Per quello che è la mia esperienza, i costi di ristrutturazione non si traducono mai in effettivo aumento di valore dell'immobile al momento della rivendita. L'esborso per la ristrutturazione è invece fondamentale per sfruttare tutto lo spazio che hai a disposizione in base alle tue reali esigenze (con un buon progetto di ristrutturazione gli spazi si ottimizzano, e quelli che prima erano magari 50mq effettivi sfruttabili possono diventare 70, con un guadagno "virtuale" di 20mqx2.000euro, per esempio - se ne spendi 30.000 ci guadagni eccome - in senso virutale pero'
).
Quindi: se a breve devi rivendere l'appartamento, o lo devi affittare, allora spendi solo per risistemare le cose che davvero non vanno (se ve ne sono), tipo gli impianti, i pavimenti, gli infissi, ecc. (tutte cose che non influiscono sul valore dell'immobile, ma che può aiutare potenziali acquirenti a convincersi della bontà dell'acquisto), senza andare a toccare i muri e, meno che mai, le strutture portanti. Se invece l'appartamento lo affitti, allora potrebbe convenire fare lavori più approfonditi, perchè l'immobile resta comunque tuo e chi se lo prende difficilmente lo modifica.
Postilla sul muro portante: non lo toccare, non sostituirlo con nessuna putrella in acciaio. I muri non hanno solo il ruolo di portare peso, ma anche quello di "controventare" l'edificio in senso trasversale. li per li magari non te ne accorgi della differenza, ma al primo terremoto si potrebbe sentire...eccome! Se poi crolla qualcosa (Dio non voglia) anche se l'intervento sul muro portante non è stato determinante per la lesione, daranno comunque a te la colpa, e, se si fa male qualcuno, si va nel penale.
Ad ogni modo, dovresti far fare un progetto strutturale a firma di un ingegnere o di un architetto da depositare al genio civile.