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#16
bò i revisori della qualità che ho sempre incontrato sono dei rompiballs incredibili ma sprattutto sono esageratamente rigidi e ottusi nei loro schemi/procedure... :roll:

io intendevo qualità nel contesto di queste visite per ottenere la certificazione... se si intende qualità in senso generale... è tutt'altra cosa ;)

#18
Glamazon ha scritto:
cyberjack ha scritto:
Chiara1980 ha scritto:ummm lavorare in modo efficace ed efficente, rispettando le procedure...
Quindi, se "qualità" significa attenersi a specifiche procedure lavorando efficacemente, significa che l'immaginazione, la creatività, ed il pebnsare "fuori dagli schemi" applicando soluzioni creative ai problemi di tutti i giorni sono comportamenti privi di "qualità"? :roll:
Ummmmmmmmmm,SI!.

Ma c'è lavoro e lavoro,a mio avviso ci sono settori dove le varie procedure,aiutano veramente,a lavorare in maniera più razionale,razionalizzando tempo e denaro.
Glam, aiuterebbero se fossero stese con criterio e applicate con costanza... Da noi (piccola società di ingegneria ambientale), tutto si riduce ad un mucchio di carte da compilare di corsa 15 giorni prima dell'ispezione. Procedure, standard per gli elaborati cad, eccetera servirebbero eccome, ma non frega niente a nessuno. Essenzialmente la certificazione di qualità serve solo per continuare ad essere un ente di ricerca riconosciuto dal miur :?
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#20
Glamazon ha scritto:
cyberjack ha scritto:
Chiara1980 ha scritto:ummm lavorare in modo efficace ed efficente, rispettando le procedure...
Quindi, se "qualità" significa attenersi a specifiche procedure lavorando efficacemente, significa che l'immaginazione, la creatività, ed il pebnsare "fuori dagli schemi" applicando soluzioni creative ai problemi di tutti i giorni sono comportamenti privi di "qualità"? :roll:
Ummmmmmmmmm,SI!.

Ma c'è lavoro e lavoro,a mio avviso ci sono settori dove le varie procedure,aiutano veramente,a lavorare in maniera più razionale,razionalizzando tempo e denaro.
esempio banale: nel cinema esistono delle procedure in grado di far risparmiare soldi e assicurare un ottimo riscontro di pubblico.
Tarantino ha fatto "pulp Fiction" (o Grindhouse, ultimamente) senza rispettarne una, eppure ha girato dei film che sono sicuramente estranei alla "qualità" nel senso da te citato, eppure acclamati come prodotti di qualità...
Quindi ripeto: che significa "qualità"? Io non l'ho ancora capito...
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#21
cyberjack ha scritto:Quindi ripeto: che significa "qualità"? Io non l'ho ancora capito...
Ci provo. Lavorare in qualità significa adottare procedure e metodi di lavoro redatti e approvati internamente all'azienda, ma rispondenti alle normative ISO, essenzialmente per controllare che ogni fase si svolga efficientemente, ottimizzando i tempi e le risorse umane, e ottenendo i prodotti previsti, nei tempi previsti.
Un esempio pratico: in teoria un progetto andrebbe pianificato in un modulo apposito, a partire dal primo contatto col cliente, fase per fase, fino al prodotto finale, specificando le varie date di "consegna" di ogni fase e i nominativi delle persone che se ne occuperanno.
Esistono moduli relativi ai contatti col cliente, alla soddisfazione del cliente, all'aspetto programmatico ed economico del lavoro, eccetera.
I lavori in qualità vengono archiviati su cartaceo e in digitale rispettando certi criteri e certi standard.
Eccetera.
Insomma, "qualità" non è inteso nel senso comune del termine.
Spero di essere stata minimamente chiara.
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#22
concordo con tutti... anche da noi qualità alla fine è cumulo dicarta che si accumula e si "smaltisce" 15gg prima della visita degli ispettori (il cossidetto AUDIT)....

la qualità non è "bello o brutto" "mi piace o non mi piace", ma è il rispetto di norme e normative internazionali (ISO, SQS...) che definiscono procedure e modalità di lavorazione.

una palla insomma!!!!!
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#23
So esattamente cos'è la certificazione ISO!

La domanda che vi ho posto è quella che ha scatenato un acceso dibattito tra me ed il certificatore ISO che è venuto nella mia azienda per sottoporci questa "opportunità"...

Il vero punto della questione è che la "qualità" non riassumibile come esperienza oggettiva, non è "misurabile" e quindi non è approvabile o smentibile.
Inoltre, la qualità non è una cosa soggettiva, perchè se a 1.000 persone si fanno vedere due oggetti di diversa qualità, la stragrande maggioranza sarà d'accordo nel decretare la "qualità" dell'oggetto.

Quindi, essendo la qualità una "entità" non soggettiva (altrimenti ogni certificatore potrebbe avere le proprie idee a riguardo) e non oggettiva (perchè altrimenti si dovrebbe intendere come "qualità" il semplice adeguamento a degli standard, mentre ciò che rende una cosa di "qualità" è la sua capacità di uscire dagli schemi classici migliorando il prodotto attualmente esistente e non omologandosi ad esso), ho dichiarato che la qualità non può esistere, e pertanto la vendita di un prodotto che "certifica" un qualcosa che non esiste è una truffa...

Lui non ha saputo rispondermi, ed io non ho approvato la sua revisione.

Per questo chiedevo a voi come interpretate la "qualità"
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#24
beh, io saluto solo la buti, visto che qualitativamente il mio lavoro è discutibile, basato quasi unicamente sull'iniziativa del momento :roll:
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non vi siete mai chiesti se io abbia un desiderio…
vorrei vivere una notte, anche una sola...

#25
bhè cyber da me la qualità è stabilita con parametri ben precisi e non può essere soggettiva.

la qualità finale del prodotto è intesa come:

le caratteristiche del prodotto finale (caratteristiche fisico-chimiche) devono rispondere a determinati parametri, al max entro un range di...
se non corrispondono il prodotto non è inqualità, quindi non Ok e quindi non verrà spedito.

di soggettivo zero!!!!
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#26
Senza offesa, Cyber: se avessi spiegato che la tua domanda era puramente polemica, prima non avrei perso tempo a risponderti.

Non è insolito nella lingua italiana che un'unica parola indichi più concetti diversi, mi pare che sia anche il caso di "qualità", che invece tu ti ostini a voler interpretare in un unico modo.

Detto questo, non credo che ripasserò da questo 3d :wink:
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#27
ela78 ha scritto:bhè cyber da me la qualità è stabilita con parametri ben precisi e non può essere soggettiva.

la qualità finale del prodotto è intesa come:

le caratteristiche del prodotto finale (caratteristiche fisico-chimiche) devono rispondere a determinati parametri, al max entro un range di...
se non corrispondono il prodotto non è inqualità, quindi non Ok e quindi non verrà spedito.

di soggettivo zero!!!!
Sì, credo che per gli oggetti fisici si possa parlare di "adeguamento allo standard" e forse in qualche modo intenderlo come "qualità"... ma sono convinto che adeguarsi allo standard di fatto impedisca il miglioramento e quindi il superamento dello standard stesso (che è ciò che io intendo per qualità).

Per dirla tutta: se in arredamento vigesse la regola dell'adeguamento allo standard come definizione di qualità, nessuno avrebbe mai mai inventato il Corian o usato altri materiali al di fuori del legno massello, difatto migliorando lo standard raggiunto in quel momento!
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#28
lunaspina ha scritto:Senza offesa, Cyber: se avessi spiegato che la tua domanda era puramente polemica, prima non avrei perso tempo a risponderti.

Non è insolito nella lingua italiana che un'unica parola indichi più concetti diversi, mi pare che sia anche il caso di "qualità", che invece tu ti ostini a voler interpretare in un unico modo.

Detto questo, non credo che ripasserò da questo 3d :wink:
Mi dispiace che tu non abbia capito il senso della mia domanda, che non è polemico.
Se avessi capito fin da subito che mi avresti scritto a macchinetta la definizione data dal vocabolario, non avrei perso tempo a leggerla.

bye bye ;)
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#30
cyberjack ha scritto: Sì, credo che per gli oggetti fisici si possa parlare di "adeguamento allo standard" e forse in qualche modo intenderlo come "qualità"... ma sono convinto che adeguarsi allo standard di fatto impedisca il miglioramento e quindi il superamento dello standard stesso (che è ciò che io intendo per qualità).

Per dirla tutta: se in arredamento vigesse la regola dell'adeguamento allo standard come definizione di qualità, nessuno avrebbe mai mai inventato il Corian o usato altri materiali al di fuori del legno massello, difatto migliorando lo standard raggiunto in quel momento!
da ignorante sul discorso qualità e parlando di prodotti
Il problema va identificato proprio nel raggiungimento dello standard, che molte aziende non sono in grado di ricreare. Un "sample" può non avere le caratteristiche del prodotto finale sulla quantità e questo (soprattutto nel commercio internazionale) è un problema. La certificazione è una garanzia in + per l'acquirente, il che non certifica che il prodotto sia buono, ma semplicemente che sia garantito lo standard richiesto.
Standard quindi probabilmente può voler dire qualità sul prodotto attuale, se invece parliamo di ricerca od di opere/prodotti di particolare creatività, lo standard può essere semplicemente un punto di partenza od un elemento dal quale tenersi adeguatamente lontani per lo sviluppo. vabbè, mi sa che mi son spiegato male al solito. :roll:
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