Penny01 ha scritto:alice7 ha scritto:
Non penso lontanemente che si possa guarire l'ansia e la depressione con la forza di volontà, ma penso che comunemente tendiamo a definire depressione un comportamento ansiogeno o depressivo e non la vera malattia, che come tale deve essere curata attraverso farmaci e aiuti terapeutici, però è anche vero che un evento traumatico (non triste) possa scaturire una depressione, non credi?
Sono d'accordo, come pure credo che eventi drammatici possano avere un impatto così violento da ribaltare anche i nostri equilibri biochimici, scatenando la depressione.
Penny
La depressione non esiste.
Esiste un migliaio di cose assolutamente diverse tra di loro che possoo indurre un circolo vizioso che provoca dei comportamenti depressivi e che noi comunemente chiamiamo "depressione" ma che un neurologo non chiamerebbe mai in modo così semplicistico.
Esiste innanzitutto una divisione netta tra la depressione reattiva e la depressione endogena, che a sua volta di divide in depressione maggiore, minore, depressione ansiosa, depressione bipolare, depressione maniacale, ecc...
la psicoterapia e l'analisi possono risolvere tranquillamente la depressione reattiva e posso aiutare nella gestione delle depressioni endogene, però essendo diversa l'eziologia, sono diversi anche la gestione ed il trattamento.
La depressione endogena è caratterizzata dalla scarsa produzione a livello encefalico di alcuni neurotrasmettitori, che sono stati identificati come Noradrenalina, Serotonina e Dopamina...
A seconda degli squilibri di questi tre recettori, l'umore subisce dei cambiamenti. Uno squilibrio della sola noradrenalina influenza la sfera della concentrazione, uno della sola dopamina risulta in problemi legati all'umore che tende via via a diventare depresso, uno che coinvolge la sola serotonina può portare a comportamenti di irrequitezza che possono sfociare in atti violenti verso se stessi e gli altri...
Ovviamente non è così semplice, perchè lo squilibrio di uno di questi neurotrasmettitori va quasi sempre ad agire anche sugli altri in maniera più o meno grave.
L'unico modo per trattare una disfunzione organica (la minore produzione di neurotrasmettitori) è intervenire con una terapia medica: farmacologica o (ultimamente, per i casi molto gravi) fisica, tramite l'applicazione di elettrostimolatori, ad esempio del nervo vago, che stimolano la produzione di ciò che ci manca.
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