmaci in situazioni limite che potrebbero portare a gesti estremi, non hai tempo neanche per cercarli i motivi!
E' l'uso continuo e prolungato a renderli sbagliati. Il farmaco in se ha la sua utilita'.