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Re: Lavoro nel sociale

#16
Bambola ha scritto: Diplomati non era mica dispregiativo, intendevo che uno crede di prepararsi il meglio possibile e poi invece non viene ripagato. E poi magari loro dopo la gavetta sono arrivati ad un miglioramento di stipendio, io anche fra 20 anni sarò sempre allo stesso livello :?
no.... anche nel privato si chiama..."scatto di anzianità e adeguamento contrattuale"... non credere alle favole di stipendi d'oro. :roll: :roll:

quando si sceglie un percorso di vita, bisognerebbe avere chiaro quali sono gli sbocchi REALI non quelli che vengono prospettati dai propagandisti... o vivere pensando o credendo a "..ma domani sarà diverso..." :wink:

io almeno la penso così... ed è anche il motivo per cui alla fine ho lasciato perdere bellissime strade fatte di "teorie", per una molto banale, ma pratica... :(

ripeto, son scelte, non credo che qualcuno guadagni più di te nel sociale a parità di "esperienza" :roll:

...e se posso permetermelo, io sono assolumente felice che un "diplomato" cono SOLI 5 anni di esperienza guadagni più di un coetaneo neolaureato... perchè in moltissimi settori, la pratica vale MOOOOLTO di più della grammatica..... :wink:
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Re: Lavoro nel sociale

#17
Bambola ha scritto:Ciao a tutti, sull'orlo della disperazione (per mutuo impellente e stipendio repellente :lol: :roll: ) mi sono detta che forse avrei potuto trovare su questo forum una risposta anche a questo quesito: nessuno di voi lavora nel sociale ed è riuscito a trovarsi una professione che superi i 1000 eurini mensili??? Sono laureata da novembre in scienze dell'educazione, ho 5 anni di esperienza nel settore perchè ho sempre lavorato e studiato, svolgo il mio lavoro con passione, tanta passione (lavorando con persone diversamente abili, senza motivazione duri poco...) eppure quello che al massimo potrò portare a casa saranno 1000 eurini al mese. Per carità, so che per molti già 1000 sono un miraggio, però non mi sembra nemmeno giusto che diplomati che fanno gli impiegati riescano ad arrivare ai 1300-1400 e nel nostro settore, pur essendo laureati, invece non si sfori i 1000 :evil: !!! Restringendo il campo, non voglio suscitare polemiche, la mia è una semplice richiesta: qualcuno di voi è riuscito a lavorare nel sociale sganciandosi dalle cooperative sociali (che lo gestiscono quasi interamente) e riuscendo a guadagnare magari 1200 € al mese?? Non sono pretenziosa ma 200 in più potrebbero quasi cambiarci la vita!! :roll:

non entro nel merito del vostro lavoro.
Probabilmente mi attirerò le ire di molti, ma laureato non vuol dire necessariamente qualità nel proprio lavoro.
Spesso si fa l' equazione laureato= stipendio adeguato, e qui secondo me sta l' errore. Difficilmente il mondo del lavoro riconosce lo studio eseguito, semplicemente perchè lo studio universitario, fatta eccezione per alcuni settori, spesso non coincide con quello che è il mondo del lavoro.
Se un impiegato o un operaio guadagnano di più di un laureato, ci sono dei motivi (aldilà di artifici dovuti a raccomandazioni).
Il mondo del lavoro chiede gente volenterosa, sveglia, disposta a sacrificarsi, poi spesso che sia un laureato o un diplomato poco importa.
Ripeto non voglio e non devo entrare nel merito del tuo lavoro, ma se purtroppo quel settore non ti riconosce il tuo lavoro, cambialo, è purtroppo necessario per te, certamente non dare per scontato che lo stipendio sia adeguato solo per la laurea, purtroppo bisogna dimostrare di saper fare.

#18
Bambola ha scritto: Ripeto, nella prossima vita ingegnere o medico o dentista... :roll:

Ti parlo da ingegnere... io faccio parte di quella schiera di ingegneri fortunati che a 5 anni (non a 6 mesi!) dalla laurea prende i suddetti 1400€
Mio marito invece fa parte di queglli sfigati che a quattro anni dalla laurea ne prende 920!!!!!
Ovviamente le mie prospettive di crescita sono pressocchè nulle xchè comunque faccio la metalmeccanica e nel giro di poco spero di andare in maternità! .... carriera finita, ma va bene così!
Per quanto riguarda il maritino... dopo quattro anni di esperienza sta ancora scontando di non aver preso almeno 105 e le grandi aziende scartano il suo CV senza nemmeno leggerlo! E menomale che siamo entrambi laureati con laureati quinquennali e non col 3x2!!!!

Che io sappia anche i medici cominciano a guadagnare veramente solo dopo molti anni....laurea, specializzazione, tirocinio, praticantato....idem per i dentisti!

In pratica, come te, ai miei figli sconsiglierò di andare all'università.... i miei colleghi (ma anche amici) coetanei diplomati prendono già più di me perchè con dieci anni alle spalle hanno preso un paio di livelli e gli scatti di anzianità... solo che hanno avuto uno stipendio per almeno 5/6 anni di più.... ergo loro hanno potuto mettere da parte i soldi per comprare casa!!!!! Con i soldi che ho messo io da parte (e non sono assolutamente una spendacciona!) ci pagavo giusto il notaio e le spese di accensione del mutuo!

Il problema è il mito dell'università... chissà che pensavamo di farci! E forse siamo stati anche mal consigliati (ovviamente in buona fede) dai nostri genitori.... quando loro avevano la nostra età, la laurea era veramente un gradino più in alto.... come potevano immaginare un tale sfacelo?

Comunque in bocca al lupo per la tua ricerca! Se orari e stanchezza te lo permettono.... buttati nelle ripetizioni!

#19
attila ha scritto:
Bambola ha scritto:
attila ha scritto:premetto: laureata anch'io in scienze dell'educazione, ho fatto una scelta diversa, proprio perchè come dici, la mia motivazione a lavorare con i disabili non avrebbe retto a lungo...

le mie amiche che si sono laureate con me e hanno scelto la tua stessa strada fanno la tua stessa vita: dipendenti dalle cooperative e con uno stipendio che sfiora i 1000 euro... qualcuna fa i turni e quindi a volte prende un po' di più, ma magari si spara 3 notti a settimana...

purtroppo ltemo che la tua situazione sia analoga a quella di molti altri... :roll:
Posso chiederti quale scelta e quale stipendio?
certo che puoi! allora io ho preso l'indirizzo esperti nei processi formativi (esperti... pfui!) e lo stipendio ora è di BEN 1100 netti...
eeeeeeeehhhhhhh... in pratica: una lotta tra poveri! :wink:
anch'io ho la stessa laurea... che mi è stata assolutamente inutile! :( (però non voglio fare le solite polemiche e allora non commento di più)
Dopo uno stage nel settore interinale (esperienza allucinante che non farei mai +! :evil: ) ho abbandonato il campo e trovato lavoro come segretaria... mi hanno assunto subito e lo stipendio è come il tuo... ma non ne potevo veramente più di stage e contratti di qualche mese!
*iale*

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http://album.alfemminile.com/album/lafamigliasiallarga

Re: Lavoro nel sociale

#20
ela78 ha scritto: ...e se posso permetermelo, io sono assolumente felice che un "diplomato" cono SOLI 5 anni di esperienza guadagni più di un coetaneo neolaureato... perchè in moltissimi settori, la pratica vale MOOOOLTO di più della grammatica..... :wink:
Il problema è che sono pienamente d'accordo con te! Faccio un lavoro molto tecnico e ti assicuro che i famosi colleghi diplomati hanno imparato molto più di me con l'esperienza sul campo... sia nel lavoro tecnico che in quello gestionale!

#21
Parlo indirettamente... una mia amica ha fatto del sociale la sua professione, so si sbatte all'inverosimile....
Se non erro si è laureata in Scienze del servizio sociale per poi specializzarsi in Servizio Sociale a Trieste, specializzazione presa ben lontano da casa mentre già lavorava. Ha trovato impiego in comuni della sua provincia come assistente sociale, ma non è un impiego stabile nel senso che ha sempre contratti a breve termine sudati facendo concorsi su concorsi.
Nel "tempo libero" è riuscita ad inserirsi in ospedale dove svolge attività di supporto in oncologia.
Per quello che ho inteso guadagna sui 1.000-1.200 al mese -talvolta qualcosina di più- ma NON sono garantiti. Il posto fisso se lo sogna.

Dal mio punto di vista, puoi cercare di migliorare le tue prospettive aggiornando la tua formazione, ma non so che corsi ci possano essere nel tuo campo e quanto possano servirti...
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

Re: Lavoro nel sociale

#22
nicolettaalematte ha scritto: non entro nel merito del vostro lavoro.
Probabilmente mi attirerò le ire di molti, ma laureato non vuol dire necessariamente qualità nel proprio lavoro.
Spesso si fa l' equazione laureato= stipendio adeguato, e qui secondo me sta l' errore. Difficilmente il mondo del lavoro riconosce lo studio eseguito, semplicemente perchè lo studio universitario, fatta eccezione per alcuni settori, spesso non coincide con quello che è il mondo del lavoro.
Se un impiegato o un operaio guadagnano di più di un laureato, ci sono dei motivi (aldilà di artifici dovuti a raccomandazioni).
Il mondo del lavoro chiede gente volenterosa, sveglia, disposta a sacrificarsi, poi spesso che sia un laureato o un diplomato poco importa.
Ripeto non voglio e non devo entrare nel merito del tuo lavoro, ma se purtroppo quel settore non ti riconosce il tuo lavoro, cambialo, è purtroppo necessario per te, certamente non dare per scontato che lo stipendio sia adeguato solo per la laurea, purtroppo bisogna dimostrare di saper fare.

Ovazione per nicolettaalematte!!!! :D :D :wink:

Io ai miei figli consigliero' di fare l'università, instradandoli verso le facoltà che gli permetteranno di avere soddisfazioni lavorative o piu' che altro scelte.

Re: Lavoro nel sociale

#23
domovoy ha scritto: Io ai miei figli consigliero' di fare l'università, instradandoli verso le facoltà che gli permetteranno di avere soddisfazioni lavorative o piu' che altro scelte.
Parlo sempre da ingegnere.... io non ho scelto niente, se non la facoltà!
E come me tutti i miei amici...ingegneri e non!
Chissà cosa ne sarà dell'istruzione tra vent'anni quando toccherà ai nostri figli (speriamo!) andare all'univ. ... ma quale pensi che sia una facoltà che ti faccia scegliere?

Re: Lavoro nel sociale

#24
domovoy ha scritto:
nicolettaalematte ha scritto: non entro nel merito del vostro lavoro.
Probabilmente mi attirerò le ire di molti, ma laureato non vuol dire necessariamente qualità nel proprio lavoro.
Spesso si fa l' equazione laureato= stipendio adeguato, e qui secondo me sta l' errore. Difficilmente il mondo del lavoro riconosce lo studio eseguito, semplicemente perchè lo studio universitario, fatta eccezione per alcuni settori, spesso non coincide con quello che è il mondo del lavoro.
Se un impiegato o un operaio guadagnano di più di un laureato, ci sono dei motivi (aldilà di artifici dovuti a raccomandazioni).
Il mondo del lavoro chiede gente volenterosa, sveglia, disposta a sacrificarsi, poi spesso che sia un laureato o un diplomato poco importa.
Ripeto non voglio e non devo entrare nel merito del tuo lavoro, ma se purtroppo quel settore non ti riconosce il tuo lavoro, cambialo, è purtroppo necessario per te, certamente non dare per scontato che lo stipendio sia adeguato solo per la laurea, purtroppo bisogna dimostrare di saper fare.

Ovazione per nicolettaalematte!!!! :D :D :wink:

Io ai miei figli consigliero' di fare l'università, instradandoli verso le facoltà che gli permetteranno di avere soddisfazioni lavorative o piu' che altro scelte.
stavo x quotare Nico/Ale ed aggiungere cio che scrive Domo
Non potrei mai sconsigliare l Universita a mio figlio, e' un'esperienza unica e formativa, sia bel bene che nel male
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

Re: Lavoro nel sociale

#25
dammispazio ha scritto:
domovoy ha scritto:
nicolettaalematte ha scritto: non entro nel merito del vostro lavoro.
Probabilmente mi attirerò le ire di molti, ma laureato non vuol dire necessariamente qualità nel proprio lavoro.
Spesso si fa l' equazione laureato= stipendio adeguato, e qui secondo me sta l' errore. Difficilmente il mondo del lavoro riconosce lo studio eseguito, semplicemente perchè lo studio universitario, fatta eccezione per alcuni settori, spesso non coincide con quello che è il mondo del lavoro.
Se un impiegato o un operaio guadagnano di più di un laureato, ci sono dei motivi (aldilà di artifici dovuti a raccomandazioni).
Il mondo del lavoro chiede gente volenterosa, sveglia, disposta a sacrificarsi, poi spesso che sia un laureato o un diplomato poco importa.
Ripeto non voglio e non devo entrare nel merito del tuo lavoro, ma se purtroppo quel settore non ti riconosce il tuo lavoro, cambialo, è purtroppo necessario per te, certamente non dare per scontato che lo stipendio sia adeguato solo per la laurea, purtroppo bisogna dimostrare di saper fare.

Ovazione per nicolettaalematte!!!! :D :D :wink:

Io ai miei figli consigliero' di fare l'università, instradandoli verso le facoltà che gli permetteranno di avere soddisfazioni lavorative o piu' che altro scelte.
stavo x quotare Nico/Ale ed aggiungere cio che scrive Domo
Non potrei mai sconsigliare l Universita a mio figlio, e' un'esperienza unica e formativa, sia bel bene che nel male

nulla da eccepire ma ormai il mondo del lavoro è reso così impersonale, che o sei bravo o a casa. E' brutto da dire ma la realtà è questa purtroppo.

Re: Lavoro nel sociale

#26
alessia275 ha scritto:
domovoy ha scritto: Io ai miei figli consigliero' di fare l'università, instradandoli verso le facoltà che gli permetteranno di avere soddisfazioni lavorative o piu' che altro scelte.
Parlo sempre da ingegnere.... io non ho scelto niente, se non la facoltà!
E come me tutti i miei amici...ingegneri e non!
Chissà cosa ne sarà dell'istruzione tra vent'anni quando toccherà ai nostri figli (speriamo!) andare all'univ. ... ma quale pensi che sia una facoltà che ti faccia scegliere?
Io non ho fatto l'università, purtroppo o perfortuna il lavoro mi ha trovato prima di potermi segnare ed ho dovuto fare una scelta.
Avrei preso Ing. Gestionale.... e alla fine sto facendo un lavoro che somiglia molto, anche se la strada per arrivare è ancora lunga.

E' importante studiare cio' che ci piace perchè lo facciamo con maggiore voglia, è pero' altrettanto importante scegliere pensando al fatto che la nostra vita non finisce al termine dell'università ma continua! Molte facoltà hanno davvero poco senso di esistere a mio avviso...

#27
non ho letto tutto però ti dico da ingegnere laureata con 110 che se rinasci e proprio ci tieni prova a nascere uomo... per il resto sono d'accordo con ale, domo e dammi.
The sisterhood of The Calf 40

#28
questa avversione per l'università deve essere una cosa molto da ing...
il tessoro la pensa esattamente come alessia (anche lui ha contratto metalmecc e non guadagna certo grosse cifre...a fronte però di una situazione pressocchè invivibile al lavoro, porello)...
io son più verso lo stile dammispazio...
non ce la faccio mica a sparare a zero sulla Scuola...
alla fine un laureato di quelli seri (non all'acqua di rose come molti degli ultimi sfornati o come tanti, troppi imboscati di tutti i tempi), un laureato serio che ha studiato con passione e si è preparato anche in modo pratico partendo umilmente dal basso accettando lavori tecnicamwnte non in linea con il suo titolo di studio...molto spesso ha una marcia in più, non sempre, ovvio...ma davvero molto spesso.
:wink:

Re: Lavoro nel sociale

#29
nicolettaalematte ha scritto: nulla da eccepire ma ormai il mondo del lavoro è reso così impersonale, che o sei bravo o a casa. E' brutto da dire ma la realtà è questa purtroppo.
Io direi per fortuna! Perchè se mi rivolgo ad una persona per una consulenza o per un lavoro, medico o muratore che sia, lo esigo BRAVO!
Non ha senso improvvisarsi.

#30
rananera ha scritto:questa avversione per l'università deve essere una cosa molto da ing...
il tessoro la pensa esattamente come alessia (anche lui ha contratto metalmecc e non guadagna certo grosse cifre...a fronte però di una situazione pressocchè invivibile al lavoro, porello)...
io son più verso lo stile dammispazio...
non ce la faccio mica a sparare a zero sulla Scuola...
alla fine un laureato di quelli seri (non all'acqua di rose come molti degli ultimi sfornati o come tanti, troppi imboscati di tutti i tempi), un laureato serio che ha studiato con passione e si è preparato anche in modo pratico partendo umilmente dal basso accettando lavori tecnicamwnte non in linea con il suo titolo di studio...molto spesso ha una marcia in più, non sempre, ovvio...ma davvero molto spesso.
:wink:
rana d'accordo con quello che ho sottolineato, ma aggiungerei che spesso la marcia in più è solo una magra consolazione per il laureato appassionato... parlo per esperienza diretta.
Anche io non amo dare addosso alla scuola... sarà perchè nella mia vita sono sempre stata circondata da insegnanti che al lavoro hanno dato l'anima, la passione e... la voce :wink:
Ultima modifica di stefania_b il 27/07/07 10:12, modificato 1 volta in totale.
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