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TUTTI I DOCUMENTI NECESSARI X IL MATRIMONIO...

#1
C'è qualcuno che ha la pazienza e la buona volontà di spiegarmi quello che devo fare e di elencarmi tutti i documenti che sono necessari???
Io sono di Roma, il mio futuro marito è di Chiavari (GE),
andremo a vivere a Chiavari,
ma ci sposiamo a Roma.
Vago da un parroco all'altro da nn so più quanti mesi e ancora nn c'ho capito un fico secco!!!
Abbiamo già fatto il corso prematrimoniale.
Ci sposiamo il 29 giugno.

P.S. Ma non potrebbero fare un libricino con scritte tutte le cose da fare e tutti i documenti che servono, per i poveri comuni mortali come noi che avrebbero la voglia di sposarsi ma nn sanno cosa devono fare???

GRAZIE!!! :wink:
Ultima modifica di giadaroma il 22/02/07 18:42, modificato 1 volta in totale.
CASA: QUI

#2
Scusate se è un po' lungo, ma spero sia chiaro (l'ho preparato per vari amici dopo essere impazzita io dietro a questa burocrazia inutile...)

Matrimonio Cattolico
Il matrimonio celebrato con rito religioso cattolico produce anche effetti civili. Prende il nome di Matrimonio Concordatario poiché si basa sul Concordato tra la Santa Sede e lo Stato Italiano.

Documenti necessari
I documenti necessari per la celebrazione del matrimonio con rito religioso comprendono tutti quelli previsti per il matrimonio civile, e inoltre:
• Attestato di frequenza al corso prematrimoniale
La Chiesa Cattolica richiede ai futuri sposi la partecipazione a un apposito corso preparatorio al matrimonio, da seguire presso una delle Parrocchie di provenienza oppure in una terza a scelta; la durata di tale corso di solito non supera i due mesi;
• Certificato di battesimo ad uso matrimonio, rilasciato da non più di sei mesi.
Tale documento viene rilasciato dalla Chiesa in cui è stato ricevuto il sacramento. Nel caso in cui sia impossibile procurarsi un certificato di battesimo recente o anche vecchio, sarà sufficiente andare dal Parroco insieme ad un’altra persona (cristiana) che confermi il ricevimento del sacramento.
• Certificato di Cresima
Deve essere richiesto al parroco della parrocchia in cui è avvenuto il battesimo. Di solito, la Cresima è annotata nel certificato di battesimo. Se così non fosse, il certificato va richiesto alla parrocchia in cui si è svolta la cerimonia;
Prova di Stato Libero Ecclesiastico della persona.
E’ necessaria quando uno degli sposi, dopo aver compiuto il sedicesimo anno di età, è stato residente in diocesi diverse da quella attuale. La Prova di Stato Libero avviene alla presenza di due testimoni: il Parroco istruisce un raccoglie la testimonianza di due persone che hanno conosciuto lo sposo (o la sposa) nel periodo in cui ha avuto la residenza in un'altra diocesi. Se non vi sono testimoni, la prova avviene tramite giuramento dell'interessato.

Documenti per le Pubblicazioni Civili:

“Promessa di matrimonio” Entrambi gli sposi, una volta decisa la data definitiva, devono recarsi presso il comune di residenza di entrambi (oppure presso una Circoscrizione di uno dei due) per siglare, con l’apposizione della propria firma, il documento di autocertificazione contenente in sé tutti i loro dati personali (identità, nascita, residenza ecc…) e richiedere quindi l’appuntamento successivo per la c.d. “Promessa di matrimonio” (o giuramento). Fatte queste dichiarazioni, l’Ufficiale di Stato Civile redige il processo verbale (che ha sostituito il vecchio registro delle Pubblicazioni), lo sottoscrive insieme ai due futuri sposi e verifica quanto dichiarato acquisendo i documenti d’ufficio.

Procedura Civile
Quindi si procede con la prassi civile, al termine della quale, l’Ufficiale di Stato Civile rilascerà il certificato di avvenute pubblicazioni civili. Tale documento, insieme ai certificati religiosi, verrà poi portato al Parroco. Verificata la veridicità delle dichiarazioni, l’Ufficiale espone l’Atto di Pubblicazione per 8 giorni interi trascorsi i quali rilascia il certificato di avvenuta pubblicazione o il nulla osta al matrimonio da portare al Parroco nel caso di rito concordatario.
Quando uno degli sposi è residente in un altro Comune, l’Ufficiale di Stato Civile si preoccuperà di richiedere la pubblicazione anche in detto Comune, che affiggerà le pubblicazioni sempre per 8 giorni interi. Al nono giorno invierà la comunicazione di avvenuta esecuzione delle pubblicazioni all’altro Comune.


Riassunto procedura
1. Prodotti i certificati religiosi, il parroco interrogherà separatamente i futuri sposi, durante il cosiddetto “consenso”.
2. I Parroci provvedono alle “Pubblicazioni Religiose” presso le parrocchie di appartenenza di entrambi gli sposi (le pubblicazioni, che indicano le generalità degli sposi e il luogo in cui intendono celebrare il matrimonio, vanno esposte in parrocchia o in entrambe se gli sposi non appartengono alla stessa.le pubblicazioni devono rimanere esposte per almeno 2 domeniche consecutive).
3. Il parroco consegna ai futuri sposi la richiesta di pubblicazioni civili da portare in Comune.
4. Quindi si procede con la prassi civile, al termine della quale, l’Ufficiale di Stato Civile rilascerà il certificato di avvenute pubblicazioni civili. Tale documento, insieme ai certificati religiosi, verrà poi portato al Parroco. Verificata la veridicità delle dichiarazioni, l’Ufficiale espone l’Atto di Pubblicazione per 8 giorni interi trascorsi i quali rilascia il certificato di avvenuta pubblicazione o il nulla osta al matrimonio da portare al Parroco nel caso di rito concordatario.
Il matrimonio che, dovrà essere esclusivamente celebrato nella casa comunale entro 180 gg. altrimenti, bisognerà ripercorrere l’intero iter burocratico.

5. Qualora la coppia abbia deciso di sposarsi presso una Diocesi differente dalla propria, il Parroco di quest'ultima rilascia un modulo denominato stato dei documenti che, vidimato dalla Curia, andrà consegnato alla Parrocchia prescelta per poter procedere al matrimonio.

Il Regime patrimoniale scelto dai futuri coniugi: In base alla nota Legge di riforma del Diritto di Famiglia (Legge 19 maggio 1975, n. 151), con la celebrazione del matrimonio secondo il rito civile, viene automaticamente deciso anche il rito patrimoniale dei futuri coniugi.
La regola prevista dalla nuova normativa di legge prevede che, qualora non venga fatta alcuna richiesta specifica, risulterà implicito che il regime patrimoniale dei coniugi sarà quello della comunione dei beni, in base al quale, tutti i beni acquistati dai nubendi dalla data della celebrazione del matrimonio in poi, rientrano nella proprietà di entrambi in modo tale che i medesimi, possano amministrarli con uguaglianza di poteri. Da tale regime restano invece esclusi i beni acquisiti precedentemente oppure ricevuti in base agli istituti giuridici della donazione o dell’eredità da uno dei due coniugi.
Se invece si intende seguire il regime della separazione dei beni in base al quale, ognuno dei due futuri sposi mantiene la proprietà propri beni, a prescindere dal fatto che gli stessi siano stati acquisiti prima o dopo il matrimonio, bisognerà comunicarlo durante la celebrazione del rito davanti all’Ufficiale dello stato civile, non operando più in automatico tale regime a seguito, della riforma legislativa del ’75. Ricordiamo comunque che la scelta effettuata resta comunque suscettibile di modifica anche ad avvenuta celebrazione nuziale; infatti, sarà sempre possibile passare da un regime all’altro, attraverso la stipula formale di un atto notarile.


Chidete se avete bisogno di chiarimenti!

#4
ma solo il rito civile com'è? solo la parte relativa al comune?? e poi?
Prima di criticare una persona, fai un miglio nelle sue scarpe. Almeno, se la critichi, sarai un miglio lontano. E avrai le sue scarpe.

#6
Fresno ha scritto:ma solo il rito civile com'è? solo la parte relativa al comune?? e poi?
e poi si chiede appuntamento per sposarsi. la data dev'essere almeno 8 giorni dopo la data della pubblicazione.

a noi hanno chiesto:
lui - nulla, era nato a bergamo e si sposava a bergamo; il comune era in posesso di tutto nei propri archivi e se la sbrigava da solo. E' bastata la carta di identità
io - certificato di nascita con specificazione di nomi genitori e luogo e giorno di nascita (se il certificato non è in una lingua di origine latina va tradotto e convalidato - il mio, in spagnolo, non ne aveva bisogno); passaporto in corso di validità; nulla osta del consolato assicurando che non ero libera di sposarmi.
entrambi - CI/passaporto dei testimoni

sono gli equivalenti dei documenti che avrebbero chiesto ad un italiano di un altro comune: CI, Cert. Nascita, Dich. Comune (come quella della parrocchia di cui parla cla sopra).

#9
anabellita ha scritto:cosa sono? a noi non li hanno chiesto :?
Sono svenuto dal sonno e devo aver pure perso innumerevoli i neuroni poichè non mi ricordo esattamente...
Volevo essere "simpatico" dicendo che per sposarsi servono:
Più o meno :shock:

C.I.V. Certificato inabilità di Intendere e Volere
C.I.M.I. Certificato di Infermità Mentale a tempo Indeterminato

Chiedo umilmente venia :shock: :? :shock: :? :shock:

#12
anabellita ha scritto:
Fresno ha scritto:ma solo il rito civile com'è? solo la parte relativa al comune?? e poi?
e poi si chiede appuntamento per sposarsi. la data dev'essere almeno 8 giorni dopo la data della pubblicazione.

a noi hanno chiesto:
lui - nulla, era nato a bergamo e si sposava a bergamo; il comune era in posesso di tutto nei propri archivi e se la sbrigava da solo. E' bastata la carta di identità
io - certificato di nascita con specificazione di nomi genitori e luogo e giorno di nascita (se il certificato non è in una lingua di origine latina va tradotto e convalidato - il mio, in spagnolo, non ne aveva bisogno); passaporto in corso di validità; nulla osta del consolato assicurando che non ero libera di sposarmi.
entrambi - CI/passaporto dei testimoni

sono gli equivalenti dei documenti che avrebbero chiesto ad un italiano di un altro comune: CI, Cert. Nascita, Dich. Comune (come quella della parrocchia di cui parla cla sopra).
thanks!
Prima di criticare una persona, fai un miglio nelle sue scarpe. Almeno, se la critichi, sarai un miglio lontano. E avrai le sue scarpe.