Ho letto un pochino e non mi trovo d'accordo con nessuno.
Ho esperienza di figli e di carriere, non la mia (me ne sono sempre fottuto e al lavoro preferisco il tempo per me stesso e i figli) ma di ma moglie.
Come sempre è la motivazione e il bisogno che spinge le nostre scelte!
Prima di tutto bisogna capire bene cosa si vuole dalla vita e valutarne le conseguenza, per esempio: carriera significa soldi e benessere, ma solitudine in vecchiaia, affetti limitati (ma volete mettere la soddisfazione un domani di andare a cena con mia figlia suo marito e i suo figli?), Mentre figli significa scarificio, tempo, denaro, ma anche grandi, grandissime soddisfazioni (e a mio avviso le più appaganti).
Ora; si possono avere sia carrira che figli, non a caso forse ci siamo trovati io e mia moglie; infatti lei con i ragazzi c'è sempre stata meno, ma la qualità che apportava al rapporto era molto elevata. La mia più assidua, ma decisamente di qualità minore (presumo
).
Questo per dire che ipende molto anche dalla coppia.
Tornando a quel che diceva Mercury sugli orari impossibili:avevo tempo fa (ora mi gestisco solo) un lavoro dove eseguivamo riunioni estenuanti, ma ho sempre fatto presente al mio responsabile che io non ho sposato il lavoro, e che ad una certa ora se non era finita me ne sarei tornato a casina (e non ero il solo a pensarla cosi), quindi fatta capire l'antifona, siamo sempre andati d'amore e d'accordo (si insomma si fa per dire
)
.
Certo la mia non è un azienda privata, ma come ho fatto molto io per dare una sferzata al mio lavoro (non andavo d'accordo su altre questioni), possono farlo tutti
Ripeto, tutto è possibile, ma occorre prima di tutto una propria chiarezza interiore, poi in base a queste avvengono le scelte.
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