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#91
condivivdere la propria vita con un gatto...
con i suoi occhi a limone, il nasino a cuoricino, sempre asciutto, e la bocca, piccola, triangolare, quasi stretta in un perenne bacio...
con la sua armonia nei movimenti, le zampe dietro che si posano esattamente dove si erano posate quelle davanti, senza esitazione, senza toccare qualcosa che non doveva essere toccato, e la coda, che danza sinuosa ed elegante, grazia inspiegabile...
con il suo carattere, in alcuni casi scostante e superiore, in altri arrendevole, fin quasi sttomesso, adorante... ma mai supplichevole di approvazioni, mai servile... sempre e solo paritetico, sempre e solo uno scambio di emozioni...
con le sue imbranataggini, con le sue buffe evoluzioni, con le sue cacce alle mosche...
con i suoi colori, con il suo mantello, sempre morbido, sempre pulito, in cui affondare le mani per carezze interminabili... come quando da bambina affondavo le mani nella pelliccia di mia zia, così morbida e accogliente e profumata... e magari ottenere in cambio fusa, e piccole, dolci leccate, e zampine che impastano... e sentirsi in quel momento la persona più importante della terra, perlomeno per quel micio lì...

condividere la propria vita con un gatto è regalarsi un po' di poesia tutti i giorni...
e forse non tutti hanno spazio a sufficienza per questa poesia...

#92
boo ha scritto:condivivdere la propria vita con un gatto...
con i suoi occhi a limone, il nasino a cuoricino, sempre asciutto, e la bocca, piccola, triangolare, quasi stretta in un perenne bacio...
con la sua armonia nei movimenti, le zampe dietro che si posano esattamente dove si erano posate quelle davanti, senza esitazione, senza toccare qualcosa che non doveva essere toccato, e la coda, che danza sinuosa ed elegante, grazia inspiegabile...
con il suo carattere, in alcuni casi scostante e superiore, in altri arrendevole, fin quasi sttomesso, adorante... ma mai supplichevole di approvazioni, mai servile... sempre e solo paritetico, sempre e solo uno scambio di emozioni...
con le sue imbranataggini, con le sue buffe evoluzioni, con le sue cacce alle mosche...
con i suoi colori, con il suo mantello, sempre morbido, sempre pulito, in cui affondare le mani per carezze interminabili... come quando da bambina affondavo le mani nella pelliccia di mia zia, così morbida e accogliente e profumata... e magari ottenere in cambio fusa, e piccole, dolci leccate, e zampine che impastano... e sentirsi in quel momento la persona più importante della terra, perlomeno per quel micio lì...

condividere la propria vita con un gatto è regalarsi un po' di poesia tutti i giorni...
e forse non tutti hanno spazio a sufficienza per questa poesia...
come non quotare queste parole...
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#93
boo ha scritto:condivivdere la propria vita con un gatto...
con i suoi occhi a limone, il nasino a cuoricino, sempre asciutto, e la bocca, piccola, triangolare, quasi stretta in un perenne bacio...
con la sua armonia nei movimenti, le zampe dietro che si posano esattamente dove si erano posate quelle davanti, senza esitazione, senza toccare qualcosa che non doveva essere toccato, e la coda, che danza sinuosa ed elegante, grazia inspiegabile...
con il suo carattere, in alcuni casi scostante e superiore, in altri arrendevole, fin quasi sttomesso, adorante... ma mai supplichevole di approvazioni, mai servile... sempre e solo paritetico, sempre e solo uno scambio di emozioni...
con le sue imbranataggini, con le sue buffe evoluzioni, con le sue cacce alle mosche...
con i suoi colori, con il suo mantello, sempre morbido, sempre pulito, in cui affondare le mani per carezze interminabili... come quando da bambina affondavo le mani nella pelliccia di mia zia, così morbida e accogliente e profumata... e magari ottenere in cambio fusa, e piccole, dolci leccate, e zampine che impastano... e sentirsi in quel momento la persona più importante della terra, perlomeno per quel micio lì...

condividere la propria vita con un gatto è regalarsi un po' di poesia tutti i giorni...
e forse non tutti hanno spazio a sufficienza per questa poesia...
Tu vuoi rigirare il coltello nella piaga eh? :cry:
Il primo passo verso la libertà è rendersi conto della propria schiavitù.

Non chiedo password... se vi va, datemela voi in mp! ;-)

#94
Ode al Gatto


Gli animali furono imperfetti
lunghi di coda
plumbei di testa
piano piano si misero in ordine
divennero paesaggio
acquistarono grazia volo
il gatto
soltanto il gatto
apparve completo
e orgoglioso
nacque completamente rifinito
cammina solo
e sa quello che vuole

l'uomo
vuole essere pesce e uccello
il serpente vorrebbe avere ali
il cane è un leone spaesato
l'ingegnere vuol essere poeta
la mosca studia per rondine
il poeta
cerca di imitare la mosca
ma il gatto
vuol solo essere gatto
ed ogni gatto è gatto
dai baffi alla coda
dal fiuto al topo vivo
dalla notte
fino ai suoi occhi d'oro

non c'è unità come la sua
non hanno
la luna o il fiore
una tale coesione
è una sola cosa
come il sole o il topazio
e l'elastica linea de suo corpo
salda e sottile
è come la linea della prua
di una nave
i suoi occhi gialli
hanno lasciato una sola fessura
per gettarvi
le monete della notte

oh piccolo
imperatore senz'orbe
conquistatore senza patria
minima tigre di salotto
nuziale sultano del cielo
delle tegole erotiche
il vento dell'amore
all'aria aperta
reclami
quando passi e posi
quattro piedi delicati
sul suolo
fiutando
diffidando
di ogni cosa terrestre
perchè tutto
è immondo
per l 'immacolato
piede del gatto

oh fiera indipendente
della casa
arrogante vestigio della notte
neghittoso ginnasta
ed estraneo
profondissimo gatto
poliziotto segreto
delle stanze
insegna
di un irreperibile velluto
probabilmente non c'è enigma
nel tuo contegno
forse non sei mistero
tutti sanno di te ed appartieni
all'abitante meno misterioso
forse tutti si credono padroni
proprietari parenti di gatti
compagni colleghi
discepoli o amici
del proprio gatto

io no
io non sono d'accordo io non conosco il gatto

so tutto
la vita e il suo arcipelago
il mare e la città incalcolabile
la botanica
il gineceo coi suoi peccati
il per e il meno
della matematica
gli imbuti vulcanici del mondo il guscio irreale
del coccodrillo la bontà ignorata del pompiere
l'atavismo azzurro
del sacerdote
ma non riesco
a decifrare un gatto
sul suo distacco
la ragione slitta
numeri d'oro
stanno nei suoi occhi


Pablo Neruda

#95
Ode al gatto - C. Baudelaire

Vieni bel gatto, vieni sul mio cuore amoroso;
trattieni i tuoi artigli
ch'io mi sprofondi dentro i tuoi begli occhi d'agata e metallo.
Quando a bell'agio le mie dita a lungo
ti carezzan la testa e il dorso elastico,
e gode la mia mano ebbra al toccare il tuo corpo elettrico,
vedo in spirito la mia donna:
profondo e freddo come il tuo, il suo sguardo, bestia amabile,
penetra tagliente come fosse una freccia,
e dai piedi alla testa
una sottile aria, rischioso effluvio,
tutt'intorno gira al suo corpo bruno.
Il primo passo verso la libertà è rendersi conto della propria schiavitù.

Non chiedo password... se vi va, datemela voi in mp! ;-)

#96
Il paradiso non sarà mai un paradiso se i miei gatti non saranno lì ad accogliermi
( Epitaffio )

UNA CASA SENZA UN GATTO, BEN NUTRITO, COCCOLATO E RIVERITO,POTRA' ESSERE UNA CASA PERFETTA, FORSE, MA COME SI POTREBBE PROVARLO?
8MARCK TWAIN)

#97
Dopo tanta poesia e tanta melassa non riesco a trattenermi.... :wink:

Gato ala Visentina
Se gavi deciso de farlo in tecia, ocore prima de tute che serchê de vedare qualo ch'el ze quelo pì in carne, sperando de intivarghene uni che n'ol gai superà i do ani de età e che la so parona la ve gabia fato on dispeto tempo indrio.
Na bona matina tolì su el s'ciopo e vê fora bonora, disendo in casa ca vê ciapare on bigolo de aria fina. Mejo de tuto saria ch'el dì prima gavesse fato na bela nevegada, da quela che resta par tera quindase dì.
Apena ca ociê el gato in parola fê finta de gnan vedarlo; scondive de drio on canton, carghê el s'ciopo e fê quelo che gavi da fare. Portevelo casa rento la sporta de la spesa; par strada saludê tuti e a chi che ve domanda cossa ca gh'in fê del s'ciopo, disighe ca si na a trarghe a on pantegan.
Na volta rivà casa sarê ben el cancelo, nê in te l'orto e pichê su s'on palo el gato, verzighe la pansa cofà on conejo e tireghe fora tute le buele teghendo da parte el figà. Tajeghe via la testa e deghela al can.
Scavê desso na busa ne la neve, metive rento el gato e po coersila da novo. Vê in casa, metì in giassara el figà del gato in na scudela e vê in seciaro a lavarve le man fa Ponsio Pilato e pò da l'osto a bevarve un goto. Al sabo vê confessarve e la domenega a tore la Comunion!
Lassê el gato soto la neve par oto giorni, stasendo sempre tenti ch'el sia ben coerto e ch'el can resta ligà a caena. Dodase ore prima de metarlo su in tecia tirelo fora da la busa e ch'ol ze deventà tenaro, pelelo e lavelo puito, lassandolo pò tacà a sgiossarse.
Felo a tochiti e metili in ona piana co na siola, na carota, na gamba de seino, on spigolo o do de ajo, el tuto trità, treghe rento anca do foje de doraro qualche gran de pevare e quatro-sinque de denevre, on spisigon de droghe e quanto sale ch'el basta. Neghelo de vin bianco pitosto seco e desso metilo in te la moscarola in caneva a marinarse par tuta la note.
La matina scolê i tochi de carne dal vin, sugheli puito e feli rosolare in on antian co'n poco de ojo. Co' i gà ciapà a colore caveli via da l'onto e vodê fora quelo che ze restà, pestê fina na siola, on pugneto de parsimolo e on spigolo de ajo, po metì tuto ne l'antian co' na s'cianta de buro e ojo zontandoghe dele fojete de salvia e on rameto de rosmarin. Lassê sfritegare e po metì rento i tochi de gato.
Dopo diese minuti buteghe insima anca quatro-sinque pomodori pelà pena verti, o se no on poca de conserva. Missiê col guciaro de legno, zonteghe on biciere de vin bianco e uno de rosso. Metighe su el coercio e fê cusinare par on'ora e mesa o dô, bagnando co del brodo se se suga massa.
A la fine unighe el figà trità, metì i tochi de gato col so pocieto sol piato e porteli in tola compagnandoli co' la polenta calda. Disighe ch'el zê conejo nostran, slevà a erba e farinasso e vedarì che rassa de figuron che farí. Co' i ga ben magnà e bevù, servighe, insieme co la graspeta, la novità.....

tratta da 'La Cucina Vicentina' di Amedeo Sandri e Maurizio Falloppi

:shock: :shock: :shock: :wink: :lol: :lol:
When the going gets tough, the tough get going
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Cucina: http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=22600

#99
sssssssssssssadicaaaaaaaaaaaa

marò se ti mangi l'astolfo ti fai del male..
troppo colesterolo.
:D

#100
tutti i poeti intendo, non la ricetta :D(tralaltro non c'ho capito una mazza)
Chi sa, agisce. Chi non sa, insegna.

#103
boo ha scritto:condividere la propria vita con un gatto è regalarsi un po' di poesia tutti i giorni...
e forse non tutti hanno spazio a sufficienza per questa poesia...
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REBECCA psw: polpetta

#105
Stropagio ha scritto:
boo ha scritto: condividere la propria vita con un gatto è regalarsi un po' di poesia tutti i giorni...e forse non tutti hanno spazio a sufficienza per questa poesia...
Troppa poesia porta scompensi :)

http://www.youtube.com/watch?v=VLVhxtDBK64
Condivido sia la 'purezza' di Boo.. :D
..che la follia di Stropagio (avevo fame ora non più..) :shock: :lol: