blumarea ha scritto:Secondo me lo sai già che ad ogni ragazza fa piacere, se fatto con grazia...
confermo e sottolineo: con grazia
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Dalla rubrica di Severgnini di oggi:
Apprezzamenti per le donne: differenze Italia/Usa
Caro Beppe, cari Italians,
ho letto i vari post sul maschio italico e le donne e vorrei dire la mia. Ho 33 anni, una buona "carrozzeria", una buona dose di autoironia, qualche soggiorno all'estero alle spalle e ho scoperto di recente la gioia di portare abiti femminili. Che a volte sostituirei con un "comodo" scafandro. Le felici eccezioni sono dovute ai pochi italiani di classe ancora in circolazione. Queste sono le mie riflessioni sulle mie esperienze in materia, limitandomi a Italia vs. USA per motivi di spazio. Negli Usa ho diversi amici uomini, quasi tutti conosciuti da poco, con cui mi sento perfettamente a mio agio. A quanto mi dicono, le donne americane non hanno paura di dire (o andarsi a prendere) quello che vogliono. Se da un lato sembrano più aggressive, dall'altro il corteggiamento è molto più diretto da entrambe le parti e l'interesse si palesa subito. Gli americani che ho visto/conosciuto si limitano a farti capire che sei di loro gradimento con lo sguardo/l'imbarazzo/il sorriso. Se la donna ricambia l'interesse, la mossa successiva tocca a lei. E non c'è bisogno di lanciarsi in un "assalto all'arma bianca": basta un sorriso. Se non ricambi, il gioco finisce lì. Nessuno insiste, né con lo sguardo, né a parole. Ho notato di essere incredibilmente "quotata" dai latinos e dai black guys. Manco fossi J. Lo! Alcuni di loro si sono lasciati andare anche a colpi di clacson, fischi e altri "versi da macho", ma non sono mai stati insistenti. Un "complimento" e via! Ho festeggiato il 4 Luglio in Italia con alcuni amici americani che vivono qui. Alla festa c'era un italiano che conosco appena: non ha fatto altro che tentare approcci fisici di vario tipo, mostrando di avere con me una confidenza che non gli ho mai dato e nonostante la mia garbata riluttanza. Non ho potuto "sistemarlo a dovere" perché è un caro amico degli amici americani che mi avevano invitata e non volevo metterli in imbarazzo. Signore, non nascondiamoci dietro ad un dito: i complimenti (anche goffi), gli sguardi garbati fanno molto piacere, ma quando vanno oltre un certo limite, non riesco ad essere "ragionevole". Probabilmente sono allergica alla maleducazione/povertà di spirito di certuni. Ognuno "abborda" nei limiti della sua intelligenza e bisogna essere tolleranti con chi ne ha/usa poca, d'accordo, ma "errare è umano, perseverare è diabolico". Saluti dalla "Romagna solatia"!
Maria Cristina,
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Se moriro', sara' di tagliata al rosmarino e di Rock n' Roll