dammispazio ha scritto:grazie Vispa...per le immagini che mi hai fatto rivedere
accattone e un uno dei miei film preferiti ed il citti l uomo piu sexy del mondo...
chiedete a tarantino dove ha preso spunto per le sue simpatiche danze ...
Io adoro Pasolini ma la Magnani è la mia fissazione.
Il mio film preferito non a caso la vede protagonista : Nella Città l'Inferno.
Citti se ricordo è nato alla marranella (torpignattara), altra zona un tempo degradata di Roma, non distante dal Pigneto.
Ti riporto stralci di una sua intervista, poi prometto che non faccio + un OT x molto tempo.
Come hai conosciuto Pasolini?
"Tramite mio fratello Sergio, in una pizzeria di Torpignattara. Lui mi ha detto: 'A Fra', te presento 'no scrittore, 'n amico mio."
Lui era gia' conosciuto, allora?
"No. In quel periodo scriveva delle poesie in friulano, quelle cose dei primi tempi".
Quindi tu non sapevi proprio chi era?
"No. All'inizio ho creduto addirittura che fosse analfabeta. Faceva il maestro elementare a Ponte Mammolo. Mio fratello m'ha detto. E' 'no scrittore, magnamose 'na pizza assieme. Io ero tutto sporco di calce perche' lavoravo come muratore con mio padre. Ci siamo conosciuti li' e abbiamo cominciato a frequentarci".
E che impressione ti ha fatto all'inizio Pasolini?
"Quella di una persona normale. Non ci pensavo molto al fatto che lui scrivesse. Se scriveva a me che me fregava? A volte succedeva che gli davo qualche battuta in romanesco e lui se l'appuntava".
Pasolini metteva nei suoi libri i racconti che gli facevate tu e Sergio?
"A Paolo piaceva soprattutto lo spirito, il modo delle borgate romane, questa gente allegra, tanto e' vero che lui ci passava quasi tutto il tempo della sua vita con noi, nelle borgate. E cosi', essendo uno scrittore guardava cio' che gli accadeva intorno, e daje e daje, tirava fuori 'sti libri. Ma quello che piu' mi ha interessato e' quando mi ha detto che mi avrebbe fatto fare una parte nel suo film".
E tu come hai reagito?
"Sai, io sono un pessimista nato, non e' che ci credo molto alle cose che mi offrono. Cosi' gli ho detto: Vabbe', a Paolo, quando lo faremo lo faremo. Lui mi ripeteva: hai una bella particina. Vedrai che lo faremo. E cosi' un giorno e' nato 'sto cavolo di Accattone".
Mentre lo giravi ti sentivi nella parte o era qualcosa che non ti apparteneva?
"Mi sentivo a mio agio perche' l'ho girato con tutti i miei amici della borgata. Giocavamo un po' in casa. E poi quelle avventure, quelle storie, mi piaceva farle. Per il film ho anche dovuto leggere Ragazzi di vita. Che poi, che vuol dire ragazzo di vita non l'ho mai capito".
Giravate a Torpignattara?
"
Torpignattara, il Pigneto, Testaccio, Pietralata. Andavamo in tutta la periferia di Roma. Il film e' andato avanti per un po' in questo modo. Lui ci ha diretto, pero' noi eravamo liberi di fare quello che eravamo".
Avevate quindi la possibilita' di inserire cose proprio vostre, personali...
"Sai, i dialoghi erano gia' un po' scritti e Pier Paolo li scriveva con mio fratello Sergio, pero' qualche battuta che in doppiaggio sembrava migliore l'abbiamo messa. Accattone, pero', e' rimasto cosi' come l'abbiamo girato, e infatti e' un bel film proprio perche' e' spontaneo, non c'era nessun attore professionista e l'abbiamo fatto di corsa. Con qualche impiccio di mezzo. 'Sti personaggi che facevano gli attori insieme a me, io compreso, qualche mattina non venivano proprio, chi andava a sfacchina', chi andava a fa' altre cose, allora era un po' complicato".
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