paprina ha scritto:ammazza che vipere che siete!!!
sarà che lotto da un anno e mezzo qui dentro per farmi dire le cose in faccia e non andare dal mio capo a lamnentarmi.
sarà che quando viene il mio capo a dirmi che un cliente si è lamentato mi riporta sempre le cose in modo distorto
sarà che fondamentalemnte sto molto sulle palle al mio capo, quindi ogni scusa è buonap er un cazziatone
mi è capitato qualche volta di trovare la commessa ignorante o maleducata ma mai sono andata dalla titolare........mi sono sempre comportata di conseguenza.
esempio tipo con la cintura
sarei andata da lei a dirle"ecco la cintura più piccola, ora secondo te dovrei prenderla o dovrei legarti con questa(naturalmente in modo acido)", ok sarei stronxa ma risolverei la questione con lei e non scavalcandola
Guarda, come ho spiegato, per quanto mi riguarda, la differenza la fa soltanto la maleducazione della commessa. Non c'è giustificazione a questa, specialmente se una cliente, come Kylie, le aveva semplicemente chiesto un'informazione, e non era andata lì a rompere, come invece fanno tanti altri.
Io scuso lo sbaglio sul lavoro, siamo umani e non macchine, e un particolare può sfuggire anche a chi fa lo stesso lavoro da 35 anni. Ma quell'aria di sufficienza che hanno certi, quella pigrizia di dirti una cosa a caso senza verificare, invece no. Quindi il cazziatone, questa commessa, se l'è meritato: un'altra volta si sentirà meno superiore e verificherà meglio prima di dire una cosa.
A me è capitato che un cliente piantasse un gran casino con i miei capi perché gli avevo dato un'informazione sbagliata. Poi è uscito fuori (perché ho indagato) che mi erano state date istruzioni sbagliate (non dai miei capi, da altri). Avevo le prove, era tutto scritto in un fax, l'ho mostrato prima ai capi e poi l'ho mandato pure al cliente, facendomi le mie ragioni (sempre con educazione).
Ecco, questa mi è sembrata una vigliaccata da parte del cliente. Primo, perché con lui ero stata sempre gentile, sopportando anche la sua inefficenza (sono in 3 in ufficio, e ciascuno mi telefona per chiedermi le stesse cose, perché lui non dice ai colleghi le informazioni che mi chiede
Quante volte ho perso del tempo, mentre avevo da fare dell'altro più urgente... eppure mai una parola fuori posto, mai un tono seccato da parte mia).
Secondo, perché naturalmente tutte le 999 volte che gli ho dato informazioni giuste, mica si è degnato di farmi un complimento (al massimo un grazie stentato), va bene che sono pagata per questo, ma un po' di gratifica non farebbe male.
Invece, l'unica volta che ho toppato (e nemmeno per colpa mia), allora si è scatenato come un cane rabbioso. Non ha nemmeno pensato che, essendo io lì da 3 mesi, potevo anche essere licenziata... anzi, magari sarebbe pure stato contento.
Comprensione zero, correttezza anche meno.
Considerato tutto l'insieme (gentilezza da parte mia, servizio corretto fino a quel momento), avrebbe anche potuto rivolgersi a me invece che far scoppiare il pandemonio con i miei capi.
Mi è sembrata proprio una carognata.
Ma se io fossi invece stata cafona con lui, beh... oltre allo sbaglio anche l'arroganza?
No. Sarebbe stata una gran lezione e avrebbe avuto ragione.
Non so se sono riuscita a spiegarmi...
Il primo passo verso la libertà è rendersi conto della propria schiavitù.
Non chiedo password... se vi va, datemela voi in mp!